Tra la collina, il baccalà e l’Oceano Atlantico: itinerario per scoprire Lisbona in 4 giorni

Scritto da: Frila
tra la collina, il baccalà e l'oceano atlantico: itinerario per scoprire lisbona in 4 giorni

Non era la mia prima volta nella capitale lusitana, ma con i vostri consigli rubacchiati qua e là e il mio itinerario ben studiato, posso dire che questo viaggio a Lisbona in 4 giorni è stato perfetto. Rilassante, emozionante, pieno di luce e di onde. A chi sta per visitarla per la prima volta: godetevela tutta. Lisbona è salita, musica, ginjinha, luce, onde, scorci, baccalà, chiacchiere, fado, vento. E se ci siete già stati… tornateci. Perché ogni volta è una storia diversa da raccontare.

Lisbona in 4 giorni. Diario di viaggio

Giorno 1 – Alfama, Rossio, Chiado

alfama

Arrivo alle 12 con volo di linea, direzione Alfama. Il primo impatto? Scarpe sbagliate, salite infinite, ciottoli scivolosi… ma si tratta solo di prenderci la mano (e il fiato). Inizia il nostro primo giro ad Alfama, con tappa al Miradouro de Santa Luzia, vista da cartolina e pareti di azulejos da fotografare senza sosta. Poi una sosta alla Sé, la Cattedrale, imponente e silenziosa. Giù verso Praça do Comércio, abbagliante con il suo giallo intenso e il lungomare che regala la prima occhiata al Cristo Rei e al Ponte 25 de Abril. Da lì parte il nostro tour da veri turisti (e fieri di esserlo!), con sosta obbligatoria a birra e pastel de nata.

Si prosegue su Rua Augusta, con vista sull’Arco e una full immersion nella zona dello shopping. Poi il Rossio, l’ascensore di Santa Justa, e il quartiere Chiado. Da non perdere la tappa al Café A Brasileira, con la statua del buon Pessoa, perfetta per la foto di rito. Arriviamo fino alla Pink Street, via rosa e locali trasgressivi. Entriamo nel Pensão Amor, ex bordello, oggi bar artistico e instagrammabile (foto obbligatoria), ma preferiamo bere qualcosa nei localini affacciati sul fiume – anzi, mare – nella zona di Cais do Sodré, tra musica, gazebo, birra e gente che balla.

Cena al Mercato da Ribeira, un paradiso per ogni palato (baccalà per noi!). Rientro con Uber, veloce, pratico e a buon prezzo.

Giorno 2 – Sintra, Cabo da Roca, Cascais

cascais

Gita fuori porta! Treno da Rossio per Sintra (2,90 €, 45 min). All’arrivo, saliamo sul bus 434 (13,50 € per tutto il giorno) per raggiungere la parte alta: la Quinta da Regaleira e il Palácio da Pena (prenotare è un’ottima idea…). Il paesino è una bomboniera. Dopo pranzo e un paio di ginjinha, andiamo verso la stazione per prendere un piccolo bus giallo diretto a Cabo da Roca, il punto più occidentale d’Europa. Faro, croce, oceano: paesaggio pazzesco, tra vento, silenzi e sentieri sospesi sull’acqua. Proseguiamo per Cascais, elegante, marinaia, vivace. Cena veloce al Montedita, proprio davanti alla stazione: birra Super Bock più economica dell’acqua (giuro!). Rientro a Lisbona sazi e felici.

Giorno 3 – Belem e LX Factory

tram 28

Il terzo appuntamento con Lisbona in 4 giorni inizia con il Tram 28, il più amato e fotografato della città: un giretto poetico tra quartieri pittoreschi. Colazione con pastel de nata (che ve lo dico a fare), poi visita al Mosteiro dos Jerónimos: fila infinita e prezzo discutibile, ma l’esterno è già di per sé un capolavoro. Continuiamo verso la Torre de Belém (in restauro, ahimè), poi passeggiata nel parco. Fa caldo. Soluzione? Uber verso LX Factory (R. Rodrigues de Faria 103), spazio alternativo pieno di ristorantini e locali vintage ricavato in una ex zona industriale nel quartiere dell’Alcântara. Pranziamo al Barouche (forse si scrive così), ristorante iraniano con una palla di pane che sembra atterrata da un altro pianeta. Stra-consigliato! Rientro con Uber, doccia, cambio d’abito e via di nuovo: serata in Alfama, tra localini e scorci da sogno, fino al Castello. Magico.

Giorno 4 – Nazaré

nazaré

Altra gita! Uber fino alla stazione Oriente, poi Flixbus per Nazaré (13 € A/R, prenotazione consigliata). Due ore comode e panoramiche. Camminiamo lungo la spiaggia, poi saliamo con la funicolare nella parte alta: da lì, via al faro! Entriamo nel piccolo museo (2 €), dove si raccontano le onde da record. E poi… che vista sull’oceano! Onde alte, schiuma, cielo e adrenalina.

Dopo tutta quella bellezza (e fatica), pranzo al North, ristorante sul mare: spiedini di gamberi e calamari, sangria alla cannella… e chi ce lo scorda più? Dopo qualche giro tra bancarelle e souvenir, torniamo col Flixbus a Lisbona. La sera ceniamo da O Prego ad Alfama. Se siete fortunati, trovate pure il Fado dal vivo. Consigliato!

Giorno 5 – Rientro in Italia

Ultimo giorno. Andate, se potete, alla chiesa di Sant’Antonio, patrono della città (è nella discesa di Alfama): noi abbiamo trovato la messa, emozionante. Ultimo sguardo alla Praça do Comércio, poi via in metro: linea blu da Baixa, cambio con verde e fucsia fino all’aeroporto. Facilissimo.

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