I misteri di campagna: vicino Vicenza c’è la chiesa incompleta più grande e spaventosa d’Italia, e la sua è una storia da brividi
La prima pietra fu posata nel 1931, ma non è mai stata posta l’ultima.
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La chiesa di Brendola, in provincia di Vicenza, è una delle più grandi e misteriose opere incompiute, alle quali sono legate diverse storie che hanno dell’incredibile. Ciò che ne rimane oggi è una costruzione alta quasi 30 metri e di 1124 metri quadrati molto vicina al suo completamento. Ma cosa accadde?
La storia della chiesa di Brendola, il sogno infranto di un paese
Facciamo un passo indietro nel tempo, al 1926, quando nel paese di Brendola era molto diffuso un acceso campanilismo tra le quattro frazioni e parrocchie nelle quali era diviso il comune. Proprio per creare un clima di pace e coesione, il parroco decise di unire i cittadini sotto un unico luogo di culto, una bellissima e grandissima chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. Venne quindi fondato un comitato per la realizzazione della struttura che riuniva cittadini di diverse età ed estrazione sociale, tutti uniti dalla volontà di portare a termine questo grandioso progetto.
Nel 1931, dopo che vennero ottenuti tutti i permessi da parte del Vescovo, iniziò la costruzione della chiesa con la deposizione della prima pietra e con l’impegno di molti volontari che utilizzarono le pietre del Monte Comunale e la sabbia del Guà.
Tutto sembrava andare per il meglio, ma qualcosa cambiò e i lavori si arenarono.
Nel 1933 si ammalò l’arciprete, colui che aveva dato origine ai lavori. Essendo pronta la facciata, venne collocata all’interno della chiesa la statua di San Michele Arcangelo, scolpita da Giuseppe Zanetti e alta 4 metri. I lavori, però, andarono a rilento.
Poi arrivò la seconda guerra mondiale e i lavori vennero interrotti del tutto. Alla fine del conflitto, però, non ripresero come avrebbero dovuto, ma si interruppero per sempre. Le cause? Avvolte nel mistero. Si narra che all’interno della struttura incompiuta vennero praticati dei riti esoterici, i quali la avrebbero resa non consacrabile secondo le regole del Vaticano.
La chiesa incompiuta oggi, uno spettacolo spettrale e surreale
Ciò che resta è solo lei, una struttura gigantesca, imponente, incompleta e spettrale, che racconta la storia di un sogno mai avverato, quello di unire spiritualmente un paese all’interno di un unico luogo di culto.
Abbandonata da oltre 60 anni, la chiesa di Brendola non è mai stata inserita in nessun progetto di completamento e riqualificazione, ma è rimasta la testimone silenziosa della storia di un paese. Definita “l’incompiuta”, la chiesa oggi fa parte dei Luoghi del Cuore FAI, a testimonianza del fatto che non deve essere dimenticata, ma anzi preservata e valorizzata, poiché sito di interesse storico, artistico e paesaggistico.
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