Tra le grotte più belle del Centro Italia c’è uno dei monumenti capolavoro del Valadier
Dentro il meraviglioso Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi non ci sono solo stupendi luoghi da Instagram, per quanto sia effettivamente pieno di posticini in cui, o meglio ai quali, fare delle foto. Ci sono alcune chicche architettoniche, protagoniste di puro fascino, e due fra loro sono praticamente attaccate: ci riferiamo ad una cappella scavata, in parte, nella roccia, e del tempietto ottagonale maestoso che le fa da vicino di casa, a pochi passi: due punti di bianco immersi nel verde. Dove siamo? Siamo nel tempio del Valadier, a Genga, in provincia di Ancona, a un chilometro dalle grotte di Frasassi che lo fanno passare quasi inosservato.
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Fra-sassi e verde: dall’antico Eremo di Santa Maria Infra Saxa…
L’esterno dell’Eremo
Fra le due pareti della gola di Frasassi ci sono due monumenti a dir poco stupendi. Partiamo dal più antico, però, quello della fine degli anni ‘20… dell’anno mille. Le prime testimonianze sono del 1029 e nominano un monastero femminile di clausura, abitato e gestito dalle monache benedettine.
Qui c’è il Santuario della Madonna di Frasassi, l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, che fino a poco tempo fa aveva una statua della Madonna, in legno, purtroppo bruciata in un incendio negli anni ‘40 e rimpiazzata con una copia in pietra. Semplice, spartano e creato con in mente solo lo stretto necessario: in netto contrasto col tempio del Valadier, nel X secolo la popolazione locale cercò rifugio proprio qui. Ora come ora è un luogo che invita alla meditazione.
Interno dell’Eremo di Santa Maria Infra Saxa
…al più moderno tempio del Valadier
Il tempio del Valadier visto da davanti
A due passi dall’Eremo, dentro una grotta deliziosa, è stato creato il più moderno tempio neoclassico, del Valadier. È un meraviglioso tempietto, maestoso ma minuto, dalla forma ottagonale e fatto in travertino, con la cupola in piombo. In origine, nel tempio c’era una statua di marmo che raffigurava la Madonna col Bambino, opera d’arte di Antonio Canova. Oggi, però, la statua viene tenuta con cura al Museo di Arte Sacra di Genga, sostituita da una copia perfetta.
Quando venne costruito il tempio, fra gli scavi vennero ritrovate tante ossa umane, monete, forni per cuocere e pozzi di grano: la testimonianza dei rifugi del X secolo deriva proprio da qui, per le scorribande dei barbari. Detto questo, il tempietto fu creato su commissione di Papa Leone XII, che nacque proprio nel castello di Genga, al signor Giuseppe Valadier. O almeno, così si crede.
Giuseppe Valadier, figlio di un orafo, studiò architettura sin dall’infanzia fruttandogli fama e tante opere: suo è il rifacimento di Piazza del Popolo sin dal 1794, o il rifacimento del Teatro Valle nel 1819, ma ci sono tante altre cose. Ci sono le due coppie di orologi da lui disegnate per la basilica di San Pietro e il fonte battesimale di bronzo della Basilica di Santa Maria Maggiore. senza scordarci della Casina Valadier del Pincio (la sua coffee house). Detto questo, recenti ricerche hanno mostrato come in realtà il tempio non sia proprio suo. La commissione venne invece fatta dal cardinale Annibale della Genga dal 1817, mentre il progetto si deve ad archietetti diversi: Tommaso Zappati, Pietro Ghinelli e Carlo Donati.
Cosa sapere: biglietti, salita e dintorni
Prima di chiedervi come arrivare al tempio del Valadier, ci sono alcune cose da sapere in merito. Partiamo dall’inizio: biglietti. La strada per il tempietto è a pagamento. Il costo del biglietto è di 6€, che scende a 2€ fino ai 14 anni o a 1€ per le scolaresche.
Detto questo, la salita non è per tutti: è abbastanza ripida e si stende per 800 metri. La vista del tempio, e soprattutto di tutti gli altri paesaggi, addolcisce e ripaga tutta la fatica, ma non sottovalutatela sotto un sole cocente. C’è un parcheggio dedicato, seppur non grandissimo; è disponibile anche il servizio navetta in alcuni giorni, incluso negli irrisori 6€ del biglietto, dal parcheggio La Cuna che sta a Piazzale Giuseppe Fedeli. Ci si può andare con i cani.
Ad ogni modo, come detto in precedenza, a 1 km di distanza ci sono le grotte di Frasassi da poter visitare: per i biglietti online potete andare QUI.
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