Paris… quelle cité!

Tour Eiffel, Notre Dame, Champs Elysees, les Tuileries, Louvre, Montmartre, Versailles... in soli 3 giorni!
Scritto da: raff176
paris... quelle cité!
Partenza il: 06/03/2011
Ritorno il: 08/03/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Giorno 1: domenica 6 marzo 2011

Volo Ryan Air da Roma Ciampino a Parigi Beauvais delle 7, pagato 95 €. Ovviamente per arrivare a Ciampino sveglia alle 3 del mattino e 8 € di autobus andata e ritorno da Roma, visto che a quell’ora è difficile trovare qualche volenteroso che accompagni all’aeroporto. Partenza in perfetto orario e arrivo con tanto di trombetta per ricordare che la Ryan è molto ma molto paracula. Arrivo all’aeroporto di Beauvais alle 9 in punto. Purtroppo per noi, che non ci eravamo informati, l’aeroporto è a circa 80 km da Parigi, per cui 15€ in più per arrivare a Parigi non preventivati (ovviamente altri 15 € anche al ritorno). Arriviamo alle 11 circa a Place Maillot dove c’è il capolinea degli autobus convenzionati con la Ryan Air, entriamo in metro, ma qui non riusciamo a parlare con nessuno per sapere che biglietto fare per i nostri 3 giorni di soggiorno e allora facciamo un biglietto singolo da 1.70 € ciascuno. Arriviamo alla metro Pasteur facendo un cambio solo. Lì finalmente riusciamo a parlare con qualcuno della RATP, la società che cura le metro a Parigi, e scopriamo che facendo l’abbonamento Paris Visite possiamo girare liberamente per Parigi per 3 giorni. Il nostro problema era legato al fatto che una signora parigina ci aveva detto di fare l’abbonamento per la zona 1, che sarebbe il centro, ma le macchinette automatiche non lo consentivano. Infatti è possibile fare l’abbonamento solo per le zone dalla 1 alla 3 o dalla 1 alla 6 (che comprende anche Versailles). In tutto paghiamo 20.70€ a testa. Non è una leggenda metropolitana: in qualunque zona di Parigi ci si trovi, c’è sempre una fermata della metro! E’ incredibile. Lasciamo le valigie in hotel e paghiamo per 2 notti 59 euro a testa (hotel Atlantique prenotato tramite il sito booking.com, camere carine e accoglienti, anche se un po’ strettine, ma a Parigi questa è la regola). Nel frattempo si sono fatte le 12:30 e quindi decidiamo di mangiare ad una catena di fast food, la SubWay, dove fanno degli ottimi panini ripieni di ciò che si vuole (menù completo per gli studenti a 5€ all’incirca). Accanto c’è anche una boulangerie ed un cafè. Ci avviamo a piedi alla Tour Eiffel, passando per i giardini degli Champs de Mars e poi visita sulla torre: 3.50€ a testa per salire le scale fino al secondo piano (720 gradini più o meno andata e ritorno!). Foto di rito e poi crepes al Trocadero; quindi direzione Champs Elysees, con vista dell’Arco di Trionfo! Poi ancora les Tuileries, il Louvre, che ci limitiamo a vedere da fuori, ed infine siamo arrivati a Notre Dame de Paris, ma sul più bello si è spenta la nostra cara Nikon e abbiamo dovuto ricorrere al vecchio e caro cellulare, sempre utile ad immortalare i vari momenti, anche se non con la stessa risoluzione della cara Nikon. Decidiamo allora di cenare in un ristorantino nel quartiere latino dove prendiamo dei buonissimi raviolini al formaggio e della gustosa pasta con i funghi e pomodorini, spendendo circa 30 €. Il menù fisso era a 12.50€, ma le bibite non erano comprese. Il tempo di arrivare in metro all’albergo e già stiamo dormendo, dal momento che dalle 3 del mattino precedente alle 10 di sera siamo stati in giro fra Roma, aeroporti e Parigi.

Giorno 2: lunedì 7 marzo 2011

Ci svegliamo con l’intenzione di andare alla reggia di Versailles. Prima facciamo colazione con i buonissimi pain au chocolat, dei saccottini al cioccolato divini, e prendiamo un caffè al bar sotto l’albergo, spendendo 1.15€ per il petit pain chocolat e 2 € per il caffè. Compriamo 2 baguette ripiene, 4€ ognuna, i famosi pain bagnat francesi. Un problema da non sottovalutare è quello dell’acqua: in qualunque bar o SubWay o alimentari che sia non ce la si cava con meno di 3 euro per mezzo litro d’acqua. Abbiamo dunque appurato che conviene prenderla in metro ai distributori a 1.70€ o 1.80€ (Evian e Badoit rispettivamente) e ci dirigiamo verso la stazione metro di Bir Hakeim – Champs de Mars. Purtroppo chiedendo al centro informazioni scopriamo che il lunedì la reggia è chiusa, per cui decidiamo di fare un cambio di programma: dal momento che la sera prima Notre Dame non era stata fotografata per via della macchinetta fotografica scarica, decidiamo di tornare ed entrare nella chiesa. La nostra organizzazione forse non è stata ottimale, ma le vacanze non programmate al dettaglio sono le più belle. Entriamo nella chiesa per ammirare lo stile gotico. Una volta usciti avremmo voluto salire sulla torre della cattedrale, ma vedendo la fila decidiamo di rinunciare a salire sulla chiesa. Mangiamo i pain bagnat davanti alla cattedrale e ci avviamo verso Montmartre. Prendiamo la Funicular, dal momento che è gratuita con l’abbonamento Paris Visite. Visitiamo tutto il quartiere degli artisti; decidiamo di prenderci 2 crepes che sono molto più grandi e buone di quelle del giorno precedente a Trocadero e costano anche meno, appena 3€. Continuiamo il pomeriggio facendo tante foto ed infine ci dirigiamo verso il Moulin Rouge. Foto di rito e ritorniamo all’albergo per riposare un po’, dal momento che sono le 7 di sera. Decidiamo di andare a mangiare alle Galerie 88, un caratteristico pub parigino, dove si mangiano cose deliziose ad un prezzo ottimale (menù fisso a 14.30€, l’acqua stavolta ce la portano senza neanche chiederlo, e ovviamente senza farla pagare). E’ un posto davvero molto carino e caratteristico, frequentato soprattutto da giovani del posto, il che ci fa sentire per una notte davvero cittadini di Parigi. Usciti dal locale ci inoltriamo sull’isolotto di Saint Louis, passiamo sull’omonimo ponte e facciamo una miriade di foto in notturna: Parigi di notte diventa un’altra città, magica come nient’altro al mondo. Prendiamo la metropolitana e raggiungiamo la fermata Trocadero, per vedere la Tour Eiffel di notte, dal momento che avevamo voglia di qualche ricordo della torre anche in notturna. I problemi ovviamente sono dietro l’angolo e si può tranquillamente dire che da qui inizia il nostro calvario che culminerà il giorno seguente. La nostra guida dice che il servizio metro termina all’una e un quarto, ma ovviamente all’una già la metro non passa più e quindi dobbiamo scegliere fra il taxi e gli autobus notturni: dal momento che non abbiamo la minima idea di dove si possano prendere i notturni optiamo per il taxi, il che si rivela un’ottima scelta: 7.60€ per arrivare dalla metro Trocadero alla metro Pasteur. Tanto per movimentare la serata, durante il tragitto in una strada in discesa a senso unico veniamo superati da una moto il cui conducente era caduto qualche metro più indietro: il rumore assordante ci spaventa, ma nulla più, ed il tassista ci dice ridendo che anche per quella sera avrà qualcosa da raccontare una volta tornato a casa. Arrivati all’albergo sveniamo immediatamente, neanche il tempo di metterci a letto.

Giorno 3: martedi 8 marzo 2011

La sveglia alle 8 non è molto piacevole, vista la stanchezza accumulata nei due giorni precedenti, ma Versailles ci attende ed altro non possiamo fare che preparare le valigie, lasciare l’albergo e partire alla volta della reggia. Arriviamo alla stazione metro di Bir Hakeim e con un biglietto da 3€ (per il ritorno ce ne vorrà un altro uguale) arriviamo in circa mezz’ora a Versailles (visto che non è compreso nell’abbonamento Paris Visite). Per i cittadini europei con età inferiore ai 26 anni l’ingresso è gratuito: peccato che non ci sia scritto fuori, ma dobbiamo fare prima mezz’ora di fila al bagarino per scoprirlo. Altra fila di 40 minuti per entrare, lasciamo le valigie all’ingresso, dove ci danno un numero per riconoscere le valigie e via alla volta del castello. L’interno è meraviglioso, ma l’esterno ancora di più. Il problema è che fra una cosa e l’altra è già l’una e i giardini sono immensi, ma chiudono alle 5 purtroppo. Per cui per fare più in fretta decidiamo di affittare 2 biciclette (7.50€ per mezz’ora) e riusciamo anche a visitare le Petit Trianon. Alle 16:30 ci avviamo dalla reggia per raggiungere la stazione degli autobus a Porte Maillot, compriamo il biglietto (15€) per l’autobus, ma qui i nostri problemi si trasformano in incubi: l’organizzazione che hanno è davvero pessima. Per coloro (cioè noi) che avrebbero dovuto prendere il volo per Roma Ciampino l’unico autobus disponibile partiva alle 17:45. Noi ovviamente siamo arrivati alle 17:50, per cui la disperazione ci stava divorando. Allora abbiamo pensato di prendere un altro autobus, ma l’addetto ai controlli ha cominciato proprio in quel momento a controllare anche le carte di imbarco. Allora ci facciamo restituire i soldi e per fortuna troviamo altri 4 ragazzi nella nostra stessa situazione. Prendiamo 2 taxi e paghiamo circa 45€ a testa per arrivare all’aeroporto. Alla fine per fortuna è andato tutto bene, perché altrimenti avremmo perso l’aereo e avremmo dovuto trovare un altro mezzo per tornare a Roma. Il problema era tutto legato al traffico, per cui secondo la Ryan Air bisognava stare 3 ore prima alla stazione degli autobus. Purtroppo non hanno fatto i conti con i vari ritardi a cui si può andare incontro in una città grande come Parigi, per cui senz’altro hanno perso 2 clienti dopo questa situazione. Non è certo concepibile che una persona che arriva in ritardo alla stazione degli autobus, per di più 3 ore prima del volo, debba rischiare di perdere l’aereo per la loro organizzazione scandalosa. Il volo è abbastanza tranquillo, ma arrivati a Ciampino, attendiamo almeno 20 minuti per scendere dall’aereo per via del ritardo con cui arriva l’autobus che avrebbe dovuto portarci agli arrivi. Inoltre usciti dall’aeroporto scopriamo che il biglietto che avevamo fatto di andata e ritorno (8€) da Roma Termini a Ciampino non va bene, perché la compagnia con cui l’avevamo fatto è già partita, senza ovviamente aspettarci, per cui ci tocca fare un altro biglietto di 4€. Alla fine dei conti fra autobus taxi e metro, il biglietto aereo, che pure era costato 95€, è arrivato ad un totale di 170€. Chi legge può tranquillamente giudicare. La vacanza è stata comunque molto bella, piena di imprevisti e per questo ancora più emozionante. A mezzanotte nel McDonald di via Giolitti incontriamo uno dei tre ragazzi che avevano preso l’altro taxi e ci divertiamo insieme ad insultare la Ryan Air ed il suo servizio davvero poco efficiente, mentre finalmente riusciamo a gustarci una cena molto tardiva. Il giorno dopo nel prendere la metro a piazza Bologna e nel sentire che il servizio è fortemente rallentato per cause non dipendenti dall’ATAC mi è venuta un po’ di nostalgia delle 14 linee di Parigi, ma è anche questo (soprattutto questo) un segnale del ritorno alla realtà quotidiana.

Raffaele e Aurora

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