Il borgo più colorato d’Italia si trova in Abruzzo, e ti farà vedere (anche) le stelle

Stefano Maria Meconi, 02 Set 2023
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L’Abruzzo, con le sue vette imponenti, i suoi boschi sussurranti e i suoi laghi cristallini, ha sempre rappresentato un rifugio per l’anima, un luogo dove la natura e l’uomo convivono in perfetta armonia. Questa regione, spesso definita il “cuore verde d’Europa”, nasconde tra le sue montagne e valli segreti che attendono solo di essere scoperti. E mentre si cammina tra sentieri antichi, dove ogni pietra e ogni albero sembrano raccontare storie d’amore e leggende, si può incappare in un angolo di mondo dove l’arte e la tradizione si fondono in un abbraccio colorato. Qui, dove le montagne incontrano il cielo e dove gli antichi borghi sorgono come custodi del tempo, c’è Aielli, il borgo dei murales più colorato d’Italia.

La storia di un borgo che ha abbracciato l’arcobaleno

Aielli si trova in quella Marsica che, nel 1915, fu epicentro di uno dei terremoti più devastanti del Novecento italiano. Una realtà difficile a livello logistico ma che, soprattutto negli ultimi anni, ha saputo trovare una nuova identità turistica valorizzando i suoi punti di forza. Quali? Si inizia ovviamente dal clima ideale: il borgo sorge a più di 1000 metri di altitudine, circondato dalle montagne del Sirente – Velino, ed è ricco di panorami.

La cultura e l’arte non sono nuove di questi luoghi, ma la scelta di riqualificare il borgo attraverso i murales ha dato una grandissima spinta al numero di visitatori che vi arriva ogni anno. Soprattutto da quando c’è Borgo Universo, la manifestazione nata nel 2017 per promuovere la street art in quest’angolo d’Abruzzo. E che, nel corso degli anni, ha arricchito ancora di più vicoli e piazze di coloratissime opere dedicate all’astronomia, all’arte e alla letteratura.

Cosa vedere ad Aielli?

Appena si arriva ad Aielli, c’è una grande facciata coloratissima con un arco che attende i visitatori. L’opera è dello spagnolo Okuda San Miguel, celebre per la sua arte geometrica e cangiante, che sfrutta i colori dell’arcobaleno per creare disegni immersivi e tridimensionali. L’iconico bianco e nero di Luca Zamoc richiama invece l’episodio mitologico della Caduta di Fetonte, mentre man mano che si prosegue nella passeggiata compaiono fiori verdi dagli steli blu, l’Universo di Millo e, soprattutto, due opere iconiche:

  • Il testo di Fontamara, il celebre romanzo che Ignazio Silone (nativo di Pescina, vicino L’Aquila) scrisse nel 1933. L’opera è di Alleg
  • Il testo della Costituzione Italiana, approvata nel 1947 ed entrata in vigore nel 1948. L’opera è di Angie Mazzulli

Risalendo la china del borgo, si arriva alla Torre delle Stelle, una delle poche parti rimaste dell’antico castello di Aielli risalente al Duecento. Da qui, grazie all’altitudine e alla pianta rotonda della torre, si può ancora oggi ammirare il Fucino in tutto il suo splendore. Ma non solo: la Torre è sede di un osservatorio astronomico, del Museo del Cielo, una biblioteca scientifica e un planetario

Come arrivare e muoversi nel borgo

Aielli si trova nella provincia dell’Aquila, ed è facilmente raggiungibile in auto, seguendo la Strada Statale 5. Per chi preferisce i mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Avezzano, da cui è possibile prendere un bus diretto al borgo. Una volta arrivati, il modo migliore per esplorare Aielli e i suoi murales è a piedi, seguendo un percorso tematico che conduce alla scoperta delle opere d’arte sparse per il paese.

Copyright foto apertura: www.youtube.com/@ILQUADERNODELLERICETTEdiAnna. Tutti i diritti riservati



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