5 giorni a Parigi

Praticamente cosa vedere a Parigi disponendo di poco tempo
Scritto da: Sergio C.
5 giorni a parigi
Partenza il: 29/05/2010
Ritorno il: 02/06/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Per il ponte del 2 giugno siamo volati a Parigi, città che ci ha stupito per la ricchezza di cose da vedere e per l’immensità degli spazi.

VOLO: abbiamo prenotato il volo con ampio anticipo, visto che il ponte del 2 giugno era l’unico ponte del 2010…con Air France abbiamo speso circa 60 euro a tratta, decisamente poco considerando il servizio offerto ed i comodi orari di arrivo e di partenza da Roma.

DOVE DORMIRE: abbiamo scelto l’Hotel Eden Montmartre, situato forse nel quartiere più carino di Parigi in una zona tranquilla. L’hotel è semplicemente un due stelle, pertanto non offre servizi particolari ma ci è piaciuto sia per l’ottimo rapporto qualità prezzo, sia per la posizione a 50 metri dalle fermata Jules Joffrin della metro n. 12. Le camere sono piccoline così come il bagno, ma all’interno non manca proprio nulla. Inoltre la colazione era abbondante ed inclusa nel prezzo, dettaglio non indifferente considerando che nei bar di Parigi la colazione è carissima. I piccoli difetti di questo hotel, quali le risicate dimensioni delle camere e dell’ascensore oppure la moquette un po’ datata, scompaiono completamente di fronte al vantaggio di trovare la fermata della metropolitana a due passi dall’ingresso dell’hotel: visitare Parigi senza metropolitana credo sia un’impresa complicata data l’estensione della città e le distanze tra un monumento ed un altro.

COME SPOSTARSI: Carte Paris Visite e Paris Museum Card: sono fondamentali per chi come noi voleva girare Parigi liberamente in cinque giorni. Ci siamo procurati entrambe le carte prima di partire dal sito Run21, la Paris Visite (zone 1-5 – 5 giorni) l’abbiamo obliterata per la prima volta direttamente all’aeroporto CDG e ci è bastata per girare Parigi fino a Versailles e per ritornare allo stesso aeroporto cinque giorni dopo allo stesso orario. La Paris Museum Card era valida solo 4 giorni e quindi il primo giorno abbiamo visitato il nostro quartiere Montmartre senza utilizzarla mentre il giorno successivo l’abbiamo attivata per entrare al Museo D’Orsay. Queste carte, decisamente care, ti fanno risparmiare se, come abbiamo fatto noi, utilizzi la metro moltissime volte al giorno, se devi recarti a Versailles ed all’aeroporto. La Paris Museum Card la consiglio solo a chi prevede di visitare almeno 4 o 5 musei o monumenti il cui ingresso è compreso nella lista allegata alla carta e per chi vuole visitare il palazzo di Versailles…in pratica noi abbiamo dovuto pagare il biglietto solo per entrare nei giardini di Versailles e per salire sulla torre Eiffel. Il vantaggio maggiore non è tanto nel risparmio di euro quanto nell’assenza di file all’ingresso dei vari musei o monumenti, ovunque siamo stati avevamo un accesso riservato e passavamo avanti agli altri turisti. Questo vantaggio è particolarmente evidente quando si deve entrare al Louvre o al Museo D’Orsay o a Versailles, raramente all’ingresso non si formano delle code di turisti e si perdono anche delle ore facendo inutili file, pertanto consiglio vivamente di munirsi della Paris Museum Card.

COSA VEDERE: il tempo era poco, per vedere bene Parigi ci vorrebbero almeno delle settimane, è una città che offre moltissimo, pertanto occorre fare una selezione di ciò che si vuole vedere. Molto utile è risultata la Guida Verde Michelin che oltre a descrivere Parigi offre una valutazione dei vari quartieri, musei, chiese e monumenti. Non potendo vedere tutto, noi abbiamo scelto di vistitare le attrazioni seguenti:

  • – Quartiere Montmartre – uno dei quartieri più caratteristici di Parigi con la Basilica del Sacro Cuore, la Place du Tertre e la vigna dall’altro lato della collina, impedibili. La sera è un quartiere molto animato con molte brasserie e pub.
  • – Cattedrale di Notre Dame – enorme, infinita ed emozionante durante le cerimonie.
  • – Museo D’Orsay – museo stupendo all’interno di una stazione ferroviaria con interi settori dedicati ai grandi pittori impressionisti, ma anche esposizioni di fotografie e sculture.
  • – Hotel Des Invalides – complesso monumentale grandioso: il museo militare è ricco di armature provenienti da tutte la parti del mondo, siamo rimasti impressionati dalle armature dei samurai. Due ali del complesso ospitano i dipartimenti delle guerre mondiali, un saluto nel recente passato. Infine il Mausoleo della Tomba di Napoleone, maestosa.
  • – Giardini Tuileries, Place de la Concorde, Champs Elysees, Arco di Trionfo, La Defence – insieme formano un asse lunghissimo, tutto sembra vicino ed in realtà le distanze sono enormi, almeno per le nostre gambe. Merita assolutamente una vista il quartiere d’affari di La Defence con la Grande Arche, veramente impressionante. Molti potranno dire che questa parte della città non fa parte di Parigi, che ha una uniformità architettonica che lega insieme tutti i suoi quartieri, mentre La Defence è caratterizzata da torri di cristallo che si distaccano da tutto il resto: a noi è sembrata comunque molto affascinante.
  • – I Lungosenna – bellissimi di sera nei pressi di Ile de la Citè, molto romantici in particolare lungo Ponte Neuf o risalendo la Senna di fronte alla Conciergerie.
  • – Il Louvre – è un simbolo di Parigi, un museo immenso, occorre ritornarci più volte per visitarlo tutto. La maggior parte dei turisti si riversa rapidamente di fronte alla Gioconda, trascurando interi settori che rimangono semideserti. A noi sono piaciuti moltissimo anche i settori di arte romana, greca, egiziana e soprattutto il settore di arte mesopotamica ed etrusca (per noi umbri il fatto di arrivare a Parigi per ammirare i gioielli etruschi lascia un po’ di amaro in bocca…comunque gran parte del Louvre si regge su opere italiane ed all’uscita dal museo ci si sente un po’ più italiani!).
  • – La Sainte Chapelle e la Conciergerie – hanno lo stesso ingresso ma sono ben distinte: la Sainte Chapelle è bellissima ed in particolare le sue vetrate lasciano il ricordo. La Conciergerie impressiona per la sensazione di passare attraverso i tempi della rivoluzione francese.
  • – Il Marais – insieme a Montmartre è forse uno dei quartieri più belli di Parigi, da non perdere assolutamente Hotel de Sully e soprattutto Place des Vosges, perfettamente quadrata e verdissima.
  • – Versailles – è una reggia immensa e ricchissima, non credo esista al mondo qualcosa di paragonabile, occorre almeno una giornata per vederla tutta. Molti credono di aver terminato la visita dopo aver visto la galleria degli specchi, gli appartamenti del Re ed i lunghissimi canali dei giardini: invece la parte inaspettata e che più ci ha colpito sono l’orangerie, i giardini all’inglese e soprattutto il Villaggio di Maria Antonietta, presso il quale consiglio vivamente di passare il resto della giornata, dopo l’estenuante visita del resto di Versailles.
  • – Tour Eiffel – se si va a Parigi, come non salire sulla Torre Eiffel? Non eravamo molto convinti, la coda era lunga e non la si poteva oltrepassare con la Museum Card, inoltre il biglietto costava ben 13,10 Euro a persona…una volta saliti invece l’emozione è stata grande, il panorama è stupendo e spazia in ogni direzione. Vista dal basso il punto migliore per vederla è dal Trocadero, magari alle 10 di sera, quando per pochi minuti la torre si illumina e scintilla con migliaia di luci.

DOVE MANGIARE: di sera i quartieri più ricchi di vita e di ristorantini a buon prezzo sono il Quartiere Latino e Montmartre. Ci sono ristoranti di tutti i tipi, molti si ispirano alla cucina italiana, ma di italiano c’è ben poco! Per tale motivo ci siamo recati in piccoli locali dove si preparavano fondute e piatti simili e ci siamo trovati bene:

  • Ristorante Boomerang, gastronomia di montagna, Quartiere Latino, Rue G. De Tours, fermata metro Odeon, fondute di ogni tipo a buon prezzo, menù fissi molto convenienti, porzioni abbondanti, ristoratore simpatico.
  • Le Refuge des Fondues, Montmatre, Rue des Trois Frères 17, locale specializzato nella preparazione di fondute, ambiente piccolissimo e un po’ caotico, frequentato soprattutto da ragazzi, due lunghe tavolate dove si mangia a gomito a gomito con altre persone, molto particolare.

Parigi è senza dubbio una delle più belle città del mondo, merita ben più dei cinque giorni che gli abbiamo dedicato noi…tutte le cose che frettolosamente abbiamo tralasciato costituiranno una buona motivazione per tornarci! Sergio e Sonia scherubi@libero.it



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