Tour della Germania centro-nord

Il vero viaggio non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi
Scritto da: Marco&Marida
tour della germania centro-nord

Questa estate (con un’altra famiglia compagna di avventure e disavventure da tanti anni) abbiamo deciso di lasciare l’afa italiana e dirigerci verso temperature più miti, abbiamo pochi giorni di ferie quindi faremo un giro “corto” con spostamenti facili e veloci.  La formula è sempre la stessa: viaggio itinerante, una macchina per stare tutti insieme e dividere i costi (parcheggi, benzina e autostrade) hotel o ostelli senza troppe pretese (se possibile con colazione inclusa per risparmiare sul pranzo).

Per tenere i bambini (9, 9, 11 anni) impegnati e farli camminare senza troppe lagne li abbiamo incuriositi raccontandogli subito la storia delle pietre d’inciampo: non tutti le notano, ma passeggiando per Norimberga e in tutta la Germania vi capiterà di imbattervi in sampietrini diversi dagli altri. Si tratta di piccole lastre di ottone poste davanti a case ed edifici legati alle vittime delle persecuzioni.

Sono incisi a mano i nomi delle vittime, la loro data di nascita e di morte, qualche volta anche il motivo per l’arresto. Si devono alle riflessioni dell’artista Gunter Demnig (nato 1947) sulle ingiustizie e persecuzioni dello scorso secolo e, in particolare, sulle persecuzioni nei confronti degli ebrei.

Norimberga (2 notti, 16 e 17 agosto)

Ci svegliamo presto a Norimberga, curiosi di visitare la città su cui abbiamo grandi aspettative. Ormai abbiamo imparato che dobbiamo vedere le cose un po’ più impegnative la mattina per avere la massima attenzione dei bambini, promettendo loro “un premio” nel pomeriggio. Quindi iniziamo con il giro turistico classico partendo dal Castello imperiale poi la Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora) dove alle ore 12 in punto si attiva il caratteristico orologio-carillon Männleinlaufen composto da personaggi meccanici in rame che rappresentano 2 turchi, 6 araldi e 7 Principi elettori che sfilano davanti all’imperatore. La scena evocata è quella della storica emanazione della Bolla d’oro avvenuta nel 1356 da parte dell’imperatore Carlo IV, in base alla quale l’Imperatore appena eletto doveva indire la prima riunione del governo a Norimberga. Nella stessa piazza la fontana Schöner Brunnen (La Bella Fontana) in stile gotico recintata da un elaborato cancello in ferro battuto che porta incastonati due anelli “rotanti” che, secondo la leggenda, portano fortuna. Si dice che girando quello in ottone sette volte porti fortuna, ma se siete donne che desiderano un figlio, vi conviene girare quello scuro per agevolare la sorte.

È arrivato il momento del “premio” ci dirigiamo allo Spielzeugmuseum (museo del giocattolo) Museo Lydia Bayer – Karlstrasse 13/15. La fame si fa sentire, abbiamo fatto tardi, cerchiamo un tavolo per mangiare qualcosa (sono tutti strapieni) ci mettiamo in fila vicino la piazza per assaggiare le famose salsicce e i piatti tipici. I bimbi sono stanchi pensiamo di continuare la visita della città in trenino. Parte proprio dalla piazza del mercato, vicino la fontana. La frequenza delle partenze cambia a seconda della stagione ma comunque riescono ad accontentare tutti. Riposati dopo il giro in trenino, prendiamo uno dei tanti pessimi cafè tedeschi in cui ci imbatteremo in questi giorni (il caffè è offerto col ticket del trenino) e riprendiamo il nostro tour. Ci dirigiamo in una delle parti più caratteristiche della città ovvero le mura di cinta, che contribuiscono a trasmettere al visitatore l’atmosfera medievale rimasta ancora intatta. Passeggiare intorno alle mura, o tra i viali interni, è un’esperienza suggestiva per chi desidera un po’ di relax. All’interno delle mura è stato costruito il quartiere medievale degli artigiani (Handwerkerhof) dove poter curiosare tra botteghe artigianali, acquistare souvenir, oggetti in vetro ed in pelle, ma anche assaggiare le specialità del posto, tra cui le mitiche salsicce di Norimberga, dolci tipici e fiumi di birra. È ora di cena, cerchiamo un posto per mangiare e ci imbattiamo per la prima volta nella scontrosità dei tedeschi. Molti pur avendo tavoli disponibili ci dicono che hanno già troppo lavoro e non ci fanno sedere, altri ci dicono che la cucina sta per chiudere, altri hanno finito il cibo. Menomale che avevamo mangiato “bene” a pranzo, i bimbi hanno fame e sonno, non ci resta che andare al McDonald.

Sveglia di mattina presto, oggi ritiriamo la macchina noleggiata con Sixt prima di lasciare la città. Quindi sbrighiamo le pratiche che ci portano via sempre un po’ di tempo e si parte, direzione Wurtzburg per visitare la residenza. Trascorriamo la mattinata tra gli interni e il meraviglioso giardino dove approfittiamo per mangiare un panino in relax. Scattiamo un po’ di foto, i bambini giocano tra gli alberi e le siepi. Non possiamo indugiare oltre Francoforte ci aspetta!

Francoforte (1 notte, 18 agosto)

Arriviamo nel pomeriggio a Francoforte, il tempo di fare il check in in hotel e ci dirigiamo in centro. Ci accorgiamo subito della differenza con Norimberga. Qui c’è caos, sporcizia, la gente del posto è ostile a tratti maleducata. Non ci demoralizziamo! Andiamo subito a vedere il panorama dalla Main Tower e da lì passando davanti la Goethehaus (La casa di Goethe) arriviamo nella piazza principale con il Rathaus (municipio), Gerechtigkeitsbrunnen, (fontana della giustizia) che ai tempi del Sacro Romano Impero fungeva da Fontana del Vino durante le feste dell’Incoronazione dell’Imperatore, la chiesa di San nicola, Samstagsberg (letteralmente montagna del sabato) cioè il lato orientale, più elevato rispetto al resto della piazza, che presenta una sequenza di belle case a graticcio ricostruite dopo la guerra, fra il 1981 e il 1986 secondo i piani storici del XV secolo. Poco distante dalla piazza troviamo il Kaiserdom (Duomo): la Cattedrale imperiale di Francoforte.

Un consiglio: fate caso al pavimento della piazza del romerberg, tra la fontana e il municipio troverete una targa commemorativa in ottone incastonata tra i sanpietrini molto interessante. Progettata in memoria del rogo dei libri che ebbe luogo qui, come in altri 21 luoghi del reich, il 10 maggio 1993. Il corpo studentesco tedesco dei nazionalsocialisti organizzò giganteschi roghi di libri per svuotare le librerie con l’intento di cancellare il passato e lo spirito anti tedesco. Tra i libri distrutti, le opere di alcuni dei maggiori pensatori, scrittori ed intellettuali del tempo: Karl Marx, Bertolt Brecht, Thomas Mann, Joseph Roth, Theodor W. Adorno, Walter Benjamin, Herbert Marcuse, Ludwig Wittgenstein, Hannah Arendt, Edith Stein, Max Weber, Erich Fromm, l’architetto Walter Gropius, i pittori Paul Klee, Wassili Kandinsky e Piet Mondrian, gli scienziati Albert Einstein e Sigmund Freud, i registi Fritz Lang e Franz Murnau.

Si è fatta ora di cena, approfittiamo di un tavolo libero nelle vicinanze del Duomo per mangiare qualcosa… e con calma decidiamo di tornare in hotel passeggiando lungo il fiume Main.

Foresta Nera

Oggi giornata nella natura ci mettiamo in macchina presto, ci aspetta un tragitto abbastanza lungo. Arrivati in zona decidiamo di fare la nostra personale classifica del cucù più bello: “Eble Uhren-Park” (se ne può visitare l’interno), “Erste weltgrosstekuckucksuhr”, house of black forest clocks adolf herr &k”. Ammettiamo che questa battaglia tra cucù ci ha spiazzati e divertiti molto, non sappiamo quale scegliere, ma poi arriviamo a Triberg e lì ci innamoriamo e decretiamo senza dubbio il nostro vincitore! Proprio sulla strada principale, vicino all’ingresso delle cascate vediamo “La casa dei 1000 Orologi” (Haus der 1000 Uhren) è davvero inconfondibile sia per l’enorme esposizione di orologi presenti, sia per la famiglia di orsi meccanici posta sulla facciata dell’edificio in legno che ospita il negozio. Dopo la visita ai vari cucù andiamo a fare una passeggiata tra i sentieri che circondano le cascate, dedichiamo un paio d’ore a cercare gli scoiattoli a cui lasciare le noccioline che abbiamo comprato all’ingresso e goderci l’aria pura.

Data la merenda agli scoiattoli è ora di fare merenda anche noi! Ci dirigiamo ad assaggiare al Cafè Adler la foresta nera ed altre bontà. Nel frattempo si sono fatte le 18, ci conviene accelerare, dobbiamo raggiungere la nostra prossima destinazione e il nostro hotel.

Stoccarda (2 notti, 19 e 20 agosto)

Stamattina il tempo è nuvolo a Stoccarda. Ne approfittiamo per andare a visitare subito il Museo della Mercedes, i bimbi scalpitano. Siamo fortunati, non c’è ancora tanta fila, entriamo subito e ci rimaniamo tutta la mattina. Pomeriggio in centro, finalmente esce il sole, si sta bene, passeggiando tra Stiftskirche, lo Staatstheater Stuttgart, il teatro principale, la Johanneskirche della città raggiungiamo un parco dove troviamo ragazzi che prendono il sole, un gruppo di musicisti che allieta i passanti. Approfittiamo anche noi per riposarci un po’. Riprendiamo la passeggiata ignari di cosa ci aspetta, ci dirigiamo verso Markthalle ma si è fatta l’ora dell’aperitivo e le strade cominciano a riempirsi, la confusione aumenta tra le bancarelle che offrono da mangiare e da bere per tutti i gusti. C’è una confusione tremenda!

Oggi ci aspetta un giro impegnativo andiamo a visitare il Castello di Neuschwanstien, poi andiamo ad Augusta (a visitare il Fuggerei) e poi andiamo a Monaco. Il Castello è distante da Stoccarda ma le amanti di Walt Disney nel gruppo non resistono alla tentazione e ci portano a visitarlo. È bello, è proprio come quello che si vede nei cartoni di Walt Disney, io non sono un’amante dei castelli, quindi non avrei fatto tutta questa strada per vederlo, ma gli altri del gruppo sono contenti e soddisfatti quindi va bene così. Arriviamo ad Augusta nel pomeriggio, non abbiamo tempo per visitarla, ci concentriamo sul Fuggerei che ci incuriosisce. La realtà che respiriamo là dentro ci meraviglia e ci sorprende, anche i bambini si aggirano con occhi attenti tra le viuzze e le case. Siamo soddisfatti e con il cuore leggero, abbiamo imparato una lezione: si può aiutare in modo sano e funzionale chi ha bisogno… quando la politica è veramente a servizio della società! decidiamo di cenare prima di metterci in macchina per Monaco.

Monaco (2 notti 21 e 22 agosto)

Monaco di Baviera è la città che non ti aspetti! Il biglietto da visita della Germania, pulita, ordinata, grande, allegra ma scostante, dove la cultura e la birra vanno a braccetto: c’è spazio a sufficienza per tutti! tutte le età, tutti colori, tutte le nazionalità, tutte le passioni, tutti coesistono nel più rigoroso rispetto di regole che è impossibile e impensabile infrangere, l’ordine si scontra con l’ottusità ma è l’atro lato della medaglia dell’efficienza! Prendere o lasciare, loro sono così, li ami o li odi, dentro o fuori, in Germania e a Monaco in particolare non puoi rimanere a metà. Trascorriamo qui un giorno e mezzo, giriamo il centro per vedere Marienplatz e il Carillon di Glockenspiel, La Cattedrale di Nostra Signora (Dom zu Unserer Lieben Frau), Hofbräuhaus dove andremo a cena la sera, mi faccio fregare e convinco il gruppo ad entrare a vedere il museo del giocattolo con la scusa di un bellissimo panorama, ma non lo fate! Non ne vale assolutamente la pena e l’accesso alla terrazza per vedere il panorama è chiusa. Attraversiamo il mercato e ci dirigiamo verso il Giardino Inglese (Englisher Garten) superiore per estensione al mitico Central Park di New York.

Un’enorme distesa verde che spiega meglio di tante parole l’elevata qualità della vita cittadina. La giornata è bella, calda, i bimbi sono contenti di scorrazzare liberi sul prato, lungo il fiume, tra chi prende il sole, chi legge, chi nuota, tra i ragazzi che cavalcano le rapide del fiume col surf mentre noi adulti ci godiamo una birra sotto la Torre Cinese (Chinesischer Turm), sede di uno dei più grandi “biergarten”. Approfittiamo per fare anche un giro in barca nel lago. Rigenerati da queste ore di relax, riprendiamo la strada verso il centro, continuiamo la nostra passeggiata tra palazzi e monumenti e ci incamminiamo a cena all’ Hofbräuhaus.

Monaco – Norimberga (23 agosto)

La giornata di oggi va gestita bene, abbiamo in programma ancora tante cose da fare ma dobbiamo tornare a Norimberga per il volo di ritorno e dobbiamo considerare i tempi di riconsegna dell’auto.

Decidiamo di visitare la città fuori dal centro, quella meno battuta dai turisti, con i bus rossi che organizzano i citytour. L’idea è vincente: sono tre percorsi che si intersecano tra loro e ci permettono di vedere bei posti e angoli curiosi della città spiegati sapientemente dalla guida, i bimbi non si stancano ma hanno modo di vedere e ascoltare comunque le spiegazioni sui monumenti. Il giro dura più del previsto, dobbiamo ancora andare a vedere il Deutsches Museum, il più grande museo dedicato alla scienza e alla tecnologia, mai realizzato al mondo. Si contano circa 28mila oggetti esposti. Decidiamo di vedere solo alcune zone, essendo diviso per aree tematiche è facile progettare un percorso. Così facendo riusciamo a mantenere alta la concentrazione dei bambini e condensare la visita. Il museo è molto bello, molto interessante, ma bisogna studiare tutto bene prima, non ci sono spiegazioni, non ci sono auricolari, andrebbe reso un po’ più fruibile ai bimbi, perché così si perdono tra le attrazioni senza capirne il senso.

Ore 18 siamo di nuovo a Norimberga pronti a riconsegnare l’auto e tornare a casa.

È stato un viaggio in cui abbiamo visto tante cose, ci siamo imbattuti nell’efficienza, nella ottusità e nell’intransigenza dei tedeschi, abbiamo visto luoghi molto diversi tra loro, alcuni li consiglierei come: Monaco, Norimberga, la Foresta Nera, altri no come Francoforte e Stoccarda ma se è vero che “ciò che conta è il viaggio e non la meta” direi che è abbiamo raggiunto il nostro scopo! siamo cresciuti come singoli e come gruppo. Abbiamo imparato qualcosa in più su noi stessi e sullo stare insieme, condividere i momenti ma anche rispettare gli spazi dell’altro, i silenzi, le paure, le debolezze.

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