Nonni in catamarano tra Grecia e Albania!

navigazione, ci ancoriamo vicino allo scoglio dei nudisti per poi riprendere le solite abitudini: gli innamorati con il sup, Menica e Angela alle canne, io al cruciverba, Jim alla cuffia con il suo computer ed Ennio che fa da supervisore, attento ai bisogni di tutto l’equipaggio. Simona la chef ha preparato dei piatti coreografici a base d’insalate miste ormai ha definitivamente sconfitto Angela e Menica. La vacanza volge al termine, in ognuno di noi si mescolano immagini, ricordi, momenti di questo viaggio vissuto sul mare greco albanese, tra le isole ioniche dove abbiamo provato intense emozioni: dal mare verde smeraldo dell’andata al minaccioso grigiore del ritorno per non parlare del vento e delle onde sotto lo scafo di notte. Saranda è vicina, da qui siamo partiti, e qui ritorniamo. Ormeggio al porto per l’ultima notte in catamarano. Simona ha pronto il suo bagaglio, è la prima che ci lascia per ragioni di lavoro. Un’ultima passeggiata sul porto, dove festeggeremo in anticipo il mio onomastico San Michele, cenando allo stesso ristorante del primo giorno, per poi rientrare per l’ultima notte sul catamarano.
29 sabato: Saranda – occhio blu – Igoumenitza. Ultimo giorno: c’è sole a Saranda le nuvole sparite e il tutto serve a eliminare la nostalgia che aleggia a ogni arrivederci. Riprendiamo il camper dal Garage, carichiamo bagagli e souvenir, lasciamo con un caloroso abbraccio Norma, Tessa Jim e Pono, per loro, la vacanza continuerà ad Atene e a Santorini con aereo, mentre noi quattro ci accontenteremo di vedere Syri Kalter (l’occhio azzurro) una località a circa 25 km da Saranda, prima di imbarcarci a Igoumenitza. Molto suggestivo il posto, una sorgente carsica si raccoglie in un laghetto con colori e vegetazione uniche tanto da creare l’effetto che prende il nome di occhio blu. Sono già stato a Saranda quattro anni fa, e questo luogo non l’avevo visto, con il camper mi fermai a Ksaimil che ormai fa parte di Saranda ed ebbi occasione di visitare nelle vicinanze Butrinto e Girocastro siti patrimonio dell’umanità, per poi ritornare in Grecia dove ormai non si contano i posti e i luoghi che ho visto, devo dire comunque che viverli sulla barca in catamarano è un’altra cosa. Ripartiamo dunque col camper verso il confine albanese, per acquistare qualcosa nella zona franca, e poi a Igoumenitza alla ricerca di un nuovo open dek che purtroppo non ci sarà. Niente di grave, ci imbarcheremo dopo l’una e dormiremo al bar della superfast sui divani a nostra disposizione. Ritorno a Bari al mattino verso le 10.00 per riprendere a pieno ritmo l’attività di nonni al servizio della prole.