St. Etienne-Le-Laus val bene una messa?

Nel ricordo di “Parigi val bene una messa”, qualche tempo fa abbiamo letto un articolo su una rivista che parlava del santuario di Notre Dame de Laus nella Francia meridionale. Probabilmente meno conosciuto di altri santuari dove sono accaduti miracoli (Lourdes, Fatima, Medjugorie). Siccome il mio compagno è santarolo, l'occasione fa la donna...
Scritto da: mystery
st. etienne-le-laus val bene una messa?
Partenza il: 02/09/2009
Ritorno il: 06/09/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Nel ricordo di “Parigi val bene una messa”, qualche tempo fa abbiamo letto un articolo su una rivista che parlava del santuario di Notre Dame de Laus nella Francia meridionale. Probabilmente meno conosciuto di altri santuari dove sono accaduti miracoli (Lourdes, Fatima, Medjugorie). Siccome il mio compagno è santarolo, l’occasione fa la donna ladra, e l’ho convinto a partire. Abbiamo deciso di stare via 4 giorni, e abbiamo prenotato prima di partire all’Hotel F1 di Gap (cittadina a 20 minuti di strada da St. Etienne-le-Laus) per potere essere un minimo al centro del mondo civilizzato e perché all’Hotel F1 di Gap la camera doppia senza bagno tariffa piena (Flex+) costa 35 € a notte (colazione a buffet € 3,70; prezzo pieno € 3,90). Ovviamente non era l’unica soluzione possibile, anche se era la più economica (ed abbiamo cercato in lungo e in largo). Anche al santuario esiste un’hotellerie per dare ospitalità ai “pellegrini” Per ulteriori contatti circa le possibilità di sistemazione, potete contattare l’Ufficio del Turismo di Gap, vi spediranno la “Guide Hébergement Gap et Alentours” (Guida Accoglienza a Gap e dintorni), che potete comunque scaricare anche dal sito Internet. Partenza ore 7.20 da Faenza con la mitica Punto a gpl (abbiamo la mappa di tutti i distributori gpl da qui alla Francia, non si sa mai che il gpl non abbia diffusione in Francia?). Siamo partiti con un ritardo di 20 minuti sul ruolino di marcia previsto dal mio compagno, con tono di rimprovero mi ha detto: “A quest’ora dovevamo essere già a Bologna”. So già che faremo una sosta a Piacenza e una a Torino, il che è consolante: non dovrò sostituire la toilette con una bottiglia di plastica o un posto di fortuna. A parte i camion, l’autostrada non è molto trafficata, forse perché abbiamo evitato le giornate bollino rosso del controesodo o, almeno, speriamo che sia così. Prima sosta gpl area di sosta Arda Est, poco prima di Piacenza Sud. A Piacenza Sud imbocchiamo l’A21 verso Torino. La tangenziale di Torino è a pagamento anticipato (abbiamo speso un totale di € 2,40 per la tangenziale). Ad Avigliana decidiamo di lasciare la tangenziale e percorrere la SP25 che attraversa la Val di Susa (www.Insusa.It) prima, e la SSP24 verso il Monginevro poi. Percorrendo la SSP24 passiamo da Exilles e così vediamo l’omonimo forte, perfettamente conservato e visitabile. Il bilinguismo nei nomi dei paesi si vede già (con traduzioni dall’italiano al francese che lasciano spazio alla fantasia): del resto Susa è gemellata con Briançon. La SSP24 ha un sacco di curve ma è molto panoramica. La percorriamo fino a Claviere, che segna il confine con la Francia, superato il quale diventa la N94, che è la prosecuzione naturale della SSP24, e che ci condurrà fino a Gap. Prima di Briançon incontriamo il Mont Dauphin (www.Pays-du-guillestrois.Com, www.Monuments-nationaux.Fr) A Briançon ci siamo fermati per una visita al paese. Vi consigliamo di parcheggiare al parcheggio degli Champ de Mars, gratuito, da lì la Porte de Pignerol (entrata alla Cité Vauban) è facilmente raggiungibile. Briançon è una città molto antica, era già abitata nell’800 a.C.: fortificata dall’architetto Vauban (del quale sentiremo parecchio parlare anche successivamente: i principali luoghi fortificati da lui creati sono 12, fra i quali, per citare un nome abbastanza conosciuto, Besançon; la lista è scaricabile da Internet: fortifications-vauban), patrimonio dell’Unesco, si trova a 1326 mt. S.L.M. E dicono che sia il comune più alto dell’Europa. Nel diciassettesimo secolo due incendi successivi hanno distrutto la città, che tuttora mantiene alcuni aspetti medievali. La struttura urbana è molto compatta, con strade irregolari e strette e case alte. Nell’estate del 1692 il Duca Vittorio Amedeo II (capo della Savoia, il paese confinante) attaccò la Francia con un esercito di 30000 soldati. Il re Sole, Luigi XIV, manda appunto il suo specialista della guerra, ingeniere militare ed architetto, Vauban (al servizio del Re Sole dal 1653), per fare un progetto di costruzione di fortificazioni intorno alla città per proteggerla e sulle alture per evitare che i soldati nemici prendano posizione. Per affermare la politica cattolica della Francia, Vauban fa edificare la collegiata. Dalla porta di Pignerol alla collegiata, ogni quartiere vi rivelerà un’architettura ed un’atmosfera diverse. Il centro storico è pieno di negozietti, ristorantini, case color pastello e fontane. I forti di Briançon sono quattro, il Fort des Salettes, il Fort des Trois Têtes, il Fort Dauphin, il Fort du Randouillet. Nel cuore di Briançon, in riva alla Durance, troverete il parco della Schappe. Chi ama le emozioni forti, può provare il salto con l’elastico dal Ponte d’Asfeld (65 €), www.Adrenaline-bungee.Fr E-mail: contact@adrenaline-bungee.Fr, Cellulare +33(0)6 03802176. Da Briançon parte la teleferica che porta a Serre-de-Chevalier. Briançon si trova all’interno del Parc National des Ecrins (sito del parco: www.Ecrins-parcnational.Fr Informazioni turistiche e sistemazioni: www.Paysdesecrins.Com). A Briançon c’è una Casa del Parco. Siamo rimasti sorpresi di trovare un omaggio a Bartali, detto “Il Pio”, per le sue vittorie del Giro di Italia e del Tour de France. Gli altri parchi nelle vicinanze sono il Parc du Vercors, il Parc du Queyras e il Parc du Mercantour. Noi abbiamo percorso un tratto del Parc National des Ecryns e del Parc Regional du Queyras e de la Vallée de la Durance. Ci sono molti campeggi e punti (bases de loisirs) per praticare la canoa o altri sport.

Lungo la strada abbiamo visto anche il Castello di Picomtal (www.Picomtal.Fr).

Siamo arrivati a Gap (750 m. S.L.M.) verso le 16.30 e ci siamo diretti verso l’Espace Tokoro dove si trova l’Hotel Formule 1. E’ una zona commerciale e industriale, ci sono diversi grandi magazzini e centri commerciali (Ed, Geant Casinò), un supermercato Lidl (6, Lotissement Tokoro), il Buffalo Grill, un ristorante cinese, una panetteria, un Mc Donald’s e diverse concessionarie auto. C’è anche Decathlon. Gap è dotata di una stazione ferroviaria, e diverse linee di autobus (e di treni?) servono il circondario, è possibile anche raggiungere Marsiglia, Grénoble, Aix-en-Provence, ecc.

La storia di Gap inizia più di 2000 anni fa quando le legioni romane fondarono il campo di Vapincum; sarà tuttavia solo nel Medioevo che la città conoscerà un vero e proprio slancio. Crocevia di grandi vie di comunicazione, la Gap medievale è insieme sede dell’arcivescovado e tappa di pellegrinaggio sulla strada di Compostela; protetta dalle sue mura, sviluppa l’attività commerciale e l’artigianato. Nel Cinquecento, la zona fu lacerata dalle guerre di religione. Conflitto alquanto tremendo, anche perché Guillaume Farel, guida spirituale della Riforma, nacque qui così come un altro notevole protagonista di questo periodo tormentato, il duca di Lesdiguières, Conestabile di Francia. In seguito, la città si svilupperà indisturbata fino ai giorni nostri. Anche se attraverserà un periodo agitato nel 1815, quando Napoleone la sceglierà come sosta sulla strada di ritorno dall’Isola d’Elba. Il suo glorioso percorso da Golfe Juan fino a Grénoble ha dato vita alla famosa “ruote Napoleon” (RN85). Grazie alla sua crescita armoniosa, Gap si è guadagnata il titolo di “Città alpina dell’anno 2002”, conferito per la prima volta ad una città transalpina, questo titolo europeo ricompensa le città alpine che contribuiscono alla protezione dell’ambiente montano e dello sviluppo sostenibile. Si trova rannicchiata ai piedi della barra rocciosa di Ceüze, del massiccio Les Ecrins e di quello del Devoluy, ed occupa un fondovalle. Dopo aver preso possesso della stanza (la stanza dell’hotel è piccola, composta da un letto matrimoniale e un letto a castello, nella camera c’è un lavabo, la televisione; wc e docce sono in comune e sono presenti al piano, i servizi sono tagliati al minimo, le prime due notti in hotel siamo morti dal caldo e abbiamo dormito con la finestra leggermente socchiusa, visto che l’aria condizionata non era presente), ci siamo recati in centro a Gap a piedi, passeggiata di circa mezz’ora che ci ha permesso di prendere conoscenza della città. Abbiamo cenato in centro: bistecca al sangue, patate fritte, una birra e un caffé, acqua di rubinetto (la famosa eau en caraf che i ristoranti non fanno pagare) circa 20€ in due al Café Bar … . I ristorantini in centro sono tanti, con prezzi per tutte le tasche. In coincidenza con la nostra permanenza a Gap c’era la festa della St. Arnoux (giostre, fiaccolata con accompagnamento della banda di Gap e fuochi d’artificio venerdì sera, concerto danzante gratuito sabato sera, concerto a pagamento domenica sera). Il mercato principale a Gap (Place Jean Marcellin) si tiene il sabato mattina. Il mercoledì un mercato più piccolo si trova in Place de la République. Il mercato biologico ha luogo in Avenue Jean Jaurès il venerdì pomeriggio e il Mercato du Rochasson ha luogo il martedì mattina da aprile ad ottobre nella piazza omonima. Gap è servita da 9 linee di autobus (gli autobus sono gratuiti, ma circolano solo fino alle 19.30 circa) gestite da LINÉA – TRANSPORTS URBAINS DE GAP. Il venerdì pomeriggio dalle 17 alle 18 presso l’ufficio del turismo è possibile assistere gratuitamente alla distillazione della lavanda con un alambicco, per scoprirne i diversi utilizzi. Sul vicino Lago di Serre-Ponçon è possibile effettuare delle gite in barca, con partenze da diversi imbarcaderi [embarcadère La Baie St Michel: RN 94 fra Chorges e Savines-Le-Lac, svoltare in direzione del lago a metà della porzione a due corsie discendente, seguire la segnaletica ‘Bateau Promenade le Serre-Ponçon’ per 800 m.; embarcadère Les Yvans: a Chorges, in direzione della diga (=Le Barrage), col Lebraut. Percorretela per 5 km. Seguite la biforcazione a sinistra seguendo la segnaletica ‘Bateau Promenade le Serre-Ponçon’; embarcadère Le Rousset: a Chorges, dirigendosi verso la diga, col Levreau, percorretela per 8 km. Seguite la biforcazione a sinistra seguendo la segnaletica ‘Bateau Promenade le Serre-Ponçon’] e con diverse compagnie. In mezzo al lago, su un isolotto, si trova la Cappella Saint-Michel. La regione di Gap possiede numerosi altri gioielli come il lago di Pelleautier, i tre laghi di Rochebrune, i laghetti di Veynes oppure del Champsaur.

A Gap è visitabile il Domaine de Charance, entrata libera, chiuso il martedì, aperto dal 20 aprile ad ottobre con orari diversi. Sono a pagamento le visite guidate e i corsi. La tenuta era l’antica proprietà dei vescovi di Gap, diventata bene del comune.

La valle di Chaudun si trova a poca distanza da Gap e il contrasto che presenta con l’attività frenetica della città vicina non mancherà di stupire e sedurre. Nel secolo scorso, questo luogo selvaggio e incontaminato vide partire i suoi ultimi abitanti; ora è diventato una riserva naturale in cui vivono più di 800 mufloni. Vari sentieri vi faranno da guida per percorrere la memoria della montagna. La barra rocciosa di Ceüze, sei chilometri di parete impressionante costituita da roccia calcarea, richiama qui arrampicatori da ogni nazione. A 7 chilometri da Gap, sulla “Route Napoleon” (RN85) si trova il complesso sportivo di Gap-Bayard, con campo da golf a 18 buche.

Giovedì mattina (dopo la colazione a buffet) è stata dedicata allo scopo principale del viaggio: la visita al Santuario di Notre-Dame-de-Laus. Per raggiungerlo, da Gap abbiamo imboccato la N94 in direzione Briançon. Ad uno svincolo a destra (indicazioni per Tallard e Sisteron) abbiamo imboccato la D942 che porta a N.D. De Laus. Se non siete automuniti dalla stazione di Gap potete prendere l’autobus navetta che conduce al santuario. Ci troviamo a circa 910 m. S.L.M. Abbiamo persino assistito alla Messa, rigorosamente in francese (come dice il mio compagno di viaggio: “una lingua da abolire!”) e poi siamo andati verso la Cappella del Sangue Prezioso, dalla quale (parte opposta della strada) parte un sentiero in salita (percorribile anche in auto a velocità ridotta) che in circa ¼ d’ora porta al Pindrau, luogo della seconda apparizione. Il sentiero fa un percorso circolare (2,7 km.) e arriva a St-Etienne-le-Laus, dove, all’interno di un boschetto, si trova la Chapelle-de-la-Ferme, luogo di un’altra apparizione. Vicino al Santuario c’è la casa dove Benoîte Rencurel (che, contrariamente ad altri mistici, non si fece suora), visse per tutta la sua vita e che adesso è in parte occupata dalla Gîte Béthanie (a libera gestione, facente capo sempre all’Hôtellerie del Santuario).

Ripartiti da Laus ci siamo diretti verso Sisteron alla ricerca delle Gorges (Gole) della Méouge, che dovrebbero essere sempre sulla D942, ma nonostante al negozio del Santuario ci avessero detto che andando verso Sisteron, c’erano le indicazioni, noi non le abbiamo trovate. Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa. Lungo la D942 abbiamo fatto una deviazione per il village perché di Thëus e le Demoiselles Coiffées (sala da ballo delle “damigelle acconciate” anche dette “i camini delle fate”), 5 km. Di strada da adrenalina che abbiamo percorso per poi scoprire che fra la Sauze-du-Lac e Savines-le-Lac c’erano delle altre Demoiselles Coiffées visibili dalla strada! La leggenda racconta che queste signorine ballavano acconciate con dei grandi cappelli; al battere della mezzanotte al campanile della chiesa di Theüs, mentre danzavano nel Vallan di Vallauria, rimasero pietrificate. Procedendo lungo la strada è possibile raggiungere il Mont Colombis (1725 m. S.L.M.). Altri comuni nei dintorni: Rousset (Castello e il Belvedere che domina la diga sul lago), Rochebrune (sito dei tre laghi), Remollon (cascata del Mulino e la sua sorgente pietrificata), Espinasses, Bréziers, Chorges, Saint-Vincent Les Forts, La Bréole, All’incrocio che abbiamo trovato in fondo alla D942 abbiamo svoltato a sinistra verso Barcillonette e Cuneo (che qui, per la teoria del bilinguismo citata prima, si chiama Coni) con lo scopo di raggiungere il Lago di Serre-Ponçon (è un lago artificiale, lo abbiamo raggiunto passando nei pressi della diga) che unisce (strozza?) i corsi d’acqua della Durance, dell’Ubaye e del Drac. Le acque del Drac, dell’Ubaye e della Durance sono il luogo di coloro che praticano rafting, kayak, canoa e hydrospeed. Prima della Sauze-du-Lac (in località Les Grisons) c’è “La Montagne aux Marmottes”, un parco con rapaci, una volpe, un asino, cervi, mufloni, lupi e un tripudio di marmotte. Rispetto ad altro parco natura visitato in Italia tempo fa, la Montagne aux Marmottes ci è sembrato alquanto triste e 13 € a testa di biglietto d’ingresso troppe per ciò che c’è da vedere. Ma le marmotte sono carinissime e abbiamo scattato tante foto! Alla cassa fatevi consegnare il Pass-Marmottes, che da diritto ad alcune riduzioni in esercizi convenzionati.

Dalla Sauze-du-Lac siamo appunto andati verso Savines-Le-Lac con sosta alle Demoiselles Coiffées (se volete sapere di più del particolare fenomeno erosivo, un sentierino con pannelli esplicativi vi consente di arrivare fin sotto). Vicino al sito c’è un negozio che vende di tutto un po’ (incluse le marmotte fischianti di peluche in varie taglie che tanto ci ruppero le scatolette) e che offre 12 tourtons (specialità regionale: sono ravioli farciti, salati o dolci) a 6 €. Un’altra specialità regionale sono les oreilles d’ane (orecchie d’asino) ma non le abbiamo assaggiate (magari il nome non ha alcuna verosimiglianza con ciò che sono in realtà?).

Ritornati a Gap, e dopo essere transitati dall’hotel, decidiamo di uscire per procacciarci la cena. Alla fine dopo avere “annusato” i menù di 2 o 3 ristoranti, decidiamo di fermarci a Le Réfuge, io prendo una bistecca con tourtons e insalata (così finalmente assaggio i tourtons, niente di stratosferico, i miei dovevano essere con le patate) e il mio compagno un’assiette (tagliere), conto totale con acqua di rubinetto (l’acqua in bottiglia costa troppo) e una birra alla spina € 32. Ritorniamo in hotel e via a nanna.

Venerdì mattina risveglio alle 8 e colazione. Il tempo (dopo il caldo dei due giorni precedenti, e le previsioni meteo in Francia ci azzeccano, mica come in Italia!) si è girato al freddo e poco dopo la nostra partenza da Gap ha iniziato a piovere. Non ci facciamo scoraggiare e imbocchiamo la N85 (che conduce a Grénoble) dalla quale ci stacchiamo a Corps per imboccare la D212 per raggiungere il santuario di Notre Dame de la Salette, posto a 1800 m. S.L.M., entrando così in Isère. La Vergine è apparsa qui il 19 settembre 1846, a due pastorelli, Maximin e Mélanie. L’apparizione è stata autentificata dal Vescovo di Grénoble. Il Santuario si trova a 55 km. Da Gap. Evidentemente qualcuno ci vuole bene, e ci tiene una mano sopra il coppino, perché poco dopo il nostro arrivo al santuario smette di piovere. In realtà ci troviamo in un’atmosfera surreale, perché siamo sopra le nuvole prima e avvolti dalle nuvole poi. Il panorama si apre sul Massiccio del Devoluy, dominato dall’Obiou. In fondo si trova il Lago di Sautet (artificiale), le plateau de Pellafol e sulla destra, in lontananza, il Monte Auguille (massiccio del Vercors). Lasciamo N.D. De la Salette per tornare verso St. Firmin, dove imbocchiamo la D985 che ci porta nel Valgadeumar. La strada segue il corso della Severaisse. Scopo di questa deviazione è arrivare a La Chapelle-en-Valgaudemar per vedere les Oulles du Diable (marmitte del diavolo). Dopo tutti questi santuari dobbiamo rendere merito anche a lui? Oulles viene dal latino “Olla” che significa marmitta. Un sentiero stretto e ripido (segnalato) parte dal centro di La Chapelle e in mezz’ora circa porta alle Oulles. Fatica premiata, lo spettacolo naturale che ci aspetta merita la scarpinata (sono gole scavate dall’acqua bollente). Volendo ci sono altri percorsi trekking, fra cui quello delle 3 cascate (D480 da La Chapelle), ma il tempo a disposizione non era sufficiente, e un cartello a St. Firmin e uno successivo a La Chapelle dicevano che la strada era chiusa, e sicuramente, essendo già pomeriggio inoltrato, non avremmo fatto in tempo a raggiungere a piedi la Cascata de Combefroide, du Casset, e du Voile de la Mariée, arrivando all’incirca fino al rifugio Gioberney (1650 mt. S.L.M.), in pieno Parc National des Écrins. Recandovi alla Chapelle-en-Valgaudemar potrete visitare le marmitte del diavolo (Oulles du Diable). Tra la vecchia frazione abitata di Portes ed il paese abbandonato di Navette, un ponte di pietra attraversa il torrente dove è possibile ammirare con molta prudenza le “Oulles du Diable”: gigantesche pentole scavate nella roccia dall’acqua bollente! Durata: 1 ora e mezza (sentierino di montagna ripido). Diversi maneggi nella valle dello Champsaur propongono percorsi alla scoperta di boschetti e pendii. La Cascata du Voile de la Mariée è raggiungibile anche da Salazie, con un circuito ad anello che parte dall’Îlet aux Bananiers. Nel Circo di Salazie da visitare anche Hell Bourg, antica stazione termale situata in fondo al circo, a 930 m. D’altitudine. Da Hell Bourg si possono raggiungere le cascate di Tamataka. Tra il Drac e la Séveraisse, la Valgaude, circuito ad anello di 60 km, rivela l’enorme ricchezza del paese collegando i diversi comuni della zona. Il circo del Gioberney con la sua cascata “Le voile de la Mariée” (il velo della sposa) aprono la via al delizioso sito di Vallonpierre, ai piedi del Sirac, dove tra i ghiacciai si incrociano camosci e marmotte. Una passeggiata fino a più di 2000 m, per ammirare la catena del Valgaudemar ed il riflesso dell’Olan in uno dei laghi di Pétarel. Accesso, partenza: La Chapelle a Valgaudemar, frazione Portes. Da La Chapelle-Les Portes seguendo il GR54 si raggiungono i laghi e il colle di Pétarel. I sentieri trekking sono segnalati da cartelli su fondo giallo, e sono scaricabili da Internet. Il villaggio di Portes si trova nella valle della Navette, perché a 1245 metri d’altitudine. Questo villaggio ha tre abitanti permanenti e si riempie solo quando arrivano i residenti secondari. E’ possibile accedervi percorrendo la piccola strada di montagna che parte dal centro di La Chapelle, davanti alla chiesa, anche se è preferibile, per una migliore scoperta della valle, partire a piedi da La Chapelle. E’ visitabile anche la Maison Traditionelle au Toit de Chaume, il Sentiero Ecologico della Cuque, il Sentiero Botanico Dominique Villars. Da non perdere: il salto del Laire, per risalire il Drac Noir ed osservare da vicino le marmotte, per visitare Prapic, pittoresca località montana e, una volta giunti al “Saut”, ammirare il Drac che ribolle in fondo a una gola. Durata: 2 ore e mezza. Dislivello: 373 m. Accesso, partenza: le Haut Champsaur, villaggio di Prapic (Vs Orcières).

Dal rifugio Gioberney è possibile raggiungere il Lago di Lauzon (2023 m. S.L.M.) e il Lago Blu, il Rifugio Pigeonnier (2430 m. S.L.M.). Siamo rientrati a Gap e abbiamo deciso di andare a mangiare alla Fourchette che, in onore del Critérium Bouliste (torneo di bocce) aveva il menù del bouliste a € 15,90, lo stomaco lo abbiamo riempito, anche se il cibo (e la qualità dello stesso) non era granché. Si vede che i giocatori di bocce sono dei gran mangiatori di qualsiasi cosa. In compenso il menù comprendeva l’aperitivo, a scelta fra kyr o pastis: abbiamo assaggiato il kyr, che buono che è! Eppure un tempo in Francia, quando non vigeva ancora l’Euro, con i menù a prezzo fisso si riusciva a mangiare discretamente, forse i tempi sono cambiati? Devo dire che questa sera, quando la cameriera ci ha portato la caraffa d’acqua senza che gliel’avessimo richiesta preventivamente, ci è venuto in mente che ci avessero scoperto e che i ristoranti si fossero passati la voce: in questi tre giorni, avendo in odio l’idea di pagare un quartino d’acqua una cifra esorbitante, abbiamo sempre chiesto l’acqua in caraffa e siamo sopravvissuti egregiamente (a questo proposito segnalo un sito italiano dove sono indicati i ristoranti che servono l’acqua in caraffa: www.Imbrocchiamola.Org). Dopo la cena abbiamo proseguito verso il centro a piedi, e abbiamo partecipato alla fiaccolata della festa paesana di St. Arnoux che dal centro, accompagnata dalla banda, si snoda a piedi fino allo Stadio Bayard, dove alle 21.30 hanno luogo i fuochi artificiali. La festa, come tutte le feste paesane, prevede le giostre. Domani sera ci sarà l’orchestra danzante di Rémy Lefèvre. Domani sera forse andremo a mangiare alla Creperie bretone che era in ferie fino a ieri e che produce il sidro in casa e che si trova in un vicolo del centro storico (e che abbiamo scoperto per caso). Sabato mattina a Gap c’è il mercato, ma (sigh!) noi abbiamo deciso di imboccare la RN85 verso sud, per andare a Tallard e Sisteron. Chissà se finalmente troviamo le Gorges della Méouge? Ci siamo fermati a Tallard (niente di speciale, anche se il castello è visitabile: esternamente è abbastanza mal conservato, ma siccome c’è scritto che hanno fatto dei restauri, forse li hanno fatti internamente). Il biglietto d’ingresso costa 3€, ed è possibile partecipare a visite guidate, il castello apre alle 10.30. In serata si sarebbe svolta una cena paesana aperta a tutti, abitanti e non, dove ognuno portava cibo e bevande da condividere con gli altri nella Placette, idea che troviamo carina, ma alla quale non parteciperemo. Vicino a Tallard c’è un aerodromo per gli aeromobili.

Riprendiamo la RN85 verso Sisteron, per poi deviare sulla D1085. Sisteron è a circa 50 km. Da Gap. Ci troviamo nella Provenza di montagna. Siamo arrivati a Sisteron e abbiamo parcheggiato sotto la Cittadella. Dal parcheggio siamo saliti a piedi (percorso attraverso il bosco, ¼ d’ora circa di camminata: nel bosco c’è un percorso avventura) alla cittadella. E’ possibile arrivare alla cittadella anche in auto. Insieme al biglietto d’ingresso viene fornito un dépliant per agevolare la visita. La Cittadella è aperta tutti i giorni da aprile a novembre. Io sono arrivata fino al cammino di ronda: se prima ero riuscita a non pensarci, lì, complice il vento e l’altitudine, mi sono ricordata di soffrire di vertigini, e non ce l’ho fatta a proseguire. La vista da lì in poi è sicuramente spettacolare (il Bastione della Durance e la Garritta del Diavolo sono direttamente sulla Falaise de la Baume e sul fiume). Ovviamente le sensazioni sono di chi le prova, e il mio compagno (incosciente!) voleva convincermi a proseguire. Gli ho risposto di no, gli ho affidato la macchina fotografica, e sono ritornata sui miei passi, ci saremo rivisti all’uscita. Di fronte agli strati di calcare grigio quasi verticali della roccia della Baume, costruita su uno sperone roccioso che domina la cittadina a 500 metri d’altitudine, la Cittadella è il vero gioiello di Sisteron. Si tratta di un complesso di opere di diverse epoche, classificato quale Monumento storico. Le mura superiori e la torre risalgono al XII° secolo. Nel Cinquecento, viene costruito un complesso fortificato a dente di sega che viene “saldato” alle mura che circondano la città. Questo principio veramente originale per quell’epoca verrà ripreso e perfezionato ulteriormente (nel Seicento) da Vauban. Altri lavori realizzati nell’Ottocento vengono a completare questa costruzione dandole l’aspetto odierno. Dal 1956, la Cittadella gode di costante attenzione ed è stata oggetto di restauri estremamente minuziosi, realizzati con la collaborazione di associazioni e del comune. Grazie a una dritta dell’addetta all’ufficio turistico di Sisteron, finalmente abbiamo scoperto dove si trovano le Gole della Méouge! Tornando verso Gap da Sisteron si gira a sinistra sulla D492 che va verso Laragne-Monteglin. Noi, seguendo la dritta, abbiamo imboccato la D948-994 da Sisteron che passa per Ribiers e conduce alle Gole. Lungo la strada abbiamo visto la Falaise de la Baume Rousse. Abbiamo girato sulla D942 all’altezza di Châteauneuf-de-Chabre, entrando nel Parco Demaniale de la Méouge. Le Gole della Méouge, situate sul territorio del comune di Châteauneuf-de-Chabre, meritano una visita soprattutto se siete alla ricerca di un po’ di frescura. Questo corso d’acqua, la cui sorgente si trova nella Drôme, forma su oltre 4km delle gole naturali di calcare colorato che offrono uno spettacolo veramente insolito, fatto di spiaggette di sabbia, enormi ciottoli levigati, pozze d’acqua e cascate. Si tratta di un luogo veramente magico per il bagno, con un’acqua fresca e pura, particolarmente apprezzata nei mesi estivi. Un antico ponte romano a tre archi domina questi luoghi, nonché le vestigia di un vecchio mulino trascinato via da una piena, nel 1901. La valle è stata designata riserva biologica e alcuni cartelli informativi spiegano le caratteristiche della fauna e della flora del sito. Anche gli appassionati di geologia saranno attirati da questo luogo nel quale potranno osservare il rilievo fatto di rocce calcaree bianche dagli strati ben visibili. Il luogo è attraversato da numerosi itinerari segnalati per passeggiate. Proseguendo nella valle dopo il ponte medievale, abbiamo attraversato un punto che abbiamo denominato “la strada nella roccia”. Contattare l’office du tourisme di Laragne: Place des Aires 05300 Laragne-Montéglin Telefono: (+33) 492650938 Sito Internet: http://www.Ot-laragne.Fr/ E-mail: info@ot-laragne.Fr. Nelle vicinanze c’è anche il muro di Orpierre, sito per le scalate.

Dove dormire: Hotel F1 Gap Lieu dit “Le Plan de Gap” Espace Tokoro – 05000 Gap Web: www.Hotelf1.Com (Codice Hotel 2374) Tel. (+33) 891705253 Fax: (+33)492535756 E-mail: H2374@accor.Com Hôtellerie de Notre-Dame du Laus 05130 SAINT-ÉTIENNE LE LAUS Tel: (+33) 4 92 50 30 73 Fax: (+33) 4 92 50 90 77 Web: www.Notre-dame-du-laus.Com E-mail : accueil@notre-dame-du-laus.Com Un’Air d’Ailleurs Sandrine Chevalier De Agostini La Tour – 05130 Jarjayes Tel: (+33)492543787-689899248 Web: www.Unairdailleurs.Net E-mail: lesyourtes@gmail.Com 3 yurte (max. 6 persone per yurta) disponibili per l’affitto da Maggio a Settembre per due notti minimo (2 notti a coppia € 100, la settimana € 200) Segnaliamo un’altro posto nei Pirenei che affitta le yurte: www.Yourtes-chambres.Com Campeggio “Alpes Dauphine” Route Napoléon – Dir. Grenoble 05000 Gap Tel: (+33)0492512995 Fax: (+33)0492535842 Web: www.Alpesdauphine.Com E-mail: alpes.Dauph@wanadoo.Fr Campeggio Napoléon RN85 – Dir. Grenoble 05000 Gap Tel. (+33)492521241 Fax (+33)492213998 LA BELLE ETOILE Gap Tél : +33(0)4 92 52 37 71 Fax : +33(0)4 92 52 37 71 alabelletoile05@yahoo.Fr CHAMBRE D’HÔTES LE SAINT HUBERT Ch du Haut Varsie (RN 85 verso Grénoble) 05000 Gap Tél : +33(0)4 92 52 40 06 http://relaissainthubert.Com Gîte du Piolit Route du lac des Jaussauds 05000 Romette Gap Tél : +33(0)4 92513918 E-mail: gitedupiolit@wanadoo.Fr Web: CHAMBRE D’HÔTES LE JARDIN DES DELICES 13, route du col de Manse Romette Gap Tél : +33(0)4 92248609 http://www.Jardin-des-delices.Fr gites@jardin-des-delices.Fr Gîtes et chambres d’hôtes La Méridienne Le Blanchet Venterol 05130 TALLARD Tel : +33(0)4 92541851 Cellulare: (0)6 15456852 www.Lameridienne.Com http://www.Taraventerol.Com/ CHAMBRE D’HÔTES LA ROTONDE DES GRANES Les Granes La Bâtie Neuve Tel.-Fax: +33(0)4 92509374 ferre.Bertrand@wanadoo.Fr Les Rosaces du Buëch Lieu dit les Courts 05400 MONTMAUR Tel : +33(0)4 92438525 Cellulare: +33(0)6 14625570 Site : http://www.Buech-paisible.Fr/ E mail : lesrosaces@buech-paisible.Fr CHAMBRE D’HÔTES LA CANADIENNE CHEZ MAUZAN 9 Rue Mauzan 05000 Gap Tel : +33(0)4 92462861 E.Mail : mjbp@club.Fr

CHAMBRE D’HÔTES LES GRANGES DE LA ROANETTE Les Hauts de Saint-Jean 05000 Gap Tel : +33(0)4 92579671 Informazioni: Office Briançonnais du Tourisme et du Climatisme 1, place du Temple 05100 Briançon Tel. +33 (0)4 92210850 Fax +33 (0)4 92205645 www.Briancon.Com www.Ot-briancon.Fr E-mail: office-tourisme-briancon@wanadoo.Fr Office de Tourisme de Serre Chevalier Tel. +33 (0)4 92249898 – 92255503 www.Serre-chevalier.Com Associazione Nazionale Club du Vieux Manoir Tel. +33 (0)4 92213646 www.Clubduvieuxmanoir.Asso.Fr clubduvieuxmanoir@free.Fr Parco Naturale Regionale del Queyras Tel. +33 (0)4 92468820 www.Pnr-queyras.Fr Ente di Promozione del Turismo nel Queyras Tel. +33 (0)4 92467618 www.Queyras.Com Parco Nazionale degli Ecrins Siège du Parc Domaine de Charance – 05000 Gap Tél : 04 92 40 20 10 Fax : 04 92 52 38 34 e-mail : info@ecrins-parcnational.Fr site internet : www.Ecrins-parcnational.Fr www.Les-ecrins-parc-national.Fr Maison du Tourisme de Gap 21, Cours Frédéric Mistral 05000 GAP Tel. +33(0)4 92525656 Fax: +33(0)4 92525657 www.Gap-tourisme.Fr E-mail: info@gap-tourisme.Fr Maison du Tourisme du Champsaur-Valgaudemar La Fare en Champsaur +33 (0)4 92490935 www.Champsaur-valgaudemar.Com La Chapelle-en-Valgaudemar +33 (0)4 92552321 www.Valgaudemar.Com Maison du Tourisme de Sisteron Place de la République 04200 Sisteron Telefono: (+33) 4 92 61 36 50 www.Sisteron.Com E-mail: otsi@sisteron.Fr Cosa visitare: Attività sportive: Parc 1326 37 rue Bermond Gonnet BP 42 05100 Briançon Tél : +33 (0)4 92 20 04 04 Fax : +33 (0)4 92 20 03 03 www.Vert-marine.Com parc1326@vert-marine.Com Promenade Nautique Le Serre-Ponçon Tel./Fax: 04 92 50 39 93 Cellulare: 06 86 47 51 90 Escursioni in montagna e escursioni natura nel Parco Nazionale des Ecrins: Bureau Montagne Visa Trekking Les Ecrins – 7, Avenue Adrien Daurelle 05100 Briançon Tel./Fax: +33(0)4 92212525 Cell. +33(0)6 77106308 www.Visa-trekking.Com contact@visa-trekking.Com Domaine de Charance Service municipal d’animation du domaine de Charance – GAP Téléphone : 04 92 51 21 79 / 04 92 53 01 09 Messagerie : charance@ville-gap.Fr – Site : www.Ville-gap.Fr Santuario di Notre-Dame du Laus 05130 Saint-Etienne-le-Laus Tel. +33(0)4 92503073 Fax +33(0)4 92509077 www.Notre-dame-du-laus.Com E-mail: sanctuaire@notre-dame-du-laus.Com E.Mail Hôtellerie: accueil@notre-dame-du-laus.Com Santuario di Notre Dame de La Salette 38970 La Salette Tel. +33(0)4 76300011 Fax +33(0)4 76300365 www.Lasalette.Cef.Fr E-mail: infos@lasalette.Cef.Fr Sisteron – La Citadelle Apertura 9-19 (la cassa chiude alle 18) Durata della visita 1h30 circa Adulti € 5,80 Bambini 6-14 anni € 2,60 dal secondo bambino € 1,60 gruppi da 10 in su € 4,80 gruppi scolastici € 2,90 Écomusée du Cheminot Veynois 1, Rue du Jeu de Paume 05400 Veynes www.Ecomusee-cheminot.Com ecomusee.Cheminot@wanadoo.Fr



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