Copenaghen a Novembre

Quattro giorni in giro per Copenaghen
Scritto da: Roberta77Roma
copenaghen a novembre
Partenza il: 12/11/2010
Ritorno il: 17/11/2010
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
12 Novembre

Finalmente arriva il giorno della partenza per me, mia sorella e una nostra amica. Per risparmiare abbiamo scelto di fare scalo a Londra Stansted con la Ryanair e poi da li Easyjet per Copenaghen. Arriviamo puntuali alle 16 e ci rechiamo alla metro dove compriamo un biglietto valido per 10 corse che costa 125 DKK(circa 16 euro) ed è molto comodo perché può essere utilizzato da più persone. Subito conosciamo il perfetto funzionamento dei mezzi pubblici danesi:la metro è senza autista, trasparente, silenziosa al massimo e molto frequente. In 15 minuti siamo a kongens Nytorv, una piazza che separa lo stroget,vero centro della città costituito da una lunga via riservata al traffico pedonale, dal vecchio porto di Copenaghen, il famoso canale con le casette colorate. Il nostro albergo si trova proprio in fondo al canale, per cui lo percorriamo tutto: fa freddissimo e c’è molto vento,ma rimaniamo subito incantate dalle case, dal mercatino natalizio allestito e dai locali. Andiamo a cena da uno di questi, dove ci riscaldiamo con zuppa di zucca e poi subito in albergo a dormire. Consigliamo il Bethel(www.hotel-bethel.dk) per la posizione perfetta: se si chiede al momento della prenotazione una stanza che si affaccia sul canale si può godere di una vista stupenda che da sola per me vale il viaggio.Le stanze sono molto semplici, appena arrivate il riscaldamento in stanza non funzionava ma dopo un paio di ore è arrivato un ragazzo e ha risolto il problema.

13 Novembre E’ proprio bello alzarsi la mattina e trovare uno stupendo sole che illumina il canale! La meta di stamattina è la residenza reale danese, il palazzo di Amalienborg, ad est della città .Ben incappucciate ci incamminiamo a piedi(non prenderemo mai i mezzi, se non per andare ad Hillerod) e arriviamo alla piazza. Premettendo che essendo guide turistiche non abbiamo pagato l’ingresso in nessun luogo, i prezzi mi sono sembrati nello standard, in alcuni casi per poter fotografare si dovevano pagare altri 3 o 4 euro a testa. Visitiamo le stanze che sono protette da un muro e pesantemente ammobiliate e ricolme di foto. Quando usciamo abbiamo la fortuna di assistere al cambio della guardia. Di fronte la marmokirken(kirke in danese vuol dire chiesa): come tutte quelle della città, risulta molto semplice all’interno. Prendendo la Bredgade per raggiungere Kastellet consiglio di soffermarsi sulla Alexander Newsky Kirke, l’unica chiesa ortodossa presente a Copenaghen e su un negozio molto caratteristico all’interno di una piazzetta ,Hanne Gundelach, pieno di decorazioni natalizie. Un pò più avanti accanto al museo di design si possono intravedere dei magazzini e una casa vecchissima con delle tendine azzurre ricoperta di rose di vario colore :da fotografare assolutamente. Continuando arriviamo a Kastellet,antica fortificazione della città a pianta a forma di stella: presenta caserme colorate di rosso usate dal dipertimento della difesa .Tutto intorno c’è un parco publico dai colori bellissimi, dove gli abitanti della città vanno a correre in mezzo trovandosi anche ad oltrapassare uno stupendo mulino a vento. Oltre il fiume poco prima dell’ingresso si intravede la chiesa di St’Alban e accanto la fontana di Gefion: secondo un’antica leggenda, il re di Svezia promise a Gefion tanta terra quanta poteva arare in una sola notte. La donna non esitò a trasformare i suoi figli in buoi e ciò che ottenne alla fine fu la Zelanda,l’isola in cui si trova Copenhagen. Trovandoci vicino, decidiamo di arrivare comunque alla postazione della sirenetta pur sapendo che al momento del viaggio si trova all’Expo a Shanghai: giusto per capire com’è il posto dove è stata collocata, una zona portuale. Arrivata ora di pranzo, ci rechiamo al ristorante Amalie(www.restaurantamalie.dk) in Amaliegade 11. Veramete carino,con un grande soldatino di legno a decorare la stanza, non presenta nel menu molte cose ma le poche sono buone, per lo più a base di salmone. Percorriamo lo stroget, la lunga via dello shopping. L’aria è permeata dall’odore della cannella, una cosa meravigliosa. I negozi, già addobbati per natale,sono una miriade e spiccano i grandi magazini Illum, soprattutto per la sezione dedicata alle decorazioni natalizie. Lunga la strada incrociamo varie piazzette dove non mancano delle belle fontane come quella degli aironi. Alla fine dello stroget arriviamo a Rådhuspladsen, piazza del municipio, con la statua dedicata allo scrittore più famoso di Danimarca, Andersen, con la fontana di Joachim Skovgaard che simboleggia un drago e il Rådhuset ovvero il Municipio della città. Visitiamo il parco di Tivoli, fortunatamente appena aperto per il periodo natalizio. Meno male, perchè è davvero come immergersi nel paese delle favole: è tutto illuminato, pieno di casette ricolme di decorazioni natalizie, stradine a tema, un vascello illuminato, sculture di ghiaccio, giostre. Dappertutto persone che bevono il glogg, la bevanda tipica a base di vino,brandy,mandorle, uvetta,cannella, buccia d’arancia,da bere bella calda.

14 Novembre Stamattina purtoppo piove, decidiamo quindi di dedicare la giornata ai musei. Ci rechiamo sulla piccola isola di Slotsholmen (che significa Isola del Castello) e visitiamo in primo luogo il museo Thorvaldsen, contenente le opere del famoso scultore. Ci rechiamo quindi al palazzo di Christiansborg che ospita il parlamento, la Corte Suprema e gli Uffici del Governo.Visitiamo le sale di rappresentanza degli ex appartamenti reali,lussuosamente arredate,dove spicca il grande salone con 17 arazzi che illustrano la storia danese dall’età vichinga fino ad ipotizzare il futuro.Ci rechiamo quindi al museo nazionale,il museo di storia della civiltà danese : il piano terra mostra reperti dalla preistoria fino al 1000, al primo piano c’è la sezione dedicata al medioevo-rinascimento e al secondo piano quella che copre il periodo dal ‘600 al 2000. Spiccano i reperti vichinghi come le trecce e le imbarcazioni ma belle anche le ricostruzioni di stanze e case tipiche di ogni epoca. Interessante al piano terra il negozio di souvenir e all’ultimo un self service dove ad un prezzo fisso è possibile mangiare di tutto.Tra i musei visitati è quello che consiglio di più, veramente ben organizzato e anche gratuito. Dovessi ritornare, lo rivisiterei di nuovo con maggiore attenzione. Continuiamo con la Carlsberg Glyptotek,fondata dai mecenati della birra Carlberg. E’ gratis la domenica e impressiona subito con lo stupendo cortile interno. Ci sono ampie sezioni di arte e scultura egizia, greca, romana ed etrusca, ma anche pittura impressionista e post- impressionista. Ci dedichiamo velocemente solo a quest’ultima poichè manca poco alla chiusura.Ormai buio, vediamo da fuori la Black Diamond, la biblioteca nazionale ma andrebbe rivista di giorno, cosa che non riusciremo a fare. Esauste andiamo a cenare lungo il Nyvhan vicino l’albergo e per scaldarci prendiamo un bel glogg.

15 Novembre

Ci sveglia il suono di una campana: deve passare un ‘imbarcazione e stanno alzando uno dei ponti che uniscono i due lati del canale. Oggi bellissima giornata di sole, per cui decidiamo di recarci a Hillerod per visitare il Castello di Frederiksborg. Prendiamo il treno che impiega circa 40 minuti( da notare un vagone dove è possibile lasciare le biciclette e un vagone silenzioso, dove è proibito parlare…un sogno). La cittadina di Hillerod è molto carina, dopo una breve camminata dalla stazione si arriva al centro e al bordo del laghetto con il castello sullo sfondo. Non bello, di più…avrò fatto tipo 100 foto al paesaggio, riprendendo anche le oche e papere che inondavano la piazzetta antistante il lago. L’interno non è da meno, con 80 sale una più bella dell’altra tra cui la capella e la sala dei cavalieri da mozzare il fiato. Ogni sala ha un particolare interessante, per cui è necessario dedicare alcune ore alla visita dell’intero castello. In più noi eravamo praticamente le uniche turiste( oltre al solito gruppetto di giapponesi) e cosi i custodi, amanti delli’Italia, ci hanno spiegato in inglese le stanze principali facendo la staffetta tra di loro. Insomma gentilissimi.

16 Novembre Stamattina si parte con l’orto botanico, aperto dal 1600. Purtroppo per l’umidità si appanna l’obiettivo della macchina fotografica e quindi niente foto alle piante e alle farfalle. IL Castello di Rosenborg,residenza reale, è forse quello che mi ha colpito di meno, anche se interessanti sono i gioielli conservati, come le corone e le spade, i leoni d’argento e piccole stanza ricolme di porcellane e cristalli. Vicina è la Galleria Nazionale Danese,Statens Museum for Kunst. Le stanze sono enormi, il museo è interessante ma neanche questo mi è rimasto impresso.Raggiungiamo il quartiere latino dove si ergono l’Università (fondata da Cristiano IV nel 1479),l’osservatorio astronomico e la cattedrale di Copenhagen. È in parte zona pedonale e nelle strette viuzze si trovano moltissime librerie, negozi di moda, caffè. Ci dedichiamo ad una rilassante passeggiata finchè il quartiere si ricongiunge con lo stroget. Torniamo in albergo per fare le valigie, non prima di un’ ultima cena a base di salmone e glogg. Ho trovato Copenaghen una città ben organizzata, percorribile tutta a piedi, piena di cose da vedere e soprattutto rilassante, consigliata a chi vuole staccare la spina dal caos che c’è qui. Mi piacerebbe davvero ritornarci in primavera o estate perchè merita tantissimo.



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