Borgogna tra vini, castelli e abbazie

Tour di 5 giorni per degustare i grandi vini di Borgogna e visitare castelli e abbazie
Scritto da: danilo66
borgogna tra vini, castelli e abbazie
Partenza il: 21/08/2019
Ritorno il: 25/08/2019
Viaggiatori: 2

Borgogna tra vini e paesaggi bucolici

turistipercaso

Quest’anno abbiamo deciso, io e la mia compagna Paola, di dedicare qualche giorno alla visita della Borgogna, regione della Francia famosa per i grandi vini (soprattutto bianchi) e per i notevoli paesaggi bucolici. Per entrambi è la prima volta che si visita questa regione francese.

Partenza – Mercoledì 21 agosto 2019

Partenza in macchina da Bergamo e dopo un tranquillo viaggio sulla A4, superata senza problemi di traffico Milano (sembra quasi incredibile) arriviamo a Torino, e successivamente proseguiamo in direzione della Val di Susa. All’altezza di Borgone Susa facciamo una piccola deviazione per fare il pieno di metano, visto che quello è l’ultimo distributore di metano prima del confine. Purtroppo arriviamo 10 minuti dopo la chiusura e a questo punto decidiamo di proseguire verso la Francia, visto che siamo a conoscenza (grazie all’app Euromotori) che a Chambery troveremo un altro distributore di metano. Ci fermiamo comunque a mangiare ad Oulx, alla Trattoria del Commercio proprio di fronte alla stazione ferroviaria. Trattoria carina in stile camionisti ma molto valida e molto economica (15 euro a testa). Menù fisso con scelta tra tre primi e tre secondi. Ottimi i maccheroni funghi e salsiccia!

Ripartiamo in direzione Francia e dopo aver passato il traforo del Frejus (46 euro mannaggia!) arriviamo nella zona di Chambery alla ricerca del distributore di metano. In Francia, a differenza dell’Italia, il metano non è molto diffuso e ci siamo dovuti documentare prima per scoprire dove fossero i distributori. Inoltre il metano è self service, mentre in Italia è servito. Dopo aver trovato il distributore (una sola pompa!!) che si trova in mezzo ad un cortile tra due condomini, scopriamo che accetta solo la carta di credito e niente contanti. Mentre cerchiamo di ricordare il pin delle nostre carte di credito arrivano due ragazzi della Repubblica Ceca su una Passat che devono fare metano pure loro. Con il loro aiuto, e soprattutto con la loro carta di credito, riusciamo finalmente a fare il pieno. Ovviamente poi rimborsiamo i gentili ragazzi dei soldi utilizzati sulla loro carta di credito. Ripartiamo alla volta di Lione, che sarà la nostra prima tappa in terra francese. Arriviamo a Lione alle 17 del pomeriggio, ed alloggiamo all’Hotel des Remparts, in centro città, giusto fianco della stazione ferroviaria di Perrache. Dopo una bella doccia decidiamo di uscire alla scoperta della città ed alla ricerca di un posto dove mangiare. Attraversiamo a piedi il centro storico di Lione e dopo aver attraversato la Saone su una passerella pedonale prendiamo la funicolare che sale verso la Cattedrale di Notre Dame. La vista dall’alto sulla città è molto bella e scopriamo così che il nostro Hotel si trova su un isola racchiusa tra i fiumi Saone e Rodano. Ritorniamo verso il centro storico e ci ricordiamo che arrivando con la macchina all’albergo siamo passati di fronte ad alcuni locali dove c’erano tavolini con tanti giovani intenti a mangiare. Ci fermiamo in uno di questi e mangiamo hamburger per Danilo e Salmone per Paola. Il tutto condito con una ottima IPA, birra amarognola. Mentre mangiamo analizziamo la giornata che ci attende domani, quando entreremo in Borgogna.

Alla volta della Borgogna – Giovedì 22 agosto 2019

Sveglia ore 7.30, colazione presso l’hotel e dopo aver caricato i bagagli in macchina partiamo alla volta della Borgogna. Fortunatamente l’autostrada A6 passa proprio vicino al nostro hotel, e dopo essere usciti dal traffico di Lione nel giro di una mezz’oretta entriamo in Borgogna. La nostra prima metà è la città di Macon, dove per prima cosa cerchiamo il distributore di metano per fare il pieno, visto che poi fino ad Auxerre non troveremo più nessun distributore. Troviamo il distributore, un po’ meno isolato rispetto al precedente e stavolta proviamo con il Bancomat di Danilo e riusciamo a fare il pieno! Alleluia! Ripartiamo per la visita a Macon, che ci delude parecchio. A parte una vecchia casa in legno in centro ed il ponte romano sulla Saone non vi è nulla di interessante. Ripartiamo velocemente e sulla strada verso la nostra prossima destinazione. Decidiamo di fare una degustazione di vini della zona di Macon. Ci fermiamo, aiutati da una indicazione alla Vignerons des Terres Secretes a Prissè. Degustiamo per la prima volta i vini della Borgogna. Anche se questi vini non sono i grandi vini, direi che non sono male (in particolare i bianchi).

Al termine della degustazione di 6 tipi di vini tra bianchi, rossi e rosè acquistiamo il nostro primo cartone di vini della Borgogna. L’idea è venuta da Paola, che giustamente ha pensato che si aveva il tempo di provare qualche vino e non solo di visitare e basta. In fondo ha ragione, siamo qui anche per degustare buon vino. Ripartiamo dopo la degustazione /acquisto alla volta di Berzè la Ville, grazioso paesino con annesso un castello medioevale, che decidiamo di non visitare e la stessa cosa facciamo per il castello di Berzè le Chatel, visitandolo esternamente. Puntiamo poi dritti verso l’Abbazia di Cluny, dove invece facciamo una approfondita visita con audioguida in italiano, In realtà dell’Abbazia originale rimane ben poco, ma la visita è comunque interessante e ci porta via un paio d’ore. Al termine della visita appena usciti dal portone dell’Abbazia troviamo la Brasserie du Nord, dove ci fermiamo a pranzare, visto che ormai si è fatta ora di pranzo. Solito pranzo con carne e per sfizio ordiniamo un bicchiere di rosso della Borgogna, che ci viene servito freddo!!!!

Pazienza. Come rovinare un buon vino! Durante il pranzo rivediamo il nostro tour, perché il nostro obiettivo sarebbe quello di arrivare a Beaune per visitare l’Hotel-Dieu e fare una degustazione di grandi vini della Borgogna, visto che Beaune è al centro della produzione dei migliori vini (specialmente rossi) della Borgogna. Saltiamo quindi a piè pari quasi tutto il programma del pomeriggio ed arriviamo a Beaune per le 4 del pomeriggio. Andiamo subito a visitare, anche questo con audioguida, l’Hotel-Diex, un antico ospedale con il tetto colorato. La visita vale veramente la pena, e ci porta via un oretta. Da non perdere la sala del Povres con i letti dove venivano messi i malati e il polittico del Giudizio Universale. Veramente molto molto bello. Al termine della visita ci rechiamo al Marchè aux Vins, proprio di fronte all’Hotel-Diex per la nostra degustazione dei grandi vini della Borgogna. 25 euro per degustare 4 bianchi e 3 rossi in totale autonomia, senza nessuno che ci dia spiegazioni. In realtà volendo potevi chiedere info agli addetti, ma francamente per 25 euro speravo in qualcosa di migliore. Durante la degustazione incontriamo una coppia di ragazzi toscani e con loro commentiamo i vari vini che degustiamo. Se devo essere sincero il costo dei vini degustati non vale la qualità del vino. Anche i cosidetti Gran Cru, che sono il top dei vini sia bianchi che rossi, non mi hanno entusiasmato. Per quanto riguarda i rossi noi italiani li facciamo decisamente meglio. Su alcuni bianchi invece devo ammettere che i francesi sono sicuramente più bravi. Al termine della degustazione acquistiamo tre vini ed in omaggio riceviamo i due bicchieri utilizzati durante la degustazione.

Andiamo poi al nostro Hotel, l’Ibis Hotel Beaune Centre. Solita doccia rigeneratrice e via alla ricerca di un locale dove cenare. Le due visite all’Hotel-Dieu e al Marchè aux Vins sono valsa la pena allo stravolgimento del programma. Giriamo per il centro di Beaune, cittadina molto vivace e ricca di locali dove cenare, anche se tutti piuttosto carucci. Troviamo un locale, la Brasserie Le Cercle, dove i prezzi sono decisamente più accettabili. Proviamo il Boeuf alla Bourguignon e un hamburgher con il formaggio. Danilo beve un bicchiere di Chablis, vino bianco che inizieremo a conoscere da domani. Dopo cena due passi per digerire per Beaune, e poi nanna. Beuane ci ha lasciato una bella impressione, decisamente.

Gran-Cru: i vigneti dei migliori vini – Venerdì 23 agosto 2019

Lasciamo Beaune non senza avere fatto un salto nella zone dove si trovano i vigneti denominati Gran-Cru, ovvero quelli da cui si ottengono i vini migliori, per via dell’esposizione e della qualità del terreno, Attorno a Beaune vi è veramente una infinità di vigneti. La prima tappa della giornata di oggi e Autun, cittadina denominata medievale, ma che oltre alla Cattedrale e un centro storico carino non offre molto. Ripartiamo e facciamo una sosta per una visita esterna al castello di Sully. Successivamente ripartiamo verso Chateauneuf-ex-Auxois, paesino arroccato su un colle con un annesso castello medievale. Visto che ormai è ora di pranzo ci fermiamo a pranzo presso il ristorante L’Oreè du Bois, che è anche il primo che incontriamo. Un tagliere per Danilo e una insalata di carne per Paola. Tutto molto buono, l’unico problema è che il servizio è stato molto lento. Ma tanto siamo in ferie, e quindi non è un problema. Visitiamo dopo pranzo il paesino con le sue stradine medievali ed arriviamo al castello. Giusto il tempo per due foto e ripartiamo per la prossima destinazione. Arriviamo a Semur-en-Auxois, dove si visita il centro storico racchiuso tra mura e la Cattedrale. Dopo una visita di una mezzoretta ripartiamo verso Chablis, dove i due ragazzi toscani conosciuti ieri ci hanno detto che si possono fare degustazioni a gogo di ottimo vino bianco.

Arriviamo a Chablis per le 18 accolti dai primi vigneti che circondano il piccolo paese e iniziamo a girare per il paese che è molto piccolo. Le cantine paiono quasi tutte chiuse, tranne quella di un piccolo produttore che ci intrattiene amichevolmente e ci fa degustare tre vini bianchi molto validi. Il simpatico produttore ammette che i vini rossi italiani sono strepitosi e in un suo viaggio in Italia è rimasto molto impressionato dal Brunello di Montalcino. Apperò! Al termine della degustazione acquistiamo 6 bottiglie di ottimo Chablis bianco e ci congediamo dal produttore francese.

Ci rechiamo poi all’ufficio di turismo per capire se è possibile effettuare una degustazione per la mattina dopo, e ci confermano che per domani ci sarà una degustazione alle 11 presso l’azienda William Fevre e che non è necessario prenotare. Basta presentarsi entro le 10.30 all’ufficio turistico. Costo della degustazione 10 euro. A questo punto decidiamo di togliere le visite mattutine di domani e di tornare a Chablis per la degustazione, visto che dista solo 15 minuti da Auxerre, dove pernotteremo. Ne vale la pena direi. Meglio degustare del buon vino che visitare castelli ed abbazie. Ci avviamo quindi ad Auxerre dove abbiamo prenotato presso l’Hotel Normandie. Prima di arrivare all’hotel però decidiamo di andare a fare metano presso il distributore presente ad Auxerre, visto che abbiamo il serbatoio quasi vuoto. Arriviamo sul luogo del distributore e troviamo una sbarra che ne impedisce l’accesso. Mentre cerchiamo di capire cosa fare arriva un camion, che alza la sbarra e si accinge a fare metano. Chiediamo info al camionista, il quale ci dice che questo distributore non eroga metano per auto ma solo per camion, e che esiste un altro distributore vicino all’ingresso dell’autostrada. Si offre di accompagnarci appena finito di fare metano al camion e quindi al termine del suo rifornimento lo seguiamo. In effetti arriviamo in un’altra stazione di servizio, dove un altro camionista cerca di aiutarci nell’ardua impresa di fare metano. Purtroppo in questo distributore il Bancomat di Danilo non viene accettato, in quanto il pagamento con Carta di Credito avviene con un altro circuito (lo scopriamo grazie ad un secondo camionista che viene in nostro soccorso). A questo punto rinunciamo a fare il pieno, e proseguiremo a benzina fino a Digione, dove esiste un altro distributore di metano. Rientriamo all’hotel ed ormai sono già passate le 20. Doccia veloce e via alla scoperta di Auxerre ed alla ricerca di un ristorante. Ci buttiamo nel primo che ci ispira e Paola prova la pizza. Dire che è stata una scelta malvagia. Io solito carne tritata compressa a forma di hamburger. Dopo cena facciamo un giretto per Auxerre che scopriamo essere molto carina, con un bel centro storico ed un lungo fiume (la Yonne) molto carino e ricco di ristorantini carini. Direi che Auxerre è stata una piacevole sorpresa.

A Chablis: degustazioni e fotografie paesaggistiche – Sabato 24 agosto 2019

Come deciso ritorniamo a Chablis per le 9 del mattino fermandoci a fare qualche foto nella zona dei vigneti Gran-Cru. In attesa che apra l’ufficio del turismo facciamo un giretto per il paese, molto carino e pieno di cantine e scorci molto caratteristici. Arriviamo fino al limite del paese dove esiste la zona dei vigneti Gran-Cru, che sono in quantità molto limitata rispetto a quelli visti a Beaune. Alle 10 andiamo all’ufficio del turismo e prenotiamo la visita presso la cantina William Fevre e alle 11 puntuali arriviamo alla loro cantina. Insieme a noi ci sono tre ragazzi francesi ed il nostro oratore parla un francese molto comprensibile e la visita è molto interessante. Al termine ci porta in una sala dove possiamo degustare finalmente i famosi grandi vini bianchi di Chablis. Rimando particolarmente colpito da un vino bianco che metto in conto di acquistare nonostante un prezzo molto alto. La cosa stupefacente è che i loro vini bianchi possono essere anche invecchiati di 10 – 15 anni e che ogni anno che passa hanno sapori e profumi diversi. Straordinario.

Dopo la degustazione pranziamo velocemente nel bar al centro del paese, e tutto sommato il pranzo non è stato malaccio. Ripartiamo subito dopo con un ottimo ricordo di questo piccolo paesello. Durante la tappa di avvicinamento a Digione ci fermiamo a fare il pieno di benzina, visto che il metano è finito e intorno alle 16 arriviamo a Digione. Prima tappa il distributore di metano e finalmente stavolta riusciamo a fare il pieno senza problemi! Poi lasciamo la macchina vicino al centro e ci addentriamo nel centro storico. Molto bello e spettacolare il Palazzo dei Duchi di Borgogna e le vie al suo intorno, piene di gente. Digione sembra una città molto viva. Purtroppo dobbiamo ripartire, la Svizzera e precisamente Losanna ci aspettano per la tappa di avvicinamento all’Italia. Dopo aver attraversato la regione dello Jura con i suoi infiniti paesaggi bucolici arriviamo al confine con la Svizzera, acquistando la vignette che ci consentirà di utilizzare le autostrade svizzere. Devo dire che gli svizzeri sono troppo precisi! Arriviamo a Losanna e dopo aver posteggiato la macchina di fronte all’Ibis Centre di Losanna (nostro hotel per la notte) chiediamo a due poliziotti come fare per pagare il parcometro, ma loro ci dicono che entro 10 minuti scatterà il parcheggio gratuito fino a lunedì mattina. Dopo un piccolo disguido con la camera che sembrava essere già stata assegnata a me anche senza la mia presenza (in realtà vi era un cliente omonimo ed ecco spiegato il disguido), decidiamo di andare a mangiare in una pizzeria vicino al centro. 50 euro per due pizze e due birre! Direi che siamo un po’ fuori come prezzi! Domani vediamo quanto ci costerà la colazione.

Da Losanna a Bergamo: si torna a casa! – Domenica 25 agosto 2019

Ripartiamo da una Losanna che ancora dorme alle 8 del mattino. Decidiamo, visto che non vi è un locale aperto per fare colazione che ci fermiamo al primo autogrill a fare colazione. Totale della spesa per due cappucci e due brioche: 16 euro! Ripartiamo in direzione della Valle d’Aosta, punto di rientro in Italia. Passando per il tunnel del Gran San Bernardo (altri 26 euro) arriviamo finalmente ad Aosta, dove ci fermiamo per un aperitivo con un amico aostano. L’aperitivo è veramente abbondante, e dopo un’altra sosta per la spesa in un supermercato di Aosta rientriamo nel tardo pomeriggio a Bergamo.

La nostra esperienza si conclude così, con tanti bei ricordi di belle cittadine, ottimi vini bianchi e tanta tranquillità. La Borgogna è una meta sottovalutata dal turismo, ma vale la pena farci un giro, cercando di abbinare in maniera ottimale degustazioni con visite a monumenti.

Alla prossima vacanza e… Prosit!

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