Portogallo di Porto e Lisbona in 4 giorni!

Ormai votati ai viaggi da “week end lunghi” decidiamo di approfittare del ponte del 2 giugno per prenotare un volo low cost per il Portogallo...PORTO per l’esattezza...cosi da sopire il nostro desiderio di conoscere fino in fondo i luoghi in cui il magnifico “Vinho do Porto” nasce!! Con difficoltà riesco a trovare una guida dedicata...
Scritto da: Oni_pigu
portogallo di porto e lisbona in 4 giorni!
Partenza il: 30/05/2009
Ritorno il: 02/06/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
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Ormai votati ai viaggi da “week end lunghi” decidiamo di approfittare del ponte del 2 giugno per prenotare un volo low cost per il Portogallo…PORTO per l’esattezza…Cosi da sopire il nostro desiderio di conoscere fino in fondo i luoghi in cui il magnifico “Vinho do Porto” nasce!! Con difficoltà riesco a trovare una guida dedicata ESCLUSIVAMENTE a questa “piccola” città dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1996 (ndr: Low Cost Porto…Morellini Editore!), ma ormai è deciso…Si parte! Partenza da Bergamo con arrivo all’aeroporto “Francisco Sá Carneiro” che ci stupisce per la sua modernità, pulizia ed efficenza!!! Dall’aeroporto c’è una “metropolitana leggera” pulitissima e stra-nuova che ogni 10 minuti parte con direzione centro città (stazione metropolitana di TRINIDADE) da dove, poi, si possono scegliere le varie destinazioni! Il viaggio dura in tutto 30 minuti (durante i quali notiamo che su ogni carrozza (sia di treni che di metrò) sono sempre presenti delle guardie della sicurezza… Cosa dobbiamo aspettarci???).

Consiglio:conservate la tessera della metro/metropolitana leggera che acquistate appena arrivati..Sono dotate di microchip e quindi RICARICABILI ogni volta che vi capiterà di dover utilizzare i mezzi!! Il nostro hotel (scopriamo appena arrivati) è praticamente nel “centro” (Rua de Sa Bandeira) e quindi, sebbene molto OLD FASHIONED (come poi scopriremo essere TUTTA Porto) ci sembra perfetto. Lasciamo le valige e iniziamo ad esplorare..Ma …Il caldo è infernale e sono le 12.00, per cui, tanto per prendere confidenza con la città, (e per evitare di sudare 1000 camicie) decidiamo di salire su un trenino turistico che toccherà i punti più interessanti (turisticamente parlando) della città, con partenza dalla spianata della Cattedrale da Sè.

In effetti il giretto ci ha permesso di capire quali luoghi torneremo di certo a visitare e di notare che Porto è tutta un saliscendi di strade e viette tutte da scoprire…Ed inziamo immediatamente proprio dalla Cattedrale da Sè da cui possiamo godere di un magnifico panorama su tutta Porto, sul fiumo Douro e su Villa Nova de Gaia (comune dirimpettaio di Porto e culla delle cantine di Vinho do Porto…Sono una infinità..Dalle più famose alle più piccole è un manto di tetti ed insegne che fan venire l’acquolina in bocca!!!). Dalla cattedrale scendiamo verso la Stazione di Sao Bento che non è una semplice stazione…È un magnifico palazzo costruito all’inizio del XX secolo ed impreziosito da un atrio decorato con ventimila azulejos raffiguranti esipodi della storia del Portogallo…Ebbene si…Le azulejos sono il comun denominatore di tutte le città del portogallo: piastrelle in terracotta dipinte rigorosamente a mano nei tipici colori bianco-azzurro; ogni chiesa (i.E. Capela de Almas tanto per citare la più famosa) ne è letteralmente ricoperta e anche ogni palazzo “antico” che si rispetti!. Rimaniamo incantati ma di buona lena RISALIAMO un’irta strada per arrivare a Rua di Santa Caterina…Diciamo la “corso Buenos Aires” di Porto.

Completamente pedonale permette di passeggiare tranquillamente ed ammirare i palazzi di diversi stili architettonici (si parte dal medioevo per arrivare fino agli anni 30 del XX secolo), la vita tranquilla e rilassata degli abitanti del posto e capire che ci si trova in una città che vive con i ritmi e gli usi dell’Italia anni ’50 raccontata spesso in TV. Fate capolino nel famoso Cafè Majestic e vi ritroverete nelle atmosfere lussuose degli anni 20 dello stile liberty realizzando che Porto è stata, un tempo, una ricca città fulcro di commerci e grande potenza marittima. La stessa atmosfera si respira nella centralissima Praca da Libertade un immenso rettangolo sul cui perimetro si affacciano elegantissimi edifici del XIX e XX secolo.

Ma la fame si fa sentire ed allora prima di rientrare in hotel ci rifocilliamo con un paio di BOLAS DO BACALHAU: il baccalà (cucinato in 1000 modi differenti) e la trippa sono i piatti tipici di Porto.

La sera il nostro giro prevede la visita del “vero centro storico” di Porto: Cais de Riberia… Il cuore originario di Porto, lungo il fiume, dove si svolgevano i commerci e dove era vissuta la vita vera sino a quando i mercanti iniziarono (alla fine del XIX sec.) a spostarsi più in alto sul colle!!! Ciò, ci dicono, fu causa del lento declino ed abbandono dei magnifici palazzi del quartiere che solo ora, con molta difficoltà, inizia a riprendere vita…Ed infatti notiamo, camminando giù giù verso il fiume, che molti palazzi sono fatiscenti ed abbandonati, altri rimessi ottimamente a nuovo ed immaginiamo con fatica come potesse presentarsi questo quartiere all’epoca dello splendore!!! Sarà poi una suggestione ma io, avverto talvolta nelle vicinanze delle chiese, l’odore dell’incenso, come fosse rimasto imprigionato nelle mura e nei grandi portoni di legno che si affacciamo per strada.

Cais de Riberia si presenta colorata, piena di gente, e di luci soffuse, il fiume è grande ed ammiriamo lo splendore del Ponte Dom Luis I illuminato…Ci sono profumi e VITA VERA! Proprio per questo abbiamo chiesto alla hostess del nostro hotel un luogo VERACE in cui mangiare le famose Iscas de Bacalhau ed il loro suggerimeto è stato impeccabile!!! Ci hanno indicato una “taberna” gestita da 2 donne (madre e figlia…La più anziana prepara personalmente le Iscas che poi vengono servite su rudimentali tavoli dalla figlia, insieme ad un buon vino VERDE della casa e ad olive caserecce. Il posto è piccolo, essenziale, non ha insegne e per giungere bisogna passare sotto un tunnel buio e fare quattro passi in un vecchio vicolo poco illuminato..OTTIMO POSTO se si amano i luoghi genuini!! Facendo una passeggiata tra i vicoli di Ribeira notiamo che il numero delle donne è maggiore rispetto a quello degli uomini..Anzi a dirla tutta sembra che la società di Porto sia tenuta insieme proprio dalle donne!!! Il mattino seguente continuiamo il nostro giro nella zona “superiore” della città: quartiere universitario, Boavista, la magnifica Igresia e Torre dos Clerigos, Museo National e breve sosta per una birra in uno dei tanti baretti colmi di ragazzi che con poco più di 1.50€ servono una buona e fresca birra media. Ci perdiamo poi nel pomeriggio tra i mille vicoli che conducono sempre a nuove piazzette nascoste e silenziose accompagnati dal costante canto dei gabbiani!! La sera in zona Praca Texeira ci fermiamo in una “tasca” a mangiare un ottimo piatto unico (di carne o pesce a scelta) con una bottiglia di vino e dessert alla “MODICA” cifra di 19€ per 2 persone…

Consiglio: non fermatevi alle apparenze…Nelle tascas, piccoli ristoranti a conduzione familiare, si mangia molto bene e si spende davvero poco.

Poichè vogliamo conservare il TOUR delle cantine per l’ultima giornata disponibile, decidiamo di passare il nostro 3° giorno a Lisbona…3H di treno per giungere in una fantastica città: LISBONA capitale con i suoi palazzi bianchi, la Torre de Belém gioiello di architettura manuelina ed il fantastico chiostro nel Monastero dei Geronimi lasciano senza fiato!!! Sosta d’obbligo all’antica pasticceria depositaria della ricetta segreta dei Pasteis de Belem (GNAM!) e via per i vicoli del Rossio, su per le varie Escaladora (=ascensori o funicolari che portano del basso verso i quartieri più alti) ad ammirare il paesaggio su questa magnifica città, il Barrio Alto (ferito da incendi e terromoti ma pieno di fascino antico), il Castello de Sao Jorge che domina l’Alfama, per finire a bere una rinfrescante Caipirinha in un bar sulla Rua Agusta. Lisbona sarebbe da vivere di notte, ma un treno per il ritorno ci attende.

Ultimo giorno a Porto e finalmente GIRO per le Cantine…Non c’è che l’imbarazzo della scelta (ATTENZIONE: di domenica le cantine sono chiuse e molte fanno chiusura in pausa pranzo!). Per giungere a Villa Nova de Gaia decidiamo di attraversare a piedi il Ponte Dom Luis I dalla parte più alta (sconsigliato se soffrite di vertigini ): Porto è attraversata da ben 6 ponti sul fiume Douro ma questo è il più spettacolare e dal centro del ponte si può ammirare una veduta inedita…Noi poi siamo ancora più fortunati perchè, forse per un cambio della temperatura, dalla foce del fiume Douro che sta sull’oceano sta risalendo verso la città una vera e propria coperta di nebbia che sembra ricoprire quasi come una lentissima onda la parte più periferica della città: per chi c’è stato…L’effetto è quello che si ha a San Francisco alle 17 del pomeriggio!!! Ammirato lo spettacolo della natura giungiamo a Villa Nova de Gaia (foto di rito davanti le barche che trasportavano le botti di vino dalla zona dei vitigni fin qui alle cantine dove poi invecchieranno!!!) e inizio del giro…CàLem, Sandeman, Ferreira e Offley!! Avremmo voluto visitarne altre, ma il livello alcolico raggiunto dopo 4 cantine (con tanto di doppio assaggio – 1 rosso e 1 bianco – dei loro migliori vini, ci costringe alla resa.

Consiglio: Sandeman è il più conosciuto dei vini, ma di certo non è il migliore, anzi!!! Però iniziare il tour dalla loro cantina vi permette di usufruire (con un in ingresso di 6€) di 3 ingressi gratuiti in altrettante cantine.

E per finire, ora che siamo “esperti” di vinho do porto, su come e dove viene prodotto, sulle differenze tra l’una e l’altra cantina, ecco la nostra personalissima opinione sugli assaggi, che mette al 1° posto la cantina Ferreira (che poi è la più antica e l’unica ancora gestita interamente da portoghesi) con il Ferreira branco lagrima ed il rosso Dona Antonia; al 2° posto il Rosso di Calem ed il Bianco di Offley (Cachuca); al 3° posto il bianco di Calem ed il rosso di Offley ed al 4° posto i vini Sandeman.

Ed allora, con Porto nel cuore e con ancora negli occhi i colori, i profumi, le contraddizioni di una città che è tutta da scoprire, non resta che augurare Buon Porto a tutti!



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