L’itinerari della neve del Montefeltro
L’anima tradizionale e religiosa dell’Eremo Per secoli ha rappresentato un importante punto di riferimento per i tanti pellegrini che, una volta all’anno, nel cuore della notte partivano dalla Valmarecchia e risalivano a piedi, a cavallo o su carri trainati da buoi, l’allora angusto sentiero, per recarsi in pellegrinaggio al Santuario dedicato al culto della Vergine del Faggio. Giungevano in prossimità del lago alle prime luci dell’alba, e da quel punto in poi il loro cammino era guidato dai tocchi ripetuti e staccati del “campanone” dell’Eremo Il presente è soprattutto sport invernale Gli amanti delle attività sportive non mancheranno di apprezzare la completa e organizzata attività sciistica locale. Segnaliamo la sciovia “poggio delle civette”, che presenta un dislivello di 145 metri con una pendenza del 24%, e la sciovia “belvedere”, lunga 360 metri. Entrambe le piste sono raggiungibili dall?Eremo. Altre due piste sono funzionanti ed accessibili dal paese di Villagrande. A poco piú di un?ora dalla costa, dalla città di Rimini come da quella di Pesaro, l’amante della neve può praticare il suo sport preferito e contemporaneamente può ammirare la Valle del Metauro, i Monti Nerone, Catria, Petrano, la Valle del Foglia, la Valle del Conca, il paese di Villagrande con dietro la città di San Marino e la riviera Romagnola fino alle Valli di Comacchio.
Dove mangiare Segnaliamo il ristorante “Sci” di Villagrande, prima di tutto perché organizzato per servire due tipologie di clienti. Con un primo menú, di soli 12 Euro, il ristorante offre un primo, un secondo e un contorno a base di funghi e carne ai ferri, per tutti quelli che vogliono un pasto completo e veloce. Con il menú completo, di 25 Euro, si accontentano anche i palati piú esigenti, attraverso della cacciagione al salmì (lepre e cinghiale) anticipata da tagliatelle ai funghi porcini (tel.072278180). La seconda struttura segnalata è il ristorante “S. Marco”, dove per 20 Euro si può ordinare della tagliata con i funghi porcini e formaggio di fossa, oltre ad una ampia scelta di primi piatti (tel. 0722/78598). Un altro ristorante di rilievo è rappresentato dal “rifugio dell’eremo” sito nell’omonimo luogo. Si tratta di una baita in legno, dove, con 20 Euro, è possibile mangiare della polenta e della carne di Marchigiana allevata in zona.