Australia – the wonderful downunder
E’ sera, siamo ben oltre la mezzanotte, la temperatura è un tantino più fredda di quella alla quale siamo abituati ma resistiamo, ci ripigliamo un attimo respirando l’aria australiana, poi carichiamo tutti nostri bagagli su di un taxi e ci rechiamo al nostro hotel, o per meglio dire la nostra prima “casa australiana”.
Siamo ormai al 17 Agosto e l’intera giornata la passiamo per le vie di Perth, dove facciamo il nostro primo incontro con un aborigeno che suona il didgeridoo ringraziando con un “thank you”, pronunciato senza togliere la bocca dallo strumento, chi lo ricompensa per la sua performance.
Incontriamo inoltre impiegati in pausa pranzo che fanno uno strano gioco in uno dei parchi pubblici (un pò strani questi australiani), pappagalli che si posano sui rami degli ‘alberi rimanendo a testa in giù (siamo nel paese dei downunder), cominciamo a fare conoscenza con strane specie di fiori e piante che solo qui si trovano… Insomma la giornata si conclude con una mitica cenetta da noi stessi preparata nella nostra simpatica casetta di Perth… La prima di una lunga serie! 18 Agosto – Ok, oggi ci consegnano la macchina che abbiamo noleggiato, non ci sono storie, non possiamo scappare… Dobbiamo convincerci che d’ora in avanti la nostra strada non sarà, come si sul dire… Tutta in discesa… Sarà tutta CONTROMANO! Appuntamento alle ore 9.00 con gli incaricati dell’agenzia AUSSIE DRIVER, puntuali e meticolosi ci aspettano nella hall del nostro hotel e ci spiegano in un idioma che tutto sembra fuorché inglese… (strana parlata l’australiano) le caratteristiche del nostro contratto di noleggio e, cosa che più avanti ci verrà utile, le clausole della nostra assicurazione (… Strane strade quelle australiane) terminati questi preliminari finalmente la presentazione con la nostra auto.. Una Toyota Camry che ovviamente è parcheggiata (contromano) accanto all’ingresso del nostro hotel.
Finalmente si parte destinazione… Nambung National Park 245 Km a nord di Perth, comunemente chiamato il deserto dei Pinnacoli è un posto incredibile dove formazioni rocciose di forma… Ehm un tantino fallica … Fanno bella mostra di se nel bel mezzo di un deserto di sabbia.
Poco distante dal parco c’è la città… Meglio il piccolo paese Cervantes poche anime sulle coste dell’Oceano Indiano e a pochi chilometri si trova Jurien dove è terminato l’itinerario della giornata, per un totale di 312 Km.
19 Agosto – Partiamo da Jurien e prendendo la strada costiera N°1, per la verità l’unica strada che esiste, ci dirigiamo verso Nord, prossima destinazione Geraldton il cui nome, rappresentato a caratteri maiuscoli e in grassetto sulla cartina, ci fa intuire di essere diretti verso una grande città.
In effetti così è, ma essendo domenica, la città è pressoché deserta, girovaghiamo per le strade del centro (per la verità una sola strada), pranziamo in un affollato ristorante (c’eravamo noi e una coppia… Turisti?), abbiamo pure il tempo di visitare un museo (molto carino per la verità) nel quale sono raccolti i tesori di due navi naufragate sulle vicine coste.
Poi via in direzione di Kalbarri dove siamo arrivati nel pomeriggio.
Kalbarri è sicuramente una delle località del Western Australia che più ci ha convinto, è situata in una piccola baia, la Gantheaume Bay, ed è circondata da splendide coste a picco sul mare.
Abbiamo preso alloggio al Kalbarri Beach Resort nella nostra “camera” composta da cucina, zona pranzo, soggiorno, scala a chiocciola che portava al piano superiore nella “zona notte” costituita da tre camere da letto e dal bagno… Si insomma la tipica camera d’albergo! La giornata si è conclusa in tarda serata (che in Australia corrisponde alle 8-9 di sera) con la solita cenetta nella nostra lussuosa dimora… E dopo un totale di 447 Km.
20 Agosto – Nelle nostre intenzioni la giornata doveva essere di assoluto relax, dopo le interminabili distanze (ma il bello deve ancora venire!!) dei giorni precedenti, in effetti abbiamo girato solo ed esclusivamente nei dintorni di Kalbarri visitando il Parco Nazionale e luoghi incredibili come lo Z Bend e The Loop, ma alla fine della giornata siamo riusciti a totalizzare altri 235 Km.
21 Agosto – Di nuovo “on the road” verso la Shark Bay, verso Monkey Mia la baia dove si narra che i delfini vengano fino a riva per giocare con i turisti, ebbene è così, siamo arrivati a Monkey Mia verso le 13 del pomeriggio e dal depliant del parco leggiamo che l’incontro con i delfini avviene due volte al giorno ed in orari prestabiliti, ed ovviamente noi li abbiamo “sciccati” entrambi, così sconsolati girovaghiamo sulla spiaggia ammirando una colonia di enormi pellicani fermi sulla riva, e siamo più che mai convinti di non avere perso poi granché visto che, secondo il nostro punto di vista, se gl’incontri con i delfini erano programmati sarebbero risultati anche alquanto artificiali, poi improvvisamente vediamo delle pinne all’orizzonte che si avvicinano alla spiaggia, e nel giro di pochi minuti ecco un gruppo di 5 o 6 delfini che fanno bella mostra di se proprio intorno a noi compiendo giravolte e sbuffi proprio a pochi centimetri da noi… Davvero emozionanti! Per la notte ci siamo fermati a Denham, qualche chilometro prima di Monkey Mia totalizzando 430 Km.
22 Agosto – La giornata di oggi è senz’altro una di quelle che non dimenticheremo… E nemmeno la dimenticherà mai l’emù (sorta di struzzo australiano) che ha deciso di fiondarsi nel bel mezzo della strada proprio in concomitanza con il nostro passaggio!! Fortunatamente la cosa si è risolta nel migliore dei modi, sia per noi che per l’emù, certo lo spavento da entrambe le parti è stato tanto, ma a parte una parziale perdita di piume da parte dell’animale e un “bozzo” sulla nostra autovettura la faccenda si è conclusa abbastanza tranquillamente.
La destinazione di oggi è Exmouth con un totale record, per questa parte di viaggio, di 725Km.
Lasciato Denham ci dirigiamo di nuovo sulla Northwest Costal Highway… La sola che esiste… In direzione nord verso Carnarvon e quindi verso Coral Bay dove a pochi chilometri dal centro del paese abbiamo il già citato alterco con l’esponente della fauna locale.
Poi intristiti dal “sinistro” e dal fatto di non aver visto alcun altro animale (leggi “canguri”) fino a quel momento siamo arrivati a Exmouth dove abbiamo preso alloggio nella nostra piccola casetta e alla sera abbiamo anche rischiato di mangiare a “sbafo” infiltrandoci, per errore, nel buffet organizzato per una comitiva di anziani turisti australiani.
23 Agosto – La giornata di ieri ha costituito, per così dire, lo spartiacque della nostra vacanza in quanto dal momento in qui abbiamo avuto l’incidente con l’emù, abbiamo anche avuto la fortuna di incontrare animali di ogni tipo, canguri, varani, emù… Naturalmente… Tartarughe marine, coccodrilli, aquile e ogni altro ben di Dio, noi abbiamo pensato che si sia trattato di una sorta di “dazio” che abbiamo dovuto pagare… È stato un pò caro… Ma tutti siamo d’accordo che ne è valsa la pena.
Proprio nella mattinata mentre ci recavamo alla Torquaise Bay (un nome… Un programma), ci siamo fermati per fotografare alcuni strani fiori al bordo della strada e una volta alzata la testa ci siamo accorti di essere letteralmente circondati da canguri… Una meraviglia, sono splendidi e proprio questo gruppo, forse avvisati dall’emù, si è lasciato fotografare in tutte le pose possibili permettendoci di realizzare un intero servizio fotografico.
Crediamo che, forse avvisati dall’emù, i canguri abbiano pensato… “ci facciamo fotografare perchè probabilmente, in questo modo, non ci rullano!!!” Abbiamo trascorso parte della giornata in spiaggia a pochi metri (per me erano anche troppi!) dalla barriera corallina e prima di rientrare a Exmouth abbiamo girato all’interno del Cape Range National Park totalizzando in serata solamente 186 Km. Un miseria! 24 Agosto – Ancora fermi ad Exmouth oggi abbiamo continuato la nostra visita al Cape Range National Park, per prima cosa ci siamo concessi una uscita in mare a bordo di una barca dal fondo in vetro grazie alla quale, passando sopra la barriera corallina, siamo riusciti a vedere un’infinità di pesci e formazioni di coralli che sarebbe stato impossibile vedere altrimenti (almeno per me!), abbiamo avuto la fortuna (ma si sa … Abbiamo pagato per questo!) di vedere le tartarughe marine (una di notevoli dimensioni) e di avvistare di nuovo una coppia di delfini.
Dopo la gita in barca abbiamo visitato lo Yardie Creek, camminando sotto il sole e circondati da centinaia di mosche, la Oyster Stacks, la Mangrove Bay tutto questo incontrando di tanto in tanto canguri, emù, varani, corvi ecc. Nella giornata di oggi abbiamo finalmente aumentato il chilometraggio e alla sera abbiamo totalizzato 317 Km… Non male! 25 Agosto – Lo sapevamo fin dalla partenza che oggi sarebbe stato uno di quei giorni pesanti dal punto di vista del chilometraggio, e noi, visto che ci piacciono le cose complicate abbiamo aggiunto al nostro itinerario di oggi altri 200 Km per un totale di 799 Km percorsi per arrivare da Exmouth a Port Headland! Meglio tralasciare il racconto del tragitto di oggi… Lo si può sintetizzare così : bush, bush, bush, bush, bush, bush…Ecc.! 26 Agosto – Lasciamo alla mattina presto Port Headland e la sua polvere la giornata di oggi ci aspetta con 600 Km da percorrere per arrivare a Broome.
Usciti da Port Headland ci immettiamo sulla Great Northern Highway, che è poi sempre la stessa strada che abbiamo percorso fin da Perth, ma che ogni tanto cambia nome tanto per non annoiare quelli che la percorrono…Così da Perth fino a Geraldton si chiama Brand Highway, da Geraldton a Port Headland si chiama Northwest Coastal Highway, da Port Headland a Kununurra si chiama appunto Great Northern Highway e da li verso il Northern Territory Victoria Highway, ma è sempre e solo la highway n°1, non si scappa per migliaia di chilometri è sempre la n°1… La sola strada che si può affrontare a meno di non possedere un fuoristrada, ed anche con quello penso che in alcune zone ci sarebbero grossi problemi! I luoghi che abbiamo attraversato durante questo tragitto sono quelli più desolati visti finora, per 600 chilometri il panorama è pressoché identico, bush… Bush… Bush… Bush incendiato, si perchè di incendi ne abbiamo visto parecchi.
27 Agosto – Eccoci arrivati alla meta conclusiva della nostra prima parte di viaggio, con Broome si conclude la nostra vacanza nel Western Australia.
Abbiamo passato tutta la giornata di oggi girovagando nei dintorni di Broome, visitando il centro con i negozi di souvenir, la vecchia Chinatown, i negozi di perle e … I meravigliosi “cessi automatici”… Una libidine! Alla sera appuntamento di rito a Cable Beach per ammirare il tramonto, il lungomare è affollato di turisti che aspettano pazienti l’ora in cui il sole inizia il suo spettacolo.. E la foto qui a fianco testimonia che in effetti vale la pena rispettare l’appuntamento! 28 Agosto – Intera giornata dedicata al completo e assoluto relax sulla splendida spiaggia di Cable Beach… E alla sera naturalmente rispettato l’appuntamento con il tramonto! 29 Agosto – Partiamo dall’aeroporto di Broome alla volta di Darwin dove arriviamo, nel nostro lussuosissimo hotel nel tardo pomeriggio.
30 Agosto – Dopo aver noleggiato un’altra auto partiamo in direzione sud-est verso il Kakadu National Park, una delle mete principali del Northern Territory.
Percorriamo verso sud la Stuart Highway e dopo circa 30 chilometri, o almeno dovevano essere circa 30, ma noi sbagliando strada alcune volte li abbiamo un tantino aumentati, comunque dopo poco abbiamo svoltato sulla Arnhem Highway in direzione del Parco Nazionale.
Abbiamo raggiunto il nostro hotel appena dopo mezzogiorno e ci siamo immediatamente diretti verso Ubirr, e quindi verso il nostro primo vero contatto con il popolo aborigeno che abita, ed ha abitato da sempre, queste zone.
Ubirr è uno dei siti dove si trovano pitture rupestri aborigene antiche di centinaia di anni.
Dopo Ubirr siamo andati a Jabiru che è il maggiore centro della zona per poi ritornare al nostro hotel totalizzando alla fine della giornata 412 chilometri.
31 Agosto – Oggi è il giorno della crociera nella Yellow Water Lagoon. La nostra giuda dice che se siamo fortunati potremo vedere alcuni coccodrilli… Ma la nostra guida non sapeva del nostro “dazio” quindi la crociera è stata un susseguirsi di animali di ogni tipo e per quanto riguarda i coccodrilli ci siamo stancati di contarli… Tanti ne abbiamo visti.
Comunque la crociera è stata una delle più belle esperienze del nostro viaggio, un posto davvero incredibile per varietà di fauna e tutta visibile a breve distanza da noi, fortunatamente anche le mosche, che credevamo ci avrebbero assalito senza pietà, ci hanno lasciato in pace forse per le tonnellate di pomate e liquidi repellenti che ognuno di noi si era dato, forse perchè qui le mosche non ci sono!!! Dopo la crociera abbiamo visitato altri luoghi del Kakadu tra i quali il Nourlangie Rock (un sito dove si trovano decine di pitture rupestri aborigene), il Warradjan Aboriginal Cultural Center, siamo passati di nuovo dal Jabiru (dove ha sede un centro commerciale che abbiamo visitato a lungo) e prima del rientro al nostro hotel ci siamo fermati a Mamukala dove aggrediti da decine e decine di mosche abbiamo potuto ammirare la fauna acquatica.
Rientrati in hotel nel tardo pomeriggio abbiamo aumentato il nostro chilometraggio totale di 228 Km.
1 Settembre – Lasciamo il Kakadu National Park e, sempre seguendo la Stuart Highway ci dirigiamo alla volta di Katherine.
Durante questo tragitto non incontriamo particolari attrazioni o luoghi da visitare, questo ci consente di coprire la distanza in tempo utile per essere a Katherine intorno alle ore 13 in tempo per imbarcarci in un’altra crociera all’interno del Nitmiluk National Park, più comunemente chiamato Katherine Gorge.
La crociera consiste nella risalita del Katherine River per visitare alcune profonde gole scavate dal fiume stesso, molto suggestiva anche se sicuramente meno entusiasmante di quella del Kakadu.
Anche lungo il corso del Katherine River si possono trovare pitture aborigene.
Rientriamo a Katherine nel tardo pomeriggio e alla sera una “botta di vita” con cena in uno dei soliti “affollati” ristoranti (max 10 persone compresi noi!!!). Totale chilometri della giornata 392.
2 Settembre – Di nuovo sulla Stuart Highway in direzione Sud verso Tennant Creek.
Per la verità anche questo tragitto non è tra i più interessanti in quanto a luoghi da visitare… In effetti tutti gli spostamenti in Australia sono un pò così… Chilometri e chilometri attraverso il deserto, il bush… A volte il nulla… Ma poi ci si rende conto che è proprio questo il bello di questa strana terra, e anche se a volte diventa un pò noioso guidare per ore e ore senza vedere un minimo cambiamento nel panorama che ci circonda alla fine ci si abitua, poi ci sono sempre i “road train” a movimentare il viaggio!!! A circa 200 chilometri da Katherine abbiamo fatto una piccola deviazione per visitare una delle più antiche “roadhouse” (tipiche stazioni di servizio della outback australiano).
La parola “antico” qui in Australia ha un significato un pò diverso rispetto a quello a qui noi siamo abituati, tant’è che questa “antica” roadhouse è stata costruita nel lontanissimo 1930… Mio Dio così antica???? Dobbiamo accontentarci, questa è una terra “giovane”!!! In ogni caso la roadhouse è veramente carina e nelle immediate vicinanze dell’ingresso giace un inutilizzato semaforo (sempre sul rosso) con un cartello sul quale c’è scritto “Most remote australian traffic light” (Il più lontano semaforo australiano).
Nel pomeriggio, attraversando diversi incendi nel bush, siamo arrivati a Tennant Creek dopo appena 681 Km.
3 Settembre – Direzione Sud, come sempre, e come sempre lungo la Stuart Highway (difficile qui in Australia il ruolo del navigatore!!!) giù verso Alice Springs.
Dopo pochi chilometri ci fermiamo per visitare la Devils Marbles Conservation Reserve o come comunemente è stato rinominato (da noi) il Monumento alle Patate!!! Si tratta di una strana formazione di rocce che a causa di una non ben “capita” erosione atmosferica hanno assunto nel corso dei secoli forme tondeggianti tanto da farle assomigliare a “patatone” giganti messe in bilico una sull’altra… Un posto davvero strano! Poi di nuovo “on the road” per centinaia di chilometri verso Alice Springs il centro più importante, dopo Darwin, del Northern Territory.
Percorsi 510 Km. Arriviamo a destinazione, raggiungiamo il nostro hotel e finalmente via per le strade di Alice per un salutare e agognato “shopping”.
Nei negozi di Alice ci aspettano boomerang, pitture aborigene, didgeridoo, opali(!?), T-shirt e quanto di meglio ci può offrire “l’industria del souvenir”… In realtà troviamo molto meno di quello che ci aspettavamo… Ma in ogni caso riusciamo a spendere parecchio e a soddisfare quasi tutte le nostre “esigenze consumistiche”! Alla sera fantastica cenetta con piatti “locali” quali, canguro, emù, coccodrillo e anche cammello assaggiati e gustati in maniera diversa! 4 Settembre – E’ fissato per oggi il nostro incontro con la montagna rossa… Finalmente ci siamo oggi c’è Uluru… Anche detto Ayers Rock.
Partiamo da Alice dirigendoci verso Sud (ma va??) dopo circa 190 Km incontriamo la deviazione per Uluru, quindi prendiamo la Lasseter Highway in direzione Ovest.
Dopo altri 250 Km o forse più arriviamo all’Ayers Rock Resort un “iperturistico” centro dove hanno sede gli alberghi e il centro commerciale che fanno da base per i tour “all inclusive” offerti delle agenzie viaggio .
Dal punto di vista “impatto ambientale” il centro non è molto invasivo, ma dal punto di vista estetico è uno dei complessi più brutti che io abbia mai visto, tensostrutture e box di un verdino inquietante si nascondono tra il bush e tra prati stile inglese… L’effetto complessivo è orribile (Frankie… Aiutaci tu!!!).
Fortunatamente a pochi chilometri dal Resort si staglia in tutta la sua imponenza “the rock”, basta quindi guardare dalla parte opposta e far finta che questo posto non esista! 5 Settembre – Dopo le ultime spese “pazze” ci dirigiamo verso l’aeroporto di Ayers Rock, ci imbarchiamo su un volo Ansett per Sydney dove arriviamo dopo circa 5 ore.
Eccoci arrivati alla meta conclusiva del nostro viaggio.
Arrivati all’aeroporto di Sydney prendiamo un taxi guidato da un taxista egiziano che da l’idea di conoscere poco la città, durante il tragitto si informa sulla nostra nazionalità e ci racconta che Sydney, secondo lui, è una “boring city”… Città noiosa… Cominciamo bene!!! Arrivati al nostro hotel e salutato il taxista, prendiamo possesso della nostra suite, ci riposiamo un attimo (ascoltando nello stereo in dotazione alla nostra suite nientepopodimenoche BRUCE) e poi giù per le strade di Sydney.
La prima cosa che notiamo è il notevole cambio di temperatura, noi abituati ai 30-35 gradi del deserto soffriamo un pò la temperatura che si aggira attorno ai 15 gradi!!! Giriamo ancora un pò per le strade affollate, sono circa le 19.00 e ci lasciamo tentare da un ristorante take-away cinese, così dopo poco la nostra prima serata a Sydney si conclude nella nostra suite con cena cinese!!! 6/7 Settembre – Entrambe i giorni li utilizziamo girovagando per le strade di Sydney, visitiamo l’Opera House, il simbolo della città, ci imbarchiamo per un giro nella baia, visitiamo The Rock, la parte più “antica” di Sydney, facciamo shopping sfrenato visitando quasi tutti i negozi di souvenir per uscirne quasi sempre a mani vuote! Abbiamo visitato anche lo Zoo di Sydney dove, a parte la tristezza nel vedere animali rinchiusi in gabbia, siamo rimasti assolutamente estasiati dalla vista dei koala, sono fantastici ed irresistibili! Dopo lo Zoo abbiamo girato ancora per le strade di Sydney per gli ultimi acquisti poi alla sera cena conclusiva al ristorante Planet Hollywood.
8 Settembre – Sveglia a tarda ora e intorno alle 11 abbiamo lasciato l’hotel per dirigerci verso l’aeroporto di Sydney dove alle 16 ci siamo imbarcati per i voli di ritorno.