Budapest e Stoccolma
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Così la vacanza è stata spezzata in due: i primi 4 giorni a Budapest, e i secondi 4 a Stoccolma.
Dal 30 luglio al 2 agosto – Budapest
Partenza da Orio al Serio alle 8:10, arrivo puntuali. Per andare in albergo prendiamo la navetta Airportshuttle, che ci porta proprio davanti all’albergo (e al ritorno ci viene a prendere). I prezzi dipendono dal numero di persone e dalla zona dell’albergo, noi abbiamo pagato in 3 circa 42€ a/r. Prima raccomandazione: non cambiate soldi in aeroporto e non fatelo in via Vacy. Se ne approfittano e fanno cambi assurdi.
Arriviamo presto all’albergo, il City Hotel (è un Aparthotel) ma ci danno subito la camera. L’albergo è tipo residence, ci sono due stanze di cui una attrezzata con cucinino. Personale gentile, colazione sufficiente anche se non molto varia. Wi-fi libero. Unica pecca, camera un po’ calda, ma in questi giorni a Budapest fa veramente caldo!
La zona è comoda per girare la città e per prendere i mezzi, inoltre la sera ci sono negozietti aperti per comprare acqua o altre cose per la notte.
Per spostarci noi abbiamo fatto il biglietto giornaliero per piccoli gruppi (12€). Il biglietto vale 24h. da quando si usa la prima volta. I mezzi pubblici a Budapest funzionano bene e permettono di spostarsi da una parte all’altra senza sforzi e con attese minime.
Iniziamo la visita scendendo per la via Andrassy, attraversiamo il Ponte delle Catene e ci dirigiamo verso il Palazzo Reale e la Città Vecchia. C’è una funicolare storica che porta su, ma all’orario in cui arriviamo noi è chiusa, per cui prendiamo un piccolo autobus (n.16). I biglietti si comprano alla posta (ce n’è una dietro l’angolo).
Non entriamo nel Palazzo Reale, che è enorme e contiene 5 musei: giriamo per la Città Vecchia; particolare il Bastione dei Pescatori con le guglie in stile magiaro. Mangiamo in un self service fornitissimo al prezzo di 11€ a testa, birra compresa (Dreher! Il sapore della gioventù, quando esistevano solo la Dreher e la Peroni, altro che Heineken e Becks! A me è piaciuta molto anche la Soproni).
Scendiamo con la funicolare, e facciamo a piedi la riva di Buda fino alla chiesa barocca di S.Anna. Con il tram andiamo fino al Parlamento; si può entrare solo con visite guidate e fino ad un certa ora, così rimandiamo al giorno dopo; andiamo per il centro, fino alla chiesa di S.Stefano, ma sono passate le 5 ed è chiusa. E allora, per rinfrescarci, una bella birretta.
Per cena andiamo in un bel ristorante, in centro, consigliato dalla guida, il Cyrano: si mangia molto bene, tipo nouvelle cousine; i prezzi non sono proprio low-cost.
Facciamo ancora due passi per via Vacy (stasera c’è un’aria freddina) e poi a letto cotti.
31 luglio
Andiamo subito al Parlamento, ma la visita guidata in italiano è per le 14:30; prendiamo il biglietto, e decidiamo intanto di andare verso il Monte Gellert. Arriviamo alla Chiesa nella Roccia (vale la pena, biglietto 3€ ), poi ci cimentiamo nella salita verso la Cittadella ma desistiamo e meno male! Non ce l’avremmo mai fatta. Diamo una sbirciatina ai Bagni Gellert; per pranzo andiamo al Trofea Grill, subito dopo il ponte Margherita. Questo locale lo consigliamo vivamente: è un all-you-can-eat (e drink) con cucina ungherese; buono, molto vario, e servizio cordiale. Il prezzo è diverso tra pranzo e cena (13€ pranzo, 15€ cena); ce ne sono 3 in città (noi ne abbiamo provati due).
Dopo pranzo, passeggiatina e poi visita guidata al Parlamento, il secondo più grande d’Europa; contiene la Sacra Corona, e mi ha colpito la storia del vecchio impianto di condizionamento (a ghiaccio!). Poi riusciamo ad andare a Santo Stefano: qui è contenuta la Santa Mano (ma la cappella era chiusa). Colpisce molto che qui in Ungheria i Re erano tutti santi…
Poi passiamo a prenotare la crociera sul Danubio (ce ne sono diverse, noi abbiamo scelto quella con la traduzione in italiano, 10€ a testa, dura 1 ora, compresa una bibita). Scegliamo l’ultima, alle 21:30.
Ci dirigiamo poi alla Grande Sinagoga, visita guidata: ci spiegano la genesi di questa sinagoga, che è diversa da quella degli ebrei ortodossi, visitiamo il memoriale dell’Olocausto dove c’è una scultura (un salice piangente) che su ogni foglia porta inciso il nome di una vittima delle deportazioni naziste. E poi la lapide con il nome dei Giusti, tra cui 3 italiani, ed uno di loro è Giorgio Perlasca.
A cena andiamo in un altro Trofea Grill.
Quindi dopo cena prendiamo il battello; i commenti sono un po’ fuori sincrono, però Budapest di notte, tutta illuminata, è veramente suggestiva, e poi è una giornata stupenda (anche se sul ponte del battello fa freddino!). Finito il giro, metro e a letto.
1 agosto
E’ agosto, e continua il caldo caldo! Per la mattina avevamo programmato una gita a Szentendre, dipinto come paesino caratteristico. Ci si arriva con il treno HEV (si paga un biglietto diverso da quello urbano). Il paese però ci delude, tutti negozietti turistici, di spirito locale ne troviamo ben poco così decidiamo di saltare anche la visita allo Skanzen (Museo Ungherese all’aperto) dove si sarebbe arrivati con un bus che parte proprio di fianco alla stazione di Szentendre. Torniamo in città (il tragitto dura circa 40 minuti), andiamo a cambiarci e facciamo la cosa migliore da fare con questo caldo: terme! Scegliamo i Bagni Szechenyi, e l’esperienza è veramente coinvolgente. Piscine interne ed esterne (in quella più grande si può nuotare) a diversi gradi di temperatura. Noleggiano tutto quello che serve; noi abbiamo preso i teli, ma attenzione! Ce ne hano fregato uno, e abbiamo dovuto ripagarlo (4€). Vicino c’è un Luna Park, ingresso a pagamento. Passiamo in Piazza degli Eroi, e poi ci dirigiamo in centro per la cena. Ancora Trofea Grill (siamo tornati al Ponte Margherita), poi passeggiatina sull’Isola Margherita. C’è parecchia gente che fa footing o semplicemente passeggia, ma non c’è nient’altro. Andiamo in via Vacy con i mezzi, un’ultimo giretto e poi, semidistrutti, a letto.
2 agosto
Oggi ci rendiamo conto che 4 giorni per Budapest forse sono tanti… in mattinata andiamo al Museo delle Belle Arti; prima passiamo al Castello di Vajdahunyad, dove ci sono dei padiglioni che ricostruiscono famosi monumenti ungheresi dal medioevo, però si può entrare solo nel museo dell’agricoltura, soprassediamo. Il Museo delle Belle Arti invece è notevole: abbiamo visitato la sezione italiana (ci sono tra gli altri un Raffaello, un bronzo di Leonardo, Tiziano, Veronese..) e la fiamminga (Bruegel vecchio e giovane). A pranzo andiamo al Mercato Coperto Centrale; al piano terra è un vero e proprio mercato, ma al piano superiore ci sono diverso stand gastronomici che vendono cibi che si possono mangiare sui tavolinetti davanti ai banchi. Prezzi economici, piatti abbondanti. Dopo pranzo andiamo al monumento a S.Gellert; c’è una lunga scalinata da fare, è molto caldo, e sopra non c’è niente se non il panorama di Pest. Scendiamo e ci dirigiamo verso via Andrassy, e andiamo a visitare il Palazzo dell’Opera (anche qui, solo visite guidate). Poi prendiamo un aperitivino e andiamo a scegliere il posto per la cena: stavolta decidiamo per un ristorantino sul lungo-Danubio, di fronte al Palazzo Reale, e quando si accendono le luci è uno spettacolo. Non si è mangiato male, ovviamente suonatori tzigani a go-go.
Così, con una passeggiatina per le vie del centro, si conclude l’ultima sera a Budapest.
Dal 3 agosto al 7 agosto – Stoccolma
Alle 9:30 l’AirportShuttle, puntualissimo, ci passa a prendere. In una quarantina di minuti siamo all’aeroporto, bello, e poi aspettiamo il volo che è alle 12:10. Appena arrivati a Stoccolma facciamo i biglietti per il bus che dall’aeroporto di Skavsta porta in centro (Flygbussarna, partenza appena fuori l’aeroporto; in 3 paghiamo 83€ a/r). In un’ora e mezzo circa tra distese di alberi che ci predispongono all’atmosfera nordica siamo al City Terminal di Stoccolma. Il nostro albergo, Omena Hotel, non è molto lontano e ci andiamo a piedi; un bell’albergo, nuovo, la formula è senza reception; alle camere si accede con un codice che viene inviato via Sms nella stessa giornata dell’ingresso. Il tempo di prendere possesso della camera, e ci dirigiamo in Gamla Stan. Non abbiamo ancora passato il ponte, che ci coglie un acquazzone coi fiocchi: ci ripariamo sotto il tendone di un negozio e aspettiamo che spiova. Dopo una mezzoretta possiamo riprendere il cammino; giriamo un po’, e poi cerchiamo un posto per mangiare: Gamla Stan è piena di ristoranti con menu italiani, ma noi non siamo venuti certo per mangiare italiano! Allora ci lasciamo attirare da un locale particolare, il Viking; si scendono delle scale e dei camerieri in costume ti introducono e ti presentano ad alta voce a tutta la sala, con tanto di applausi! Non si mangia male; è comunque un locale turistico, però il tempo passa piacevolmente, ci sono anche dei suonatori di musiche pseudo-medievali. Spesa, circa 35€ a testa. Dopo cena passeggiamo un po’ fino a Sodermalm dove ci sono dei bei localini per bere e passare la serata: la vita cominciava più o meno all’ora in cui noi tornavamo indietro… prima di andare in albergo ci fermiamo ad un 7-Eleven (ce ne sono tanti) e compriamo latte e biscotti per la colazione, che non è compresa (la camera però è fornita di microonde, frigo, scaldaacqua…)
4 agosto
Fatta colazione, andiamo a comprare la Stockolm card per 3 giorni (75€ a testa) e cominciamo a provare i mezzi pubblici per andare al Djurgarden. Cominciamo dallo Skansen, infatti ci avevano sconsigliato di andare di mattina al Vasamuseet perché c’è sempre coda. Lo Skansen è un museo all’aperto, con comparse in vestiti d’epoca, dove vengono mostrate abitazioni e modi di produrre e vivere; pieno ovviamente di bambini. Per me la parte più interessante è stato lo zoo, dove ci sono esemplari di animali nordici come orso bruno, lince, lupo, renna, alce…
Mangiamo un buon hamburgher allo Skansen, e poi andiamo al Vasamuseet. Visita guidata in italiano, e c’è anche un film che racconta il ritrovamento e recupero della sfortunata nave. Poi decidiamo di fare un giretto in battello, compreso con la Stockolm card; audioguida in italiano, 1 ora attorno all’isola di Djurgarten con visita stupenda sulle ville dei nobili costruite nel verde.
Tornati, ci dirigiamo verso Ostermalm, dove facciamo un giro nelle vie dei negozi di lusso. Ma sono tutti chiusi. E’ ormai ora di cena, e anche quest’anno non poteva mancare l’Hard Rock Cafè; nell’attesa ci vediamo una sfilata di auto degli anni ’50, quelle enormi Chevrolet, Pontiac americane di cui sembra ci sia un gran numero di appassionati, a giudicare dalla gente ai lati delle strade…
Dopo cena, breve passeggiatina in centro e ritorno in hotel.
5 agosto
Oggi la giornata è dedicata alla gita al castello di Drottningholm, residenza della famiglia reale svedese; ci si arriva in battello (sconto con la Stockolm card) in circa un’oretta. Il castello, d’ispirazione rinascimentale, è molto bello; vicino c’è il Drottningholms Slottsteater (il teatro di Corte) dove ancora oggi si tengono delle rappresentazioni e che utilizza ancora macchinari di scena dell’epoca.
Nel pomeriggio, tornati a Stoccolma, andiamo a visitare la Riddarholmskyrkan, con la sua caratteristica guglia di ferro, che contiene le tombe dei reali; è piena di stemmi ed emblemi di casate svedesi e non, questa vecchia chiesa francescana. Gironzoliamo un po’, e ci prendiamo un gelatino nella piazzetta del Nobelmuseet.
Per cena torniamo verso Ostermalm, dove tra i tanti locali avevamo adocchiato il Rice, che propone un buffet all-you-can-eat orientale (bevande escluse). Molto buono, 20€ a testa, sazi e soddisfatti.
Una piccola nota per il caffè: la catena Expresso House fa dei buoni caffè e cappuccini, che a volte hanno poco da invidiare ai nostri.
Dopo cena, ancora passeggiatina in centro in cerca di qualche souvenir, e poi a letto.
6 agosto
In mattinata andiamo al Radhuset, lo stupendo municipio dove seguiamo una visita guidata (è possibile entrare solo con visite guidate perché il municipio è tuttora sede del consiglio comunale), la guida bravissima ci spiega le idee nazional-romantiche che ne hanno guidato la costruzione, e poi ci porta dove si tiene il banchetto dei Nobel e nella bellissima Sala d’Oro, molto criticata ai tempi della costruzione.
Terminata la visita, passiamo al Palazzo Reale. Interamente arredato, purtoppo non ci sono le audioguide e ci arrangiamo leggendo i cartelli in inglese. Usciamo proprio in tempo per assistere al cambio della guardia; le divise blu svedesi fanno un bell’effetto, e la banda rende il tutto molto marziale.
A pranzo ci dirigiamo al Kungshallen, un multi-ristorante in Hotorget dove ci sono diverse tavole calde di diverse nazionalità; con pochi soldi si puo’ mangiare bene. Nel pomeriggio passiamo a visitare le chiese di Gamla Stan: la Cattedrale dove si svolgevano nozze e cerimonie reali, e la Tyska Kirche, la Chiesa dei tedeschi, entrambe molto belle.
Poi prendiamo la metro e andiamo all’Eriksson Globe, lo SkyView, questa grande arena circolare, luogo di spettacoli e eventi sportivi, fatto appunto a forma di globo. All’esterno ha un ascensore che porta fino in cima, e si vede il panorama di Stoccolma e dintorni; peccato però che cominci a piovere, e la visibilità è abbastanza ridotta. Dopo una capatina nell’adiacente centro commerciale (ci sono i saldi, buoni i prezzi per vestiario e scarpe) andiamo al Fotografiska, dove si tengono delle belle mostre di fotografia. Stavolta non potevano mancare le olimpiadi, e diverse personali di vari artisti. Piove a dirotto ormai, e ci fermiamo per un aperitivo al bar della Fotografiska; c’è una vista fantastica sul canale, da sola vale il biglietto.
Torniamo indietro, e dopo un po’ di giri sotto la pioggia scegliamo per l’ultima cena a Stoccolma il Jensen’s Bofhous, dove mangiamo buona carne a prezzi accettabili (25€ a testa).
Infine, visto che il tempo non migliora, e la temperatura si è anche abbassata (16°), torniamo un po’ mestamente all’albergo, sperando che domani il tempo sia più clemente.
7 agosto
Per l’ultima mattinata, decidiamo di andare a visitare il Museo Tre Kronor, che nei sotterranei del Palazzo Reale ricostruisce com’era il castello prima del grande incendio che lo distrusse alla fine del ‘600; si vedono le antiche fondamenta, costumi medievali, ed una ricostruzione computerizzata delle varie fasi della costruzione nella storia . Interessante.
Un po’ di shopping, giusto per finire le corone rimaste, ed è ora di andare…
Pranziamo ancora al Kungshallen, e poi torniamo al City Terminal a prendere il bus. Siccome Skavsta è lontano più di 100 km da Stoccolma, si raccomandano di partire almeno 3 ore prima del volo; e così alle 13.30 lasciamo Stoccolma.
Stoccolma o Budapest? Due città molto diverse, che hanno però qualcosa in comune: l’acqua, dalla quale sono circondate o attraversate, e che le rende affascinanti e speciali.