Gran loop dell’ovest, Portogallo, Francia e Spagna

18 giorni di viaggio, 6302 chilometri percorsi tra Francia, Spagna e Portogallo sono i numeri importanti di un gran viaggio che ci ha portato attraverso buona parte della penisola Iberica. Abbiamo viaggiato in 4, con moglie e 2 figli ormai adolescenti cercando ovviamente di economizzare su vitto e alloggio ma senza mai rinunciare a un minimo di...
Scritto da: Paolo1972
gran loop dell'ovest, portogallo, francia e spagna
Partenza il: 08/08/2007
Ritorno il: 26/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
18 giorni di viaggio, 6302 chilometri percorsi tra Francia, Spagna e Portogallo sono i numeri importanti di un gran viaggio che ci ha portato attraverso buona parte della penisola Iberica.

Abbiamo viaggiato in 4, con moglie e 2 figli ormai adolescenti cercando ovviamente di economizzare su vitto e alloggio ma senza mai rinunciare a un minimo di qualità e comfort.

Per l’alloggio abbiamo, cercato nei limiti del possibile di partire già con la prenotazione e come in altri viaggi precedenti ci siamo soprattutto appoggiati agli hotels del gruppo www.Accorhotel.Com che garantisce un ottimo rapporto prezzo/qualità.

Abbiamo, nei limiti del possibile, cercato di arrangiarci con un’unica camera utilizzando anche un comodissimo letto singolo che si autogonfiava e soprattutto si autosgonfiava in non piu’ di 2 minuti ( mitico!!) garantendo un comfort senza pari !! Nel racconto ci siamo soffermati soprattutto sugli aspetti logistici e, solo in grandi linee su quelli culturali, che si possono reperire in qualsiasi buona guida.

Come la Routard, accanto ad ogni località ci siamo divertiti a dare un giudizio, ovviamente personale, che sintetizza le nostre impressioni sul luogo.

**** Vale il viaggio *** Da non perdere ** Merita una sosta * Deludente Mercoledì 8 Agosto 2007 Partenza da Novi Ligure in mattinata e subito a poche decine di chilometri da casa veniamo sorpresi da un nubifragio che all’altezza del Turchino ci costringe a fermarci a causa di una violenta grandinata, gran bell’inizio della nostra avventura !! Verso Genova la situazione migliora ma per i primi trecento Km le schiarite si alternano agli scrosci di pioggia. Intorno all’una il sole ha la meglio e pranziamo al sacco in un’area di servizio già in territorio francese.

SAINTES-MARIES-DE-MER *** Arriviamo nel primo pomeriggio in Camargue, eravamo stati qui due anni fa a Pasqua e il posto ci era veramente piaciuto, entriamo in paese e ci spostiamo sul lungomare in un parcheggio a pagamento(3 Euro). Stiamo in spiaggia tutto il pomeriggio approfittando del bel sole e dei sevizi gratuiti. Verso sera ci avviciniamo al centro per cenare e veniamo attirati da una splendida paella che faceva bella mostra di se sul corso principale, spendiamo circa 50 Euro per 4 paelle pessime e tiepide, da evitare !! A parte la cena la cittadina e’ sempre bellissima e consigliamo a chi passa di qui anche la classica minicrociera in battello lungo la Camargue e se siete fortunati anche la corrida ( ecologica) presso l’arena in centro.

E’ già buio quando arriviamo all’Etap di Arles dove avevamo prenotato spendendo 48 Euro, camera piccolina ma con aria condizionata.

Giovedì 9 Agosto 2007 Dopo una ricca colazione partiamo per la nostra seconda giornata francese, il tempo si e’ rimesso alla grande e in tarda mattinata raggiungiamo la nostra prima tappa: CARCASSONNE ** Arriviamo in città e parcheggiamo senza difficoltà a pagamento davanti all’ingresso delle mura. C’e’ un mare di gente che si riversa per le belle stradine creando quello che noi chiamiamo “effetto S.Marino”. La città era la più importante fortezza catara ed è caratterizzata da due cinta murarie ancora in perfetto stato di conservazione ed un castello nel cuore delle fortificazioni. Ci fermiamo per il pranzo in uno dei tanti locali lungo il percorso, oggi mangiamo un ottimo kebab e lasciamo Carcassonne pienamente soddisfatti della visita.

RENNES_LE_CHATEAU ** Tappa particolare legata alla lettura del “Codice Da Vinci”, ringraziamo di cuore il nostro fido navigatore che ci ha portato senza problemi davanti all’ingresso della chiesa altrimenti difficilmente raggiungibile… Non ci aspettavamo nulla di particolare da questa singolare visita, anzi pensavamo di essere gli unici pazzi ad essersi inerpicati fino a qui ed invece troviamo un nutrito gruppo di appassionati e curiosi di saperne di più sulla storia dell’Abbè Sauniere. In chiesa subito ci accoglie l’inquietante effigie del diavolo che regge l’acquasantiera e seguiamo le strane iscrizioni sparse lungo i muri che hanno creato tante leggende, poi si accede agli appartamenti di Sauniere ed infine alla particolare Torre di Magdala da lui stesso fatta costruire.

Da segnalare un simpatico negozietto di libri antichi dove la leggenda viene alimentata in varie lingue…All’interno anche una riproduzione a grandezza naturale della famosa acquasantiera.

LOURDES ** Ci rimettiamo in viaggio verso Lourdes evitando l’autostrada ma il tragitto si presenta più lungo del previsto e arriviamo intorno alle 19.00. La sosta a Lourdes era inevitabile, anche se non particolarmente legati a questo tipo di approccio alla fede, passare a poche decine di km dal santuario e non visitarlo era per noi quasi impossibile. La visita del sito e della grotta e’ stata molto gradevole, senza la ressa dei fedeli e complice una giornata splendida con un clima mite si sono create le condizioni ideali per apprezzare la bellezza oltre la misticità del luogo. Ci siamo poi spostati verso la basilica superiore dove si gode una vista stupenda su tutta la zona dell’apparizione e dove intorno alle 21.00 cominciavano a giungere i fedeli per la funzione e per la processione serale.

Lasciato il santuario ci avviciniamo a Tarbes dove abbiamo prenotato l’Etap(42 Euro) per la notte non prima di esserci fermati a cena al Buffalo Grill per noi ormai tappa obbligata ogni volta che veniamo in Francia, carne ottima a prezzi ragionevoli.

Venerdì 10 Agosto 2007 BIARRITZ *** Lasciamo Tarbes intorno alle 9.00 e raggiungiamo senza problemi la famosa località balneare francese ci fermiamo poco fuori dal centro in una bella spiaggia protetta da due grandi falesie, fa caldo e c’è parecchia gente ma la spiaggia è enorme ma con parecchie docce e servizi , molti ragazzi fanno surf ma rigorosamente in muta…L’acqua e’ gelida !! facciamo anche noi un veloce bagnetto e pranziamo al sacco in un’area attrezzata davanti alla spiaggia. Con calma raggiungiamo il centro e parcheggiamo in prossimità del Casino. Da qui passeggiamo sul lungomare fino a raggiungere il Porto Vecchio da cui inizia la zona pedonale.

Si, Biarritz ci piace proprio… SAN SEBASTIAN ** Lasciata la Francia superiamo poco dopo il confine spagnolo e siamo già a San Sebastian , l’equivalente spagnolo di Biarritz , bella ed elegante, riusciamo a parcheggiare sul lungomare , vorremmo saggiare anche le acque spagnole ma la spiaggia e’ stracolma e non invita al bagno…Entriamo nel centro della città molto bello e pulito passeggiamo tra i viali e le ville signorili , gran bella città ma Biarritz… BILBAO * Verso sera ripartiamo con destinazione Bilbao con l’intenzione di visitare solo l’area del museo Guggeneim, altri viaggiatori avevano sconsigliato di entrare nel centro storico. Non entriamo nel museo, sono ormai le 20.30, ma ci limitiamo a passeggiare piacevolmente nel nuovo quartiere sorto intorno al Guggeneim con strani parchi giochi per bambini e incredibili giochi d’acqua, al tramonto ci dirigiamo per la cena nel vicino centro commerciale che offre a prezzi stracciati specialità di tutto il mondo, la cosa simpatica e’ che ognuno prende quello che vuole ma e’ possibile mangiare tutti nello stesso tavolino.

Con la pancia piena raggiungiamo il terzo Etap Hotel del viaggio, ovviamente già prenotato dall’Italia per 45 Euro, camera molto grande e aria condizionata inutile, questa sera a Bilbao fa freschetto.

Sabato 11 Agosto 2007 Oggi ci aspetta una giornata di trasferimento piuttosto pesante. Partiamo intorno alle 8.30 con l’intenzione di ripercorrere almeno in parte il Cammino di Santiago.

Abbiamo appuntamento con un’altra famiglia che ci ha preceduto in camper a Santiago de Compostela questa sera o al massimo domani in mattinata.

BURGOS *** In mattinata raggiungiamo Burgos, prima tappa del giorno, il navigatore ci porta proprio di fronte alla splendida Cattedrale, paghiamo l’ingresso e la visitiamo rimanendo colpiti dalla bellezza e dalla ricchezza dei decori. Nel nostro giro veniamo in contatto con i primi pellegrini che giustamente hanno ingresso gratuito in chiesa. La giornata non caldissima invita a visitare anche il centro della cittadina, con calma riprendiamo la macchina e cominciamo a seguire il percorso sulla falsariga del Cammino.

IL CAMINO DE SANTIAGO ** Incrociamo solo sporadicamente i pellegrini, siamo ancora troppo distanti da Santiago, il Camino de Santiago inizia da Roncisvalle ma probabilmente non tutti se la sono sentita di fare il percorso completo la maggior parte ha preferito iniziare il percorso in una tratta successiva . Inoltre le strade non sempre coincidono con i sentieri e percio’ e’ molto più facile incontrare quelli che hanno scelto di muoversi in bicicletta. Per il pranzo ci fermiamo a Corion de los Condes, un simpatico paesino dove mangiamo il Menù del Pellegrino in una rustica trattoria dove veniamo serviti su tavolacci con ciotole di terracotta, mangiamo paella, carne o pesce con contorni vari, dolce, vino e acqua per 8 Euro!! Ce ne fossero di posti così !! all’uscita del locale infatti si era già formata una nutrita coda di turisti, pellegrini e locali.

Riprendiamo il tragitto che non presenta nulla di particolarmente significativo fino all’arrivo a Leon LEON ** Bella cittadina, merita sicuramente una visita, anche qui il cuore del centro storico storico e’ la Cattedrale. Noi parcheggiamo in prossimita’ della chiesa di S.Isidoro e da qui la raggiungiamo attraverso il corso principale.

Non è Burgos ma proprio perche’ piu’ raccolta a noi e’ piaciuta molto.

Il centro al pomeriggio e’poco animato, ne approfittiamo per fare un po’ di shopping visto che anche qui e’ tempo di saldi.

Per dormire questa sera non abbiamo prenotato nulla e l’intenzione era di raggiungere Lugo e qui fermarci per la notte ma siamo un po’ in anticipo sui tempi di marcia e decidiamo di proseguire.

Chiamo Fabrizio, il mio amico che con famiglia e camper ci sta aspettando a Santiago e chiedo di controllare la disponibilità di alcune pensioni in centro, purtroppo sono tutte al completo, siamo sotto ferragosto e di sabato… SANTIAGO DE COMPOSTELA (1) **** Sono le 21.00 e decidiamo di fermarci qualche km prima di Santiago per cercare da dormire, siamo fortunati, al primo tentativo troviamo posto in una piccola pensione, 2 belle camere doppie nuovissime e con servizi, per 70 Euro. Scarichiamo i bagagli e subito ci dirigiamo verso Santiago che dista una decina di km, qui incontriamo i nostri amici e con loro andiamo subito nella piazza della Cattedrale.

Santiago non e’ molto grande e si snoda praticamente intorno alla sua Cattedrale, la piazza e’ piena di pellegrini, soprattutto ragazzi che cantano e scherzano, Santiago è un’altra meta importante della Fede che qui e’ vissuta in modo piu’ gioioso e spontaneo rispetto a Lourdes. Lungo le strette viuzze si susseguono un numero impressionante di locali a quest’ora stracolmi. E’ davvero tardi e dobbiamo accontentarci di cenare al Burger King. Rientriamo alla pensione e anche qui come a Bilbao l’aria condizionata e’ inutile, anzi la copertina ci fa proprio piacere.

Domenica 12 Agosto 2007 SANTIAGO DE COMPOSTELA (2) **** Facciamo colazione alla pensione e alle 9.30 siamo già a spasso per Santiago.

Visitiamo la Cattedrale e ci soffermiamo qualche istante sulla tomba di San Giacomo, al centro della Navata fa bella mostra di se la grande corda su cui viene collocato il Botafumeiro, un po’ il simbolo della città e riprodotto in un’infinità di oggetti.

E’ domenica e la cittadina e’ presa d’assalto dai fedeli, passeggiare per il centro e’ molto piacevole, c’e’ il sole ma devo intuire che qui non fa mai caldissimo… L’idea e’ di assistere a mezzogiorno alla messa solenne in onore dei pellegrini e di vedere in azione il grande incensiere, un consiglio, andate in chiesa per tempo, quando questa e’ piena vengono chiuse le porte, noi entriamo alle 11.30 e alle 11.45 il portone viene chiuso. La Messa dura un’oretta e la ressa e’ tanta, al termine della cerimonia finalmente entra in funzione il Botafumeiro, il grosso incensiere che si dice venisse usato nell’antichita’ anche per coprire gli odori della marea di pellegrini.

L’incensiere e’ alto circa un metro e mezzo ed e’ azionato da 14 persone che lo fanno oscillare per tutta la navata laterale fino al soffitto, che dire… bello ed emozionante! Emoziona noi che siamo venuti in macchina, pensate ai pellegrini che hanno fatto centinaia di km per essere qui. Usciamo che e’ ormai ora di pranzo, mangiamo un panino lungo le vie della citta’, recuperiamo la macchina e ripartiamo per Cabo Finisterre.

CABO FINISTERRE ** Il pellegrinaggio a Santiago di regola finisce nella Cattedrale di San Giacomo ma in realtà i pellegrini nella tradizione raggiungevano Cabo Finisterre e di fronte all’oceano raccoglievano una conchiglia a dimostrazione del loro viaggio. Noi raggiungiamo il capo solo perche’ e’ il punto piu’ ad ovest della Spagna e da qui si gode un panorama stupendo. Davanti al Capo ci sono due grandi parcheggi da cui si accede al faro e qui, ovviamente ci sono le immancabili bancarelle per acquistare le conchiglie ricordo.

Il nostro viaggio prosegue in direzione del Portogallo e decidiamo di viaggiare lungo la costa, la strada e’ panoramica ma molto tortuosa e ci impegna piu’ del previsto, rientriamo in autostrada a Pedron quando ormai la giornata volge al termine. Anche questa sera non abbiamo prenotato nulla per la notte, proseguiamo fino al tramonto ed usciamo alla prima uscita disponibile: Ponte da Lima. Siamo in Portogallo e portiamo indietro le lancette degli orologi, abbiamo guadagnato un’ora.

All’ingresso del paese chiediamo al primo Residencial che troviamo, abbiamo fortuna anche questa volta, la suite e’ libera e la affittiamo per 75 Euro con colazione, posati i bagagli ci dirigiamo verso il centro per cenare. La cittadina e’ piu’ grande di quello che sembrava a prima vista e questa sera c’e’ festa grande, seguiamo il fiume della gente e oltre le bancarelle arriviamo allo stand dove ci sono i ristoranti ma qui il caldo e’ insopportabile e decidiamo di spostarci verso un bel ristorante che ci ispira piu’ fiducia. Al ristorante Encanada mangiamo molto bene, minestra, bacalau, carne ai ferri con contorni misti , dolce , vinho verde e caffè per meno di 10 euro a testa.

Lunedì 13 Agosto 2007 BRAGA ** Braga e’ una cittadina, piacevole e accogliente, raggiungiamo il centro storico attraversando la piazza principale caratterizzata da una grande fontana e da ampi giardini in stile moderno. Il cuore di Braga e’ la Sé, la Cattedrale, quasi nascosta tra le case, per trovarla dobbiamo chiedere aiuto ad un vigile. Dentro incontriamo una troupe che sta facendo un documentario sulla Cattedrale e ne approfittiamo per fare delle riprese stupende, proseguiamo la passeggiata in centro scoprendo un incredibile giardino fiorito incastonato tra gli antichi palazzi.

SANTUARIO DO BOM JESUS *** A pochi km da Braga arriviamo al Bom Jesus, la tappa principale di oggi.

Il santuario e’raggiungibile da una singolare scalinata che s’inerpica fino alla sommità della collina, sono circa 600 scalini. Noi per non esagerare siamo saliti con una piccola funicolare (1 Euro) e siamo scesi a piedi, il consiglio e’ comunque di fare la scalinata a piedi o in salita o in discesa .La scalinata monumentale e’ l’elemento principale della visita. La chiesa del santuario non e’ nulla di che, invece molto belli sono i giardini pensili a fianco del santuario sovrastati da un singolare gazebo, da qui potrete godere uno splendido panorama su tutta la valle sottostante, questa escursione non deve mancare in un vostro viaggio in Portogallo.

GUIMARAES *** Il cuore di Guimaraes e’ il Palazzo del Duchi di Braganca, il parcheggio e’ piuttosto difficoltoso perche’ e’ perennemente preso d’assalto dai turisti e si e’ costretti a trovare posto nelle stradine laterali del quartiere medioevale. Il Palazzo, ricco di mobili e arredi, piacevole e fresco da visitare, e’ molto bello e circondato da uno splendido parco, da evitare invece la visita al castello. Il quartiere medioevale comincia ai piedi della collina del Palazzo dei Duchi, e’ un dedalo di viuzze cui cui si passeggia piacevolmente e anche se molto turistico nel borgo i prezzi sono piuttosto bassi come un po’ in tutto il Portogallo. Riprendiamo la macchina rimasta al sole da alcune ore e ci avviciniamo a Porto.

PORTO (1) *** Per questa sera non ci sono problemi di Hotel, abbiamo gia’ prenotato dall’Italia due notti al Mercure di Porto spendendo 120 Euro in totale, qui vorrei aprire una parentesi sui costi delle camere, prenotando in anticipo via internet e’ possibile ottenere tariffe strepitose, il costo pieno della camera e’ di 150 Euro al giorno noi la abbiamo pagata solo 60, in linea con i prezzi delle pensioncine lungo il percorso. Ovviamente dovete pagare in anticipo e la tariffa non e’ rimborsabile. Il problema questa sera e’ del mio amico con il camper, quindi grazie al Garmin raggiungiamo il Campeggio di Prelada nella periferia Nord di Porto, purtroppo e’ chiuso e il mio amico con altri camperisti decidono di sistemarsi in una zona adiacente. Intanto noi raggiungiamo in nostro Hotel in piazza de Batalha, sistemiamo la macchina per due giorni in un garage di fronte all’hotel e dopo una splendida doccia ( un 4 stelle e’ sempre un 4 stelle) cominciamo ad avviarci verso il centro per cenare. Il primo impatto con Porto è un po’ così… sono le 21.30 e la zona della Ribeira, nelle viuzze laterali non e’ proprio il massimo, noi abitiamo vicino a Genova e diciamo che e’ come andare nella zona dei carruggi la sera, niente di particolare, pero’ e’ meglio evitare. Raggiungiamo piazza della Ribeira e qui entriamo nella vera zona turistica, un mare di locali affacciati lungo il fiume Douro che guardano al Ponte Louis I e a Vila Nova de Gaia sull’altra sponda, uno spettacolo!! Ceniamo al restaurante Marina, consigliato dalla Routard, siamo in 8 e trovare posto non e’ facile, qui non esistono le prenotazioni, ma con un po’ di fortuna riusciamo a sederci, il panorama e’ stupendo, l’attesa sara’ lunga e nel frattempo divoriamo i soliti antipastini che accompagnano il pane. Mangiamo molto bene, io consiglio arroz con mariscos, con una porzione ci mangiate tranquillamente in due, in 8 paghiamo poco piu’ di 80 Euro. Passeggiamo fino all’hotel, siamo stanchi morti e domani ci aspetta la visita della città.

Martedì 14 Agosto 2007 PORTO (2) *** Oggi giornata dedicata completamente alla visita della città.

Facciamo colazione in una bellissima pastelaria a due passi dall’albergo, 4 paste 3 cappucci e un caffè: 5,50 Euro, arriviamo fino alla stazione di Sao Bento, splendidamente ricoperta di azulejos, qui incontriamo i nostri amici e dopo aver fatto il biglietto giornaliero sui mezzi pubblici (3,80 Euro) cominciamo la visita.

Porto, e’ molto particolare è “sgarrupata”, ci sono intere vie nel centro storico in stato di degrado e la pulizia non e’ un granchè, la Sé si trova a due passi da Sao Bento, piuttosto massiccia e cupa non ci e’ piaciuta molto. Sempre a piedi andiamo in piazza della Libertade, il vero centro di Porto da cui prendiamo la Metro per andare al mercato do Bolhao. Questo e’ uno splendido mercato al coperto dove troverete la vera città, bancarelle di ogni tipo disposte sui due piani della struttura in ferro, dove fare un po’ di shopping a prezzi stracciati e eventualmente mangiare, ci vuole comunque il becco buono… A due passi dal mercato si trova Rua de Santa Catarina, il salotto buono della città, i più importanti negozi si affacciano sulla strada e qui trovate anche il Cafè Majestic uno dei bar storici di Porto. All’ora di pranzo, seguendo le indicazioni della fida Routard entriamo nel centro commerciale Rua Catarina, dove all’ultimo piano si affacciano numerosi ristorantini nella ricostruzione molto bella di una via portoghese. Una sosta ideale per riprenderci dal caldo e dalla fatica. Mangiamo molto bene a quattro soldi e quando usciamo siamo pronti a ributtarci nella città. Riprendiamo la metro per andare nella zona della Ribeira a vedere la chiesa di Sao Francisco, una chiesa sconsacrata con ricchissimi decori sospesa dalle celebrazioni perche’ in palese contrasto con la povertà della popolazione circostante, forse il più bel monumento della città, passiamo anche vicino al palazzo della Bolsa ma lo ammiriamo solo da fuori. Intorno alle 16.00 ci avviamo con i mezzi verso Vila Nova de Gaia dall’altra parte del fiume Douro. Ci arriviamo con un po’ di difficoltà, i mezzi pubblici sono nuovissimi ma sono pochi e la metro raggiunge solo una parte del centro. Teoricamente vedendo la cartina uno sarebbe tentato, visto le distanze minime, di girare Porto a piedi, attenzione i quartieri sono su colli e sarebbe durissima… A Vila Nova de Gaia visitiamo la cantina Ramos Pinto, forse quella che offre il giro più completo ed oltretutto si affaccia sul fiume. Paghiamo 3 Euro per la visita guidata che in circa un’oretta ci porta tra gli uffici e le cantine della famosa marca di porto e per la degustazione finale, ottimo il porto bianco ghiacciato che in Italia non avevo mai provato. Visitiamo ancora un paio di cantine sul lungofiume ma senza soffermarci troppo, sono le 19.00 e i nostri piedi piangono, e’ ancora presto per cenare nei ristorantini del lungofiume, quindi decidiamo di riprendere la metro e tornare al centro commerciale di Rua Catarina dove ci facciamo una pastasciutta tutto sommato accettabile e stremati rientriamo a Praca de Batalha in hotel.

Mercoledì 15 Agosto 2007 Lasciamo il nostro bell’hotel e dopo la tappa d’obbligo nella pastelaria di ieri mattina ci dirigiamo verso Aveiro. Oggi la giornata non e’ un granchè, e’ ferragosto ma piove a tratti.

AVEIRO * Arriviamo in mattinata ad Aveiro accolti dal coloratissimo stadio, la città e’ caratterizzato da un porto canale che arriva fino nel centro su cui spiccano le strane barche dei pescatori. Parcheggiamo ma ben presto comincia a piovere, nell’attesa che smetta entriamo in una pasticceria per comperare gli ovos moles, il dolce tipico di qui, un denso zabaione racchiuso in un guscio di ostia. Ci facciamo lo zabaione ma il tempo non cambia, quindi riprendiamo il nostro viaggio.

FORESTA DI BUCACO *** Continua a piovere e la cosa ci scombina un po’ i piani. L’idea era quella di fermarsi a Bucaco per fare un pic-nic nella foresta ma la pioggia e la nebbia ce lo impediscono. La foresta si raggiunge tramite alcuni varchi (2,50 Euro)ed e’ incredibile, alberi secolari e vegetazione fittissima fino alla cima dove e’ stato costruito un incredibile hotel di lusso che davvero non c’entra nulla con il paesaggio circostante. Mangiamo comunque in zona i nostri panini pensando a cosa potrebbe essere stata la foresta con un tempo migliore.

TOMAR **** Com’era venuta la pioggia ci ha lasciati nel pomeriggio, per regalarci un bel sole al nostro arrivo a Tomar, una delle tappe a cui tenevamo di piu’ nel viaggio. Non avendo prenotato in anticipo andiamo subito alla pensione Uniao, consigliata da numerosi viaggiatori. Abbiamo fortuna, troviamo subito posto una bella camera, vecchiotta ma immacolata per 45 Euro con bagno privato e colazione. Risolto il problema del dormire ci dirigiamo più sollevati alla meta principale di oggi: il Convento do Cristo. Tappa obbligata di chi visita il Portogallo e’ un castello dei templari che vi sorprenderà piacevolmente. Ritirate la cartina alla cassa(4,50 Euro) e cominciate il vostro giro in piena autonomia, non essendoci arredi e’ data la più ampia libertà di movimento nel perimetro del castello. Bellissima la chiesa rotonda dove i templari seguivano la messa a cavallo e sorprendenti le celle dei monaci, il refettorio e le cucine. Terminata la visita provate e gettare la cartina e a muovervi liberamente dentro il castello: un vero labirinto, i ragazzi , e non solo, si sono divertiti un mondo a perdersi nei saloni, nei chiostri e negli innumerevoli passaggi. A parer nostro questa visita giustifica da sola il viaggio. Pienamente soddisfatti rientriamo in paese per cenare. Nei racconti di altri viaggiatori abbiamo sentito nominare spesso il Dopolavoro della banda musicale, quindi ci mettiamo alla ricerca del locale, cosa non facilissima, comunque, arrivando nella piazza grande dalla via principale prendete la prima a destra e all’altezza del municipio troverete il ristorante. Il locale e’ piccolissimo, non piu’ di una ventina di coperti e troviamo seduti quasi tutti italiani.

Ci serve una signora simpaticissima, mangiamo pesce, carne, bacalau, ottimo lo stufato, con antipastini, dolce, caffe’e bevande varie spendiamo in otto 57 Euro con il conto fatto direttamente sulla tovaglia di carta, fantastico !! Dopocena passeggiamo piacevolmente per il paesino dominato dal castello illuminato fino alla pensione posta nel cuore della zona pedonale, una giornata partita male è veramente finita nel miglior modo possibile.

Giovedì 16 Agosto 2007 Facciamo una ricca colazione nella bella sala comune della pensione e ritroviamo alcuni degli italiani visti la sera prima al ristorante, potenza di internet ! Oggi la giornata è davvero di quelle toste, pochi km ma tantissima carne al fuoco, prima però dobbiamo aspettare le 10.00 per l’apertura di una cartoleria, ieri sera mio figlio ha visto uno zaino e oggi siamo qui per comperarlo.

OUREM * La prima tappa è Ourem, purtroppo oggi c’e’ mercato ed entrare in paese e’ molto difficile, quindi proseguiamo per il castello, ci inerpichiamo in cima alla collina ma il castello ci delude, gran bel panorama ma solo qualche rudere.

FATIMA ** Arriviamo a Fatima intorno a mezzogiorno, parcheggiamo facilmente e raggiungiamo il santuario, la struttura è imponente e qui vale lo stesso discorso fatto per Lourdes, sono luoghi di Fede che devono essere valutati non solo da un punto di vista architettonico. La spianata davanti al santuario è impressionate ma quello che subito notiamo è il gran numero di fedeli che per voto alla madonna percorrono la spianata in ginocchio. Una fila enorme invece porta i ceri che vengono gettati in un’unica pira al lato della piazza. Santiago ci ha colpito per l’allegria dei pellegrini, Lourdes per la tranquillità e Fatima per l’intensità con cui viene vissuta la Fede. Pranziamo al sacco in una zona attrezzata vicino al parcheggio e ripartiamo alla volta di Batalha.

BATALHA *** Il monastero di Batalha fu fatto erigere intorno al 1400 per ricordare la vittoria contro gli spagnoli, in onore della Vergine. L’edificio e’ imponente ed offre un singolare connubio di sacro e profano, infatti all’interno della Sala do Capitulo sono vegliate dai commilitoni le salme dei Militi Ignoti portoghesi. Interessante anche il piccolo museo a fianco a loro dedicato.

ALCOBACA *** Dopo un piccolo trasferimento raggiungiamo Alcobaca l’ultimo dei tre monumenti che possono essere visitati con un unico biglietto (12 Euro). Il monastero è legato alla triste storia di Pedro ed Ines, una storia stile Romeo e Giulietta in salsa lusitana. Le tombe dei due amanti sono poste nelle navata laterale della chiesa e sono meta di molti visitatori. La visita del monastero e’ molto piacevole e meritano un appunto gli incredibili camini delle cucine. Sia Alcobaca che Batalha meritano una visita accurata ma Tomar …Ci fermiamo nella zona pedonale di Alcobaca e ne approfittiamo per un piccolo spuntino e per goderci il fresco di una vicina zona verde.

Anche questa sera abbiamo la necessità di cercare una camera per la notte, l’intenzione e’ quella di raggiungere Obidos e qui cercare alloggio. Arriviamo ai piedi del castello intorno alle 20.00 e cominciamo subito la ricerca ma senza molto successo, non ci sono camere, ma avrebbero avuto comunque prezzi proibitivi. La Routard dice che qui i prezzi sono almeno il doppio rispetto al resto del Portogallo e noi lo confermiamo. Facciamo ancora un paio di tentativi verso il centro storico senza molta convinzione, oltretutto si e’ alzato un vento gelido e fa un freddo cane. Obidos è molto bella ma non siamo nelle condizioni di apprezzarla più di tanto. Decidiamo di riprendere l’auto e raggiungiamo Torre Vedras, l’unico centro abitato nelle vicinanze degno di nota e che ha qualche pensione. Troviamo subito posto in centro presso il Residencial Moderno, ci accoglie la simpatica e disponibile padrona che ci offre una quadrupla (55 Euro). Andiamo subito alla ricerca di un ristorante e attratti dal nome italiano ci fermiamo da Nicola, mangiamo bene: minestra, bistecca, sardine alla griglia, dolce, birra, acqua e caffe’ per circa 40 Euro in 4.

Venerdì 17 Agosto 2007 SINTRA **** Ci diamo appuntamento alle 9.00 con gli amici al casello di Torre Vedras, loro si erano fermati ad Obidos per la notte. L’obiettivo principale di oggi è Sintra.

Siamo già nel parco in mattinata e notiamo subito un aumento vertiginoso del traffico vista la vicinanza a Lisbona. I monumenti di Sintra sono tali e tanti che siamo stati costretti ad una scelta. Seguendo le indicazioni di altri viaggiatori abbiamo deciso di visitare il Palacio da Pena e la Quinta da Regaleira. Costeggiamo il Palacio Nacional con i suoi incredibili camini e ci avviamo verso la collina dove si erge il Palacio da Pena, consigliamo vivamente di arrivare al mattino sul presto, i parcheggi sono pochi e difficoltosi, il mio amico con il camper ha avuto grandi problemi. Raggiungiamo il palazzo con la navetta attraverso lo splendido parco. La ricchezza degli arredi e conseguenti problemi di sicurezza costringono i visitatori a seguire un percorso obbligato e a code sempre più lunghe lungo la giornata. Noi ce la caviamo molto bene e riusciamo ad apprezzare la bellezza e la ricchezza del luogo senza lo stress di code estenuanti. Stanchi ma veramente soddisfatti riprendiamo la macchina e scolliniamo con non poche difficoltà. Pranziamo a base di Pizza Sorrento e Margherita in una pizzeria “italiana” ai piedi del parco. Ristorati e riposati ci dirigiamo verso la Quinta da Regaleira, qui c’è meno coda e la visita e’ piu’ tranquilla. Questa e’ una dimora molto particolare fatta costruire da un ricchissimo imprenditore che seguendo le indicazioni visionarie dell’architetto italiano Manini ha creato una dimora fuori dal comune ma soprattutto un giardino che e’ tutto un programma. Pozzi e gallerie artificiali, statue, piante esotiche, il tutto e’ stato sistemato per stupire e la visita non vi deluderà. Dopo quasi tre ore di visita riprendiamo la macchina in direzione Cabo da Roca.

CABO DA ROCA *** Abbiamo visitato Cabo Finisterre, non potevamo mancare Cabo da Roca.

Anche qui non c’è niente ma quel niente che riempie, c’è un vento incredibile ed è immancabile una foto davanti all’obelisco. C’è gente anche qui e la visita davanti alle scogliere dura solo pochi minuti ma sicuramente ne vale la pena. CASCAIS * Raggiungiamo la località balneare intorno alle 19.00. Molto elegante, è caratterizzata da un bel centro storico e da una zona portuale su cui si affaccia la fortezza. Diciamo che i paesini di mare si assomigliano un po’ tutti, questo e’ solo un po’ piu’ chic. Approfittiamo del parcheggio di fronte ad un grande centro commerciale per cenare.

Stasera si cena giapponese! Con 9.90 Euro ci sediamo, ci viene servita la zuppa del giorno e una grigliatina mista dopodiché ci serviamo liberamente da un tapis roulant dove scorrono i piattini con tutte le specialità del ristorante ( li abbiamo fatti piangere!) tutto ottimo e anche molto divertente. Usciamo intorno alle 21.30, questa sera e per i giorni di permanenza a Lisbona abbiamo prenotato un bungalow nell’unico e grande campeggio di Lisbona per essere vicini agli altri amici con il camper. Malgrado le indicazioni quasi inesistenti, raggiungiamo in pochi minuti il Camping Monsanto grazie al navigatore e prendiamo possesso della casetta, carina anche se non proprio a buon prezzo, 87 Euro a notte. Ci mettiamo comodi e facciamo una passeggiata per il campeggio. Caspita, fa proprio freddino, a dire il vero in tutto il viaggio non abbiamo mai patito il caldo, anzi la sera e il mattino una felpa ci ha sempre fatto comodo. Diciamo che siamo stati fortunati con un clima diverso sarebbe stato difficile muoversi così con facilità nelle ore più calde della giornata.

Sabato 18 Agosto 2007 LISBONA (1) **** Giornata interamente dedicata alla capitale. Partiamo intorno alle 9 con il bus 714 che in circa 40 minuti ci porta in Praca da Figuera, subito acquistiamo la carta 7 colinas valida per i due giorni della nostra permanenza a Lisbona. Prendiamo la Metro e dopo solo una fermata siamo già in Largo Moniz, capolinea del tram 28. La coda non è lunghissima e preso posto nel tram incominciamo la visita attraverso le stradine dell’Alfama. Lisbona ci piace proprio e decidiamo di seguire gran parte del percorso del tram 28, ci fermiamo per visitare la Feira da Ladra, il mercatino delle pulci che si tiene il martedì e il sabato. Sempre con il 28 raggiungiamo il Miradouro de S. Luzia, sicuramente uno dei luoghi più belli e suggestivi di tutta Lisbona e passeggiamo piacevolmente ancora tra le stradine dell’Alfama. Riprendiamo i mezzi e raggiungiamo il Rossio. La fame si fa sentire e seguendo la Routard pranziamo al Buffet Libre a due passi dalla Stazione del Rossio. Se avete fame e’ il posto per voi. Con quattro soldi vi sedete e potete mangiare quanto e quello che volete, il menù e’ piuttosto monotono ma se amate carne alla griglia e verdure e’ il posto giusto. Terminiamo il pranzo con un vero espresso al Cafè Nicola e con una ginjinha in un minuscolo baretto a due passi dal ristorante. A pancia piena imbocchiamo la Rua Augusta, la via dello shopping lisboneta fino alla Praca do Commercio. Dedichiamo buona parte del pomeriggio allo shopping approfittando degli ultimi saldi. Spendiamo le ultime energie attraversando il Chiado e il Barrio Alto con sosta al Cafè Brasileira. Rientriamo sfiniti ma soddisfatti, dopo aver fatto la spesa per cenare, al Camping. La città ci è piaciuta molto, Lisbona è una città da vivere più che da visitare anche per questo abbiamo lasciato a domani i classici monumenti a favore di una bella passeggiata nei quartieri più pittoreschi della città.

Domenica 19 Agosto 2007 LISBONA (2) **** Anche questa mattina prendiamo il Bus 714 e in circa 20 minuti siamo a Belem. La giornata e’ splendida ma alla mattina fa un freddo cane. Intorno alle 9.15 siamo già davanti alla Pastelaria di Belem per i famosi Pasteis. Non abbiamo mai visto una cosa del genere, code da 20/30 fino a 100 metri per comperare le famose paste e questo a tutte le ore del giorno. Ma a quest’ora e’ presto per tutti e non c’e’ coda, incredibile!! Ne approfittiamo e ne prendiamo una confezione (6 pezzi, 5,20 Euro), ancora calde sono ottime ma forse non da giustificare tutta quella coda. Oggi è domenica e i monumenti nazionali sono gratuiti, aspettiamo l’apertura del Mosterio do Jeronimos, alle 10.00 siamo i primi ad entrare. Il monastero è molto bello e merita una visita accurata, soprattutto il ricchissimo chiostro. All’uscita visitiamo anche il museo nazionale di archeologia che si trova nello stesso edificio. Di fronte al monastero ci soffermiamo davanti all’imponente Monumento das Descobertas con la forma della prua di una nave. Da qui raggiungiamo la Torre di Belem, simbolo della città, circondata da uno splendido giardino che rende tutta la zona molto gradevole. Noi l’abbiamo visitata anche all’interno (era gratis) ma l’unica cosa che giustifica il biglietto è lo splendido panorama sul Monastero e la zona circostante. Da qui notiamo la fila incredibile che si accalca all’ingresso del Mosterio do Jeronimos, quando arrivano i bus delle gite organizzate tutto si complica… andateci presto!! Alle 13.00 prendiamo il bus per raggiungere il Parco delle Nazioni, i mezzi pubblici a Lisbona sono tutti nuovissimi ma non molto frequenti e per raggiungere la stazione di Oriente della Metro ci mettiamo parecchio, l’idea e’ di pranzare al centro commerciale Vasco de Gama ma pare che la stessa idea l’abbia avuta mezza Lisbona. Con molti problemi riusciamo a sederci e a mangiare. Quanta gente!! Il centro commerciale e’ enorme, mai vista una cosa simile, centinaia di negozi di ogni tipo e come al solito all’ultimo piano i ristoranti. Il Parco delle Nazioni è l’altra faccia di Lisbona, quella moderna e tutto sommato uguale a tutte le metropoli del mondo. Tralasciamo la visita all’acquario e decidiamo di dedicare il resto del pomeriggio al Padiglione delle Scienze, scelta azzeccata, i ragazzi, e non solo loro, si sono divertiti un mondo attraverso le sale di questo particolare museo dove ci si diverte in modo singolare ed intelligente. Rientriamo al Camping in tempo per un bagno in piscina ed una partitella a calcio. Dopo una doccia ristoratrice usciamo per cenare, raggiungiamo ancora Belem e qui troviamo un ristorantino sulla via principale che segnaliamo volentieri si chiama Sagitario (R. De Belem,10), non più di venti coperti, ambiente familiare e cibo ottimo, 9 Euro a testa. Usciamo che sono quasi le 23.00 e davanti alla famosa pastelaria ci sono ancora almeno 20 metri di coda !!! Lunedì 20 Agosto 2007 Dopo tanti giorni trascorsi insieme questa mattina, come già previsto, ci separiamo dai nostri amici, loro devono rientrare in Italia e i trasferimenti con il camper li costringono ad anticipare il rientro. Noi ci dirigiamo invece verso l’Algarve, nostra prossima tappa.

CARRAPATEIRA * Dopo un tranquillo trasferimento all’ora di pranzo siamo a Carrapateira. Il paese è minuscolo, anche troppo, forse pensavamo a qualcosa di diverso… Mangiamo un paio di panini in uno dei tre bar indicati dalla Routard dopodiché andiamo alla Praia do Amado ad un paio di km dal paese. La spiaggia è bellissima ed è il paradiso dei surfisti, quindi vento fortissimo ed acque gelide che non invitano assolutamente al bagno. Dopo alcuni km di sterrato, non proprio tenero, si raggiunge la Praia de Bordeira, altra spiaggia stupenda circondata da dune che attenuano leggermente il forte vento. Le spiagge sono bellissime e selvagge ma adatte agli appassionati di surf, quindi decidiamo di proseguire e di entrare in Algarve. L’Algarve e’ a tutti gli effetti un’entità separata dal Portogallo, la vita è estremamente più cara e i servizi si avvicinano molto a quelli che potreste trovare nella vicina Spagna, anche il clima è diverso, più caldo e afoso ed invita ad andare in spiaggia.

PORTIMAO * Raggiungiamo Portimao, passeggiamo nel centro di quella che ormai può considerarsi una colonia inglese. Diciamo che queste cittadine di mare si assomigliano un po’ tutte, cresciute a dismisura negli ultimi anni hanno creato spazi residenziali e commerciali dove prima non c’era nulla. Niente a che fare con la Portimao che abbiamo incontrato più di vent’anni fa. Arriviamo all’ufficio informazioni e cerchiamo una camera per la notte, ci propongono due camere e la più economica a 121 Euro a notte !! Caspita anche i prezzi sono diventati inglesi! Valutiamo il da farsi e decidiamo di spostarci verso l’interno e cercare lì da dormire, scelta azzeccatissima.

SILVES ** Paese arroccato intorno al suo bel castello a circa 15 km dalla costa. Si trova in una posizione ottimale, come base per visitare la zona occidentale dell’Algarve. Con l’aiuto della gentilissima signorina delle Informazioni turistiche troviamo subito da dormire in centro paese da Dona Isabel in Rua Candido dos Reis, una camera vecchiotta ma immacolata con uso cucina per due notti, 80 Euro. Non ha l’aria condizionata ma è sempre meglio di quegli orribili condomini bianchi, tutti uguali, con arredamento dell’Ikea dove si assiepano gli inglesi. Per cenare non ci spostiamo dal paese e ci fermiamo in un bel locale dove mangiamo molto bene spendendo circa 50 Euro in 4. Terminiamo la serata in un bar poco distante, sorseggiando cerveja e guardando una partita di calcio, loro grande passione, molto più che in Italia. Qui le notizie riguardanti i clubs aprono alla sera i notiziari nazionali.

Martedì 21 Agosto 2007 Più di vent’anni fa eravamo stati in Algarve e ci eravamo trovati benissimo, oggi avevamo intenzione di rivisitare gli stessi posti e di vederne i cambiamenti.

PRAIA DA ROCHA *** E’ la spiaggia più famosa di tutta la costa, la raggiungiamo intorno alle 10.00 del mattino e’ sempre bellissima, l’unica differenza che salta agli occhi è la gran folla che si incontra. Oggi il mare è calmissimo ed invita al bagno ma appena si entra in acqua ci rammenta che questo è oceano e la temperatura non è quella italiana. Passiamo una mattinata piacevolissima e verso le 13.00 ci avviamo a riprendere l’auto quando la troviamo bloccata dalle ganasce… Si, c’era molta gente e ho fatto un po’ di parcheggio selvaggio in una zona di carico e scarico. Confidando nel fatto che le multe per divieto di sosta non vengono trasmesse in Italia… ma lo sanno anche loro e per le auto straniere non si accontentano della bolletta. Poco male, paghiamo i 60 Euro della multa e dopo un’oretta siamo già in strada verso Albufeira.

ALBUFEIRA ** Pranziamo di fronte alla spiaggia e giungiamo alla conclusione che se Portiamo e’ presa d’assalto dagli inglesi qui ad Albufeira siamo in Inghilterra a tutti gli effetti.

Sempre molto bella, non ha perso nulla del suo fascino, anche se pubs, happy hours e gli inglesi che mangiano nei locali a tutte le ore del giorno non hanno nulla a che vedere con le tradizioni e i ritmi del posto.

PRAIA DO CARVOEIRO *** Lasciamo la caotica Albufeira per Carvoeiro dove invece i numeri sono più umani e dove la spiaggia non ci delude, bella, non troppo affollata e con ottimi servizi. Verso sera, prima di rientrare a Silves visitiamo Algar Seco un piccolo sito incantevole dove il mare ha scavato la roccia in modo incredibile. Sono riusciti a mettere un bar ristorante anche qui, ma senza rovinare più di tanto il luogo sempre molto suggestivo.

Anche questa sera decidiamo di cenare a Sives, entriamo nel centro storico e ci fermiamo a cena al ristorante Casa Velha, mangiamo carne e pesce in abbondanza spendendo circa 55 Euro.

Noi eravamo venuti in Algarve più di vent’anni fa ed era stata una vacanza stupenda ma anche molto “avventurosa”. L’autostrada finiva ad Alicante e raggiungere il confine portoghese non era una cosa semplice. Bisognava poi aspettare ore per traghettare oltre il Rio Guardiana e la zona di Albufeira si raggiungeva soltanto seguendo la litoranea. Noi avevamo affittato una villetta a Carvoeiro, a due passi da Algar Seco ad un prezzo ridicolo e per 15 giorni avevamo fatto gli “americani”. Onestamente oggi partire dall’Italia, farsi più di 2000 km per trovarsi prezzi inglesi, spiagge affollate e acqua ghiacciata non è proprio il massimo, forse si salva ancora Carrapateira, ma solo se siete surfisti… Mercoledì 22 Agosto 2007 TAVIRA *** Lasciamo Silves e Dona Isabel al mattino e dopo poco più di un’oretta siamo a Tavira Andiamo subito all’ufficio informazioni per la camera, usciamo con l’elenco delle pensao disponibili. Dopo averne visitate alcune ci fermiamo alla Princesa do Gilao dalla sponda opposta del fiume. Due camere comunicanti, molto belle, con aria condizionata e uno splendido panorama a 70 Euro. Tavira ci piace molto, lontana dal traffico e dagli inglesi di Albufeira, senza palazzoni e grandi alberghi, offre comunque un buon numero di locali e ristoranti intorno alla piazzetta principale e sul lungofiume. Pranziamo in uno snack-bar in centro e rientriamo in camera per un riposino. Ilha de Tavira e’ la spiaggia di Tavira e si raggiunge con venti minuti di traghetto. La spiaggia e’ davvero bella, lunghissima e fiancheggiata da dune, offre il meglio dell’Algarve e, cosa da non sottovalutare, l’acqua non è gelida !! Il problema si pone intorno alle 19.30 quando tutti devono rientrare a Tavira e la coda per il traghetto si fa preoccupante. Un piccolo consiglio, parcheggiate a 4 Aguas. Qui i traghetti sono più frequenti e alla sera dimezzerete la coda.

Per la cena volevamo andare al “O Cantino do Emigrante”, segnalata da altri viaggiatori. Arriviamo ma il locale è pieno, i tavoli sulla strada sono stracolmi e all’interno il caldo è insopportabile. No problem, con il simpatico gestore portiamo un altro tavolino sul marciapiede e il gioco è fatto!! E’ l’ultima serata portoghese e finiamo davvero in bellezza, mangiamo divinamente, minestra, sardine, calamari alla griglia, carne ai ferri, dolce, ecc. Spendendo una quarantina di Euro. Passeggiamo poi verso la piazza centrale, e’ giornata di festa, ci sono bancarelle, musica e tanti turisti.

Giovedì 23 Agosto 2007 Facciamo l’ultima colazione a base di pasteis e con un po’ di malinconia diamo l’addio definitivo al Portogallo.

SIVIGLIA **** Intorno a mezzogiorno stiamo già combattendo con i sensi unici di Siviglia, abbandoniamo per una volta il navigatore e vediamo di parcheggiare in un garage il più possibile vicino al centro. Non vogliamo strafare, l’idea è quella di restare nel Barrio de Santa Cruz, visitando Alcazar, Cattedrale e Giralda. La zona pedonale a ridosso dei monumenti è davvero molto bella, c’è molta gente e si sente parlare molto italiano. Siviglia e Granada sono conosciute come le città più calde di Spagna, la nostra paura era di fare le ultime tappe del viaggio in un caldo soffocante, invece la temperatura non ha mai superato i 30 gradi. Se passeggiate nelle stradine vi accorgerete che sono state coperte con delle tende bianche per cercare di rendere la temperatura sopportabile nelle giornate piu’ calde. Pranziamo in uno snack-bar a base di “vera” pasta italiana, non è un granchè ma e’ da tanto che non la mangiamo ed eravamo in crisi di astinenza. A pancia piena cominciamo il nostro giro dall’Alcazar, con l’aiuto dell’audioguida entriamo nel palazzo reale, ricchissimo di stucchi e azulejos in stile arabo, splendido il Patio de las Doncellas e il Salon des Embajadores.

Dopo l’Alcazar ci spostiamo verso la Cattedrale. Veramente molto bella e maestosa, come grandezza segue solo S. Pietro e St. Paul a Londra. Rimaniamo a bocca aperta davanti all’incredibile pala dell’altare maggiore, di una ricchezza strabiliante !! L’audioguida ci svela altri tesori qui custoditi, tra cui il maestoso monumento funebre a Cristoforo Colombo, la sacrestia che racchiude preziose opere, anche di Goja e il ricco Tesoro della Cattedrale. Dall’interno si accede anche alla torre della Giralda, antico minareto dove, dopo 34 rampe si raggiunge uno dei panorami più belli di Siviglia. Terminata la visita e dopo un ultimo passaggio tra le viuzze della città vecchia ci avviciniamo all’hotel. Per oggi abbiamo prenotato dall’Italia il Novotel spendendo solamente 64 Euro. Sicuramente è il piu’ bell’hotel del viaggio, 4 stelle, a due passi dallo stadio, dalla piscina all’ultimo piano quasi si può vedere il rettangolo di gioco. Facciamo un bel bagno in piscina, dopodiché ci prepariamo per la cena, non abbiamo nessuna intenzione di muovere l’auto, quindi ci spostiamo solo per raggiungere il grande centro commerciale che confina con l’hotel. Qui come al solito raggiungiamo l’ultimo piano per cenare. Questa sera cena in stile americano da Fridays, mangiamo molto bene con il menù a prezzo fisso spendendo 8,50 Euro.

Venerdì 24 Agosto 2007 GRANADA *** Il nostro viaggio volge davvero al termine, resta l’ultima tappa: Granada, un finale sicuramente degno. Intorno a mezzogiorno arriviamo in città, quando si parla di Granada si pensa subito dell’Alhambra, ma sotto il colle che ospita il complesso monumentale, si estende la vera città. Parcheggiamo e ci avviamo verso il centro. Mangiamo un trancio di pizza e un bel gelato passeggiando per le strade del centro, il clima come ieri e’ perfetto e permette di muoverci senza mai soffrire il caldo, Granada è bella, ma la citta’ bassa non offre particolari acuti. Riprendiamo l’auto con l’intenzione di visitare l’Albacin, il quartiere arabo, cerchiamo di muoverci nell’intricato dedalo di viuzze con l’aiuto del navigatore, e dopo esserne usciti con difficoltà, ma sani e salvi, puntiamo diritti all’Alhambra.

La visita dell’Alhambra è limitata ad un numero chiuso giornaliero di visitatori, quindi evitate di presentarvi all’ingresso senza la prenotazione. Questa si puo’ ottenere o tramite internet o in Spagna presso le filiali della banca BBCA. Noi abbiamo prenotato più di un mese fa via internet (11Euro). La visita è libera, invece l’ingresso ai palazzi dei Nazariti e’ vincolato all’orario indicato sui biglietti.

L’Alhambra è stupenda e prendetevi tutto il tempo necessario per visitarla con calma. Noi siamo entrati alle 15.00 e siamo usciti alle 20.00 ed avevamo la visita ai palazzi fissata dalle 18.30. Tralasciamo i particolari che potrete trovare in qualsiasi guida turistica, prendete assolutamente l’audioguida all’ingresso e cominciate a muovervi nel grande parco, noi abbiamo cominciato dal Generalife, il palazzo d’estate con gli splendidi giardini pensili e i giochi d’acqua, per poi raggiungere la cittadella fortificata. Qui abbiamo visitato la Medina e quello che rimane del quartiere degli artigiani fino a giungere ai palazzi, da quello di Carlo V fino ai palazzi Nazariti ricchissimi di decori e stucchi. Per ultima si incontra l’Alcazaba, nel punto più alto è il cuore militare del complesso e da qui si domina la città ed in particolare l’Albacin. Terminata la visita raggiungiamo l’Etap che abbiamo prenotato per la notte. Anche questa volta l’hotel è dislocato nella zona commerciale della città. Ne approfittiamo per fare l’ultimo shopping in terra spagnola e per prendere qualcosa per il viaggio di domani. Questa sera decidiamo di cenare nel ristorante dell’hotel Ibis a fianco. Ci resta il dubbio di come sia possibile mangiare così male in un ristorante tutto sommato carino e non spendendo neanche pochissimo… Sabato 25 Agosto 2007 Oggi è il giorno del rientro, partiamo alle 9,30 facendo come al solito fatica a trovare un bar per la colazione, a differenza del Portogallo in questa zona della Spagna si usa mangiate solamente salato al mattino, toast, prosciutto, uova, ecc. L’intenzione era quella di arrivare a Valencia e qui valutare se fermarci la notte o proseguire per casa. Il tratto di autostrada fino ad Alicante (gratuito) e’ piuttosto ventoso e la giornata non è un granchè, fra continui scrosci di pioggia nella zona montana, arriviamo ad Alicante per il pranzo, usciamo dall’autostrada e ci fermiamo a mangiare in un KFC, pollo fritto, come sempre ottimo, e birra analcolica. Riprendiamo il viaggio e raggiungiamo Valencia alle 17.00, dopo un rapido consulto decidiamo di proseguire, di entrare in città non ne abbiamo molta voglia, per evitare le code facciamo il pieno e ceniamo nell’area di servizio che precede La Jonquera. Ci fermiamo ancora in Francia per un riposino, per poi rientrare a casa nella mattinata di domenica.

Roberto e Sandra Per qualsiasi informazione o dubbio non esitate a contattarci : tetoida@virgilio.It



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