Se la geometria è la tua passione, ecco 5 buoni motivi per visitare l’unica città triangolare al mondo

Si trova in Piemonte, ed è una città che incuriosisce con la sua anima ‘triangolare’ e che conquista definitivamente con le sue innumerevoli bellezze
Marianna Di Pilla, 20 Nov 2023
se la geometria è la tua passione, ecco 5 buoni motivi per visitare l'unica città triangolare al mondo
Ascolta i podcast
 

È uno di quei luoghi che forse non avevi mai pensato di visitare, offuscato dallo splendore di altre città piemontesi come Torino, centro sabaudo di grande raffinatezza. Eppure non tutti sanno che, andando oltre i consueti itinerari turistici, in Piemonte c’è una città di tesori da scoprire e sorprendenti geometrie. Che sveleremo alla fine della lettura. Ecco 5 motivi per visitare Cuneo (se ancora non l’hai fatto).

È un dipinto a cielo aperto

cuneo

I magnifici colori e le scenografie del centro storico di Cuneo

Elegante, bellissima, dotata di un certo fascino d’altri tempi che scorre tra i suoi tanti porticati. Porticati d’autore sono disposti lungo corso Nizza, centro dello shopping cuneese che, impreziosita da file di edifici e palazzi a regola d’arte, conduce idealmente verso la Francia. Di altrettanto belli se ne trovano in Piazza Galimberti, cuore e salotto cittadino. Disposta su una superficie di quasi 24.000 metri quadrati, Piazza Galimberti è la piazza più importante di Cuneo e punto di ritrovo per eccellenza. È intitolata ad uno dei suoi cittadini più valorosi, amati e ricordati, il partigiano ed eroe della Resistenza Tancredi, meglio conosciuto come Duccio Galimberti. A lui è dedicato anche il Museo Casa Galimberti allestito al secondo piano di Palazzo Osasco, dove si trovavano la casa privata e lo studio che prima furono del padre e poi di Duccio. Il museo è un autentico viaggio a cavallo tra Ottocento e Novecento, nella storia della famiglia tanto strettamente legata a quella cittadina e nazionale.

L’ampiezza di Piazza Galimberti, le costruzioni dalle pregiate architetture e il complesso sistema di portici regalano alla città un’atmosfera accogliente e calorosa, che fa venire voglia di andare oltre e di svelare altri gioielli cuneesi. Come le chiese della città, tra le quali meritano sicuramente menzioni particolari la Cattedrale di Santa Maria del Bosco con l’imponente facciata con quattro colonne corinzie e la Chiesa di Santa Chiara.

Da vedere la Chiesa di Santa Croce, disegnata dall’architetto Francesco Gallo e considerata pregevole esempio di architettura barocca piemontese.

Il ghetto ebraico è bellissimo

sinagoga cuneo

L’ingresso dell’antica Sinagoga di Cuneo

Il ghetto ebraico rappresenta uno degli angoli più suggestivi di Cuneo, che racconta la storia degli ebrei in città. Si trova ancora oggi in Contrada Mondovì, dove la comunità ebraica si stabilì già intorno alla metà del Quattrocento; le prime documentazioni relative alla Giudecca risalgono infatti al 1436. Quella di Cuneo era una delle più antiche comunità ebraiche del Piemonte, di cui si possono ancora in parte ripercorrere le tracce in alcuni dei luoghi più significativi del ghetto ebraico come la Sinagoga.

Se si è in visita al ghetto ebraico di Cuneo è d’obbligo anche una sosta alla Confraternita di San Sebastiano con il Museo Diocesano annesso. Posti da ammirare per la loro importanza da diversi punti di vista (spirituale, storico, sociale) e da esplorare seguendo il percorso dedicato caratterizzato da pannelli informativi, didascalie e filmati che permettono di approfondirne la conoscenza.

Lo strano caso della chiesa milanese

Lo sai che a Cuneo c’è una chiesa intitolata a Sant’Ambrogio? È curiosa la presenza di un luogo di culto tutto dedicato alla venerazione del santo patrono di Milano, peraltro da molti considerata il capolavoro architettonico della città. La chiesa sarebbe stata costruita in ricordo dell’aiuto che i milanesi diedero nella ricostruzione di Cuneo dopo che la città era stata distrutta dal marchese di Saluzzo. In questo modo i milanesi avrebbero peraltro restituito un favore, dal momento che qualche decennio prima i cuneesi li avevano accolti e protetti dalle persecuzioni dell’imperatore Federico Barbarossa.

È la capitale verde del Piemonte

largo giovanni odifreddi, cuneo

Il verde pubblico a Cuneo è importantissimo, come dimostra questo scorcio su Largo Giovanni Odifreddi

Circondata da un vero e proprio anfiteatro alpino e sovrastata da una imponente corona di montagne, Cuneo è incastonata in un paesaggio naturale di notevole bellezza. Si trova a meno di un’ora dalle principali stazioni sciistiche della zona, il che la rende un’ottima base per chi vuole fare sport invernali e vivere la montagna piemontese soprattutto in inverno. Grazie alla sua posizione strategica è inoltre punto di partenza ideale per vivere delle indimenticabili esperienze outdoor, diventando la meta ideale anche per chi è alla ricerca di una fuga nel verde. Un ascensore panoramico collega il centro storico alle aree attrezzate del Parco Fluviale Gesso e Stura, il polmone verde che circonda la città. È a disposizione di pedoni e ciclisti che vogliono recarsi al parco per trascorrere delle giornate attive tra passeggiate, escursioni e pedalate a contatto con la natura.

Con 1.350.000 metri quadri di verde pubblico e quasi 13.000 alberi, a Cuneo non serve però necessariamente spostarsi dal centro per vivere la città in modo green!

Qui la geometria è una cosa seria

cuneo

Verticale per necessità: in questa foto si capisce bene come Cuneo sia stata costruita con una pianta perfettamente triangolare

In questo viaggio siamo andati alla scoperta di Cuneo, insospettabile perla ai piedi del maestoso Monte Bisalta. Dulcis in fundo, capiremo come mai è famosa per essere una città triangolare. Partiamo dal suo nome, che è tutto un programma e già parla della sua curiosa caratteristica… geometrica. La città piemontese è così chiamata per la sua particolare posizione geografica. Se ne sta su un altopiano a triangolo, e si presenta proprio come una specie di punta (o cuneo, per l’appunto) che fa da vertice in quell’ampia pianura pedemontana che si estende alla confluenza del torrente Gesso con il fiume Stura.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio