Guida di viaggio ad Ancona, l’antico porto papale costruito su 5 colli a imitazione di Roma
Mare turchese, spiagge per tutti i gusti, paesaggi da favola, monumenti storici e buon cibo. No, non stiamo facendo la lista dei nostri desideri, ma di quello che potete trovare ad Ancona. Baciata dal sole e protetta da un golfo apprezzato fin dall’antichità per la sua bellezza, la splendida città capoluogo delle Marche si affaccia sull’Adriatico ed è circondata dalla natura incontaminata del Parco Regionale del Conero. Lo sapevate che questa è una delle poche città al mondo dove il sole sorge e tramonta sul mare e da dove si vedono le montagne della costa dalmata?
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Dai greci al Papa, una storia millenaria
Ancona è una città dalla storia millenaria. Fu fondata nel 387 a. C. dai greci di Siracusa che scelsero questo luogo per la posizione strategica. Il nome Ancona deriva dal greco ankòn, gomito, e gli fu dato dai greci per la particolare forma del golfo. In età romana la città fu sotto il dominio dell’Imperatore Traiano, ma è nel Medioevo che Ancona vive il suo miglior periodo dal punto di vista economico e culturale.
Grazie ai suoi commerci con i paesi dell’est era detta “Porta d’oriente” ed era annoverata tra le repubbliche marinare. Nel 1532 Ancona e tutte le odierne Marche vengono inglobate nello Stato Pontificio e nel 1700 Clemente XII concede ad Ancona lo status di porto franco, da cui deriva un grande sviluppo economico che si protrasse fino all’Unità d’Italia. Oggi Ancona si presenta come una città dalle mille sfaccettature, sobria, elegante e sempre accogliente.
La “piccola Roma delle Marche”
Ancona sorge su cinque colline che corrispondono agli antichi rioni della città:
- Colle Guasco. Corrisponde al centro storico della città. Qui troviamo i maggiori monumenti di Ancona, come il Duomo di San Ciriaco, la Mole Vanvitelliana e l’Arco di Traiano.
- Colle dei Cappuccini. Anticamente sul Colle dei Cappuccini sorgeva la Fortezza Albornoz, o Fortezza di San Cataldo, una grande fortezza a strapiombo sul mare, che nel XIV secolo venne trasformato nella sontuosa residenza estiva del papa. Volendo ribadire la loro autonomia rispetto al papato, gli anconetani il 5 ottobre 1382 assaltarono la residenza papale e, dopo oltre tre mesi di assedio, distrussero completamente la fortezza.
- Monte Cardeto. Il Monte Cardeto ospita il parco cittadino di Ancona, con una folta vegetazione a strapiombo sul mare. Sono presenti alcuni luoghi storici, come il Campo degli Ebrei e l’ex Caserma Villarey, oggi sede della facoltà di Economia dell’Università delle Marche.
- Colle Astagno. È uno dei parchi della città e qui sorge la Cittadella, conosciuta anche come la fortezza di Ancona. Da questo splendido luogo si ha uno sguardo privilegiato sul porto e sul lazzaretto del Vanvitelli.
- Colle Santo Stefano. Sulla cima di Colle Santo Stefano si parla romano. Qui infatti c’è il parco del Pincio, il più antico della città, che si rifà al nome all’omonimo parco romano, di cui riprende la struttura e le caratteristiche.
I simboli di Ancona
Duomo di San Ciriaco
È il simbolo di Ancona e dall’alto domina il panorama della città. In stile romanico-bizantino, si trova sulla sommità di Colle Guasco, dove furono fondate la città greca e l’acropoli nel 387 a. C.
Il Duomo è stato costruito sui resti del celebre Tempio di Afrodite, descritto anche nella scena 58 della Colonna Traiana di Roma. Nel corso dei secoli la fabbrica del duomo non si è mai fermata e tracce del suo glorioso passato sono ancora visibili. Da tempio greco fu trasformato in basilica paleocristiana e successivamente cattedrale rinascimentale. Bombardato durante la Seconda Guerra Mondiale e ferito da un terremoto nel 1972, nel 2000 il Duomo di San Ciriaco ha festeggiato i 2000 anni dalla sua fondazione. Bellissima è la facciata in pietra del Conero e marmi greci, mentre l’interno presenta pregevoli capitelli bizantini.
Lazzaretto del Vanvitelli
Uno dei simboli di Ancona è senza dubbio il Lazzaretto o Mole Vanvitelliana. Edificato nel XVIII secolo, è un grandioso edificio pentagonale che si trova su un’isola artificiale costruita al centro del porto, al quale è collegato da tre ponti. L’edificio fu costruito come lazzaretto e come deposito merci e nel corso dei secoli ha cambiato più volte la sua funzione. Oggi è un centro culturale polifunzionale e ospita al suo interno il Museo Omero, eventi culturali e mostre. L’accesso alla Mole Vanvitelliana avviene attraverso un bellissimo portale in pietra d’Istria che si rifà a quelli dei palazzi nobiliari del ‘500. Al centro del lazzaretto c’è un immenso cortile d’onore, dove si trova il Tempietto di San Rocco, protettore dalla peste e dalle pandemie.
Arco di Traiano
Insieme al Duomo di San Ciriaco e alla Mole Vanvitelliana, l’Arco di Traiano è il simbolo indiscusso di Ancona. Voluto dal Senato della città nel II secolo d.C. come ringraziamento all’Imperatore Traiano che aveva ristrutturato e fortificato il porto, è opera di Apollodoro di Damasco, uno dei più celebri architetti dell’Impero Romano: suoi sono i celebri Mercati di Traiano a Roma. Si trova proprio sul molo del porto ed è in stretto rapporto con il mare.
Santa Maria della Piazza
Dopo il Duomo è la chiesa più bella e antica di Ancona. In stile romanico, ha una spettacolare facciata in marmo ad archetti, al cui interno si trovano dei bassorilievi bizantini provenienti da Costantinopoli. L’interno è semplice e austero. Particolare il pavimento in cui si aprono delle aperture da cui si possono ammirare i mosaici dell’antica basilica paleocristiana su cui la chiesa fu costruita.
Chiesa del Gesù
Questa scenografica chiesa è opera di Luigi Vanvitelli, l’architetto della Reggia di Caserta e ad Ancona del Lazzaretto (o Mole Vanvitelliana). La facciata concava che ricorda un tempio e l’interno elegante e sontuoso, sono assolutamente da vedere.
San Francesco alle Scale
È una delle chiese più scenografiche di Ancona. Il suo portale gotico del 1454, opera di Giorgio da Sebenico, è un vero e proprio capolavoro: guglie che sembrano merletti, teste scolpite nel marmo, festoni di frutta e tanti altri particolari tutti da scoprire. L’interno è settecentesco e qui possiamo ammirare una delle opere più importanti dell’artista cinquecentesco Lorenzo Lotto, la pala dell’Assunzione.
Alla scoperta di Ancona
Ogni angolo della città trasuda storia e la scelta migliore scoprila è con una piacevole passeggiata.
Una piazza, tanti nomi
Nel centro storico di Ancona c’è una piazza che ha avuto tanti di quei nomi che è difficile anche elencarli. Oggi si chiama Piazza del Plebiscito, ma dai più è conosciuta come Piazza del Papa, a causa dell’imponente statua in marmo di Papa Clemente XII. Piazza del Papa è il cuore della città, qui si affacciano alcuni dei palazzi più importanti, come il Palazzo del Governo, e la Chiesa di San Domenico con la sua scalinata.
La piazza si sviluppa su vari livelli ed è una delle più belle di tutta la città.
Fontana del Calamo (o delle 13 Cannelle)
Detta anche Fontana delle Tredici Cannelle, la Fontana del Calamo è una delle meraviglie di Ancona. Costruita al tempo della dominazione greca, fu distrutta all’inizio del Cinquecento e ricostruita poco dopo su progetto di Pellegrino Tibaldi, uno degli artisti che gravitavano nella cerchia di Michelangelo.
Il nome deriva da calamus, ossia canna, in quanto qui nell’antichità c’era una palude ricca appunto di canne. Le tredici cannelle che la compongono sono caratterizzate da dei mascheroni in bronzo raffiguranti dei satiri, ad eccezione di quello centrale che è in marmo. Tradizione vuole che chi beve l’acqua della Fontana del Calamo, tornerà ad Ancona.
Loggia dei Mercanti
Quello che da tutti è considerato il più importante monumento civile di Ancona, lo troviamo affacciato sul porto e qui fu voluto dal Consiglio degli Anziani per essere il luogo dove le merci che arrivavano al porto erano esposte prima di essere vendute.
Bellissima è la facciata gotica, realizzata da Giorgio da Sebenico a metà del XV secolo.
Palazzo degli Anziani
Le origini di questo palazzo sono antichissime e un tempo era la sede della magistratura della città e poi del Consiglio degli Anziani, da cui prende il nome.
Nel corso dei secoli il palazzo è stato più volte restaurato a causa di danni subiti da terremoti e guerre, ma ancora oggi conserva intatto il suo fascino duecentesco.
Monumento ai caduti
È forse una delle cartoline più conosciute e famose di Ancona. Conosciuto anche come il Monumento del Passetto, dal quartiere in cui si trova, questo tempio circolare si affaccia direttamente sul mare e da qui, quando il mare è calmo e la giornata limpida, si riesce a vedere la costa croata!
Mercato delle erbe
Uno dei luoghi più affascinanti di Ancona è il Mercato delle Erbe, ospitato all’interno di un elegante edificio in stile liberty che si trova nel centro della città.
La struttura, costruita dopo la I Guerra Mondiale con i materiali provenienti dalle navi da guerra che l’Austria cedette all’Italia come risarcimento, è un perfetto mix di acciaio e vetro. Sono in progetto alcuni interventi di restauro e riqualificazione dell’edificio e del mercato che ospita. Qui non sarà difficile trovare prodotti sempre freschi e genuini.
I Musei di Ancona
Sono due i musei da visitare assolutamente ad Ancona: il Museo Archeologico delle Marche di Palazzo Ferretti e il Museo Omero, dove l’arte si tocca.
Palazzo Ferretti: il Museo Archeologico Nazionale delle Marche
Questo elegante palazzo fu voluto dal Conte Angelo di Girolamo Ferretti alla metà del Cinquecento e dal 1958 ospita il Museo Archeologico Nazionale delle Marche. Le sale sono state affrescate da Pellegrino Tibaldi e nella seconda metà del Settecento, Luigi Vanvitelli ampliò il palazzo con saloni, terrazze e l’imponente scalone. Nelle sale del museo è possibile ammirare oltre 50.000 reperti che raccontano la millenaria storia della città e di tutte le Marche.
Museo Omero; vietato NON toccare
Ad Ancona c’è un museo molto particolare, quasi unico al mondo. Parliamo del Museo Tattile Statale Omero, dove l’arte si tocca con mano. Nato nel 1985 dall’idea dei coniugi Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, non vedenti, che volevano un museo dove tutto si potesse toccare, nel 1999 diventa Museo Nazionale e dal 2012 è ospitato all’interno della Mole Vanvitelliana. Il nobile scopo del museo è quello di permettere a tutti di godere dell’arte, senza barriere ne confini di alcun tipo. Il museo ospita oltre 200 opere, copie in gesso e resina di capolavori dell’arte, modelli di edifici simbolo, sculture contemporanee e dal dicembre 2021 anche una collezione dedicata alle opere del design italiano.
Nel Museo Omero è così possibile toccare con mano capolavori come la Nike di Samotracia, la Venere di Milo, la Lupa capitolina, Duomo di Firenze, il Partenone, il Pantheon, la Basilica di San Pietro, la Pietà e il David di Michelangelo e molte altre opere celebri in tutto il mondo.
Le spiagge di Ancona
Ce n’è davvero per tutti i gusti. Dalla spiaggia di sabbia con fondali bassi come quella della Palombina, a quelle di sassolini e completamente immerse nella natura come Mezzovalle.
Spiaggia di Palombina Nuova
È la spiaggia di Ancona. Posta lungo la via Flaminia, si sviluppa a nord rispetto al centro città, da cui dista circa 6 km. È una lunga striscia di sabbia ed è caratterizzata da fondali bassi, adatti anche ai più piccoli. Numerosi gli stabilimenti balneari e i ristoranti che offrono cucina tipica.
Spiaggia del Passetto
Posta proprio sotto il rione da cui prende il nome, la spiaggia del Passetto è tra le più suggestive di tutta Ancona. Qui la costa è alta e rocciosa, infatti ci sono numerose grotte che si aprono direttamente sul mare. Uno spettacolare ascensore panoramico ci porta dal centro di Ancona direttamente sulla spiaggia e, per chi preferisce camminare, una scalinata monumentale vi porterà dal piazzale del Monumento ai Caduti fino alla spiaggia. Con una breve passeggiata verso nord si arriva ad uno dei punti più suggestivi della spiaggia del Passetto, la seggiola del Papa. È uno scoglio a ridosso della riva che ricorda la sedia papale e da cui si gode un bellissimo panorama su tutta la costa.
Spiaggia di Mezzovalle
Tra le più belle di tutta la costa adriatica, la spiaggia di Mezzavalle si trova a sud di Ancona, nel cuore del promontorio del Conero. È raggiungibile tramite due sentieri immersi nella natura (circa 20 minuti di cammino) ed è una spiaggia di ciottoli, molto selvaggia e riparata.
Spiaggia di Portonuovo
È la spiaggia di Ancona più a sud, a ridosso del centro abitato di Portonovo. In ghiaia e sassi, si trova in una baia circondata dal verde della macchia mediterranea, tanto da essere chiamata Baia Verde. Tramite una serie di sentieri è possibile esplorare la bellezza della zona, tra cui la chiesa di Santa Maria di Portonovo, un gioiello d’epoca romanica a picco sul mare.
Piatti tipici e specialità di Ancona
Oltre agli occhi, bisogna appagare anche lo stomaco e ad Ancona ce n’è per tutti i gusti! Essendo direttamente sul mare, moltissimi sono i piatti a base di pesce.
Altro protagonista della cucina locale è lo stoccafisso all’anconetana, la cui ricetta è disciplinata dall’Accademia dello stoccafisso all’anconitana. Stoccafisso, acciughe, pomodori, patate e capperi sono solo alcuni degli ingredienti che rendono questo piatto unico e indimenticabile.
E come dimenticare lo spettacolare brodetto di pesce, dove i sapori e i colori del mare vengono esaltati alla massima potenza? Tra i tesori che il Mare Adriatico cela, vi sono le crocette, un mollusco che in italiano è conosciuto con il nome di garagolo e che è uno dei più ricercati dagli amanti dei molluschi. La sua preparazione è molto laboriosa e viene servito crudo con l’aggiunta di succo di limone oppure in porchetta, ossia con pomodoro, vino ed erbe aromatiche.
Famosissimo è il mosciolo selvatico di Portonovo, che altro non sono che cozze non allevate, ma raccolte direttamente tra le scogliere del Conero, dove i moscioli vivo e si riproducono in grande quantità. Vengono spesso serviti o al naturale, per poterne apprezzare appieno le caratteristiche e il sapore unico, o in svariate preparazioni. Per restare in tema molluschi, un altro piatto must della zona sono i bombetti, ossia le lumache di mare, preparati anch’essi in porchetta.
Spesso i piatti di pesce si accompagnano ad un altro degli orgogli culinari di Ancona, i paccasassi o spaccasassi, un’erba spontanea che cresce lungo la costa rocciosa del Conero e che viene conservata in olio d’oliva. Tra gli emblemi della cucina marchigiana vi sono i vincisgrassi, una lasagna al forno con un sugo a base di carne che varia da città in città. È il piatto delle feste e quello dell’accoglienza. Secondo la tradizione, il nome è un omaggio al generale austriaco Alfred von Windisch-Graetz che nel 1799 sconfisse le truppe napoleoniche che si erano asserragliate in città.
E come concludere un delizioso pasto se non con il dolce? La cicerchiata è il tipico dolce di Carnevale ma che si trova tutto l’anno. Dolci palline di pasta fritte, cosparse di caldo miele, con mandorle a lamelle e confettini colorati. Una vera goduria! Ma non dimenticate di assaggiare la polacca anconetana, una brioche fatta con solo tuorli d’uovo, ripiena di dolce marzapane e ricoperta di una gustosa glassa. Quale miglior modo di iniziare la giornata?