Borgogna fai da te, che piacevole sorpresa
Abbiamo soggiornato presso una piacevolissima chambre d’hote che mi sento di pubblicizzare in quanto, da assidua frequentatrice di questo tipo di soggiorno, ci siamo trovati davvero molto bene: http://www.Closdefougeres.Com/FR/ (68 euro per la mezza pensione – camere curate e pulite e i proprietari estremamente gentili) sita in Montoillot a 34 km da Digione.
La sera del nostro arrivo la signora Catherine ci ha subito indicato un ristorante piacevole in cui andare a mangiare nel piccolo paesino di Chateauneuf en Auxois, è da questo momento che ho compreso meglio che la scelta della vacanza è stata azzeccata. Il paese ricorda quei film medioevali con castelli e fortezze, case in pietra e borghi composti da una ventina di case dal fascino avvolgente..Quasi tutti i paesini visitati sono permeati da questa atmosfera..Come un ritorno al passato dove i tempi sono ancora cadenzati dal ritmo della natura (a questo proposito mi viene in mente un film che adoro “Non ci resta che piangere”…Se farete visita in questa regione vedrete che vi capiterà di avvertire una sensazione come un ritorno al passato).
Primo giorno: abbiamo deciso di visitare la zona a sud rispetto la nostra chambre d’hote e in particolare Beaune e la famosa Cote d’or (per i suoi immensi vigneti e la cura della campagna circostante); ci siamo affidati al nostro navigatore per la rotta in quanto eravamo desiderosi di non percorrere i soliti tragitti autostradali e impostando il tragitto “più veloce – senza l’uso dell’autostrada” abbiamo avuto l’occasione di ammirare paesaggi stupendi: il verde clorofilla dei campi contrastava con quello della colza gialla quasi fosforescente a tratti interrotta da fitta boscaglia (piacevola alla vista in quanto in Piemonte rari sono i luoghi in cui si trovano ampi appezzamenti di boschi); in ogni campo soggiornano indisturbate mucche vitellini e capre – il bel ricordo di questa regione è stato dettato dal fatto che per tutti i nostri tragitti siamo stati accompagnati dalla presenza rasserenante di questi animali. Ho notato con piacere la pulizia delle loro strade e la cura per i luoghi turistici sempre contrassegnati da un cartello o da un’indicazione utile per il turista fai da te (ci sono persino gli intinerari per chi volesse visitare la Borgogna in bici) e durante il tragitto ho avuto l’opportunità di vedere un piccolo camoscio nei pressi di un bosco e moltissimi falchi (in un giorno ne ho contati 7 e durante il rientro da una serata ho visto ben 5 lepri!).
Prima tappa Beaune (44 km da Digione): abbiamo fatto visita al famoso “Hospices de Bearne – Hotel- Dieu” – un ospedale costruito nel 1443 da Nicola Rolin, cancelliere del duca di Borgogna che per assicurarsi il Paradiso decise di creare un ospizio per i poveri e gli ammalati. Il suo fascino architettonico è unico nel suo genere, le sue facciate gotiche, i tetti policromi e il suo interno ricco di storia mi hanno lasciato a bocca aperta.
Il resto della mattinata l’abbiamo trascorso visitando la città e i suoi bastioni in pietra, la basilica Collegiale Notre Dame in stile romanico-gotico e il museo du Vin de Borgogne (bellisime le “cave” – cantine – antiche e piacevolmente odorose!).
Per il pomeriggio e la sera non avevamo programmi e abbiamo deciso di visitare alla chetichella alcuni paesini a ovest e a nord di Beaune (con sorprese inaspettate): prima tappa al bel castello di “La Rochepot” (www.Larochepot.Com), castello dai tetti policromi con visita del castello guidata; successivamente abbiamo visitato alcuni magnifici borghi in pietra fortificati e arroccati in cima ai colli, tutti con la loro chiesa romanica, alcuni con le torri di un castello che spunta tra le cime degli alberi dai nomi romantici:Chapaize (isolato nella campagna), Chambolle, Chassagne, Montrachet, Vougeot, Saint Romain.
Abbiamo infine percorso la bellissima N74 (penso sia bellissimo percorrerla in bici e soffermarsi nella tantissime Cantine sempre aperte dove i proprietari sono gentili e grandi venditori) – la route dei vini (la strada che da Beaune porta a Digione) e diverse stradine adiacenti per visitare diversi paesini circostanti. La zona è davvero bellissima perché i vigneti si perdono a vista d’occhio e la cima di ogni collina è normalmente sovrastata da boschi quasi a difendere la zona pregiata dei vini sottostanti (abitando nell’astigiano sono abituata a vedere molti bei vigneti..Ma questi sono diversi..Tra l’altro sono molto bassi..Una cinquantina di cm!). La serata l’abbiamo dedicata a visitare Digione che però si è rivelata non così affascinante come descritta dai libri..Forse perché era il primo maggio ed era tutto chiuso…E noi eravamo davvero molto stanchi.
Secondo giorno: dedicato alla visita di alcuni paesini davvero belli a nord-ovest di Digione – les Pays d’Auxois – Flavigny-sur-Ozerain dove è stato girato il famoso film Chocolat con J. Deep e J. Binoche e anche famosa per le sue caramelline rotonde a base di anice; il paese è un po’ fatiscente, forse volutamente e dal film ci si aspetta di vedere un paese con più fascino invece solo la chiesetta è uguale al film..Ho scoperto solo dopo che parte del film è stato girato in questo paesino e una parte è stato girato nel West Country in Inghilterra. Poi siamo stati a Semur-en-Auxois, piccolo paese fortificato e difeso da quattro bastioni di granito rosa (non ci son più tutti) con la sua via antica Rue Buffon con il suo adorabile negozio di dolci (non mi staccavo più dalla vetrina); è stata la volta di Alésia il luogo in cui Vercingetorige fu sconfitto da Giulio Cesare (ovviamente sono visibili solamente le fondamenta di ciò che è rimasto da ormai un antichissimo passato). Il pomeriggio lo abbiamo dedicato alla visita del bellissimo castello “De Bussy-Rabutin” (che consiglio davvero – http://www.Azurline.Com/bussy/) – è romantico e ben tenuto e si trova in una valle tranquilla e verde – e la meravigliosa Abbazia de Fontenay (www.Abbayedefontenay.Com), un luogo di culto dichiarato patrimonio dell’umanità (e se lo visiterete comprenderete il perché): l’abbazia fu fondata nel 1118 e lo stile architettonico dei monaci cistercensi è austero e minimalista (potrebbe non piaere a chi adora lo stile barocco); sorge in una vallata ricoperta da boschi e l’atmosfera è indimenticabile..Non voglio aggiungere altro! Pizza nel paesino Saulieu (nessun entusiasmo da parte mia per questo paese che vanta però una forte tradizione gastronomica..Non sanno come si mangia in Italia però molti francesi…Infatti devo dire che il vino è molto buono mentre le pietanze tipiche della Borgogna sono senza infamia e senza lode).
Terzo giorno: dedicato alla visita di Vezélay sicuramente molto turistica, ma assolutamente da visitare per la sua magnifica basilica “Saint-Madeleine” (risale all’XI secolo) in stile gotico, imponente, austera, sobria e altissima!Si rimane incantati dalla… “potenza” che trasmette! Il paesino è come al solito fortificato e sorge su uno sperone roccioso (è bello vederlo in lontananza mentre si arriva dalla strada). Dietro la basilica si estende il parco che consiglio di visitare perché si può ammirare un panorama mozzafiato nei giorni di sole, una strada sterrata porta al cimitero vecchio e nuovo e si può anche fare una piacevole passeggiata lungo la “Promenade del Fossés”.
Seconda visita a Auxerre che mi è piaciuta di meno forse perché sono un’amante dei luoghi più raccolti e silenzioni; la cittadina è molto carina, ha case a gratticcio e una bellissima (davvero molto bella) chiesa “la cattedrale Saint-Etienne” con bellissime vetrate e due rosoni immensi; lungo le vie della città abbiamo visto la torre dell’Horloge del 1483 con una sola lancetta che ricorda un po’ quella di Ginevra; è stata la volta della visita all’abbazia di “Pontigny” meno affascinante dell’abbazia di Fontenay (sempre in stile cistercense); lo stile è talmente essenziale che è quasi asettico ed è anche un po’ meno frequentata dai turisti rispetto ad altre zone circostanti. Al ritorno per la nostra chambre d’hote abbiamo ancora fatto visita a un paesino che merita una sosta “Noyers-sur-Serein”, un piccolo borgo medioevale circondato da bastioni fortificati con viuzze acciottolate su cui si affacciano case a graticcio risalenti al XV secolo (abbiamo visto un portico in legno abitato da centinaia di vivacissime rondini!Uno spettacolo unico…In Italia ce ne sono davvero pochissime ancora di rondini…Mentre lì erano tutte intente a portare cibo ai loro cuccioli).
Al ritorno abbiamo ancora visitato un paese carinissimo “Mont-saint-Jean” (la signora della chambre d’hote ci aveva consigliato di mangiare nel ristorantino del paese “Ristorante Le Medioeval” al centro del paese e da come si presentava meritava davvero una sosta…Peccato che avessimo già mangiato); al centro del paese c’è un piccolo ma grazioso castello privato e tutto intorno un panorama davvero splendido. E’ stata l’ultima nostra sosta prima del giorno..Haimè ..Della partenza.
Ultimo giorno: la mattina dopo la solita ottima colazione (i padroni di casa offrono ogni ben di dio, tre tipi di marmellate, un buon burro artigianale, un tipico formaggio fresco – sembra un mix tra ricotta e feta – brioche, baguette, macedonia e succhi di frutta il tutto in un giardino affacciato sui campi con le mucche al pascolo) siamo andati a visitare il castello che si trova proprio sotto alla nostra Chambre d’hote – il castello di Commarin – molto romantico..Stavano girando un film e non ci è stato possibile visitarlo internamente..Ma un giro nel parco merita sicuramente la pena. Come tutte le belle esperienze arriva il momento di ripartire per casa…Ma con un ricordo in più..Quello di un paese che mi è rimasto nel cuore e che vorrei molto visitare di nuovo..Magari in bici vista la presenza di numerosi percorsi dedicati a noi velocipedi.
Ah..Dimenticavo..Per rendere divertente la vostra vacanza e foste foste possessori di un navigatore satellitare..Ogni tanto fate fare a lui..Vi farà scoprire luoghi e stradine davvero insolite che non fareste con le indicazioni della cartina tradizionale! Buona vacanza in Borgogna! Robiz