Ricordando Praga

Cari Turisti per Caso, eccomi qua per raccontare, a distanza di 10 anni, un viaggio che ha segnato la mia passione per la scoperta del mondo. E così, tra una passione e l’altra, ho potuto apprezzare l’Austria, la Svizzera, il Principato di Monaco, la Danimarca, l’Islanda e per ultimo, a Febbraio 05 la Finlandia lappone...
Scritto da: Thorr
ricordando praga
Partenza il: 28/03/1995
Ritorno il: 03/04/1995
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
Cari Turisti per Caso, eccomi qua per raccontare, a distanza di 10 anni, un viaggio che ha segnato la mia passione per la scoperta del mondo. E così, tra una passione e l’altra, ho potuto apprezzare l’Austria, la Svizzera, il Principato di Monaco, la Danimarca, l’Islanda e per ultimo, a Febbraio 05 la Finlandia lappone e non escludo altre mete.

L’occasione del racconto nasce a seguito delle ritrovate foto di una classica gita scolastica delle superiori. Il viaggio parte da Salisburgo (dove avevamo soggiornato per due notti) e dal campo di concentramento di Mauthausen, con direzione PRAHA col pullman.

Già la prima difficoltà è stata alla frontiera: siccome in Italia non era possibile (ma ancora oggi) cambiare le Lire italiane nella moneta corrente, (le corone), con santa pazienza dei miei professori siamo riusciti ad ottenere, penso a tassi da usura, il cambio dei soldi,trovandoci con pezzature molto grosse. (200.000 Lire corrispondono a circa 3.000 Corone). Per cambiarle e quindi avere un po’ di …Spicci, abbiamo chiesto all’autista di fermarsi al primo baracchino sulla strada. L’avessimo mai fatto!!! Noi siamo entrati con sì l’intento di cambiare i soldi ma anche di acquistare qualcosa e la cosa buffa è stato lo sguardo del proprietario del negozio che ci ha visti come possibili acquirenti, in quanto non aveva mai visto circa 3.000 Corone tutte in una sola volta, se si pensa che 10 anni fa lo stipendio medio era di 1500 Corone (100 mila Lire).

Finalmente dopo diverse ore di viaggio, dove tra l’altro siamo stati pure fermati dalla polizia locale, (N.B: avevano da poco aperto le frontiere e pertanto i turisti erano visti in malo modo), arriviamo all’Hotel Palma. Prima di tutto era in una via buia senza uscita, davanti ad un sexi shop (con tanto di merce esposta) e a fianco di un …Locale notturno. L’albergo, beh, preferisco non scendere nei particolari, perché a confronto un cesso è molto più “in”. È vero che a 18 anni non si fa caso a molte sfaccettature, ma a tutto c’è un limite.

Il primo giorno a Praga inizia con la conoscenza della nostra guida locale la quale alla sera ci proporrà una piacevole sorpresa (rivelatasi tale per le mie compagne). Ci dirigiamo verso la VLTAVA (il fiume Moldava) e già nelle orecchie mi riecheggiavano le noti sublimi de “La Moldava” del compositore Smetana. È un fiume maestoso, largo, con tantissimi ponti. Uno sguardo a destra ed eccomi a STAROMESTSKE NAMESTI sede del Municipio e del famosissimo Orologio astronomico (risalente al 1410. Nella parte sottostante è visibile un calendario con i segni zodiacali) È semplicemente una meraviglia, un vero spaccato di sublime architettura.

Dietro l’angolo, vicino a NAMESTI MARIANSKE (Piazza Maria, tanto per intenderci) campeggia la statua di Re Carlo IV tutta coperta di neve, dove alcuni ragazzi giocavano a palle di neve.

Gironzolando qua e là si notano piccole piazze con palazzi tutti ben decorati e degli abbaini stupendi. La mattinata si è conclusa con la visita allo STARY ZIDOVSKY HRBITOV (l’antico cimitero ebraico) fondato nella prima metà del XV secolo. Tra le 12.000 stele gotiche (le tombe) vi è anche quella del Rabbino Jeduda Low. Il cimitero è annesso alla Sinagoga al cui interno vi è un piccolo museo con la raccolta di disegni dei bambini durante la deportazione a Mauthausen e Auschvitz: il silenzio è impressionante e le lacrime faticano a trattenersi.

Per il pranzo ci dividiamo in piccolo gruppi. Io e altri 5 compagni, siamo andati con la prof.Ssa di lettere ci siamo diretti alla scoperta di un tipico ristorante dove abbiamo gustato dell’ottima carne. Di ritorno, una scappata alla ZLATA VLICKA (il Vicolo d’Oro). È un insieme di piccole case incorporate nelle fortificazioni gotiche, per poi soffermarmi al n° 22 dove per un certo periodo abitò lo scrittore Franz Kafka.

Tutti siamo in attesa della serata e per non perdere un attimo del fascino di Praga, una visita al famosissimo Bambino di Praga: incantevole! Di ritorno in albergo abbiamo preso il metrò: che avventura! Prima di tutto alla ricerca dei biglietti (6 corone), poi a capire in quale direzione andare. Ma ancora più comica è l’avventura con le scale mobili: da tanto andavano veloci bisognava ancorarsi. Giunti al vagone ad ogni fermata annunciava la stazione di riferimento. Arrivati a destinazione, notiamo che una persona inizia a seguirci. Allarmati prendiamo a correre sino a quando questi con un balzo ci si para davanti. Per fortuna questo tizio, rivelatosi solo il controllore, conosceva un po’ di tedesco (grazie prof.Ssa!!!).

Alla sera ecco la guida che ci porta alla riva della Moldava per un’escursione notturna in battello. Dalle 21 alle 23 tutta la comitiva (eravamo tre classi per un totale di 45 partecipanti) ha ammirato la Praha notturna, somigliante ad un presepio, quando ad un certo punto la guida ci ha detto che in quei giorni Tom Cruise stava girando le scene del film “Mission: Impossibile”, le mie compagne hanno dato fuori di matto.

A parte ciò, credo sia stata la gita in battello a darmi la spinta e la passione per iniziare a viaggiare alla scoperta di luoghi meravigliosi.

Il giorno seguente la guida ci ha portato a visitare il Duomo (pieno gotico, un misto tra quello di Milano e quello di Colonia) con la cripta dorata di San Venceslao, poi a PRAZSKY HRAD, noto come il Castello di Praga, dove alle 12 in punto è stato possibile vedere il cambio della guardia.

Con questa visita, la guida, che sapientemente ha accompagnato con i suoi occhi Praga, ci ha salutato e noi, come ringraziamento abbiamo dato una piccola mancia: beh, si è messa a piangere perché ha raccolto l’equivalente di ben 5 stipendi.

Durante il pomeriggio un ultimo sguardo alla Moldava, alla Città Vecchia con l’orologio astronomico, al Vicolo d’oro e …Allo shopping.

Il mio racconto termina qui. Che cosa mi è rimasto negli occhi? 1) lo sguardo dolce di una vecchina che, per poche corone, vendeva mazzetti di viole, 2) il cimitero ebraico con il museo, 3) il poliziotti con tanto di manganello all’interno dell’allora primo Mc Donald’s di tutta la Repubblica Ceca.

Ma tra tutti, di sicuro, l’amore che ho maturato per questa splendida città, anche a distanza di ben 10 anni.

Roberto



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