8 turisti per caso tra i fiordi

Siamo un gruppo di 8 persone: 5 adulti in età "matura", 2 ragazzi con conoscenze scolastiche di inglese e 1 ragazza con una perfetta padronanza della lingua (che ci caverà da tutti gli impicci!). 6 agosto - Partiamo dall' aeroporto di Orio al Serio con un volo della Ryanair per Oslo (123 euro a persona andata e ritorno : un vero affare!), un...
Scritto da: MA.PE
8 turisti per caso tra i fiordi
Partenza il: 06/08/2009
Ritorno il: 18/08/2009
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
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Siamo un gruppo di 8 persone: 5 adulti in età “matura”, 2 ragazzi con conoscenze scolastiche di inglese e 1 ragazza con una perfetta padronanza della lingua (che ci caverà da tutti gli impicci!). 6 agosto – Partiamo dall’ aeroporto di Orio al Serio con un volo della Ryanair per Oslo (123 euro a persona andata e ritorno : un vero affare!), un van da 9 posti a noleggio, che ci attende all’arrivo, e tutti i pernottamenti prenotati tramite internet nelle località in cui abbiamo deciso di fare tappa. Arrivati nel pomeriggio nella capitale norvegese e raggiunto l’albergo, che si trova a due passi dalla zona pedonale, ci immergiamo nell’atmosfera della città: tra balli di piazza, artisti di strada, ristorantini e aria fresca ,si fa tardi. 7 agosto – partenza per la zona dei fiordi, attraverso la regione del Telemark, bella e selvaggia; prima visita di una stavkirke, antica chiesa in legno, a Herdal. Arrivo in tarda serata a Sand, un paesino sul Sandsfjord, in cui regna un silenzio surreale che ci dà un primo assaggio dell’atmosfera norvegese. 8 agosto – sotto una pioggia battente, si parte alla volta del Prekestolen, il Pulpito, uno dei fenomeni naturali più noti della Norvegia. Dopo aver visitato, lungo il percorso, la chiesetta in legno di Ardal (bellissimi interni decorati), arriviamo nel pomeriggio al Pulpito, dove la pioggia è momentaneamente cessata. Anche se il cielo è ancora minaccioso, decidiamo di avventurarci nella passeggiata (2 ore di ripidissima salita, tra rocce e ruscelli vari, e altrettante di discesa!) per raggiungere il culmine della falesia: 600 metri a strapiombo sul fiordo. Spettacolo impressionante che ripaga pienamente la faticaccia della salita. Ritorniamo quindi in albergo a Sand per trascorrere la notte. 9 agosto – partiamo al mattino diretti a Flam, un villaggio sull’Aurlandfjord, meta delle varie navi da crociera che percorrono i fiordi. Lungo il tragitto vediamo delle bellissime cascate: le Latenfossen, polvere d’acqua, sole e nuvoloni, che creano un’atmosfera da favola, e le Vorenfossen, che possiamo ammirare dopo una breve passeggiata, sdraiati su un bel prato verde. A Flam abbiamo affittato per 6 giorni due appartamenti da 6 posti letto, perfettamente attrezzati e ottimamente collocati sulla piazzetta del paese, esclusivamente turistico ma totalmente deserto quando mancano le comitive delle crociere. 10 agosto – svegliati dall’arrivo della Costa Mediterranea, che attracca proprio di fronte alle nostre camere, decidiamo di effettuare una minicrociera sul traghetto che percorre il Naerofjord, patrimonio dell’Unesco. Tra villaggetti lungo il fiordo, pareti rocciose a picco sull’acqua e pescioni non meglio identificati che saltano intorno al traghetto, arriviamo a Gudvangen, piccolo villaggio con negozietti di souvenir, dove gustiamo un tipico pasto norvegese (polpette e renna accompaganate da marmellata di mirtilli). Ritorno a Flam sempre in traghetto. 11 agosto – partenza per Bergen e classica visita della città: il molo di Bryggen, il mercato del pesce con pranzo a base di salmone e gamberetti sulle bancarelle, il mercato delle pelli, la salita in funicolare sulla collina, lo shopping in centro.La presenza di troppi turisti non giova certo all’atmosfera di questa bella città. Ritorno a Flam. 12 agosto – dopo aver attraversato il tunnel più lungo del mondo (25 km) visitiamo la stavkirke di Kaupanger e, in tarda mattinata, il museo del folklore di Sogndal, immergendoci nel passato, sia entrando in vecchie dimore, sia gustando un pranzo tradizionale della zona. Al pomeriggio ci dirigiamo verso la zona del ghiacciaio di Jostedalen: dopo una camminata di un’oretta raggiungiamo la base del ghiacciaio: bellissimo! 13 agosto – tutte le guide turistiche consigliano di salire in treno da Flam a Myrdal e poi di scendere in bici. Naturalmente decidiamo di seguire il consiglio, anche perchè c’è il sole, e quindi prendiamo il treno, che, arrancando su percorsi impervi, arriva ad una spettacolare cascata, dove si ferma per consentire ai turisti (troppi!) di ammirare il panorama, per poi proseguire verso la sua meta. Arrivati in cima, aspettiamo il diciassettenne della compagnia, che si è fatto la salita in bici, quindi ci prepariamo a scendere. Nel frattempo il sole è scomparso: pioviggina e fa molto freddo. La discesa nel primo tratto è difficoltosa: qualcuno (io) la fa a piedi, imprecando contro se stessa per essersi lasciata convincere a quest’impresa: sotto acquazzoni, freddo, qualche squarcio di sereno, arriviamo finalmente a Flam, dopo aver percorso 20 km e 600 metri di dislivello. 14 agosto – gita nell’interno in una zona a più di 1000 m slm: visitiamo la stavkirke di Bodung, la più bella e suggestiva, poi ci avventuriamo nella tundra, tra laghetti, nevi perenni, cotone artico e temperatura invernale ( 6- 7 gradi). A pranzo ci fermiamo in una specie di rifugio totalmente isolato, dove, seduti ad un lungo tavolo in legno accanto ad un camino, gustiamo specialità locali (affettati vari, zuppa a base di latte e formaggio, waffel con marmellata e panna acida). La giornata si rivela una delle migliori, sia per la presenza di un po’ di sole, sia perchè abbiamo modo di “vivere” una Norvegia più autentica al di fuori dei circuiti turistici. La sera, tornando a Flam, ci fermiamo ad ammirare il panorama del fiordo da un belvedere collocato a strapiombo sopra il villaggio di Aurland. 15 agosto – giornata di trasferimento da Flam a Geiranger, sul Geirangerfjord, altro patrimonio dell’Unesco. Per tutto il viaggio pioggia battente e strade di montagna non ci rallegrano di certo, ma siamo compensati all’arrivo da un albergo in posizione stupenda sul fiordo. 16 agosto – decidiamo di percorrere la Trollstigen, una strada con undici tornanti avvitati sul fianco di un monte.Impressionante! Poi ci dirigiamo verso l’ Atlantic Road, la strada che si vede nella pubblicità di una marca di automobili e che “valica” tratti di oceano nei pressi di Molde. Molto suggestivi i villaggetti lungo le coste oceaniche: distese di brughiera e un odore pungente di merluzzo creano un’atmosfera particolare. Anche se il viaggio da Geiranger per raggiungere questi luoghi è stato piuttosto lungo, ne valeva proprio la pena! 17 agosto – è giunta l’ora di ritornare a casa: partiamo al mattino sotto un cielo grigio e nebbioso, diretti all’aeroporto di Torp. Lungo la strada ai paesaggi tipici della zona dei fiordi subentra la campagna coltivata della Norvegia centrale e del sud. Sosta a Lillehammer per il pranzo e a Dalsroa, nei pressi di Tonsberg, per la notte. 18 agosto – partenza all’alba per l’aeroporto, consegna dell’auto e imbarco sul volo delle 9,20.


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