Western Australia on the road

Alla scoperta del Western Australia on the road! Ecco a voi la nostra esperienza di viaggio nel continente rosso, con la speranza che possiate trovare qualche consiglio utile per il vostro prossimo viaggio in Australia.
Scritto da: dakisiva
western australia on the road
Partenza il: 02/02/2010
Ritorno il: 28/02/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Perth: città di partenza ideale. Piccola ma efficiente, il giusto spazio per sbrigare tutte le faccende burocratiche che occorre fissare non appena giunti in Oz e ottima per l’acquisto di un mezzo col quale iniziare l’avventura oltreoceano in quanto piena di concessionarie, di backpackers in procinto di tornare in madre patria, e se ciò non bastasse, ogni giovedì si può consultare il settimanale Quokka dedicato esclusivamente alla compravendita di veicoli. Altro punto a vantaggio della partenza in WA è che i mezzi registrati qui possono attraversare tranquillamente tutto il continente ed essere rivenduti anche sull’altra costa, senza incorrere in tasse aggiuntive, cosa non possibile con le targhe degli altri stati. Percorrendo 280 km verso sud si può raggiungere la patria occidentale del surf e del vino: Margaret River. La strada principale Caves Road affaccia da una parte sull’Oceano Indiano, con i suoi 20 e più surf breaks (reef e beach) che oltre ad essere noti per le loro onde perfette, offrono panorami mozzafiato. Fra i tanti: Yallingup, Moses Rock, Gracetown, Redgate, Conto e il famoso ‘Main Break’ a Prevelly Park, che a dire dei locals “has one of the gnarliest tubes of any reef break in the world”. Il lato interno invece porta il centinaio di wineries sparpagliate per tutta questa sorta di penisola e se avete bisogno di guadagnare un po’ di soldi o di accumulare giorni validi per il prolungamento del vostro Working Holiday Visa, sicuramente potrete far del picking presso una di queste. Prima di lasciare la zona vale la pena di esplorare Calgarup, Giant’s o Mammoth Cave: essendo sprovviste di luce elettrica si possono osservare queste caverne allo stato naturale, muniti di torcia ed elmetto.

Proseguendo una quarantina di km verso sud si raggiunge Augusta e il suo famoso Cape Leeuwin Lighthouse: punto di incontro tra l’Oceano Indiano e quello Meridionale. Lasciata questa sorta di penisola, dopo circa 150 km in direzione sud-est, si assiste ad un evidente cambio di scenario: la brulla e rocciosa costa, lascia il posto alle verdi foreste del Warren National Park, nei pressi di Pemberton. Qui ci si può arrampicare per la bellezza di 60 m, sul Bicentennial Tingle Tree: uno dei più alti tree lookout al mondo. Un altro centinaio di km ed è la volta di Walpole: dove la foresta tocca il Southern Ocean, ma prima di arrivare al paese vale la pena di percorrere soli 8 km di strada unsealed (sterrata) per raggiungere Mandalay Beach dove, se capitate in un momento di bassa marea, potrete scorgere il relitto di una nave arenatasi qui nel 1911 o comunque godervi l’atmosfera mistica che la baia emana (sensazione assicurata se, come noi, capitate all’alba!). Spendendo poco meno di 10 $ si può osservare la foresta da un altro punto di vista, ossia dalla Tree Top Walk: una rampa sospesa all’altezza delle cime dei tingle tree, nella Valley Of Giants… Tanto per dare un’idea di quanto i loro fusti siano alti. Altri 78 km sulla South Coast Highway (che fa quasi ridere chiamarla così, visto che non è altro che una stradina sperduta nella foresta) e si raggiunge uno dei più bei paesini del WA: Denmark. Affacciata sull’oceano, ospita spiagge tranquille e incontaminate come Greens Pool in William Bay o spot più battuti e surfabili come Ocean Beach.

Una breve sosta per far provviste dopo 50 km ad Albany: primo grande centro dopo villaggi immersi nella natura; poi il nostro viaggio è proseguito verso un vero e proprio angolo di paradiso: Bremer Bay e le sue spiaggette, tanto sperdute quanto surfabili, come Native Dog e Blossom Beach.

Abbandonata la costa, siamo risaliti verso Hyden, conosciuta per la sua principale attrazione: Wave Rock, un’ onda di 110 m x 15 di granito policromo, formatasi a causa di 60.000.000 anni di erosione da agenti atmosferici. A concludere questo nostro primo itinerario facendo ritorno a Perth, mancavano ‘solo’ 350 km, ma prima di tornare alla grande città, merita una visita York, ad un’ottantina di km da Perth. Prima città coloniale del WA, è caratterizzata da costruzioni di un bizzarro stile ‘antico’. Attraversandola sembra di trovarsi nel set di un film western americano.

Una volta tornati a Perth, ci siamo imbarcati alla volta di Rottnest Island. Nonostante lo spostamento non sia proprio economico (80 $ con ritorno) vale la pena di vivere un’esperienza unica: qui le auto sono proibite, quindi ci siamo muniti di bicicletta non appena saliti sul traghetto, con la quale abbiamo potuto pedalare un giorno intero per raggiungere uno dei più noti posti dove far snorkeling, a causa dell’abbondante presenza di pesci e fondi corallini e data la passione nazionale per il surf, anche qui non potevano mancare un paio di spot adeguati. C’è inoltre la possibilità di scegliere se imbarcarsi sul classico traghetto o sull’adventure ferry: in tal caso preparatevi a piroette vorticose a piena velocità!

dakisiva



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