New Zealand da sud a nord e Singapore

SINGAPORE – NEW ZEALAND 29 febbraio- 20 marzo 2008 Viaggio autoorganizzato. Abbiamo acquistato il volo con la Singapore Airlines tramite CTS per 1350 euro con scalo e stop over a Singapore. Assicurazione viaggio per 39 euro sempre tramite CTS con Europe Assistance. Abbiamo inoltre affittato via internet un’auto tramite la Budget (classe C)...
Scritto da: Cesena
Partenza il: 29/02/2008
Ritorno il: 19/05/2008
Viaggiatori: fino a 6
SINGAPORE – NEW ZEALAND 29 febbraio- 20 marzo 2008 Viaggio autoorganizzato. Abbiamo acquistato il volo con la Singapore Airlines tramite CTS per 1350 euro con scalo e stop over a Singapore. Assicurazione viaggio per 39 euro sempre tramite CTS con Europe Assistance.

Abbiamo inoltre affittato via internet un’auto tramite la Budget (classe C) al prezzo di 72$NZ+25$AER +12,5 % di tasse al giorno (l’assicurazione aggiuntiva si rivelerà fondamentale nel corso del viaggio!).

Lungo la strada abbiamo notato come molti avessero affittato dei Van attrezzati (bagno in alcuni casi, letto e cucina) che potrebbero rivelarsi molto utili al posto dell’auto se si volesse evitare di cercare una sistemazione alberghiera tutti i giorni. Le compagnie di noleggio più gettonate erano la Backpackercampervans, Maui, Juicy 29/02 Partenza da Milano Malpensa alle ore 12:30 e arrivo a Singapore il giorno seguente verso le ore 7 01/03 Arrivati all’aeroporto prendiamo subito il trenino (comodissimo ma anche i taxi costano poco) che ci porta in prossimità del nostro alloggio (l’unico insieme a quello a Auckland prenotato in anticipo) allo Sleepy Sam’s. 25 dollari a testa in camerata. L’ostello è molto carino ed è compresa la prima colazione, a 5 minuti dalla stazione della metro all’interno del quartiere arabo. Andiamo in giro per Singapore, prima al quartiere cinese dove purtroppo il wet market risulta chiuso per restauro, poi passeggiata lungo il Singapore river e infine giro per negozi a Orchard Road. La città è molto bella, pulitissima e ben organizzata: merita sicuramente una sosta. Orchard Road piena di gente e bei negozi, nonché ristoranti; ci fermiamo a mangiare al Food Republic, intero piano di un mall dedicato alla cucina orientale…Abbiamo provato un po’ di tutto a prezzi contenuti e qualità ottima.

02/03 Giro attraverso il quartiere arabo, poi quello indiano. Qui entriamo al Mustafa Centre al 145 di Syed Alwi Road: un enorme supermarket pieno di cibi strani e articoli di ogni tipo. Visita ai vari templi ed in seguito ci dirigiamo verso Sentosa Island. Ci fermiamo però a livello del centro commerciale dove parte la cabinovia senza però salire a Mt Faber o arrivare all’isola visto il tempo un po’ incerto. Meritevole la vista sul porto e il centro commerciale, modernissimo e ben fornito. Decidiamo di provare il famoso granchio al pepe nero e ci dirigiamo verso l’east coast seafood centre (Jumbo Seafood) che si rivelerà più lontano del previsto da raggiungere, rischiando di farci perdere l’aereo (dalla fermata metro bisogna prendere un autobus per raggiungerlo). Il granchio però meritava (venduto a peso, 1kg:38 $ c.Ca)! Partenza per Christchurch alle ore 19:30.

03/03 Arriviamo a C. Verso le 9 e ritiriamo la macchina noleggiata alla Budget, una Toyota Corolla 1800 automatica Sedan. Attenzione perché nella stessa categoria di prezzo noleggiano anche la versione Hatch, più compatta e con un bagagliaio molto più piccolo…Quindi richiedete una sedan (berlina) se avete problemi di valige…Noi eravamo in 3 e la Hatch non sarebbe stata sufficientemente capiente.

Giro per Christchurch, piccola e carina. Visitiamo il museo d’arte moderna (Gratuito)…Merita una sosta. Pranzo a base di fish and chips (vicio all’ostello YHA) e ripartiamo subito per Kaikoura. Arriviamo verso le 19 e troviamo alloggio al Dusky Lodge (60 $NZ per una doppia). Ostello molto carino con SPA e piscina gratuita, pulito e ben attrezzato. Ormai è tardi e i ristoranti sono quasi tutti chiusi quindi consumiamo una triste cena a base di fagioli in scatola e riso in bianco acquistati nell’adiacente market aperto fino alle 23.

04/03 Sveglia alle 5 per l’appuntamento delle 5:30 con i delfini. Abbiamo prenotato il giorno prima con la Dolphins Encounters ed era l’unico orario disponibile (alle 8:30 e 12:30 era tutto pieno). Meglio prenotare con maggiore anticipo! Ci vestono con muta pinne ed occhiali e partiamo in barca alla ricerca dei Dusky Dolphins; dopo un’ora circa di navigazione avvistiamo un grosso branco. Lo skipper si porta con la barca davanti al gruppo di delfini e ci fa scendere in mare. Che freddo! Però lo spettacolo è bellissimo, siamo circondati da decine (saranno circa 150) di delfini che ci passano accanto, quasi sfiorandoci. Ripetiamo la stessa cosa 5 volte finché non siamo stremati dal freddo e dalla nuotata. Chiara si sente male tra fatica e mal di mare. Comunque è sicuramente un’esperienza da non perdere!! Costo 150 $ a testa (con la Brochure da prendere in aeroporto “New Zealand Encounter” ci sarebbe lo sconto del 10%) Visitiamo un po’ la città con giro alla colonia di foche e pranzo lungo la strada presso una bancarella segnalata dalla Lonely Planet dove servono fenomenali panini alle cozze verdi (Mussels…Squisiti!) e alle capesante (Scallops).

Ripartiamo nel primo pomeriggio con l’idea di raggiungere Mt Cook, purtroppo un incidente fermerà la nostra corsa: il danno è peggio del previsto…Trasmissione rotta e devono portarci fino a Christchurch dove alle 21 ci sostituiscono la macchina con una nuova identica. Pagheremo solo 225 NZ$ + 12,5 % di tasse di franchigia. Budget molto efficiente!. Dormiamo al Charlie B’s (www.Charliebs.Co.Nz) in stanza tripla a 27,50 $ a testa. Backpackers accogliente e consigliabile.

05/03 Partenza per Mt Cook. La vista del ghiacciaio e di Mt Cook innevato è spettacolare. Facciamo un percorso della durata di circa 2 ore andata e ritorno che ci porta ad ammirare la lingua finale del ghiacciaio. Cena all’Old Mountainer molto buona anche se un po’ caruccia. Partiamo alla volta di Oamaru dove arriviamo tardi e facciam fatica a trovare un alloggio. Dormiremo al Red Kettle YHA per 25 NZ$ per un letto in camerata. Ostello carino a gestione familiare.

06/03 Cerchiamo i famosi pinguini di Oamaru ma ne avvistiamo solo uno (il momento migliore è la sera dopo il tramonto ma non abbiamo tempo per fermarci). Viaggiamo verso sud lungo la costa est con panorami stupendi. Merita fermarsi a Moeraki dove traviamo i boulders, strane rocce di forma globosa. La costa in questo tratto è veramente bella soprattutto nella parte sud dei Catlins. Lungo la via ci fermiamo a Dunedin, città universitaria che visitiamo molto in fretta. Vistiamo la foresta fossile alla Curio Bay che sicuramente merita.

Raggiungiamo Invercargill verso sera e alloggiamo al Golden Leaf dove per soli 80 NZ$ ci danno una stanza con bagno molto bella ( 15 Thomson Street; goldenleafapartments@xtra.Co.Nz). Davanti c’è pure la SPA: decisamente consigliabile. Arriviamo poi fino a Bluff per vedere l’estremo avamposto dell’isola del sud…La deviazione sinceramente non merita. Cena al Lone Star proprio vicino al nostro alloggio a Invercargill…Ottima mangiata di cozze e ostriche (abbuffatevi…Le ostriche di Bluff sono spettacolari e qui le troverete a prezzi molto competitivi) oltre a un bel piatto di agnello sommerso da insalata e patate frittte (porzioni gigantesche!!).

07/03 Partiamo diretti al Milford Sound dove abbiamo prenotato una crociera di 3 ore per le 15:15 (come al solito arriviamo all’ultimo momento). Ci fermiamo prima a Te Anau per prenotare un ostello. Tutto pieno!! A parte una squallidissima doppia allo Steamer Beach Lodge per 60$. Posto decisamente sconsigliabile: lenzuola sporche e cucina in comune un disastro! Pranzo a basse di Pie al Miles Better Pies (le migliori che abbiamo assaggiato durante il viaggio…Da provare). La strada da Te Anau al Milford è veramente suggestiva con i suoi paesaggi mozzafiato e l’Homer Tunnel. Ci fermiamo a vedere la cascata (Humboldt Falls) che comporta una deviazione di 30 km sullo sterrato (non merita assolutamente…Vedrete cascate molto più belle lungo i fiordi). Dopo il tunnel il tempo peggiora e si mette a piovere…Ma a quanto pare qui è la regola e fa parte un po’ del paesaggio. La crociera merita di essere fatta, i fiordi sono veramente belli e l’atmosfera,un po’ nebbiosa, contribuisce a creare la magia di questo posto (abbiamo prenotato con la Cruising Milford Sound per 55$ a testa). Sulla via di ritorno un bus in fiamme ci terrà bloccati per più di un’ora! 08/03 Partiamo per raggiungere Queenstown. La città è davvero carina, piena di vita, gente locali e con la possibilità di poter fare un sacco di attività interessanti; alloggiamo all’Aspen Lodge, affiliato della BBH (tutti gli ostelli di questo gruppo si sono rivelati consigliabili…Procuratevi la guida dei BBH!)) per 60 NZ$ la doppia. Ostello pulito molto consigliabile. La mattina stessa prenotiamo il jet boating con la Shotover jet: sono dei motoscafi spinti da due motori a idrogetto che possono navigare sui torrenti anche su fondali bassissimi. Viaggiamo fino a 60-70 m/ph passando rasenti alle rocce del fiume e facendo dei divertenti 360° (costo 125NZ$ per circa 20 minuti). Nel pomeriggio mi dedico al Bungee Jumping, il Nevis Jump è il terzo salto più alto al mondo con i suoi 134 m. Costa circa 220 $ compreso il trasporto con il pulmino. Purtroppo anche chi vuole assistere deve pagare per potere accedere alla stazione del salto e quindi mi tocca andare da solo. Bello anche se avrei pensato di provare più paura. Andrea e Chiara nel frattempo si fanno una passeggiata lungo il percorso servito anche dalla gondola per vedere un bellissimo panorama sulla città. Cena a base di pesce al Fish Bone in pieno centro. Consigliato! 09/03 Partiamo per Wanaka fermandoci prima ad Arrowtown, un vecchio paesino minerario dove si può visitare la ricostruzione di alcune capanne di minatori cinesi. Poi finalmente Skydive. Abbiamo prenotato a Wanaka alle 13, purtroppo a causa del forte vento il lancio è stato rimandato alle 15 così ne approfittiamo per mangiare qualcosa, fare la spesa e vedere un po’ Wanaka. Il lancio è stato fenomenale. Sull’aereo eravamo in 10, 5 istruttori e 5 clienti..! E’ una sensazione bellissima. Assolutamente da provare!! Per un lancio da 12000 piedi poco meno di 4000 metri abbiam pagato 279 NZ$. Procediamo verso il Franz Josef Glacier dove dormiamo al Rainforest Retrait per 85$ la doppia. La stanza è pulita e confortevole ma la cucina in comune è un vero disastro!.

10/03 Rinunciamo a fare un tour organizzato con tanto di ramponi e camminata sul ghiaccio (costo sui 90 NZ$) e ci organizziamo per un tour fai-da-te nei pressi del ghiacciaio. Nonostante i cartelli, che fanno un po’ di terrorismo sulla pericolosità della zona, avanziamo lungo il letto del fiume e troviamo il sentiero seguito dalle guide dei tour. Ci son divertenti passaggi in ferrata e con scale fra le rocce, non troppo difficili da affrontare, che portano fino alla parte terminale del ghiacciaio: davvero bello ed imponente. Proseguire oltre, lungo i sentieri scavati nel ghiaccio, senza ramponi potrebbe essere pericoloso e così ci accontentiamo di essere giunti fino a lì.

Ripartiamo fermandoci a Hokitika (sulla strada ci fermiamo a comprare il miele di Manuka da una donnina che ci descrive per quasi 30 minuti le proprietà benefiche e antiossidanti del prodotto). A h. Mangiamo la frittata di bianchetti e ci concediamo un gelato e un pezzo di toffle in un negozietto Alice’s Kitchen … Purtroppo per un giorno ci perdiamo il famoso “wild food festival”. Proseguiamo fino alle famose Pankake Rock a Punakaiki: il panorama è meraviglioso. Troviamo alloggio all’Havenz Punakaiki (CMB 38, Punakaiki 7873. Tel 037311442 Fax 037311443 – Email stay@havenz.Co.Nz – www.Havenz.Co.Nz) dove per 140 NZ$ (che con lo sconto son diventati 120) dormiamo in un appartamento bellissimo per 3 persone con cucina. A due passi inoltre c’è una spiaggia con un tratto di costa stupendo che merita di essere visto (dopo le pankake rocks a circa 1 km c’è un sentiero sulla sinistra che porta alla spiaggia) 11/03 Ripartiamo diretti all’Abel Tasman Park. Troviamo alloggio al The Barn di Marahau Un ostello con piazzole di sosta per le tende dove ci danno una doppia per 62$: il posto è molto bello, a due passi dalla spiaggia e da un recinto con i cavalli.

12/03 Partiamo alle 8.00 con un acqua-taxi della compagnia Abel Tasman Aqua Taxi che ci lascia alla Anchor Bay; dopo 2 ore di camminata raggiungiamo la Torrent Bay dove ci concediamo un veloce, freddo bagno in mare. La baia è davvero bella con spiagge assolate e cottage da sogno raggiungibili solo via mare.

Ripartiamo per raggiunge Picton dove dovremo prendere il traghetto. Ci fermiamo ad Havelock famosa per le sue cozze dove…Rimaniamo senza benzina! Per fortuna troviamo un distributore automatico per barche sul molo e con le bottiglie di plastica del riciclo di Chiara riusciamo a rimediare un po’ di carburante. Ci fermiamo a mangiare al Mussel Pot locale sulla strada gestito da…Un romano. Ci racconta un po’ la sua storia e poi ci serve delle ottime cozze preparate in vari modi (marinate, affumicate, con salsa agrodolce, al formaggio).Ottime! Raggiungiamo Picton e alloggiamo al Bay View, ostello molto bello gestito da una simpatica proprietaria dove paghiamo 60$ per una doppia.

13/03 Prendiamo il traghetto alle 9:30 con la compagnia Interislander (51$ a testa con lo sconto ISIC) e dopo 3 ore siamo a Wellington. Ritiriamo la nuova macchina alla Budget (non si può portare in traghetto ma sono ben organizzati per il cambio). Ci danno una Mitsubishi Lancer 2400 sempre automatica. Facciamo un giro per la città che è molto carina e poi visitiamo il Te Papa: il museo, gratuito, merita sicuramente una visita, è davvero molto interessante e ben strutturato. A Wellington non c’è un solo posto per dormire a causa della biennale sull’arte e gli spettacoli così troviamo posto in un bungalow presso l’Holyday Park a Paekakariki per 60$. Dobbiamo usare il nostro saccoapelo, il posto però è confortevole.

14/03 Ci dirigiamo a nord dopo aver ammirato un po’ le spiagge vicino a Paekakariki. Facciamo tappa al Tongagiro dove ammiriamo le vette dei vulcani (il monte Fato del Signore degli Anelli). La seggiovia che porta in cima chiude alle tre (costava 20 NZ$); arriviamo i ritardo per prenderla così ci accontentiamo di una breve passeggiata. Raggiungiamo Taupo e andiamo a farci un bagnetto nelle pozze di acqua calda subito a nord della città (chiedere all’i-site come raggiungerle ma è facilissimo). Dormiamo al Bekernhoff Lodge (bhoff@reap.Org.Nz) ostello molto bello con bar annesso, la camera è modesta ma tutto il resto è veramente pulito e ben organizzato e ci sono anche una piscinotta e una spa. Cena al ristorante The Bach, davvero ottimo: piatti raffinati e buona selezione dei vini.

15/03 Andiamo a vedere il famoso Geyser Lady Knox e la Champagne Pool al WAI-O-TAPU THERMAL PARK il posto è davvero stupendo con tutti i suoi colori e le diverse manifestazione dell’attività geotermica di questa zona, ingresso 27,50$. Decidiamo di andare anche al Orakei Korako, ingresso 28$,forse un po’ meno bello (le foto turistiche della Nuova Zelanda si riferiscono tutte a ciò che è possibile vedere al Wai-o-Tapu) ma comunque meritevole di essere visto. Ci dirigiamo quindi verso Waitomo dove dormiamo al Juno Hall Lodge, 70$ la doppia con bagno. Anche questo un altro bel ostello con un’atmosfera rilassante, una cucina spaziosa, griglia per la carne, piscina, animali e un tappeto elastico.

16/03 Sveglia presto per andare alle Waitomo caves. Le proposte per visitarle sono molteplici e tutte offrono qualcosa di diverso, alla fine abbiamo scelto quella che sembrava più completa con Rap, Raft, ‘n’ Rock. Ci portano con un van all’inizio delle cave…Muta, caschetto con luce e imbracatura ci caliamo in una grotta da una spaccatura della roccia profonda 27 metri. Poi procediamo a piedi in mezzo all’acqua fino a che non ci troviamo nel buio della grotta con un cielo stellato! Sono i Glow Worms, delle larve fosforescenti davvero curiose: lo spettacolo merita davvero di essere visto. Strane anguille passano fra le nostre gambe inoffensive. A questo punto ci danno delle camere d’aria gonfiate e proseguiamo il giro trascinati dalla corrente…A dire il vero è la guida a trainarci visto che l’acqua a quanto pare in questo periodo è poca e non c’è abbastanza corrente (forse altri tour da questo punto di vista offrono un po’ più di emozione ma non permettono di scalare o di calarsi dall’alto). Procediamo nella grotta attraverso alcuni passaggi (facoltativi) strettissimi e claustrofobici…Però divertenti. Il tutto si conclude con un breve tratto di arrampicata per uscire dalle grotte. Costo: 125$ a testa Decidiamo di proseguire verso la Coromandel Peninsula. Alloggiamo in un posto davvero incantevole a Col ville, 30km sopra Coromandel Town. Si chiama Colville Farm ed è una fattoria nel bel mezzo della campagna: prendiamo una stanza in un lodge molto carino per 50$. 17/03 Ci prendiamo una mattinata di pausa passando il tempo a dar da mangiare a galline, maiali e a un simpatico agnellino…Mungiamo pure la mucca della fattoria. Si potrebbero fare anche belle passeggiate a cavallo con galoppata sulla spiaggia ma purtroppo non abbiamo abbastanza tempo. Andiamo a vedere Cathedral Cove; un meraviglioso arco scavato nella roccia sulla spiaggia e la Hot Water Beach. Ci fermiamo per cena a Tairua al Tairua Landing un posto decisamente sconsigliabile, mangiamo male e i camerieri ci trattano ancora peggio . In compenso l’ostello (il Tairua Villane Backpackers) è molto carino (doppia per 59$) 18/03 Si parte per Auckland dove abbiamo già prenotato una stanza al City Lodge in Vincent Street. Restituiamo la macchina al noleggio e giriamo per il centro di A. La zona del porto è davvero bella con tutti i sui cantieri e un fornitissimo mercato del pesce dove ci abbuffiamo di sushi. Riusciamo a vedere pure New Zealand ormeggiata. Giro panoramico sulla torre: la veduta vale il prezzo del biglietto (18$ a testa per noi studenti con ISIC). Cena al the Grove in St Patrick Square ristorante ottimo (il migliore in assoluto dove siamo stati) dove servo piatti di novelle cuisine neozelandese in un locale davvero raffinato (www.Thegroverestaurant.Co.Nz) 19/03 Ultimi acquisti a Auckland e poi partenza per tornare direttamente in Italia (Un consiglio: se volete acquistare del vino da portare in Italia l’aeroporto è sicuramente il posto migliore: ci sono dei Duty Free (in particolare The Cellar situato al secondo piano dopo la zona di controllo bagagli) che offrono una buona selezione a prezzi più bassi in quanto senza tasse). Note: A)la prenotazione delle varie sistemazioni alberghiere è sempre stata fatta in giornata tramite gli i-site; uffici informazioni disseminati un po’ovunque dove gli operatori a costo zero verificano via telefono la disponibilità della stanza e ai quali si paga direttamente il pernottamento con carta di credito o in contanti. Ci si presenta poi presso l’ostello o l’albergo con il vaucher da loro emesso. B) in nessuna paese come in Nuova Zelanda vi sentirete al sicuro da furti o frodi. In alcuni ostelli non c’era nemmeno la possibilità di chiudere la porta delle stanze, confidando proprio in questo senso di onestà che pervade la nazione



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