3 giorni a Venezia, Murano e Burano
Durante una cena alcolizetta, a casa di una coppia di amici tra chiacchiere e cocktail nasce una idea, “perché non partiamo e ci facciamo un weekend fuori?”
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Soliti discorsi fatti in allegria e fantasia, andiamo di qua, andiamo di là, ma poi alla fine non si concretizzano mai, e invece questa volta ce l’abbiamo fatta, ponte del 25 Aprile a Venezia, boooom! Tre giorni nella città più bella del mondo, non vediamo l’ora di partire.
Da premettere che entrambe le coppie abbiamo un neonato di 5 mesi, in più noi abbiamo un’altra figlia di 4 anni, Azzurra.
Prenotiamo l’alloggio in anticipo, inizialmente cerchiamo in pieno centro a Venezia ma i prezzi altissimi ci scoraggiano, così tramite Airbnb troviamo il Tommy’s Loft che si trova a Marghera, a soli 10 minuti di bus dal centro di Venezia, spendendo meno della metà sul totale e risparmiando anche i soldi del parcheggio.
23 aprile, giorno 1
Partiamo la mattina presto per arrivare a destinazione verso le 11, ad accoglierci c’è Alessandro il padrone di casa, che con tanta gentilezza ci ha già comprato dei biglietti per il bus e ci dispensa di consigli utili per la vacanza.
Lasciamo macchine e bagagli e ci dirigiamo verso Venezia, oggi non abbiamo un programma ben delineato, quindi girovaghiamo a caso, partiamo subito aggressivi facendo un paio di tappe tra spritz e cicchetti. Primo consiglio, non potete saltare la tappa Al Mercà, piccolissimo bacaro dove fanno paninetti buonissimi, soprattutto quello con il baccalà mantecato. Da qui un salto al bellissimo Ponte di Rialto, la foto è d’obbligo, poi Ilaria la golosa va a spendere una trentina d’euro in caramelle allo sciccoso Captain Candy per avere le forze di andare avanti.
Prossima tappa Piazza San Marco, senza che sto qui a dilungarmi in parole scontate, andate, visitatela e fotografatela con i vostri occhi. Dopo aver visitato altre cosette si è rifatta l’ora di uno spritz, volevamo fare tappa al Squero ma c’era troppa fila così ci siamo fermati all’adiacente Bar El Borrachero seduti comodamente a bordo canale.
Dopo la sosta torniamo in Piazzale Roma per riprendere il bus e tornare in appartamento, riposino, doccia e si va a cena all’Hosteria Vite Rossa, niente di che anzi non ve la consiglio.
24 aprile, giorno 2
Con i mezzi torniamo a Venezia e facciamo subito la veneziaunica city pass, che al costo di €30 per due giorni ci consente di prendere qualsiasi mezzo, compresi i battelli per Murano e Burano che visiteremo domani. Così sperimentiamo subito e prendiamo un vaporetto che attraversa il Canal Grande, Venezia vista dall’acqua è tutta un’altra cosa. Oggi il tempo è nuvoloso, quindi optiamo per andare a visitare la Biennale di Venezia, non sto qui a dilungarmi ma la mostra è bellissima, anche per uno non appassionato ed esperto c’è sempre qualcosa che un minimo ti colpisce e ti fa interessare, si è divertita anche Azzurra ad osservare opere bizzarre e divertenti.
Dopo un paio d’ore di visita usciamo alla luce del sole, ma al posto del sole ad aspettarci c’è la pioggia, così con passeggini e bimbi piccoli cerchiamo di trovare un posto per mangiare ma vista l’ora di pranzo i locali e ristoranti sono tutti pieni, così appena troviamo un ristorante con un tavolo libero ci fermiamo e qui mangerò una delle pizze peggiori della mia vita, anche queste esperienze fanno parte del viaggio.
Dopo pranzo vagabondiamo ancora un po’ per le calle e canali, fino ad arrivare alla prima chicchetta del viaggio, il murales del bambino naufrago, fatto da Banksy, da lì a poco riprendiamo il bus per tornare in appartamento a docciarci e ritornare a Venezia per aperitivo e cena.
Per l’aperitivo ci fermiamo al Chet Bar, locale piccolino ma con una bella cocktail list, il personale è gentile e preparato, i cocktail sono molto buoni. Da qui per cena abbiamo prenotato al vicinissimo Bakarò, purtroppo per sederci al nostro tavolo aspettiamo più di quaranta minuti, facendoci spazientire un po’, però poi ci hanno trattato con particolare gentilezza ed il cibo era tutto molto buono, quindi si sono fatti perdonare.
25 aprile, giorno 3
Terzo giorno, solita routine mattutina, colazione alla fantastica Pasticceria Vanin dove sono sempre tutti super gentili e sorridenti, poi Azzurra si fa le sue tre o quattro scivolate al parchetto vicino alla fermata del bus per andare a Venezia.
St mattina visiteremo le isole, la nostra prima tappa è Murano, che si trova a soli 10 minuti di vaporetto. Appena scesi ci dirigiamo subito alla vicinissima Vetreria Guarnieri dove con 3 euro a persona entriamo e assistiamo ad una molto interessante dimostrazione della lavorazione del vetro. Durante l’esibizione Azzurra è euforica ed incredula, poi piccola passeggiatina e ci dirigiamo al faro per prendere il battello che in trenta minuti ci porta nella bellissima Burano, con le sue affascinanti mille sfumature delle case colorate, che fanno sembrare ogni foto stupenda. Per pranzo abbiamo prenotato all’Osteria al Museo proprio di fronte alla chiesa di San Martino. Piatti di grande qualità, si mangia benissimo, si vede che lo chef sa il fatto suo.
Dopo pranzo girovaghiamo facendo foto ad ogni angolo, seconda chicchetta della vacanza, fotografare la multicolorata casa di Bepi per poi tornare a Venezia.
Scesi sulla terra ferma facciamo tappa alla terza chicchetta, la casa circondata su 3 lati dall’acqua, è una delle pochissime case a Venezia ad avere questa caratteristica, da qui andiamo alla quarta chicchetta della vacanza, la vicina Libreria Acqua Alta, a detta di molti una delle librerie più belle del mondo, con cataste di libri posizionati in ogni dove, addirittura dentro gondole o vasche da bagno ed una scala calpestabile composta solo da libri.
Oramai è ora dell’aperitivo così con il vaporetto scendiamo in zona casinò e proprio lì nei paraggi c’è Il Santo Bevitore Craft Pub, un autentico pub con 21 birre alla spina, ce la voleva una pausa alcolizetta.
Dopo tutto il giorno in giro oramai siamo stanchissimi, così nella strada verso casa ci fermiamo casualmente al Ristorante Pedrocchi, abbiamo ordinato tutti la pizza e devo dire che non era per niente male.
Dopo aver cenato siamo tornati di corsa a dormire anche perché domani si riparte.
* Altra chicchetta, nel viaggio verso casa per pranzo ci siamo fermati a Forlì al Pappa Pastificio e Cucina, Il pastificio è molto bello ed accogliente e la cucina è ottima! Pasta fresca con condimenti tipici romagnoli e alternative gourmet favolose. Non c’è il servizio al tavolo ma si ordina al banco la pasta preferita e in cambio viene consegnato un cicalino che suona quando l’ordine è pronto. Tutto veloce ma di ottima qualità! Se siete nei paraggi non esitate a fermarvi.