Un Kenya da Sogno!

Un viaggio sensazionale tra le bellezze selvagge dei parchi naturalistici dello Tsavo East e Tsavo West...per poi approdare sulla dolce costa di Watamu dove i sogni diventano realtà!
Scritto da: Boston George
un kenya da sogno!
Partenza il: 01/10/2010
Ritorno il: 16/10/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Il nostro Airbus A330 parte da Roma Fiumicino alle 21.00 circa, e dopo aver viaggiato tutta la notte ci svegliamo con un immagine sensazionale… L’alba e la vista del Kilimanjaro dall’alto. Atterriamo all’aeroporto internazionale di Mombasa e subito veniamo proiettati in un’altra dimensione: i sobborghi di Mombasa. Una povertà incredibile, negozi fatiscenti, tuguri che fungono da abitazione per più di una famiglia, bambini scalzi che avvicinano continuamente le mani verso la nostra jeep in cerca di qualcosa…è uno scenario che dopo un lungo viaggio in aereo non vorresti vedere, ma solo alla fine della nostra vacanza abbiamo capito che quella è la vera bellezza dell’Africa. La nostra “traversata” verso lo Tsavo East National Park dura circa 2 ore e mezza e durante il tragitto il nostro mitico “Cicerone” di nome Nvoì ci racconta meravigliose storie sulle tante tribù che vivono in Kenya,dalle fantastiche usanze,come i Masaai e i Kykuyu. Una volta entrati nello Tsavo East dobbiamo fare un bel po’ di cammino prima di avvistare qualche animale, ma una volta addentrati nella pura e selvaggia savana rimaniamo estasiati dalla libertà ed eleganza con cui elefanti, gazzelle, antilopi, giraffe,struzzi, zebre (e chi più ne ha più ne metta) vivono e si muovono in questo territorio arso dal sole. Trovarsi a stretto contatto con questi animali, sentire l’odore della terra rossa dello Tsavo non ha prezzo, e sembra quasi di trovarsi in un ambiente surreale lontano da tutto e da tutti. Verso le 18.30 ritorniamo nel nostro bellissimo Lodge con vista mozzafiato sulla savana dove ci rilassiamo, mangiamo e ci godiamo il “suono del Bush ” by night. Il giorno seguente di buon ora partiamo per un altro emozionante game drive nello Tsavo West dove il paesaggio diventa molto più roccioso, infatti riusciamo a vedere un leopardo, in lontananza 6 leonesse con cuccioli, mandrie enormi di bufali impressionanti, babbuini e molti volatili variopinti. Il terzo giorno continuiamo il nostro safari costeggiando il Galana River dove avvistiamo coccodrilli e coloro che causano in Africa più morti umane in un anno…gli ippopotami (difficile a credersi). Davvero toccante è stata la visita ad un villaggio masaai dove questo antico popolo di cacciatori ci ha accolto con una gioia inverosimile nelle loro capanne di sterco e paglia facendoci ballare con loro una danza di benvenuto. Il viaggio dalla savana verso la costa keniota è estenuante, 6 ore di cammino tra strade sterrate, ponti fatiscenti, l’attraversamento di villaggi dove abbiamo intravisto la VERA AFRICA! Ovviamente lo scenario, man mano che ci avvicinavamo alla costa,diventava sempre più ricco di vegetazione (cooconut palm, alberi di mango, di banane,ecc). Il nostro paradisiaco resort si trovava a Watamu che in swahili significa “gente dolce”, un piccolo villaggio di pescatori dove mussulmani e cristiani convivono alla perfezione. La spiaggia bianca su cui si affaccia il nostro acquarius beach resort è stupenda, con una baia in cui sono incorniciate piccole isolette raggiungibili a piedi grazie al fenomeno delle basse maree. Nel periodo di soggiorno balneare abbiamo visitato molte spiagge incantevoli tra cui Garoda, l’isola dell’ amore, Turtle Bay dove le varie sfumature d’azzurro lasciano posto ai colori più accesi che le tre barriere coralline (tra le più lunghe al mondo) proiettano sulla superficie. Qui la tranquillità è all’ordine del giorno, anche se spesso e volentieri i Beach Boys (ragazzi del posto che cercano assillantemente di venderti qualcosa) possono essere invadenti. Personalmente non ho avuto problemi con questi ragazzi, anzi, abbiamo instaurato un ottimo rapporto di amicizia, facendoci frequentemente accompagnare da loro nelle nostre escursioni. Sinceramente ci siamo affidati ad un beach boy molto bravo di nome Mr. Blue che lavorava per un agenzia del posto. Ci ha organizzato un’uscita su degli atolli al largo di Malindi, in un posto chiamato dalle persone del luogo “Sardegna 2”, e dove abbiamo passato un intera giornata tra lembi di sabbia incontaminati, coralli stupendi,tartarughe,mare cristallino. Dopo aver pranzato a base di aragosta e gamberi su questi magnifici atolli siamo tornati al nostro resort, tra tornei di beach volley e interessanti spettacoli folkloristici locali. Per quanto riguarda Malindi è una piccola città che non mi ha colpito molto dove soggiornano moltissimi italiani e inglesi, ma è comunque da vedere sia la parte antica che quella nuova. Siamo stati anche al casinò di Malindi dove abbiamo passato una serata simpatica con altri ragazzi del villaggio. Malindi la sera può offrire diverse attrattive grazie ai molti night e locali che organizzano feste a tema, ma anche grazie ai suoi tanti ristorant italiani ed internazionali. Un consiglio che voglio darvi è quello di contrattare per qualsiasi cosa…anche se i Kenioti sono molto affabili e rispettosi, sparano dei prezzi altissimi, forse più di qualsiasi altro luogo del globo. L’ethnoshopping è d’obbligo in questi posti, in quanto ci sono oggetti di ebano stupendi, per non parlare dei parei e delle statue tipiche dei masaai stilizzate. Recarsi in Kenya ad Ottobre, come abbiamo fatto noi, ci porta a credere che sia il periodo più giusto , in quanto inizia l’estate e terminano i periodi delle piogge; inoltre comincia la great migration degli erbivori tra i vari parchi naturalistici del Kenya. Il caldo non è asfissiante come in Dicembre e Gennaio, quindi non lo si sente molto. Noi abbiamo fatto la profilassi antimalarica con Lariam e ci siamo trovati benissimo, inoltre siamo stati ben contenti di dispensare tra le persone del luogo farmaci da banco (in Africa molto costosi) stando attenti a spiegare come farne uso. Ciò che mi ha colpito di più durante questo soggiorno in Kenya è stato il rapporto che si è instaurato con la gente del luogo; anche se poverissimi posseggono un orgoglio incredibile e vivono in modo genuino e sereno, sempre e comunque a contatto con la natura e in pace con se stessi e con gli altri, basti pensare che il loro motto è Hakuna Matata (nessun problema). Non dimenticherò mai gli occhi profondissimi e speranzosi dei bambini quando gli regalavamo qualcosa o quando compravamo qualcosa per loro, o quando ti prendevano per mano, perchè in fondo avevano solo bisogno di affetto. IN PRATICA L’AFRICA CI è RIMASTA LETTERALMENTE NELL’ANIMA, E LA DOLCE GENTE KENYOTA HA SCAVATO UN POSTO SPECIALE NEI NOSTRI CUORI.

JAMBO JAMBO DA MARTY & GEORGE



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