Capri… indimenticabile

3 giorni, 2 sorelle, 1 isola
Scritto da: denisera
capri... indimenticabile
Partenza il: 15/05/2010
Ritorno il: 17/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
sabato 15/05/2010 Milano Linate imbarco ore 6:50, decollo ore 7:15 con Air One; arriviamo a Napoli Capodichino alle 8:40. Usciamo dall’aeroporto con l’aria “di quelle che sanno dove stanno andando” (??) e troviamo per fortuna, proprio di fronte all’uscita dall’aeroporto, l’Alibus pronto a partire per il porto (Piazza Municipio). Biglietti a bordo € 3,00. Ore 9:20 Scendiamo dall’Alibus al capolinea di Piazza Municipio, vicino al Castel Nuovo, il porto è dietro al Castello e lo raggiungiamo in 5 minuti seguendo la scia di altri turisti diretti al Molo Beverello. L’aliscafo delle 9:30 è pronto per partire, facciamo il biglietto solo andata (€ 16,00) e ci imbarchiamo. Ci consigliano di sedere a poppa perché il mare è molto mosso infatti durante il viaggio distribuiscono i sacchetti di plastica… Dopo 45 minuti di navigazione (interminabili con il mare agitato!) scendiamo a Marina Grande di Capri e piove. La nostra meta è Anacapri quindi ci dirigiamo verso il capolinea di pulmini, ma quello delle 10:15 è appena partito! Aspettiamo quello delle 11:00. A fine vacanza scopriamo che per raggiungere Anacapri dal porto di Marina Grande è più veloce prendere la funicolare per Capri e poi il pulmino per Anacapri (ne parte uno ogni 10/15 minuti). ore 11:30 arriviamo in Piazza Vittoria ad Anacapri, la pioggia non cessa, e cerchiamo rifugio nell’albergo Biancamaria prenotato da Piacenza. L’albergo è in Via Orlandi, a pochi passi da Piazza Vittoria, un 3 stelle ristrutturato di recente, pulito e confortevole ma soprattutto è nella via dove ci sono i vari negozietti di souvenirs, abbigliamento, calzature ecc. ecc. .. ci piace! Dopo esserci sistemate, prendiamo coraggio e ombrelli e affrontiamo pioggia e vento, sperando che arrivino presto le schiarite previste dal meteo. Il programma è: oggi Anacapri e dintorni, domani Capri e dintorni, lunedì shopping sfrenato!! In Piazza Vittoria, saliamo la scalinata e ci dirigiamo a Villa S. Michele. Ingresso € 6,00. Il giardino è arrivato al 2° posto fra i giardini più belli d’Italia! La visita viene deliziata da ampie schiarite durante le quali approfittiamo per fare foto al panorama meraviglioso che si gode dal loggiato. In tutta la villa ci sono tabelle informative. Tutto molto interessante, premio meritato. Soddisfatte della prima visita, ritorniamo sui nostri passi verso Via Orlandi e iniziamo a “buttare l’occhio” sulle vetrine e bancarelle di vestiti, profumi, sandali artigianali fatti sul momento, amuleti vari( cornetti, aglio e campanelli), limoncello e cioccolatini vari. ore 13:30 pranzo veloce in Via Orlandi con bruschetta caprese naturalmente e si riparte. Arriviamo alla “casa rossa” ma non entriamo a visitarla perché vista da fuori “non ci dice niente” quindi raggiungiamo la Chiesa di San Michele, in piazza S. Nicola (ingresso € 2,00) dove all’interno viene conservato un bel pavimento in maiolica con rappresentato Adamo ed Eva che vengono cacciati dal paradiso Terrestre. Si può fotografare senza flash. Siamo anche salite con la scala a chiocciola, sul coro dove si trova un organo antico e si può ammirare il pavimento dall’alto. Merita la visita. ore 15:00 il tempo sembra darci una tregua così decidiamo di andare al faro di Punta Carena (sud-ovest). Prendiamo il pulmino alla fermata del cimitero (biglietto a bordo € 1,40) e dopo 15 minuti circa arriviamo al faro e…. inizia e soffiare un vento fortissimo!!! ma non ci scoraggiamo. Scendiamo lungo la strada che porta al faro che con la sua posizione, la sua imponenza e il suo colore rosso sembra proteggere sia chi sta sulla terra ferma, sia chi affronta l’immensità del mare. E con il mare di oggi, di protezione ce n’è proprio bisogno!! Ma guardiamo il lato positivo: abbiamo fatto delle foto stupende al mare in burrasca, alle onde che si infrangono contro gli scogli e a noi con i capelli stile medusa! Bellissime! Ritorniamo ad Anacapri col solito pulmino e scese alla fermata del cimitero decidiamo di prendere “al volo” il pulmino per Capri. Secondo il programma saremmo dovute andare alla Grotta Azzurra e poi fare la passeggiata della Migliera, ma con ‘sto tempo!! Arrivate a Capri, attraversiamo la piazzetta (a me piace, a mia sorella no), prendiamo la strada che ci porta ai resti dell’immensa Villa Jovis o di Tiberio. Prima Via Le Botteghe, poi Via Tiberio e dopo mezz’ora di cammino sostenuto (il vento non ci faceva respirare e la pioggia non ci dava tregua) arriviamo a quello che resta della villa (ingresso € 2,00). La visita si svolge fra resti poco curati e poco spiegati dalle tabelle; arriviamo nel punto più alto della villa, che si estende “a terrazza”, dove si trovano la chiesetta di S. Maria del Soccorso e la statua della Madonna che, quasi per ricompensarci della fatica, fa sparire (per poco) le nuvole, fa cessare la pioggia e lascia che il sole illumini la penisola sorrentina che finalmente riusciamo a scorgere. Panorama molto bello e pensare che quasi quasi non volevamo entrare! foto, foto, foto e ritorniamo a Capri per la stessa strada dell’andata e ora che non piove riusciamo ad apprezzare la bellezza della macchia mediterranea che ci circonda e dei vari giardini fioriti. Torniamo alla piazzetta e al capolinea del pulmino per Anacapri (qui a Capri biglietti non a bordo ma in biglietteria € 1,40). Ad Anacapri ceniamo al ristorante pizzeria Barbarossa, in Piazza Vittoria. Buona sia la pizza sia la cucina a prezzi modici. domenica 16 maggio 2010 Svegliate dopo un buono e meritato riposo (eravamo sveglie dalle 4:30 di sabato), il tempo sembra migliore di ieri quindi partiamo più cariche che mai alla scoperta delle meraviglie dell’isola di Capri … con ombrello al seguito. ore 10:00 Il nostro giro inizia da Capri, attraversiamo al piazzetta e imbocchiamo Via Matermania per raggiungere a piedi, in 20 minuti circa, l’Arco naturale. Ci siamo solo noi, il sole è apparso all’improvviso così ci “scateniamo” con le foto, il posto è splendido. Ritorniamo sui nostri passi fino al bar Le Grottelle e prendiamo il bivio per la grotta di Matermania. Si scende per una stradina/sentiero a gradini (577) abbastanza agevole con le scarpe da ginnastica, e attraversando boschetti di macchia mediterranea raggiungiamo la grotta che Tiberio utilizzava come ninfeo. Il panorama è molto bello, la grotta un po’ meno. Proseguiamo il nostro cammino lungo la costa con il sole che ha finalmente deciso di accompagnarci e all’improvviso la vista si apre sugli splendidi Faraglioni (due sassi in mezzo al mare, alla fine, scherziamo). Le foto non sono bastate a catturare la bellezza di questo paesaggio meraviglioso che il mare agitato ed il sole rendono indimenticabile. Proseguiamo lungo Via Pizzolungo, con i due giganti che continuano a seguirci, e raggiungiamo un bivio: a sx un sentiero scende alle spiagge dei Faraglioni e allora…. giù andiamo a vedere: il mare è agitatissimo non riusciamo ad arrivare alle spiagge, troppo vento, troppa acqua, il colore dell’acqua va dall’azzurro chiaro al blu scuro il tutto punteggiato di “ochette” bianche: troppo bello! Ritorniamo su (puf pant) alla Via Pizzolungo, arriviamo al belvedere di Tragara poi in Via Tragara e Via Camerelle, che è la strada delle boutiques e dei vips, e ci dirigiamo (ore 13:00 circa) verso la Certosa di San Giacomo: giro veloce nel chiostro grande, facciamo qualche foto e ci dirigiamo verso i vicini Giardini di Augusto. I Giardini in questa stagione sono nel pieno della fioritura e oltre al mix di profumi, ne ammiriamo i colori che creano l’effetto di una tavolozza di un pittore. Sopra ai Giardini di Augusto c’è una terrazza dove si possono ammirare a est i faraglioni e a ovest Marina Piccola, ma se non si è appagati da tutto questo “bel vedere”, si resta sicuramente senza parole e affascinati affacciandosi al parapetto della terrazza, verso Marina Piccola. Ecco la via Krupp in tutta la sua semplicità e bellezza. E’ una strada in pietra che scende ripida verso il mare, con tutte le sue anse, perfette, come un serpente … nel paradiso terrestre. Mamma mia che spettacolo!! Scendendo lungo la via Krupp si arriva a Marina Piccola e da qui si può prendere il pulmino e tornare a Capri oppure, come abbiamo fatto noi, fermarsi allo scoglio delle sirene, al ristorante “Da Ciro a mare” e mangiare sulla terrazza a picco sul mare con vista Faraglioni. Anche qui la cucina è ottima ed anche il prezzo. Dopo pranzo decidiamo di ritornare a Capri a piedi percorrendo la via Mulo e scalino dopo scalino arriviamo su a Capri e precisamente in Via Roma; da qui poi scendiamo per via Marucella fino alla chiesa di San Costanzo (patrono di Capri – 14 maggio) per poi scendere verso Marina Grande fino al porto. E adesso? Beh non poteva mancare il giro in funicolare (€ 1,40 in biglietteria) che ci riporta a Capri e così oggi abbiamo chiuso l’anello. Torniamo ad Anacapri col solito pulmino, approfittiamo della tregua che il tempo ci ha concesso e facciamo un giro fra i negozi. Molto belli e caratteristici, soprattutto i calzolai che realizzano sandali su misura con i colori, gli strass e le pietre che il cliente desidera. Poteva mancare un ricordo di questa specialità caprese? Detto, fatto! Una notte a pensare all’abbinamento dei colori e agli incroci delle fettucce, tacco basso e medio? mumble.. mumble.. la notte porterà consiglio … lunedì 17 maggio ore 9:30 andiamo a prenotare gli infradito blu/argento/strass con tacco medio (saranno pronti per le 11:00) poi saliamo sul Monte Solaro con la seggiovia che parte sopra la scalinata di Piazza Vittoria (A-R € 9,00). Da qui in alto si gode la vista a 360° dell’isola di Capri ed è bello riconoscere i posti dove siamo state nei giorni precedenti. Da qui sappiamo che c’è un sentiero che porta alla vetta e uno che porta all’eremo di S.Maria a Cetrella (consigliatissimo dalle guide) ma non abbiamo abbastanza tempo per farli, quindi ridiscendiamo ad Anacapri con la seggiovia (volendo si può fare anche a piedi), facciamo un po’ di shopping, ritiriamo gli infradito e alle 12:00 prendiamo il pulmino per Marina Grande. ore 13:35 partenza dell’aliscafo per Napoli (€ 16,00). Al porto, prendiamo l’Alibus (nella stessa fermata dove siamo scese all’andata) per andare alla stazione ferroviaria (Piazza Garibaldi) dove ci sta aspettando il Frecciarossa delle 15:50. Cambio a Bologna alle ore 19:30 e arrivo a Piacenza alle 21:40. Il week end è stato un successo nonostante il tempo, gli isolani sono gentili e non sono assolutamente insistenti, né i commercianti né i ristoratori. Per noi un vacanza indimenticabile!!


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