Calanchi, porti e città napoleoniche: la Corsica in estate si scopre così (ed è il modo più originale per farlo)

Scritto da: antonella.p
calanchi, porti e città napoleoniche: la corsica in estate si scopre così (ed è il modo più originale per farlo)
Partenza il: 12/09/2017
Ritorno il: 17/09/2017
Viaggiatori: 2

Prendi 3 giorni di ferie, unisci un week-end, shakera bene con le offerte dei traghetti fuori stagione e cosa avrai? Il giro della Corsica in moto in 4 giorni e mezzo! Un viaggio da fare in estate, ma che non disdegna anche altri momenti dell’anno, nell’isola selvaggia del Mediterraneo. Partiamo un martedì sera da Genova, la cabina con la Moby è gratis, inclusa nel prezzo del biglietto, e ci consente di ‘svegliarci’ alle 7 di mercoledì mattina a Bastia. Svegliarci è una parola grossa, perchè a causa del mare molto mosso non riusciamo praticamente a chiudere occhio.

Diario di viaggio in Corsica

Mi permetto un commento introduttivo, forse personale ma sicuramente rivolto a chi come noi in Corsica va più per il viaggio in moto e i paesaggi, che non per il mare. La zona che ci è piaciuta di più è quella nord-ovest, Calvi, Piana e Porto Ota. Bonifacio bella, il mare anche è bello, ma onestamente abbiamo visto mari più belli anche in Italia: Sardegna e Salento per citare due esempi. 

Giorno 1 – St. Florent, Calvi e Porto Ota

calvi

Arrivati a Bastia, partiamo immediatamente trascorrendo il primo giorno percorrendo le strade del Nord-Ovest corso, attraversando due paesi molto graziosi, St. Florent e Calvi; nel pomeriggio siamo a Porto Ota dove pernotteremo per due notti in un Residence con un comodo garage per la nostra moto.

Giorno 2 – Calanchi di Piana

Calanchi di Piana

Il giorno successivo, mantenendo come base il Residence a Porto Ota, percorriamo la strada che porta ai Calanchi di Piana, semplicemente meravigliosa! Ci dirigiamo poi verso la stessa cittadina di Piana e raggiungiamo Capo Rosso dove facciamo un trekking di circa 7km per raggiungere la cima. Portate acqua a sufficienza e un cappello perchè è un bell’itinerario ma tutto al sole.

A pochi km da Capo Rosso trovate una bella spiaggia: Arone. Noi ci passeremo un pomeriggio di vero relax prima di far ritorno a Porto.

Giorno 3 – Bonifacio e Ajaccio

ajaccio

Partiamo da Porto Ota e percorriamo tutta la parte Ovest della Corsica per raggiungere nel tardo pomeriggio nella nostra nuova base d’appoggio: Bonifacio. I km non sono molti ma la strada è molto molto lenta, con tante tante curve. Facciamo due soste: Ajaccio, una bella cittadina ma un po’ troppo trafficata per i nostri gusti e Porto Pollo, un buffo nome per un luogo che, almeno fuori stagione, ha una bella atmosfera e una spiaggiona di sabbia bianca niente male ma… quante curve per arrivarci! Giunti a sud gli ampi panorami sul mare si fanno nuovamente spettacolari, siamo a Bonifacio e prendiamo posto nel bungalow che sarà la nuova base per i prossimi due giorni.

Giorno 4 – Santa Giulia

santa giulia

Dedichiamo la nostra mattinata di relax in una delle spiagge più famose dell’Isola: Santa Giulia, bella ma forse non all’altezza delle nostre aspettative. Nonostante siamo oltre la metà di settembre c’è ancora molto caos ed è ben distante rispetto alla nostra idea di relax. Oltre a questo il mare è bello ma ci sono anche zone molto ampie piene di alghe e poi, ahimè il vento, una costante in questa zona… dopo un paio di ore diventa insostenibile con la sabbia che non consente neanche di tenere gli occhi aperti. Peccato. Una veloce tappa al campeggio per una doccia e nel pomeriggio visitiamo Bonifacio, molto carina! Merita sicuramente 2/3 ore di visita.

Giorno 5 – Bastia

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Si rientra verso Bastia lungo la costa est, un viaggio lunghetto con solo un paio di scorci caratteristici per il resto strade e paesini piuttosto anonimi, forse con un po’ più di tempo a disposizione sarebbe stato da deviare verso l’interno ma, come abbiamo indicato all’inizio del nostro racconto, i giorni che abbiamo a disposizione sono proprio pochi.

Giungiamo a Bastia dove ci imbarchiamo sulla Corsica Ferries diretta a Savona (la Moby faceva solo il viaggio notturno). Sarà un viaggio terribile con mare molto mosso e due ore di ritardo, ci vorrà un po’ a dimenticarlo.

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