Contro l’overtourism, qui le lockbox non esistono, accoglienza 1.0, ritorniamo a viaggiare “insieme” e non “da soli”

Stefania Guerra, 30 Mar 2025
contro l'overtourism, qui le lockbox non esistono, accoglienza 1.0, ritorniamo a viaggiare insieme e non da soli

In mezzo al caos tra overtourism e perdita di identità dell’accoglienza, spunta un faro per i viaggiatori: Unexpected Italy.

Il fenomeno delle key-box è tristemente noto, così come il turismo aggressivo e di massa che sta pericolosamente minando il settore ricettivo e dell’ospitalità. Il 70% dei turisti si concentra sull’1% del territorio italiano, e questo fenomeno sta cambiando, in peggio, le città. Per contrastare tutto questo, due imprenditori hanno ideato Unexpected Italy. La traveltech company ha mappato i luoghi e le persone “reali”, stilando un elenco di strutture dove si può ancora trovare la vera ospitalità italiana.

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Cos’è Unexpected Italy, la start up traveltech che lotta contro le lockbox

alloggi senza lockbox

Le “keybox” sono piccoli contenitori blindati per chiavi che si sono diffuse come soluzione pratica per il check-in autonomo negli  appartamenti turistici. Installate all’esterno degli edifici, su cancelli, inferriate e persino monumenti storici, queste cassette note anche come “lockbox” permettono ai turisti di accedere alle loro sistemazioni senza incontrare fisicamente i proprietari. Un sistema di self check-in che ha cavalcato l’onda del boom degli affitti brevi, alimentato da piattaforme come Airbnb e Booking.com.

Tuttavia, quella che sembrava una soluzione ideale per i gestori di affittacamere si è trasformata in un terreno di scontro con le autorità. Il Ministero dell’Interno ha infatti espresso forti preoccupazioni: “l’assenza di un’identificazione diretta degli ospiti può compromettere la sicurezza pubblica”.

Unexpected Italy ha come missione quella di valorizzare le realtà indipendenti che incarnano l’Italia più vera e genuina, spaziando dal settore ricettivo, a quello enogastronomico, da quello artigianale a quello produttivo, grazie ad una mappatura capillare dell’Italia che permetta una effettiva redistribuzione turistica.

I founder, Elisabetta Faggiana e Savio Losito: “Un voucher per la colazione non potrà mai sostituire la vera ospitalità italiana”

Ed è proprio con il supporto delle comunità locali che la startup si sta facendo strada grazie ad un sistema innovativo che unisce un accurato sistema di screening con le raccomandazioni di “esperti locali”, veri custodi dell’autenticità territoriale, quella più genuina. Nel corso dell’ultimo anno Unexpected Italy è cresciuta: oggi sono registrati 20.000 utenti, la comunità online è composta da oltre 50.000 persone (50% Italia, 50% estero, con picchi in UK, Stati Uniti, Australia e Scandinavia); sono state mappate una decina di province nelle quali sono stati evidenziati oltre 2.000 punti, ma oltre 20.000 sono già stati selezionati in attesa di essere verificati, raccontati e pubblicati.

Tra le sfide più complesse, oltre alla ristorazione, dove trovare la vera autenticità è diventata una missione sempre più ardua, c’è senza dubbio il settore ricettivo”, afferma Elisabetta Faggiana, CEO di Unexpected Italy, originaria di Arzignano, nel Vicentino. “Troppo spesso i viaggiatori si ritrovano in strutture create su misura per i turisti, prive di identità e di un reale legame con il territorio, oppure in realtà improvvisate, dove l’ospitalità non è una vocazione ma solo un’opportunità di guadagno. Per questo ci siamo dati un vademecum da seguire, delle regole ferree per garantire una selezione delle mete che proponiamo”.

La startup seleziona con grande attenzione hotel, boutique hotel, B&B, ville e affittacamere indipendenti che operano con etica, rispetto per il territorio e una dedizione autentica all’accoglienza. Luoghi in cui ogni soggiorno è un’esperienza su misura, dove il calore dell’ospitalità si unisce alla professionalità e alla volontà di far vivere il territorio in modo autentico. E dove ogni risveglio ha il sapore delle tradizioni locali.

Quali sono le strutture scelte da Unexpected Italy

scuola guesthouse, lusiana conco

Chi fosse interessato a sfruttare le opportunità offerte dalla start-up, può già trovare numerose strutture aderenti, e organizzare cos un soggiorno all’insegna del vero spirito del viaggiatore: la scoperta del territorio, nelle sue mille (e umane) sfaccettature. Ecco un elenco di luoghi accuratamente selezionate da Unexpected Italy.

  • La Scuola Guesthouse, Lusiana Conco (VI): una vecchia scuola elementare trasformata in un accogliente B&B grazie alla visione di Marco e Valeria, che hanno saputo riadattarne gli spazi senza perdere l’anima autentica del luogo. Ogni stanza è ispirata a una materia scolastica: aritmetica, scienze, storia, geografia e persino la stanza della maestra, tutte arredate con oggetti d’epoca che rievocano l’atmosfera delle aule di un tempo. Lavagne, cartelle, giochi e poster scovati tra collezionisti e mercatini rendono l’esperienza immersiva e nostalgica. Qui il passato rivive non solo nei dettagli, ma anche a tavola, con una colazione che racconta i sapori e le tradizioni del territorio.
  • Prato del Re a Prignano sulla Secchia (MO): una vecchia stalla riconvertita in un agriturismo immerso nel verde grazie all’instancabile passione e attenzione all’ambiente di Daila e Francesco. Prato del Re è un esempio di sostenibilità e rispetto per l’ambiente e per le persone. Ogni aspetto della struttura è progettato e gestito con l’obiettivo di minimizzare l’impatto ambientale e promuovere un modello di turismo responsabile.
  • Look TO, Torino: uffici di un palazzo dell’800 riconvertiti in boutique residence di charme con la possibilità di acquistare tutto (o quasi) quello che si vede, ideata e gestita dall’architetto Giuliana Marsiaj. Qui, l’esperienza non si limita al soggiorno: quasi tutto ciò che si vede può essere acquistato, dagli arredi ai complementi. Il progetto è anche un omaggio all’artigianato e al talento locale, con pezzi unici realizzati da artisti e designer emergenti. Anche la colazione è un’esperienza sensoriale, con materie prime selezionate e prodotti di cosmesi artigianali che esaltano il legame con il territorio.
  • La Ca’ dal Non BioAgriturismo, Modena: un antico fienile trasformato in un accogliente bioagriturismo dove l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si fonde con il profumo della lavanda, a pochi passi dalla Motor Valley, in un progetto non solo ricettivo ma sociale dove persone di tutte le abilità aiutano dalla terra alla cucina con grande rispetto per l’ambiente e la comunità, grazie alla visione della famiglia Montanari.
  • Antica Dimora, Barletta: in una residenza d’epoca del 1400, appartenuta alla storica famiglia Della Marra, c’è uno dei B&B più curati di Barletta. Una residenza, sospesa tra passato e presente, in cui ci si sente subito a casa grazie al calore di Lilly e Riccardo, una coppia che ha fatto dell’ospitalità una missione di vita. Il mobilio è realizzato da artigiani della zona, mentre le opere di artisti locali decorano le pareti, creando un’atmosfera autentica e accogliente. La colazione, curata con dedizione da Lilly, celebra i migliori prodotti locali, promuovendo una filiera corta e sostenibile.
  • Belli36, Roma: Semplicità, accoglienza genuina e design minimale. Una piccola guesthouse al cuore di Prati, un tempo casa dei nonni di Maria e Giovanni ed ora trasformato in un accogliente B&B, dove storia e modernità si uniscono. In un affascinante edificio liberty dei primi del Novecento, Maria ha concepito questa guest house come se fosse la sua stessa casa, prestando attenzione ad ogni singolo dettaglio, unendo elementi tradizionali e pezzi vintage ad una creatività moderna. Ogni camera è stata attentamente progettata per rispettare l’architettura originale del palazzo, valorizzando i materiali di pregio che lo caratterizzano ed ogni ospite viene trattato come un amico venuto da lontano, dal soggiorno alla colazione.
  • Hotel De Ricci, Roma: il primo wine boutique hotel urbano al mondo con un team composto quasi esclusivamente di sommelier e gestito con passione da Flavio Scannavino. Ogni stanza dispone di una cantinetta di vini che viene personalizzata per ogni cliente. L’arredo dell’hotel rimanda agli anni ‘40, con un arredo vintage, unitamente a pezzi artigianali e quadri di artisti locali.
  • Oliveto Estate, Civitanova Marche (Macerata): una proprietà affacciata sull’Adriatico immersa nei vigneti con due bellissime ville da affittare singole o in coppia, ideali per eventi aziendali o per gruppi. Ideato da Amanda Jennings, Oliveto Estate non è una semplice villa in affitto, ma una struttura che offre una grande attenzione al cliente, con un team sempre a disposizione e che ricerca, sostiene e promuove il territorio a 360 gradi, dalla scelta dell’arredo, ai collaboratori per le esperienze, alle materie prime messe a disposizione degli ospiti.

Tante opportunità, dunque, per sperimentare nuove strutture ricettive ma soprattutto per godere di un viaggio vero, insieme, e non più soli.  



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