L’autunno è la stagione dell’olio nuovo, e in questi 5 borghi umbri potrai vivere un weekend di degustazioni e arte

5 borghi dell'Umbria dove vivere la magia dell'autunno, scoprire storie e paesaggi e assaggiare l'olio nuovo, vero tesoro del territorio.
Stefano Maria Meconi, 20 Set 2024
l'autunno è la stagione dell'olio nuovo, e in questi 5 borghi umbri potrai vivere un weekend di degustazioni e arte
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Quanto è bella l’Umbria? Tra tutte le regioni italiane, ha alcune caratteristiche che la rendono assolutamente unica nel suo genere. Ad esempio, è l’unica del Centro Italia a non essere baciata dal mare, stretta com’è tra Lazio, Toscana e Umbria. Eppure ha il suo piccolo mare interno, il lago Trasimeno, che è anche uno dei più grandi del Bel Paese. È la terra di san Francesco d’Assisi, per fare un nome importante, ma anche di Monica Bellucci. Il sacro e il profano si alternano in quello che è il cuore verde d’Italia. Verde come gli alberi d’ulivo, che a inizio autunno iniziano a essere pronti per la stagione dell’olio nuovo. E dove, se non proprio in Umbria, potevamo andare a scovare i 5 borghi dell’olio più belli (e gustosi) della regione? 

Porano

porano

Alle porte di Orvieto, del quale sembra quasi una emanazione, c’è il borgo di Porano, uno dei borghi dell’Umbria celebri per la produzione dell’olio extravergine d’0liva. In questo piccolo abitato di neanche 2000 abitanti si trova lo storico (e bellissimo) Frantoio Ranchino, una realtà con oltre 9000 ulivi che disegnano il tipico paesaggio della regione. Sostenibilità, tradizione ed eccellenza produttiva si accompagnano a uno stile urbanistico tradizionale, sul quale emergono le storiche Villa Paolina e Villa del Corgnolo, testimonianza di un passato in cui questo paese aveva un certo ruolo come residenza nobiliare.

L’indirizzo: Frantoio Ranchino – Località Poggio Amante, Porano (TR). Sito web: frantoioranchino.it

Panicale

panicale

Un paesaggio bellissimo: case in pietra chiara, tetti a spiovente, che si mimetizzano in un paesaggio verde dove ogni collina, ogni poggio è protetto da alberi a trama fitta, e poi loro, gli ulivi, vero simbolo di Panicale. A metà strada tra il lago Trasimeno e quello di Pietrafitta, uno dei motivi per visitarlo è ammirare le antiche creazioni conservate nel Museo del Tulle, vero omaggio all’artigianalità dei tessuti. Ma ovviamente non si può rinunciare a degustare l’olio locale, tra i più buoni dell’Umbria, semplice su una fetta di pane tostato oppure presente nelle tante ricette della cucina regionale. E poi, basta una passeggiata nel suo centro storico medievale per farsi tornare l’appetito, e scoprire chiese, piazze e fontane.

L’indirizzo: Rastrello Boutique Hotel & EVOO – Via Grossi 10, Panicale (PG). Sito web: rastrello.com

Piegaro

 
 
 
 
 
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Tra il monte e il fiume, disteso su una deliziosa collinetta ma con una caratteristica particolare: in ciascuna delle sue frazioni principali c’è un castello, una torre, un promemoria di un passato fatto di fortificazioni, mura, bellezze d’altri tempi. Piegaro non è il solito borgo dell’Umbria, ma un vero puntinato sulla mappa: Castiglion Fosco, Collebaldo, Cibottola: torri esagonali, circolari, quadrate che gettano la loro umbra su colline coltivate a ulivi. Come quelle di Cantina Pomario, specializzata nella produzione di olio biologico ma anche con una interessante vigna dove si producono uve bianche e nere sia del territorio e sia alloctone. E dopo olio e vino, imperdibile la visita al Museo del Vetro, splendida realtà che mescola cultura e archeologia industriale.

L’indirizzo: Tenuta Pomario – Località Pomario, Piegaro. Sito web: pomario.it

Castiglione del Lago

castiglione del lago

È un nome ricorrente, il suo. In Maremma c’è quello della Pescaia, vicino al lago di Garda c’è quello delle Stiviere. Ma Castiglione del Lago, uno dei borghi dell’Umbria celebri per la produzione oleica, è anche (e soprattutto) una delle più belle terrazze panoramiche sul lago Trasimeno. Un borgo murato, che si estende in lunghezza, quasi a volersi tuffare nelle acque del quarto più grande lago d’Italia. Se tra i suoi prodotti c’è la fagiolina del Trasimeno “Slow Food”, non è da meno la produzione di olio, che può godere delle caratteristiche miti del lago, sul quale si affaccia la bellissima Rocca del Leone, uno dei monumenti più rappresentativi del borgo, insieme al Palazzo della Corgna e il Santuario della Madonna della Carraia.

L’indirizzo: Cooperativa Oleificio Pozzuolese – Via Croce 3, Pozzuolo di Castiglione del Lago. Sito web: cooperativaoleificiopozzuolese.it

Corciano

corciano

Il candidato descriva per immagini la seguente definizione: borgo antico immerso nel verde. Corciano, è la risposta giusta. Soprattutto, è una piccola cartolina di quella che negli ultimi anni è diventata l’Umbria sempre più amata dai turisti alla ricerca della slow life, della natura, del buon mangiare. Insomma, della Dolce Vita italiana, che non passa mai di moda. Non a caso, questo è uno dei Borghi più belli d’Italia, e come potrebbe non esserlo? Fondata da Coragino, compagno di Ulisse, è celebre anche tra gli amanti d’arte poiché ospita la cosiddetta Pala di Corciano, capolavoro pittorico attribuito al Perugino che raffigura l’Assunzione della Vergine. 

L’indirizzo: Agriturismo Azienda Agricola Casali del Toppello – Via Toppello 5/7, Corciano. Sito web: casalideltoppello.it



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