Il verde Irlandese: roba da non crederci!

Componenti il gruppo: due adulti ed un ragazzino di 11 anni (da compiere), periodo del viaggio fine giugno 2003, partenza 16/06 da Linate per Dublino – ritorno 27/06 su Malpensa, anno 2003, classe economica con prenotazione in Agenzia costo totale 530 euro. Sbarcati all’aeroporto ci siamo diretti verso le agenzie Rentcar, per noleggiare una...
Scritto da: Cinzia Tei
il verde irlandese: roba da non crederci!
Partenza il: 16/06/2003
Ritorno il: 27/06/2003
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
Componenti il gruppo: due adulti ed un ragazzino di 11 anni (da compiere), periodo del viaggio fine giugno 2003, partenza 16/06 da Linate per Dublino – ritorno 27/06 su Malpensa, anno 2003, classe economica con prenotazione in Agenzia costo totale 530 euro. Sbarcati all’aeroporto ci siamo diretti verso le agenzie Rentcar, per noleggiare una macchina, ve ne sono diverse, per ogni gusto e portafoglio. Noi abbiamo scelto Budget e per una settimana la spesa è stata di 340 euro, compreso il pieno benzina, scegliendo un veicolo medio ovvero una Micra, comoda e si guida anche bene nonostante la guida a destra! Quindi siamo partiti subito verso l’interno in direzione ovest, sulla strada per Limerik. Le strade non sono un gran ché, non esistono autostrade ma solo strade statali o simili, a due corsie di misura in alcuni casi, del tipo Corsica o Sardegna se rendo l’idea. L’unico vantaggio é che ovunque sono asfaltate e ogni corsia ha i segnali a terra luminosi; grande svantaggio la guida a destra, se non prestate attenzione tutti i marciapiedi sono i vostri. Il tempo alla partenza era bello ma faceva freschetto, appena usciti dall’aeroporto abbiamo messo mano alle giacche, il caldo torrido lasciato alle spalle era già un ricordo. Alla sera del primo giorno alloggiamo in un B&B di poche pretese ma dignitoso la spesa è di 30 eruo, cena al ristorante cinese 20 euro. Per arrivare in questo piccolo villaggio, dove berremo la nostra prima Guiness, abbiamo viaggiato tutto il pomeriggio e percorso solo 154 miglia ovvero circa 246.4 km, ovvero 4 ore circa. Già le miglia, attenzione al contachilometri della vostra auto in noleggio: non è un contachilometri ma un conta miglia, quindi per i calcoli bisogna moltiplicare per 1.5 più o meno. Il giorno dopo proseguiamo per l’oceano e traghettiamo in un punto dove il mare penetra nella terra alcuni chilometri a Tabert, il cielo è grigio e fa sempre ‘freschetto’. Giungiamo a Killroushe dove incontriamo una particolare formazione rocciosa sedimentata, ma la nostra meta sono le rocce della rovina, e lo spettacolo è davvero da mozza fiato. Siamo su un’altipiano e davanti abbiamo l’oceano e sotto di noi a strapiombo la spiaggia. Sembra che la terra si sia lacerata nella sua formazione. Il verde dei prati alle nostre spalle, è di un verde che solo qui potere vedere. Alla sera tappa a Galway, si potrebbe dire bella e ridente cittadina. Ed in effetti non è male, si può cenare in uno dei pub, e poi passeggiare per le vie del centro pedonali, e intrattenersi in un pub dove si può anche ascoltare musica dal vivo. Musicisti che suonano anche solo per il piacere di suonare, e si ritrovano al pub dove il gestore riserva per loro uno o due tavoli in un angolo del locale, e la musica è naturalmente quella tipica irlandese. Qui a Galaway anche il ragazzo può entrare, come in tutti gli altri locali di questa parte d’Irlanda, mentre più avanti nel nostro viaggio dopo le ore 21 non potremmo più entrare nei locali con lui, specialmente a Dublino, si potrà cenare ma poi anche nello stesso locale nell’area pub non si potrà più entrare con i bambini. Il terzo giorno alla nostra partenza siamo salutati dal freddo e dalla pioggia, oltre che dalla simpatica Signora del B&B dove abbiano speso 66 euro. Non vi preoccupate per trovare luoghi ove dormire, perché in ogni paese troverete un B&B, ovviamente dovrete accontentarvi perché non sempre avrete il bagno in camera, ma considerati i posti letto esigui di queste piccole pensioni i servizi sono sempre puliti. Sulla strada deviamo per Carraroe ed arriviamo ad una spiaggia la cui sabbia è formata da conchiglie e pezzetti di corallo, molto bella peccato che fa un freddo e piove. Riprendiamo il viaggio e percorriamo il Conemara, è una regione il cui paesaggio è molto particolare, anche se desolato, fatto di brughiera nebbia pecore laghi e naturalmente pioggia. Piove difatti tutti i giorni ed è per questo che l’erba è così verde. Tuttavia l’eccesso di acqua fa si che la terra non dia buoni frutti, così che gli irlandesi sono costretti ad importare molto di ciò che consumano oppure evitano di mangiare determinati cibi. Infatti la cucina in Irlanda benché sia buona è di scarsa fantasia. Scordatevi l’olio d’oliva per condire la vostra insalata, o salsette o olii che di olio hanno ben poco. Considerato che non possono coltivare la terra ne fanno dei cubetti e la bruciano, prende il nome di torba, oggi la torba sta sparendo perché nei secoli se la sono bruciata per riscaldarsi. Siamo entrati in pub dove ne facevano uso nel camino l’odore di cui era permeato il locale non era dei migliori, perché la torba è composta da strati di terra e di humus, il cui composto e fatto da varie cose. Tappa pranzo a Roundstone, paesino carino sull’oceano, quindi si prosegue verso Westport attraversando bellissimi paesaggi, a Leenan il mare entra nella terra fra alte montagne, ed in questi fiordi affiorano degli allevamenti forse militi o pesce. Camera in B&B 55 euro. Siamo in viaggio da Westport verso il Donegal passando dalla contea di Mayo; ci soffermiano per visitare degli antichi sepolcri costruiti con i Dolmen, riusciamo a vederne solo uno per il secondo quello della Regina Mab ubicato su una collina, ci sorprende la pioggia quindi rinunciamo. Torniamo sulla strada per Sligo. Arriviamo a Limmerick dove avevamo intenzione di fermarci per due notti, ma corre in questi giorno il Rally Internazionale del Donegal, ed l’unica volta che abbiamo difficoltà nel trovare da dormire, neanche le olimpiadi degli handicap che si svolgono in Irlanda in questo periodo ci hanno fermato, ed ora dobbiamo accontentarci solo di una notte, ed anche a 70 euro. Il giorno dopo, che sarebbe il quarto, giriamo il Donegal. Per il quinto giorno il programma prevede Giants Caseway la via del gigante, si trova però in Irlanda del Nord, quindi dovremmo passare il confine, ci siamo già attrezzati per il pranzo così non dovremo cambiare sterline, già perché gli inglesi come ben sapete non hanno aderito all’euro. La leggenda (irlandese naturalmente) narra che un gigante innamorato per andare a trovare la sua innamorata che stava in Scozia buttò in mare delle pietre fino a formare un passaggio sul mare. Invece la spiegazione scientifica è che l’eruzione di un vulcano finì in mare, la lava a contatto con l’acqua si solidificò nella dimensione dell’atomo che la compone ovvero in pietre esagonali. Il risultato è spettacolare e da vedere, e non costa nulla. Però parcheggiate fuori, altrimenti vi costa 10 euro. Ripartiamo per l’Irlanda sfioriamo Belfast e proseguiamo verso Dublino, a metà strada di fermiamo due notti, per poter visitare vari siti archeologici e il castello di Twin, nell’interno. Visitiamo la collina di Tara, il tumulo di New Grance (è incredibile come abbiamo potuto erigere un simile monumento funerario), il cimitero di Monaster Boys, dove si possono ammirare le più grandi croci monumentali celtiche, ed Abbey vicino a Slone, dove poi abbiamo cenato al The Rest Poet, anche bene e speso 54.30 euro. Al settimo giorno ci dirigiamo a Dublimo dove finiremo la nostra vacanza, dopo aver riconsegnato l’auto. Abbiamo trascorso quattro giorni nella città capitale, il quinto siamo partiti, ma sono sufficienti tre giorni secondo noi, la città non offre gran che, se non ci si voglia perdere in tutti i musei; ma avendo al seguito la prole non abbiamo naturalmente spaziato in quei luoghi. Però abbiamo visitato la biblioteca dell’università, alcune chiese, ed anche alcune tombe complete di mummie celate sotto una piccola chiesetta. Non dimenticate di passare dalla fabbrica della Guiness, anche se non vi piace, come a chi scrive, qua è più buona che nel resto del mondo. La stanza del B&B di Dublino è naturalmente più cara ed il prezzo non è a camera ma a persona: 32 euro l’adulto e 20 il child. Sbarcati a Malpensa ed usciti all’aeroporto per poco non ci veniva un infarto, dal caldo torrido dall’umidità e dall’afa, presi d’assalto dalle zanzare ci siamo fiondati nel bus che ci ha portati a Linate dove abbiamo recuperato l’auto italiana con la guida a sinistra!


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