Liverpool the city of the surprise
La fama di questa città mi portava a mal-pensare su un esito positivo del week-end, infatti i suoi abitanti inizialmente erano soprannominati “Scourses” (Derivato dalla loro indole violenta). Il fatto che Liverpool era una nota città di fama “portuale” non poteva far altro che peggiorare le mie aspettative, ma giunto sul posto tutto è cambiato.
La città si è presentata a noi molto bella e piacevole, se poi ci si adegua anche alla cultura inglese la permanenza diventa ancora molto più piacevole.
L’unico volo della Ryanair giornaliero (non so se questo volo effettua servizio 7 giorni su 7 o meno) arriva alle 23:30 di sera, non è di certo un orario rassicurante, ma 12 Sterline pagate per un taxi (i famosi cab neri) ci portano velocemente in centro città (da ricordare che a Liverpool si paga un tot a miglio il taxi).
A liverpool ci sono pochi ostelli e non avendo trovato posto in questi ultimi, la mia ragazza ha prenotato in una bella residenza per studenti che durante il periodo estivo la utilizzano per accogliere giovani turisti. Passato il periodo del viaggio, la prima notte e la prima colazione, ci dedichiamo alla visita della città. Di seguito vi elencherò le cose più importanti da vedere a Liverpool nell’ordine in cui le abbiamo visitate noi.
ALBERT DOCKS Il primo giorno l’abbiamo dedicato alla zona più interessante (e che racchiude il maggior numero di attrazioni) che è “l’Albert docks”, l’antico molo del porto recuperato e rimodernizzato è diventato oggi addirittura patrimonio dell’UNESCO.
In questa zona potrete trovare tutti i musei più interessanti. Primo fra tutti, la prima filiale inglese della Tate gallery di Londra. Spesso e volentieri ospita alcune celebri opere provenienti proprio dal museo londinese e salvo mostre fuori programma l’entrata è gratis. In secondo luogo potrete visitare il “Beatles Story” nel quale per 9,50 sterline (quasi 15 euro/estate 2005) potrete ripercorrere le fasi più ecclatanti della storia dei Beatles dalla loro nascita (con una ricostruzione scala 1:1 del pub in cui han iniziato a suonare “The Cavern”) al loro declino fino alla tragica morte di John Lennon, al quale è stata dedicata la sala bianca (sempre a grandezza naturale) resa celebre nel video “Imagine”. Il costo è un pò elevato, ma se vi piacciono i Beatles questo museo non dovrete certo perderlo.
Successivamente potrete visitare il Merseyside maritime museum (Entrata gratuita), il museo che mostra in modo efficace e coinvolgente la storia che fu e che tuttora è di uno dei più importanti porti del mondo. Particolarmente toccante è la sezione dedicata al traffico degli schiavi.
Sempre nella stessa zona potrete trovare anche il “Museum of Liverpool life”. Questa mostra celebra la storia di Liverpool, ricordando le difficoltà che la città ha superato nel corso della sua storia.
Finita la visita dettagliata di tutto l’Albert dock, ci siamo concessi un piccolo giro sul “Yellow duckmarine tour”. Questa piccola escursione (con partenza dall’Albert dock) si svolge su un mezzo anfibio della seconda guerra mondiale e dopo avervi fatto fare un piccolo tour per il centro si immerge nelle acque dell’Albert docks per farvi vedere gli antichi e nuovi moli direttamente dall’acqua. Il viaggio non è molto istruttivo, molte persone potranno fermarsi anche di fronte al costo che richiede (9,50 Sterline 15 Euro c.Ca/estate 2005), ma dopo una lunga giornata di cammino possiamo confessarvi che è stato un toccasana per le nostre gambe poterci riposare godendoci la città da seduti e coccolati dalla simpatia delle due anziane guide del tour.
CATTEDRALI; ANFIELD ROAD; CHINATOWN & LIVERPOOL MUSEUM Obbiettivamente non sono 3 cose indicate da accostare tra di loro, ma è stato il programma del nostro secondo giorno di Liverpool.
Inizialmente siamo andati ad Anfield road lo stadio nel quale gioca il Liverpool, la squadra più blasonata delle due cittadine (L’altra è l’Everton di Goodison park, altrettanto famosa per i cittadini, ma non conosciuta a livello europeo come la prima). Vi chiederete perché visitare lo stadio? La risposta è molto semplice, la passione cittadina mescolata alla cultura calcistica inglese, fa si che la sua squadra e il suo stadio siano delle “religiose istituzioni” per gli abitanti di Liverpool. E’ molto difficile da spiegare per tutti coloro che seguono solo la cultura calcistica Italiana, ma per farla breve il Liverpool F.C. È una vera istituzione nella città, tanto che il capitano della squadra (Steven Gerrard, proveniente dalle giovanili dei reds) raggiunge livelli di notorietà pari a quelli di John Lennon (per i cittadini ovviamente). L’ingresso al tour di 1 ora e 30 min.(costo 9,50 sterline) prevede la visita agli spogliatoi, l’ingresso in campo e tanto altro, ma se non prenotate con largo anticipo, soprattutto nell’anno della vittoria di champions league da parte della suddetta squadra, non troverete posto fino a settembre 2005 come è capitato a noi. Dovrete quindi accontentarvi della visita al piccolo museo.
Il pomeriggio l’abbiamo quindi dedicato alla visita delle cattedrali e del museo di Liverpool.
La prima cattedrale visitata è la Liverpool cathedral, a sud-est della città. Costruita da sir Giles Gilbert (gia inventore delle vecchie cabine rosse del telefono) è la più grande chiesa inglese e la cattedrale anglicana più grande a livello europeo. Spendendo 3,25 sterline (Poco pù di 4,50 euro) potrete salire fino alla cima del campanile alto 101 mt. E godervi una vista mozzafiato ovviamente se la giornata lo permette.
La più moderna delle due cattedrali è la “Metropolitan cathedral of Christ the King”. Situata a nord della città, si presenta come un imponente struttura moderna in grado di stuzzicare le attenzioni di tutti sia per la sua forma esterna sia per i suoi interni alquanto bizzarri per una cattedrale.
Vicino alle due cattedrali è presente la “Chinatown”, così denominata perché detiene uno dei più grandi insediamenti di cinesi in Inghilterra,a testimonianza di ciò all’entrata della Chinatown potrete osservare la porta più grande in stile cinese presente in Inghilterra.
Il Liverpool museum è stata l’ultima visita del nostro secondo giorno. Questo museo promette molto, ma alla fin fine delude altrettanto a nostro modesto parere che l’abbiam visitato. Si struttura su cinque piani uno dedicato ad uno scarno acquario, l’altro alla storia dell’uomo, un altro alla vita e al mondo degli insetti, un altro ad un finto zoo ( con animali di carta pesta) e l’ultimo dedicato allo spazio. (con una sterlina potrete entrare anche nel planetario, ma solo a certi orari).
CAVERN QUARTER & CROCERA SUL MERSEY Il Cavern quarter non è stato visto da noi solo l’ultimo giorno di permanenza a Liverpool, ma è stato punto di riferimento per le nostre serate. Ci sono due modi per visitare questa zona, il primo è una visita diurna, per capire dove han iniziato a suonare i Beatles la prima volta (al “The cavern”), per fare un salto al Beatles shop e per farvi una foto sia con la statua di John Lennon da giovane, sia con quella di “Eleanor Rigby” (titolo celebre di una canzone del gruppo).
Il secondo modo per visitare questa zona è una visita notturna, il venerdì sera, ma soprattutto il sabato notte. Questa zona pedonale piena di locali si trasforma e diventa un covo di persone vogliose di divertirsi fino a tarda notte, con musica di ogni genere (dalla disco al folk Irlandese).
In ogni locale potrete gustare la famosa birra inglese, una delle cose che costa ancora poco in tutta la città (1,50 sterline una pinta, c.Ca 2,20 Euro).
L’ultimo giorno invece ci siamo goduti una mini-crocera sul Mersey, il fiume di Liverpool. Questo piccolo viaggio vi permette di arrivare fino al mare e se lo volete potrete anche fermarvi al Birkenhead, la zona sull’altra sponda del Mersey. Se la giornata è veramente bella potrete rilassarvi in questi favolosi 50 minuti di viaggio.
CONSIGLI Essendo appena tornati da Liverpool, vogliamo darvi qualche consiglio.
* Se alloggiate vicino al centro, il modo più comodo per spostarsi è a piedi, sembra incredibile da dire, ma tutto distava 10 min. A piedi dal nostro albergo. I mezzi di superficie sono veramente efficienti nella città di Liverpool e non ancora macchiati dai vandali (si rischiano costosissime multe se si vuole andare li a fare i “writers”), ma a meno che non dobbiate andare ad Anfield road o ad una spiaggia balenabile, consigliamo sempre di utilizzare le vostre gambe per muovervi. * I negozi di prima necessità sono sempre aperti, soprattutto gli spar (equivalente dei nostri despar), ma se cercate qualcosa la domenica mattina, sappiate che tutti i negozi compresi i bar non apriranno prima delle dieci. Ricordatevi comunque che tutti i giorni i negozi chiudono alle 17:00.
* Adeguatevi al cibo locale, a meno che non abbiate voglia di spendere cifre da capogiro per trovare qualcosa di simile al cibo Italiano che comunque è cucinato in maniera scadente.
* Informatevi sempre all’ufficio turistico su eventuali festival o feste, in città non vi saranno mai cartelli che vi indicheranno la presenza di tali avvenimenti, in quanto non sono ancora molto capaci di “fare turismo”. Le feste ci sono, ma sarete voi che dovrete andarvele a cercare.
* Se andrete a Liverpool prima del 2008, non spaventatevi se troverete in giro parecchi cantieri, la città per quella data diventerà capitale europea per la cultura e in questi anni si sta letteralmente trasformando.
RINGRAZIAMENTI Ringrazio la mia incantevole ragazza per avermi regalato questa bellissima quanto inaspettata esperienza.