Alle porte di Torino c’è un magnifico castello del Quattrocento con dei giardini d’incanto
Sorge all’imbocco della Val Chisone, a circa 40 km da Torino, precisamente nel comune di San Secondo di Pinerolo, ed è un’imponente residenza nobiliare neogotica, immersa in un parco paesaggistico di rara bellezza: il Castello di Mirandolo, dopo esser stato abbandonato per diversi anni, è tornato al suo antico splendore grazie ad un’associazione di privati che l’ha restaurato e ne ha fatto la propria sede, fortunatamente visitabile sia all’interno che all’esterno.
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La storia del Castello di Miradolo, un capolavoro neogotico
La storia del Castello affonda le sue radici nel XVII secolo, quando la famiglia Ferrero della Marmora ne acquisisce la proprietà.
Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, il complesso assume la sua attuale conformazione, grazie a Maria Elisabetta Ferrero della Marmora, donna di grande personalità e intraprendenza, la quale fece ultimare la costruzione del Palazzo, inserire la Serra neogotica e la Torre rotonda; inoltre, grazie a lei il giardino all’italiana venne convertito nel parco paesaggistico di oltre 6 ettari che, ancora oggi, è possibile ammirare in tutta la sua bellezza.
Nel 1866 poi, Luigi Cacherano di Bricherasio sposa la Marchesa Teresa Massel e come dono di nozze alla sposa promuove un nuovo intervento sulla struttura: vengono quindi aggiunte le decorazioni neogotiche e inseriti gli stemmi delle due famiglie lungo la facciata.
Dall’unione tra Teresa e Luigi nascono due figli, Sofia ed Emanuele. Quest’ultimo, morì tragicamente nel 1904 e Sofia rimase come ultima erede della famiglia; quando morì anche lei nel 1950 il Castello di Miradolo divenne di proprietà di una congregazione religiosa che lo trasformò in una dimora in casa per esercizi spirituali, ma poi rimase abbandonato. Fortunatamente, nel 2007 l’intero complesso è stato acquistato da un gruppo di privati e poi dato in comodato d’uso alla Fondazione Cosso che lo riapre nel 2008.
Per correggere gli effetti di decenni di incuria e di abbandono la Fondazione è sttao messo in atto un importante progetto di restauro che ha permesso la riapertura al pubblico di tutte le sale e del magnifico parco che circonda il palazzo.
Il Castello di Miradolo è un esempio magistrale di architettura neogotica. La facciata, impreziosita da torri merlate e guglie slanciate, cattura l’attenzione con la sua eleganza e imponenza. All’interno, splendidi saloni con soffitti affrescati, ricche decorazioni e arredi d’epoca rievocano l’atmosfera di un’epoca passata.
Cosa vedere al Castello di Miradolo per fare un tuffo nella storia e nell’arte
Oltre all’architettura neogotica e al parco paesaggistico, il Castello di Miradolo vanta un ricco patrimonio storico e artistico che lo rende una vera e propria gemma culturale del Piemonte. Al suo interno vengono ospitate molte mostre artistiche curate dalla fondazione, si tengono concerti, spettacoli, incontri con personaggi della cultura, nonché iniziative per il mondo della scuola dedicati ad arte, cultura e gastronomia.
All’interno del castello si trovano una libreria che custodisce un ricco catalogo di volumi inerenti alla storia dell’arte, una corte interna rinnovata e accogliente con piante e aiuole verdissime e ricche di fiori, la Serra d’impianto ottocentesco con le arcate neogotiche e le ampie finestre.
Punto forte è sicuramente il parco che circonda il Castello di Miradolo: si tratta di oltre 6 ettari, un giardino all’inglese dalle linee sinuose, caratterizzato dalla presenza di diverse specie di piante, di un sistema di canali che sono i segni inconfondibili del suo stile romantico. Nel parco si trovano alberi centenari maestosi, un bosco di bambù giganti e tantissimi alberi di camelie, fiore rappresentativo introdotto nell’Ottocento. Bellissimo anche l’orto introdotto nel 2021, di forma circolare, armonioso e protetto che affaccia sulla corte rustica.