Perle del Golfo di Napoli: Ischia, Capri, Procida
Ci ha sorpreso molto quest’isola, sinceramente non me l’aspettavo così deliziosa. Abbiamo acquistato i biglietti in anticipo, viaggiando con la Caremar, essendo partiti ad agosto e traghettando anche la macchina. L’uso della macchina è assolutamente consigliabile, per visitare l’isola in tranquillità. Il costo dei parcheggi autorizzati dai vari comuni è di circa 3 o 4 euro tutta la giornata, noi abbiamo trovato anche parcheggi liberi con un po’ di fortuna. Le strade sono strette, bisogna fare attenzione alla guida spericolata dei locali e taxisti.
Se non si vuole traghettare la macchina, c’è il servizio degli autobus e dei taxi (non troppo economici!!).
Siamo andati ad agosto per motivi di lavoro, ma i mesi ideali di visita, secondo noi sono giugno e settembre, perché si può girare tranquillamente e non c’è il pienone turistico. Siamo partiti da Roma e abbiamo traghettato all’andata a Pozzuoli e al ritorno lo sbarco è avvenuto a Napoli. Consiglio sempre Pozzuoli, perché i biglietti costano di meno, ma il biglietto per lo sbarco a Pozzuoli, nella data di rientro, anche se avevamo prenotato due mesi prima non c’era.
L’isola di Ischia si divide in 6 comuni: Forio d’Ischia, Casamicciola Terme, Barano d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno e Serrara Fontana, ogni comune è diverso dall’altro, sia per quanto riguarda le spiagge, sia per quanto riguarda i parchi termali, premetto che non siamo molto amanti della tintarella, per cui non siamo andati sulle spiagge, abbiamo concentrato la nostra visita all’entroterra.
Non abbiamo nemmeno visitato i tanti parchi termali, perché purtroppo ad agosto erano pieni di gente, ma ci siamo ripromessi di farlo, in un altro periodo.
Abbiamo prenotato un albergo per una settimana a Forio è da lì ci siamo spostati per visitare i vari comuni, l’isola è piccola, ha un’estensione di 43 chilometri ma è ricca di tante cose carine da vedere.
Forio è il comune più esteso dell’isola è una vera bomboniera, chiese, torri, vicoli e stradine, si diramano dalla piazza principale, dove c’è una bellissima chiesa che consiglio di vedere è la Chiesa del Soccorso, ogni sera facevamo una passeggiata tra questi vicoli ed era come se fosse giorno, era pieno di turisti, i negozi chiudevano a notte inoltrata, la prima sera abbiamo fatto un divertente giro sul trenino, il cui “capotreno” ci ha fatto morire dalle risate.
La spiaggia di Forio è Citara e il parco termale più famoso dell’isola è il Poseidon, la spiaggia l’abbiamo vista ma essendo piena di gente, non ci siamo fermati, abbiamo scoperto invece un angoletto, dove ci siamo andati ben due volte e che non è turisticamente conosciuto, ma è stupendo e consiglio la visita è la Baia di Sorgeto, si trova nella frazione di Panza, si arriva con la macchina, percorrendo strade molto strette, poi si parcheggia presso un bar (3 euro tutto il giorno) e si discende a piedi circa 300 scalini, lo so è una fatica, se si pensa che si deve risalire, ma ne vale veramente la pena. Chi non può fare le scale, può raggiungerla, anche via mare, grazie alle barche taxi, che la collegano al porto di S. Angelo.
E’ incastonata tra due promontori, l’insenatura offre allo sguardo uno spettacolo di rara bellezza, è immersa in uno scenario naturale.
Immergendosi in mare, vi sono punti dove l’acqua è molto calda, e quindi, un vero e proprio parco termale ma all’aperto! (naturalmente gratis!!!!) Un bagno a Sorgeto è unico, perchè l’acqua del mare, si confonde con l’acqua termale creando una miscela che rigenera il corpo e la mente. Si può tranquillamente riposare nelle piccole pozze che ci sono.
La spiaggia, presenta rocce, scogli e ciottoli e quindi non ci si deve aspettare il classico arenile di sabbia. Vi suggerisco inoltre di fare molta attenzione a non scottarvi sulle rocce del bagnasciuga, perché gli scogli sono bollenti! Noi ci siamo messi sul lato destro, anche se tutta la gente era sul sinistro, ma ho visto che l’acqua bolliva e non me la sono sentita, calda si, ma ustionante no, non mi pareva il caso!!! Ho visto con i miei occhi, che in certi punti della baia, per quanto era calda l’acqua venivano cotte patate e uova (vi lascio immaginare!!!).
Da vedere assolutamente, sono anche i Giardini La Mortella, vi sono delle piante spettacolari, di diversi paesi del mondo. Ci sono dei sentieri, viali, scalette e vi sono delle vedute spettacolari dai belvedere, sulla baia di Forio. E’ un luogo molto adatto anche per i bambini, perché ci sono delle fontane, piscine molto particolari, ricordo quella del coccodrillo, o la voliera con i pappagallini tutti colorati. Abbiamo scattato diverse foto anche alla sala Thai, un padiglione di meditazione thailandese, circondato da fiori di loto (costo del biglietto 10 euro) .
A Forio consiglio due ristoranti dove abbiamo mangiato e pagato una sciocchezza la Tinaia – e il Pizzicotto entrambi a Via Verde Matteo al centro storico.
Casamicciola Terme è molto carina, anch’essa ha piccoli vicoli e strade strette, abbiamo parcheggiato la macchina pagando 1 e 50 l’ora e ci siamo fatti una bella passeggiata, da vedere è la piazza Bagni.
Se volete andare in un ristorantino dove si mangia cucina casereccia, potete andare Da Zelluso – Via Parodi, 41 – è molto conosciuto dalla gente locale e i prezzi sono onesti.
Barano è il secondo comune per estensione dell’isola, la principale attrattiva dell’isola è la spiaggia dei Maronti, con l’arenile sabbioso, perché le spiagge d’Ischia sono quasi tutte formate da scogli, è lunga circa due chilometri, noi purtroppo abbiamo fatto diverse foto dall’alto, perché essendoci andati, nel primo pomeriggio, non abbiamo potuto trovare nemmeno un piccolo parcheggio e siamo ritornati indietro. Nella frazione di Buonopane abbiamo visto la fonte di Nitrodi, una sorgente termale.
Ischia è il principale comune dell’isola, da cui prende il nome l’isola.
E’ diviso in due frazioni: Ischia porto e ponte.
Abbiamo parcheggiato la macchina a 3 euro tutto il giorno.
La via principale di Ischia porto è via Roma, si può perdere tra negozi di ogni genere, molto carina, li’ non dovete assolutamente perdere la delizia al limone (veramente ottima). La riva destra del porto è meglio conosciuta con il nome di “Rive Droite” c’è la maggiore concentrazione di ristoranti e taverne. Ho fatto alcune foto, ad uno splendido yacht.
A Ischia porto, vi consiglio altri due ristoranti Ristorante Da Raffaele – Via Roma, 29 – dove abbiamo mangiato una pizza buonissima, ma il menù è molto vario, ed un Ristorante Da Assuntina – Via Francesco Buonocore, 29 – il locale è semplicissimo, ma non fatevi ingannare dall’apparenza, cucina un pesce freschissimo e ottimo, è frequentata da ischitani, per cui una garanzia.
Ischia ponte è il centro storico dell’isola, assolutamente da non perdere la visita al Castello Aragonese (costo del biglietto 10 euro a persona) Si accede al castello, per mezzo di un ascensore. Giunti sulla sommità della rocca si visitano i resti della Chiesa dell’Immacolata (XVIII sec.) la cui cupola domina l’intero castello, il Convento delle Clarisse con il suo cimitero (XVI sec.), i terrazzi panoramici del Convento e dell’Im-macolata, la Cattedrale dell’Assunta (XIV sec.) che vide nel 1509 le nozze tra Ferrante d’Avalos e Vittoria Colonna, la Cripta della Cattedrale (XIV sec.) con affreschi della scuola di Giotto, la Chiesa di S. Pietro a Pantaniello (XVI sec.), il Sentiero del Sole, la Chiesa di S. Maria delle Grazie (XVI sec.), il terrazzo panoramico degli ulivi, le carceri. Si vedono inoltre dall’esterno il Maschio, gli Archi gotici di accesso all’Abbazia dei Basiliani di Grecia, i resti del Tempietto del Sole, i bastioni difensivi, le fucilerie e la piazza d’armi con la chiesetta di S. Barbara. Naturalmente sono tutti resti, ne vale la pena visitare questo castello, perché dai terrazzi, vi sono panorami spettacolari. All’interno c’è anche un piccolo museo di armi.
Ci siamo riposati sorseggiando un caffè al bar del castello, il cui panorama dalla terrazza è unico.
Scesi dal castello abbiamo visitato lo splendido borgo, che bello perdersi tra i negozietti e le viette veramente molto carine.
Lacco Ameno è famoso per il “Fungo” uno scoglio tufaceo dalla forma di fungo, simbolo della città.
Abbiamo visto la Chiesa di Santa Restituita e il Museo Archeologico, merita una visita, vi è una cripta paleocristiana, dove ci è un cimitero cristiano, e sepolcri secondo le usanze greco-romane (costo del biglietto 3 euro).
Non lontano dalla chiesa, c’è Villa Arbusto, che ospita il museo civico archeologico di pithecusae, contiene reperti archeologici, tra cui la coppa di Nestore, all’interno c’è da visitare anche il museo di Angelo Rizzoli che fu proprietario della villa, una sezione dedicata ai cetacei e il parco della villa, con le sue belle panchine di ceramica decorata (costo del biglietto 5 euro).
Non lontano dal centro si può visitare la Baia di Montano, incastonata in uno scenario da favola, l’abbiamo vista dal mare.
Serrara Fontana è l’ultimo comune che abbiamo visitato in questa splendida isola, è il comune più elevato dell’isola, seguendo la strada, si arriva in una piccola piazzetta dove c’è un belvedere e una chiesa e da li’ un panorama eccezionale, da qui parte una stradina che giunge fino alla vetta del monte Epomeo. Si arriva con la macchina fino ad un certo punto e poi si fa un chilometro a piedi, naturalmente avevo dimenticato le scarpe adatte, ma mi sono fatta coraggio e piano piano, siamo arrivati fino alla cima dove c’è un eremo, ma era chiuso. Dalla cima, il panorama è da perdere il fiato, si vede tutto, non è difficile arrivare, ma mi raccomando scarpe da ginnastica, non fate come me!!! Tornati giù un’altra località da visitare è la frazione di Borgo Sant’angelo, il borgo è chiuso al traffico, un oasi di pace e tranquillità.
Si divide in due parti: da una parte il borgo arroccato alla parete di tufo che dal mare sale verso la parte alta del comune; e dall’altra un isolotto collegato al paese da una sottile striscia di terra che separa da un lato il porticciolo di Sant’Angelo, orientato verso la spiagga dei Maronti, e dall’altro la piccola spiaggia attrezzata.
Si presenta con tutte le sue casette colorate, boutique esclusive, bar, ristoranti, i lussuosi yacht, veramente una cartolina.
E’ difficile descrivere le emozioni che abbiamo provato girando questi posti, ripeto non mi aspettavo l’isola così bella, colorata piena di vita veramente un posto da visitare almeno una volta nella vita. La nostra vacanza è durata una settimana, ma abbiamo trovato il tempo anche di fare due gite fuori l’isola Capri e Procida.
Da Forio siamo andati a Capri con Capitan Morgan, il costo del viaggio è stato di 25 euro a/r. Capitan Morgan, organizza varie escursioni, ci siamo trovati molto bene, prima di arrivare a Capri, il comandante ci ha descritto durante la navigazione, praticamente tutta l’isola di Ischia, per cui abbiamo visto l’isola anche dal mare. Non è la prima volta che andiamo a Capri, ci siamo stati diverse volte, ma questa volta abbiamo fatto una cosa molto carina. Purtroppo abbiamo aspettato di prendere la funicolare per circa tre quarti d’ora, arrivati sopra, abbiamo fatto una passeggiata, per tutti i suoi vicoletti e abbiamo preso l’autobus per Anacapri.
Anacapri, secondo noi, è molto più bella di Capri, infatti, abbiamo trascorso tutto il tempo li’, abbiamo visitato la Chiesa di S. Michele, ha uno splendido pavimento maiolicato, in cui sono raffigurati Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre (costo del biglietto 2 euro), a piazza della Vittoria, abbiamo preso la seggiovia, è qui la sorpresa, ammirare Capri dall’alto, sinceramente avevo un po’ paura, ma mi sono fatta coraggio, a sedere su un seggiolino di legno sospeso in aria e piano piano raggiungere la vetta del Monte Solaro in dodici minuti, il panorama è a 360° su tutta l’isola di Capri, siamo a 589 metri sul livello del mare. Lo sconsiglio per chi soffre di vertigini, arrivati in alto, c’è una grande terrazza e la’ veramente dimentichi per qualche istante, tutti i problemi che un essere umano possa avere, perché hai una sensazione di pace e vedi piccoli, piccoli i Faraglioni, un ricordo molto bello, che porterò nel cuore. Abbiamo bevuto una bevanda, nel punto di ristoro che si trova in alto e mi sono preparata alla discesa, essendomi abituata, era più facile e mi sono concentrata a vedere il panorama e scattare qualche foto (costo del biglietto andata e ritorno 8 euro).
L’ultima gita che abbiamo fatto è quella di Procida, sempre con Capitan Morgan, siamo partiti da Forio (costo del biglietto a/r 14 euro). Procida è l’isola più piccola del Golfo di Napoli, (meno di 4 chilometri), ho avuto la sensazione che non sia molto turistica. Abbiamo preso il traghetto da Forio, nel primo pomeriggio e abbiamo trascorso qualche ora sull’isola. Appena sbarcati, si vede il porticciolo con tutti i negozietti, siamo andati a piedi (circa un quarto d’ora) nella parte più alta del paese, e li consiglio di visitare il borgo di Terra Murata con la sua Abbazia di San Michele (costo del biglietto 3 euro), santo patrono di Procida, che fu più volte saccheggiata, distrutta e ricostruita a causa delle incursioni dei Saraceni. Si racconta che una di queste incursioni fu evitata grazie all’apparizione miracolosa di S. Michele davanti alle truppe dei barbari che, per lo spavento e per la fretta di fuggire, gettarono in mare una pesante ancora, custodita tuttora nell’abbazia. Il motivo per cui Terra Murata è imperdibile è la vista, sia sull’isola che sul Golfo di Napoli. Ritornando verso il porto, abbiamo fatto una passeggiata anche a Marina di Corricella, il porticciolo dei pescatori, con tutte le casette colorate, veramente suggestivo.
Abbiamo ripreso la nave veloce e siamo rientrati a Forio, la nostra vacanza è terminata, spero che siamo stati utili a darvi qualche consiglio, ma è difficile spiegare in parole, cio’ che si vede viaggiando.
Alla prossima!!