Il Brasile di Maura & Leonardo: nord-est

Da Recife a São Luís con soggiorno a Fernando de Noronha.
Scritto da: Leonardo&Maura
il brasile di maura & leonardo: nord-est
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Abbiamo scelto un tipo di viaggio che ci desse la possibilità di assaporare appieno lo spirito dei luoghi, che ci facesse vivere la quotidianità, che ci facesse conoscere la popolazione; per questo abbiamo utilizzato prevalentemente mezzi pubblici e abbiamo dormito nelle hospedagem, sistemazioni modeste ma decorose e soprattutto pulite.

1° giorno Italia – Recife

Volo Tap alle ore 12:30 da Bologna per Lisbona, arrivo alle 14:25 e alle 16:30 volo intercontinentale per Recife, arrivo 21:30. Il cambio è una nota stonata, all’aeroporto di Recife si cambia a 2,26 + spese contro un un cambio reale di 2,40. Transfer con taxi comune, 45 R$, pernottamento alla pousada Do Forte in Rua Imperial, 175, costo della doppia 75 R$. Sicuramente la posada piu’ spartana del viaggio, ce lo aspettavamo, ma l’abbiamo scelta perché vicina alla metropolitana; comunque pulita e personale gentile.

2° giorno Recife – Pipa

Dalla pousada Do Forte arrivare alla stazione del metro benché molto vicino non è stato proprio immediato, per mantenere un profilo basso e non maneggiare troppo la mappa siamo finiti completamente fuori strada, il fuori programma ci ha consentito di vedere degli scorci di vita quotidiana attraversando la parte vecchia di Recife. Spendiamo 2,80 R$ e prendiamo la linea arancione, ci dirigiamo verso la Tip Rodovaria – Terminal Rodovario Do Recife scendendo alla fermata Estacao Rodoviaria tempo impiegato 15 minuti. Al terminal, in attesa della partenza per Pipa, abbiamo assaggiato per la prima volta due succhi dell’Amazzonia il guaranà e l’açaí, dal gusto particolare ma buoni e soprattutto super energetici.

Con la compagnia di Onibus Progresso partiamo direzione Pipa alla fermata di Goianinha scendiamo e prendiamo un komby, per 25 R$ a persona che ci porta fino alla pousada da noi prenotata: pousada Xama Praia de Pipa, rua do Cajueiro, n°12. A Goianinha ci hanno fatto scendere al distributore di benzina, lì c’era un komby che stava facendo rifornimento e contrattando, insieme ad una giovane coppia francese, l’abbiamo preso al volo; in 18 minuti eravamo già a Pipa. Comunque molti sono i tassisti in attesa di passeggeri, offrendo corse sia per Tibau Do Sul che per Pipa. Tuttavia è molto più economico camminare un po’ per la strada principale di Goianinha e prendere uno dei numerosi furgoni vans o komby che partono, a intervalli regolari dalle 5 alle 22, dietro la chiesa. Da Goianinha, fino a Pipa ci sono 25 km di asfalto e sanpietrini. Il tragitto Recife-Goianinha che doveva durare 3 ore in realtà durerà 4 ore in quanto l’esercito sta effettuando i lavori per il raddoppio della carreggiata, curioso osservare i diversi modi di eseguire i lavori.

Dopo una lunga giornata e una memorabile scorpacciata di pesce rientriamo in pousada e ci concediamo a Morfeo, alle 4 di mattina veniamo svegliati sulle note musicali di Alejandro di Lady Gaga sparate a duemila, non tardiamo molto a capire che a poca distanza in linea d’aria si trova una discoteca, sembra di essere in mezzo alla pista, fino alle 7 del mattino sparerà musica tecno complice la melatonina riusciamo a riaddormentarci.

3° 4° 5° giorno Pipa

Con i numerosi vans si raggiungono facilmente i luoghi più lontani, tipo: Tibau do sul, Sibauma, ecc. A piedi si visita agevolmente Praia do Madeiro, Baia do Golfinhos, Praia do Amor, Chapadao. Nella Baia do Golfinhos con un po’ di pazienza è veramente possibile fare il bagno con i delfini, anche se l’acqua non proprio cristallina non permette di vederli sotto la superficie. Quando però emergono per respirare, alcuni vengono talmente vicini e in completo silenzio che quando emettono un suono misto tra uno starnuto e un verso d’uccello lo spavento è assicurato. Il centro abitato di Pipa è piuttosto trascurato, ma ci sono moltissimi bei ristorantini e locali, le spiagge poi sono bellissime. Si mangia bene a prezzi economici. Prezzo massimo speso 75 R$ in due per una grigliata mista con aragosta, sicuramente tra le migliori cene di questo viaggio.

La Pousada Xama è stata un’ottima scelta, curata nei minimi particolari, dalla signora Neuza, una sorta di “generale” molto efficiente. Colazione a buffet abbondante e varia, la frutta buonissima, gran parte arriva direttamente dal suo orto. La pousada ha una piscina centrale e tutto intorno le camere, una decina circa, ognuna con il proprio terrazzino e amaca. La posizione è molto interessante, in quanto si trova all’estremità sud-est di Pipa, in una zona abitata prevalentemente da locali e per questo molto vera inoltre è vicina all’accesso per la Praia do amor (la spiaggia piu’ bella di Pipa).

giorno Pipa – Natal – Fortaleza

La navetta che collega Pipa a Natal impiega circa due ore partendo alle 7:50 arriviamo alle 10:00. Ci sono dei vans (chiamati Alternativos) che fanno servizio di bus navetta si possono prendere all’ingresso di Pipa, alla rodoviaria che non è altro che uno spiazzo di terra battuta, oppure lungo l’unica strada che l’attraversa. La rodoviaria di Natal è veramente squallida e degradata anche se stanno iniziando i lavori per una ristrutturazione generale. Arrivo a Fortaleza al terminal Rodoviario Joao Tome: Av. Borges de Melo, 1630

Bairro de Fátima da casa abbiamo prenotato l’Oasis Atlantico Imperial Hotel, Avenida Beira-Mar 2500, Waterfront/beach, trasferimento con taxi, costo per due 20 R$. Alla rodoviaria volevamo prenotare il passaggio con Redencao per il transfer per Jericoacoara ma non è stato possibile in quanto gli orari di ufficio sono dalle 6:00 alle 18:00. La scelta dell’Hotel Oasis è stata azzeccatissima perchè a pochi passi dalla fermata del Onibus della Redencao che ferma davanti all’hotel Praiano. Inoltre ci ha permesso di uscire la sera in tutta sicurezza, poiché localizzato nel centro della “movida” e di fronte al mercatino dell’artigianato, molto interessante con buoni prezzi e tante cose da comprare, peccato che essendo all’inizio del viaggio ogni grammo in più va portato per il resto dei giorni sulle spalle.

A Fortaleza si sente piuttosto pesantemente la criminalità. C’è molta vigilanza statale e privata, ma i lestofanti non né sono turbati, molta attenzione ai bimbetti scalzi che stazionano davanti agli hotel. I biglietti Rendecao vanno comprati in un piccolissimo negozio che vende escursioni e articoli da mare, nome Velas Tru. Il negozio si trova sul marciapiede lato mare, a sinistra, guardando l’hotel Praiano, vicino al club nautico, prenotate il prima possibile, noi abbiamo preso gli ultimi due posti, prenotando 10 ore prima, in bassa stagione.

7° giorno Fortaleza – Jeri (Transfer per Jericoacoara)

Con il bus Redencao affrontiamo il trasferimento da Fortaleza a Jericoacoara, partenza ore 9:15 durata del viaggio 6.30 ore prezzo a persona 38 R$. La compagnia Rendecao è quella con cui ci siamo trovati peggio dal personale alle condizioni del pullman vetusto. Il prezzo include anche il transfer by jardinieira. Attenzione su questa tratta, ai viaggi notturni, un surfista, nostro conoscente di viaggio, che ha percorso il tragitto più volte ci ha informati che spesso avvengono incidenti anche gravi, il suo pullman ha cappottato, perchè nel lungo tragitto in aperta campagna non ci sono reti di protezione e ci sono molti animali che attraversano improvvisamente. Anche noi lì abbiamo visti, ma di giorno non ci sono problemi perché appunto si vedono. A 4/5 km da Cruz, parte una pista su sabbia e si lascia l’asfalto. Il tragitto dura circa 1 ora e si snoda per villaggi in mezzo alla sabbia bianca e una buona parte lungo il bagnasciuga, già questo tragitto potrebbe essere considerato un’escursione. Arrivati a Jericoacoara pernottiamo alla Pousada Tirol Rua Sao Francisco 202, Center, Jericoacoara.

8° 9° 10° giorno Jeri

La Pousada Tirol si trova ben posizionata perché è vicino alla duna Por do Sol, di fronte all’agenzia Unitur “terminal” della jardinieira Rendecao e punto di partenza dei komby per Camocim. La Posada è molto molto spartana e tenuta maluccio però ha un bello spazio esterno e avendo trovato un’ottima compagnia alla fine né abbiamo un buon ricordo. Quindi consigliata solo a coloro che hanno un buon spirito di adattamento; i prezzi molto molto bassi. Jericoacoara si disloca in tre vie parallele unite da due vie carrabili, una alta e una bassa, e da alcuni vicoli pedonali. Non esiste terra battuta ma solo ed esclusivamente sabbia, continuamente arata dai grossi 4×4, passeggiare è un buon allenamento per i glutei. Come in tutti i luoghi toccati dal nostro itinerario anche a Jeri si mangia bene e la quantità ci lascia sempre sorpresi positivamente. Per quelli che si sentono in “astinenza d’Italia” (non è il nostro caso) a Jeri ci sono molti connazionali che hanno aperto belle posade e ristoranti. Di fronte alla Pousada Tirol c’è un ottimo ristorante di pesce, gestito da locali, non si può sbagliare in quanto i tavoli sono sulla strada, (l’unica strada della Rua Sao Francisco che è pedonale e porta sulla carrabile paralllela). In un locale attiguo ti fanno scegliere il tipo di pesce, lo pesano davanti a te, poi lo mettono sulla griglia e lo servono con contorno a scelta. Una mangiata che ricorderemo a lungo. Tra le svariate scelte che offrono le agenzie per cogliere la spettacolarità del luogo abbiamo optato per l’escursione organizzata dall’associazione dei buggy che ti porta alla visita della parte ovest: la laguna di marea che ospita i cavallucci marini, Mangue Seco e Tatajiuba. Non nascondiamo che pur essendo un po’ prevenuti sull’escursione, in quanto la vedevamo un po’ troppo da turismo d’assalto, nè siamo rimasti contenti e ci siamo resi conto che, almeno in questa parte del brasile, gli operatori turistici, oltre a non essere insistenti, curano molto il turista. Abbiamo visto dei paesaggi incantevoli. Spesa 80 R$ in due. La gita sulla laguna di marea che ospita i cavallucci marini costa 10 R$ a persona oltre la possibilità di vedere questi animaletti, ci siamo goduti il silenzio assoluto “disturbato” solo dal lento andare della barca spinta con una pertica. Mangue Seco è molto scenografico, è un luogo di passaggio tra le mangrovie per dirigerci a Tatajiuba, ci si passa obbligatoriamente anche per andare a Camocim. Per raggiungere Tatajiuba si attraversano dune maestose, il villaggio e poi si arriva al lago dove molti localini con amache e tavoli immersi nell’acqua servono un’ottima cucina di pesce che ci lascerà un bellissimo ricordo.

La seconda escursione è stata la Pedra Forada, che abbiamo fatto da soli, la direzione da prendere è verso est, il tragitto è di 5 km all’andata e 5 km al ritorno, noi l’abbiamo fatta in tarda mattinata, ma per chi soffre particolarmente il caldo è consigliabile partire prima anche se c’è sempre una gradevole brezza. La Pedra Forada in se non è sicuramente qualcosa d’imperdibile, ma quello che vale è il trekking che fa godere di scorci molto belli, tra dune di sabbia e cactus sempre accompagnati dalla visione del mare. Da non mancare il rito, che tutte le sere si celebra con la “scalata” della Duna Por Do Sol per assistere al tramonto, è davvero emozionante, un’interminabile colonna di persone che da ogni angolo di Jeri affluisce verso la sommità, un rito quasi mistico. Questo luogo un po’ magico ha la capacità di risvegliare il bambino che è in te con tutta la sua incoscienza, e dopo molti anni di azioni pensate mi sono abbandonato a quelle sconsiderate, il secondo giorno, dopo varie acrobazie giù per i 30 metri della duna, rovinosa caduta che mi ha fatto volare e cadere a faccia avanti mangiando un sacco di sabbia e prendere un bel colpo ai miei occhiali da vista, per un momento ho pensato di aver rovinato la vacanza, stupidamente, ma poi per fortuna si erano solo un po’ storti e grazie alla manualità e un po’ di pazienza, tutto si è risolto. Però è stato anche puro divertimento.

11° giorno Jeri – Camocim – Paranaiba-Tutoia – Caburè- Atins

Questa, secondo il programma previsto dall’Italia dovrebbe essere stata la parte piu’ complicata del viaggio in quanto non si sapeva niente di certo, e le poche informazioni trovate erano “pregiudicate” dal fatto che novembre è periodo di bassa stagione. Il nostro programma prevedeva il pernottamento a Paranaiba. Il giorno successivo avevamo due ipotesi:

a) raggiungere Tutoia via fiume (delta delle Americhe) e proseguire per pernottare a Caburè.

b) escursione sul delta delle Americhe fino a Tutoia rientrare a Paranaiba e proseguire via strada per Tutoia ed eventuale proseguimento per Caburè.

In realtà sul posto abbiamo appreso che la navigazione sul Delta delle Americhe che dura piu’ di 6 ore non è molto diversa paesaggisticamente parlando, della navigazione del Rio Preguicas (che da Atins porta a Barreirinhas). Inoltre essendo Paranaiba ormai da tempo collegata con Tutoia da una compagnia di onibus in 3 ore, il trasporto via acqua è stato abbandonato perchè poco conveniente. È così che si spiega i prezzi folli che ci sono stati richiesti dalle agenzie, contattate via internet. La mattina alle 7:50 davanti all’agenzia Unitur di Jeri si parte con la solita Toyota Bandeirante, camionetta 4×4 da 9 posti, classico e più diffuso mezzo di trasporto pubblico di questa parte del Brasile. In parte si ripercorre il tratto fatto durante l’escursione effettuata a ovest con il buggy con un primo attraversamento su traghetto “a braccia”, nella località di Mangue Seco, passando da Tatajuba paese, fino al secondo traghetto, questo a motore, per arrivare a Camoncim alle 9:40. Qui ad attenderci, forse perche eravamo solo 4 persone che proseguivano per Paranaiba, abbiamo trovato un taxi, alle 9:45 eravamo già in transito per Paranaiba, arrivo ore 10:45. Costo totale della tratta Jeri- Paranaiba 160 R$ in due. Il preventivo ricevuto via internet da almeno 4 note agenzie: Jeri-Camocim 200 R$. Considerato pro e contro abbiamo deciso di proseguire per Caburè, guadagnando un giorno per visitare meglio i Lençois Maranhenses. Alle 11:30 siamo in transito da Paranaiba per Tutoia dove arriviamo alle 14:30, spesa totale in due 30 R$ con l’onibus.

I preventivi ricevuti via internet da varie agenzie: Paranaiba-Tutoia via fiume barca lenta 400 R$, barca veloce 600/800 R$, via terra 450 R$ per due. Nel trasferimento tra Camoncim-Paranaiba è stato determinante l’incontro con un paulista innamorato dell’Italia, che dopo un po’ di chiacchiere che ci hanno intrattenuto per buona parte del tragitto, ci ha aiutato a trovare un passaggio per Caburè, trattando lui per noi; con la solita Toyota Bandeirante alle 14:30 siamo in transito per Paulino Neves dove arriviamo alle 15:30, spesa totale in due 10 R$ qui scendono tutti i locali e continuiamo, con un passaggio privato, per Caburè dove arriviamo alle 16:30. Spesa totale per due persone 150 R$. I preventivi via internet dall’Italia: Tutoia-Caburè in Land Rover con guida 750 R$ senza guida 450/400 R$ .

Forse con un passaggio di questo, con il servizio di agenzia, hai la possibilità di fermarti a fare due foto nei piccoli Lencois, ma considerato l’abbondanza e la spettacolarità dei grandi Lencois si può rinunciare senza rimpianti. E comunque se si chiede l’autista sicuramente è disponibile. Inoltre navigando sul Rio Preguicas i piccoli Lencois si ritrovano ed è facile fare delle bellissime foto.

Arrivati a Caburè, dove il parco del Lencois Maranhenses incontra il mare, troverete la Pousada Porto Buriti, adagiata in una lingua di sabbia tra fiume e oceano. Di poche pretese, ma dotata persino di una piccola piscina, questo luogo così ben descritto come lo si trova su google map è il peggior posto in cui ci siamo imbattuti in questo viaggio. E’ veramente l’unica nota dolente del viaggio. Devo riconoscere che arrivando senza prenotazione e tardi, considerato che alle 18:00 fa buio, è facile essere soggetti a “ladrate”, ma noi un po’ perchè siamo ottimisti, un po’ perchè lavoriamo da tanti anni nel settore dell’ospitalità, non ci siamo arresi. Questo luogo è gestito da un vero e proprio cartello con atteggiamento e sistema “mafioso” ci hanno reso difficile anche il semplice attraversamento del Rio Preguicas chiedendoci 100 R$ per un servizio che costa 20 R$ ; pur essendovi molti barcaioli nessuno di loro voleva portarci tutti guardavano il proprietario della Pousada, con il quale si scambiavano segni con le dita, atteggiamento a noi già noto da un precedente viaggio a Singapore dove all’interno di un centro commerciale i cinesi si accordavano con gesti su prezzi da praticare. In questo luogo abbiamo incontrato una coppia svizzera che poi abbiamo ritrovato a Barreirinhas e lì ci hanno riferito di averci invidiato quando siamo riusciti ad andare via. Loro ci hanno passato la notte e oltre al degrado generale riscontrato hanno avuto anche problemi di intestino per il cibo che gli è stato servito. Siamo riusciti ad andarcene spuntando un prezzo di 40 R$ totali, per raggiungere la località di Atins. Arrivati ad Atins i due barcaioli ci hanno voluto accompagnare alla pousada che avevo scelto ma durante il tragitto mi dicevano che il posto era brutto e poco pulito e che sarei stato meglio in un altro posto…la cosa ci è piaciuta poco e abbiamo declinato “l’invito”; al momento di pagare i due barcaioli non avevano i soldi per farmi il resto, ovviamente non era vero, ho provato a chiedere alle persone del villaggio, nell’unico negozietto, nei due ristoranti…niente; quando vedevano i due barcaioli, calava un grande imbarazzo al che ho perso la pazienza e alla fine il signore della posada dove poi ho dormito ha fatto da “intermediario” e i soldi per farmi il resto sono spuntati miracolosamente. Preso dalla rabbia gli ho dato dei mafiosi da due lire, non l’hanno presa tanto bene ma si sono levati velocemente di torno. Su alcuni blog brasiliani avevo trovato diverse persone che parlavano male di Caburè e del cartello spenna turisti, adesso possiamo confermarlo anche noi.

Atins ha un’unica strada di sabbia, che dalla spiaggia prosegue fino a Barreirinhas, un campo di calcio vicino alla spiaggia e per 200 mt è un susseguirsi di case con due ristoranti, un emporio e 4 pousade. Sui blog brasiliani avevamo letto recensioni molto positive riguardo la pousada Tia Rita, gestita da persone locali, molto semplici ed è lì che abbiamo soggiornato.

12° giorno Atins-Parco del Lencois Maranhenses

Idea con il senno di poi per la visita del parco dei Lencois Maranhenses venendo da Tutoia il punto di partenza è Atins anche “la public boat” che in alta stagione fa normale servizio ferma ad Atins e Mandacaru ma non passa da Caburè da dove passano solo alcune barche provenienti da Barreirinhas organizzate dalle varie agenzie come tappa del tour. Un’idea potrebbe essere quella di partire da Sao Luis per Santo Amaro e da lì attraversare il parco a piedi (con i mezzi a motore è severamente proibito) fino ad Atins con pernottamento a Quemada dos Britos (un’oasi nel mezzo dei grandi Lencois, abitata da una famiglia locale) dicono che sia un’esperienza unica, ad Atins consiglio di fermarsi almeno due notti per riprendere le forze, godersi i silenzi del niente e la spiaggia immacolata. Risalita del Rio Preguicas fino a Barreirinhas, dopo le escursioni di rito proseguimento per Tutoia e Parnaiba. In questo modo si possono sfruttare al meglio i mezzi pubblici evitando di farsi spennare. La pousada Tia Rita è stata veramente un’ottima scelta, la camera era perfettamente pulita, dotata dei confort necessari per il meritato riposo, se si considera che una buona parte del villaggio veniva a prendere l’acqua a poca distanza dalla nostra finestra in un pozzo con manovella mentre noi avevamo il nostro bagno con acqua corrente calda e fredda, pulito e di bella fattura. Non abbiamo conosciuto zia Rita considerato che era bassa stagione era in viaggio per comprare arredi per la pousada, ad ospitarci c’era il marito Pedro, persona molto timida e impacciata, che ci ha fatto trovare una ricca colazione servita in giardino. Chiaccherando con una ricercatrice dell’università di Miami loro ospite da sei mesi, abbiamo saputo che Pedro è un pescatore oceanico in pensione, e quando è alta stagione va a pesca e poi cucina il pescato per tutti gli ospiti. Inoltre ci ha spiegato che essendo bassa stagione è impossibile trovare dei mezzi per effettuare le escursioni, quindi salta l’attraversamento a piedi dei Lencois fino a Santo Amaro, salta così la visita alla laguna Verde. Mentre Pedro ci cerca un passaggio in barca lungo il Rio Preguicas dai suoi amici pescatori, noi facciamo una passeggiata fino al Canto De Atins dove due abitazioni di pescatori cucinano degli ottimi gamberi alla griglia e si bevono dei succhi buonissimi. Doveva essere un’ora di cammino a tratta, in realtà tra andare e tornare abbiamo fatto 17 km tutti via spiaggia. Abbiamo impiegato 4 ore all’andata, con la bassa marea è più semplice, a tornare, con l’alta marea, è un po’ più complicato ma la bellezza della spiaggia immacolata ci ha ripagato. Mentre eravamo al Canto De Atins abbiamo fatto amicizia con un ragazzo titolare di un tour operator a Rio De Janeiro che organizza viaggi d’avventura, ci offre un passaggio per la lagoa Verde, lui aveva noleggiato un 4×4 a Barreirinhas per arrivare fino al Canto De Atins ma purtroppo il nostro tempo era al limite perché Pedro ci aveva detto che pensava di trovarci il passaggio per le 15:30. Al rientro causa alta marea Pedro ci dice che la partenza è stata anticipata alle 14:00, quindi dobbiamo “volare al porto” ringraziamo velocemente Pedro per la sua gentilezza e via. La risalita del Rio Preguicas è un’esperienza con scorci entusiasmanti, qui ogni mezzo in movimento è occasione di scambio merci e di persone, pertanto nella lenta risalita ci fermiamo in ogni luogo, che sia una capanna che sia un villaggio, sembra di essere in un film. Il percorso dura 4 ore per arrivare a Barreirinhas ma ci resterà dentro una vita. Spesa 20 R$ € in due. Il costo delle barche turistiche si aggira tra 180/250 R$.

A Barreirinhas ci siamo diretti per primo alla Pousada do Porto consigliata da Lonely Planet ma il prezzo richiesto era troppo alto per la camera angusta proposta. Abbiamo preferito la Pousada a fianco, Brisa do Mar, che si affaccia sul Rio Preguicas ed ha un rapporto qualità-prezzo buono 60 R$ la doppia con bagno, compresa la colazione, in brasile generalmente la colazione è sempre compresa nel prezzo. Il patio dove al mattino viene servita la colazione, che si affaccia direttamente sul Rio Preguicas, è un’occasione per fare un bagno o godere lo scorrere lento dell’acqua, dondolandosi nell’amaca, sospesa sul fiume, scrivendo, leggendo o semplicemente contemplando il paesaggio.

13° giorno Barreirinhas

Risveglio alla Pousada Brisa do Mar colazione servita sul patio direttamente sul Rio Preguicas, la colazione è discreta ma la veduta merita. Mangiamo con l’intrattenimento di una miriade di volatili che si esibiscono in canti incredibili. Mattinata dedicata al riposo e al cambio. Pomeriggio escursione alla lagoa Azul 40 R$ per persona. A Barreirinhas l’unico modo per cambiare è il bancomat del Banco do Brasil ma su 10 distributori solo uno effettua il servizio ed è quello che sul lato destro del display in alto riporta i simboli della visa. Barreirinhas arrivando dal rio si presenta bene sembra un luogo balneare, una banchina in legno costeggia perpendicolarmente la parte del paese che si affaccia sul fiume, ed è costellata di ristorantini e baracchini che vendono gli immancabili succhi e la caipirinha. La strada centrale che taglia in due il paese, a nord c’è il fiume e molte pousade a sud si trova la parte vissuta dai locali con i loro negozi e mercatini.

L’escursione alla Lagoa Azul anche se estremamente turistica è imperdibile, c’è molta gente, anche fuori stagione, circa 7, 8 camionette, nei periodi di alta stagione dicono ce nè siano anche 40. I Lencois sono veramente entusiasmanti anche nel periodo di poca acqua, nel suo pieno splendore immaginiamo siano da infarto.

14° 15° giorno Barreirinhas – Santo Amaro

Da Barreirinhas alle 6:50 parte un Onibus della Cinse Branco con destinazione San Luis. Percorsi circa 80 km di strada asfaltata si arriva nella località di Sangue, che consiste in un immobile adibito a bar dove si fermano molte camionette Toyota Bandeirante, una sorta di Rodoviaria improvvisata da dove si parte per località secondarie su strade di sabbia; sono le 7:30 e brulica di persone affaccendate tra scatole, scatoloni e mercanzie di ogni genere. Costo del trasferimento 10R$ in due. Questo luogo è il punto dove parte la coincidenza per Santo Amaro. Pur essendoci anche altre corse della Cinse Branco quella delle 6:50 è quella che si combina meglio con la coincidenza, infatti è già li ad aspettarci giusto il tempo di trasferirsi con gli zaini, e siamo di nuovo in transito, il tempo di percorrenza è di 1:30 per fare 35 km, una strada impossibile, ma per noi affascinante, (al ritorno che lo effettueremo in notturna e senza il fascino della prima volta sarà un po’ meno entusiasmante ma sempre incredibile.) Costo totale in due 30 R$

Santo Amaro si trova a Nord Ovest di Barreirinhas, praticamente nel cuore del parco dei Lencois Maranhenses. Abitato da persone affabili e ingegnose, dispone di un’ospedale e del correiro (ufficio postale), inoltre da non trascurare considerato il caldo, ha una laguna di acqua azzurra dove rinfrescarsi che non si secca mai. Dispone di diverse pousade, alcune in ristrutturazione. Durante la stagione delle piogge, da marzo a giugno, la strada si allagata e l’accesso è limitato al trasporto fluviale, il tragitto si allunga notevolmente. Secondo noi a causa della difficoltà per raggiungerlo viene “snobbato” dalle grossi Tour Operator, e di conseguenza la marea di turisti affluisce costantemente a Barreirinhas, questa è la fortuna, per un accesso al parco, dei viaggiatori che cercano luoghi autentici e sono disposti a spendere più tempo per godere delle sue meraviglie. Tra i brasiliani Santo Amaro è piuttosto conosciuta perché hanno girato una telenovelas e un film francese con un certo Jean-Paul. Sarà Belmondo?! Non siamo riusciti a saperlo qui lo conoscono solamente come Jean-Paul il francese! Le dune corrono perpendicolarmente a Santo Amaro da Nord a Sud, le escursioni da fare sono molteplici. Trekking per l’attraversamento a piedi del parco, (il più suggestivo) dura due giorni e prevede il pernottamento nell’oasi di Quemada Dos Britos è fattibile senza grossi allenamenti, e si possono spedire gli zaini. Visita della lagoa Gaviota, visita della località di Betania, un piccolo villaggio di agricoltori, bagnato da un rio, alimentato dalle lagune dei Lencois, guadandolo ci troviamo in mezzo allo spettacolo di questa prodezza della natura, completamente soli, indescrivibile. Pernottamento Hospedaria Feem Deus che si trova entrando a Santo Amaro prima di arrivare nella piazza principale, all’angolo che confina con l’ospedale. Camere dignitose e pulite, doppia con bagno e aria condizionata (l’ultima rimasta) 70 R$. Dispone anche di camere con ventilatore. Molto gettonata dai brasiliani. Colazione abbondante con i migliori succhi di tutto il viaggio. Rallegrata da tanti bambinetti, il proprietario ha 17 nipoti e 9 figli!

Per il noleggio di un 4×4 Toyota Hilux 150 R$ (in due, se in 4 il costo va diviso) per arrivare a Betania ci siamo rivolti a Bebetor Turismo. Un negozio di alimentari che si trova nella piazza principale lato opposto del correiro. Per la visita della lagoa GAVIOTA, che si raggiunge anche in 4×4 in circa 40 minuti, abbiamo optato per il trekking che prevedeva 1 ora per l’andata 1 per il ritorno, ci siamo avvalsi di una guida locale, che in un primo momento doveva essere un ragazzino, invece all’appuntamento si è presentato un vecchio “ritontito” che per arrivare alla Gaviota ci ha fatto fare un “giro pesca” con il risultato di aver camminato due ore per l’andata, per il ritorno abbiamo preso la situazione in mano e abbiamo impiegato il tempo necessario. L’impressione che ne abbiamo avuto è che essendo loro dei grandi camminatori in situazioni climatiche avverse, vadano come in tranche, quasi dormono mentre camminano, perché quando l’abbiamo “spronato” per fargli capire che stavamo girando senza senso si è destato e agitato, come se fosse tornato alla realtà quindi siamo tornati indietro per 20 minuti e finalmente abbiamo raggiunto la meta. Se qualcuno è interessato al trekking, la lagoa Gaviota si trova a 80° nord est dalla Hospedaria Feem Deus costeggiando la laguna e tenendosi la vegetazione a destra fino ad arrivare in un punto dove sulla destra si vedono due palme una accanto a l’altra e tra esse finalmente si individua la pista battuta dai 4×4, seguendola per 15/20 minuti si arriva alla piazzola di sosta, da qui superate la duna di fronte, e vi si aprirà d’avanti lo spettacolo di questi luoghi.

16° giorno Santo Amaro – Sao Luis

Sveglia alle 3:30 partenza 4:00 (si avete letto bene!), mezzo di trasporto la solita panca della camionetta Toyota Bandeirante e anche questa volta carica all’inverosimile di persone e mercanzie. Come da regola generale passa casa per casa compresa la nostra Hospedaria, strombetta con il clacson, e in religiosa pazienza aspetta le persone che se la prendono molto comoda, Tranquilo… forse è per questo che partono sempre così presto. La cosa che ci sconcerta è che nel bel mezzo della foresta di mangrovie, nel buio pesto e apparentemente nel niente, ogni tanto si ferma, strombetta e dopo un po’ s’intravede, uscire dalla selva, una torcia e poco dopo spuntano ragazze con pacchi e pacchettini, con l’immancabile cellulare di ultima generazione, curate e profumate. Salgono, sorridono, salutano e si riparte.Ma quello che più ci ha lasciato senza parole è quello che accade circa a metà percorso, la camioneta si ferma davanti a una casupola, autista, bigliettaio e passeggeri scendono e dopo pochi minuti sono tutti seduti a un tavolo imbandito per la colazione, come una grande famiglia che si passano lo zucchero, i biscotti, il caffè ridendo e scherzando, noi due restiamo gli unici seduti sulla panca del Toyota Bandeirante…a goderci questo stile di vita quotidiano.

Alle 7:00 siamo sul Onibus della Cinse Branco che da Sangue per 40 R$ in due, in 3:50h ci porterà alla Rodoviaria di Sao Luis. Dalla Rodoviaria al centro prendiamo un taxi al prezzo di 18 R$ in due. Pernottiamo alla Pousada Colonial Rua Alfonso Pena, 112 al prezzo di 125 R$ la doppia con bagno e aria condizionata, trattamento B&B. L’ambiente è carino, la camera confortevole, anche se un po’ piccolina, la colazione buona. La posizione è ottima per arrivare in breve tempo nel centro storico.

Sao Luis: sarò breve, da come ne avevamo sentito parlare, ci aspettavamo più cura, in realtà è tutto molto decadente, sporco e in alcune parti c’era gran puzza di fogna, inoltre a noi ha dato senso di poca sicurezza. Ha un fascino, soprattutto la sera, spettrale, sicuramente se venisse recuperata ha delle notevoli testimonianze coloniali ma al momento è veramente messa male.

17° giorno Sao Luis – Recife

Ultime foto di Sao Luis trasferimento all’aeroporto. Taxi 30 R$ giorno festivo. Compagnia aerea GOL Partenza SLZ 17:55 arrivo a Rec 20:45 208 € in due. Costo della corsa con taxi da aeroporto Recife 9,5 R$. Pernottamento al Tulip Inn Recife Flat. Scelto per la vicinanza all’aeroporto. Un bel appartamento al 16° piano di un grattacielo, all’interno del comprensorio, un ristorante, un po’ triste ma abbiamo mangiato veramente bene, cena $ 41 R$. Ci hanno sconsigliato di uscire la sera perchè molto pericoloso per cui andiamo a letto dritti dritti.

18° giorno Recife – Fernando de Noronha

Costo della corsa con taxi per aeroporto Recife 10 R$. Compagnia aerea GOL partenza Recife 13:00 arrivo Fernando de Noronha 15:15 prezzo 670 €. Pernottamento alla Pousada Germana 140 R$ doppia con bagno senza colazione. Supplemento colazione 15 R$ per persona ma noi abbiamo preferito organizzarci autonomamente. Posizione ottima, struttura familiare, molto curata, camera confortevole. Considerando i prezzi dell’isola la tariffa è economica.

Fernando de Noronha: è un arcipelago di 21 isole ed isolotti nell’Oceano Atlantico, a circa 354 km dalla costa del Brasile. L’isola principale ha una superficie di 18,4 chilometri quadrati una popolazione di 3.012 appartiene allo stato brasiliano di Pernambuco nonostante sia più vicina allo stato di Rio Grande do Norte. E’ un luogo inserito nel patrimonio dell’UNESCO. E’ richiesta una tassa detta di preservazione ambientale che pagano i turisti al loro arrivo gestita dall’istituto per l’Ambiente e delle Risorse Naturali Rinnovabili. Costo per 4 giorni in due 170 €.

19° 20° 21° giorno Fernando de Noronha

L’esperienza è molto bella, ma non mancano delle considerazioni negative, ci aspettavamo dei luoghi molta più curati, dall’Italia si percepiva una certa esclusività, la ricerca di una pousada che avesse prezzi ragionevoli, sembrava una cosa impossibile, la maggioranza hanno prezzi da capogiro. In realtà la sensazione che nè abbiamo avuto è di un luogo verso la decadenza, (dal punto di vista sia urbanistico che organizzativo). Non esiste un centro di aggregazione, tutto è “sparpagliato” qua e là, le stradine di accesso alle baie sono in totale abbandono, con segnaletica fuorviante e sbiadita dal sole, sono solcate continuamente da 4×4 e buggy, che invece dovrebbero essere parcheggiati nelle piazzole apposite e permettere di raggiungere le spiagge unicamente a piedi. Sconsigliata la moto a chi non abbia esperienza, in quanto gli stradelli sono ripidi e ciottolosi, con buche infide. Per quel riguarda lo spettacolo della natura, non c’è niente da dire, ogni scorcio è un’emozione, molto interessante per chi ama il birdwatching e molto bello anche lo snorkeling, anche se per chi ha già visto dei bei reef è più difficile stupirsi. Chi ha il brevetto di sub riesce a godere del meglio di questo posto. Mangiare è costoso e le portate sono scarse, noi consigliamo il self-service a kilo Ousadia, frequentato principalmente da locali, si mangia bene e si spende poco, si trova all’angolo destro della piazza guardando la strada principale che attraversa l’isola, poco più avanti del blasonato Ristorante Flainbert, il peggior locale provato in questo viaggio, cibo scarso, poca scelta di pesce, costi elevati e personale scostante.

22° giorno Fernando de Noronha – Recife – Olinda

Compagnia aerea Gol Partenza Fernando de Noronha – 15:35 Arrivo Recife – 15:58 Trasferimento in taxi a Olinda spesa 60 R$. Pernottamento a Olinda Pousada Sao Francisco Rua do Sol, ottima scelta per la posizione e buono rapporto prezzo/qualità, 105 R$ la doppia con bagno e aria condizionata, colazione, forse la meno esaltate; per 52,50 R$ ci hanno lasciato la camera fino alle 18:00 del giorno che avevamo il volo intercontinentale.

Olinda: ci ha colpito favorevolmente, eravamo un po’ prevenuti perchè alcuni dicono che per chi ha visitato Sao Luis, Olinda delude, in realtà è molto ben tenuta, abitata principalmente da artisti, che hanno rivalutato gli edifici in maniera egregia. E’ incredibile come riescano a mantenerla sicura, confinando con i nove milioni di abitanti di Recife dove la criminalità abbonda. Come in tutto il Brasile anche qui la popolazione quando sente una nota musicale si mette a ballare, quello che più ci ha colpito è la serenità e l’allegria che escono da ogni “poro della pelle” di questa gente e come è ancora spiccato il senso della comunità.

23° giorno Recife – Lisbona

Girovagato per Olinda fino alle ore 19:00, peccato che all’inizio dei festeggiamenti del sabato sera noi, a malincuore, abbiamo dovuto “levare le tende”. Ore 19:30 corsa con taxi per aeroporto internazionale di Recife costo 50 R$. Partenza per Lisbona alle ore 23:00 volo intercontinentale con Tap Portugal.

24° giorno Lisbona

Arrivo a Lisbona con volo intercontinentale alle 9:35, intera giornata dedicata alla visita di Lisbona. Pernottamento Poets Hostel. Rua Nova Trindade 2 ottima scelta confortevole, nuovo ed economico. Pranzo al O Telhadinho, una sorta di bar/trattoria in Rua de Sao Tome n° 8 si mangia ottimamente a prezzi brasiliani 23,95 € in due, caldamente consigliato. La città si visita agevolmente grazie al ticket aerobus che con pochi euro ti permette di utilizzare tutti i tram per 24 ore dalla convalida. A noi è piaciuta moltissimo, tra l’altro essendo il periodo prenatalizio, il tutto era avvolto nelle calde atmosfere delle tipiche luminarie della vecchia e bella Europa.

25° giorno Lisbona – Bologna

Con il taxi, che parte di fronte all’ostello, al prezzo di 20 € si raggiunge l’aeroporto. Partenza alle 07.55 arrivo a Bologna 11.45 ad accoglierci, un’Emilia-Romagna completamente innevata. Ritirato i nostri zaini imbarcati a Recife e rimasti “in giacenza” a Lisbona, possiamo affermare che la compagnia aerea Tap Portugal è stata ottima, offrendo uno dei prezzi più bassi per il Brasile, professionalità e puntualità non sono mancate. Costo per due 1.470,50€. Lo “stop” obbligatorio di quasi 24 ore a Lisbona apparentemente penalizzante, ci ha permesso un “assaggio” di Lisbona, che sicuramente visiteremo alla prima occasione. Aspetti che ci hanno colpito: la musica tutto volume, nei bar, nei ristorante, nei mezzi di locomozione, ovunque abbiamo incontrato questa passione, manifestata nei modi piu’ bizzari; dalla fiat Uno di Recife che sul portabagagli portava casse acustiche fatte a forma di piramide, alla bicicletta di Barreirinhas con la cassa acustica bella grande portata sul portapacchi d’avanti e su quello dietro le batterie di alimentazione con il lettore, fino alla Golf di Sao Luis, con a rimorchio un carrello con casse da concerto. La gioia di vivere che anche nei posti piu’ disagiati le persone hanno. Hanno poco o pochissimo, ma sono più sereni di noi che abbiamo tutto. I bambini che fanno il bagno nei fiumi, giocano, urlano e si divertono, le donne fanno il bucato tutte insieme allegramente. Nelle zone rurali le abitazioni sono molto semplici e nude, composte da uno stanzone ben ventilato, dove sono appese le amache (spesso in una ci dormono tre bambini) una stanza uso cucina confinante con la veranda, il bagno è fuori, le case più umili sono con pareti di argilla e tetti fatti con le frasche delle palme, l’acqua corrente non esiste ma si servono di pozzi a manovella, le recinzioni sono fatte in modo molto semplice utilizzando rami secchi intrecciati. Non manca la parabola e tutti sono sintonizzati sulle telenovelas, per seguire le telenovelas anche nei ristoranti i brasiliani si siedono tutto in fila verso la tv. Le persone che hanno salito il primo gradino della gerarchia sociale hanno case con pareti in foratino e tetto di tegole. La cosa che più stupisce è che in tutto il viaggio non si è visto neanche la più elementare forma di generatore di energia rinnovabile, in questi luoghi anche un semplice mulino a vento sarebbe di grande utilità. I letti non sono utilizzati perchè prendono troppo spazio e sono costosi, molti non hanno il frigorifero, ma anche chi lo ha spesso utilizza scatole di polistirolo riempite di ghiaccio per conservare le bevande e gli alimenti. Che dire, è stato un viaggio abbastanza avventuroso; ci siamo informati molto prima di affrontarlo questo, ci ha permesso di risparmiare parecchio, di organizzarlo senza contrattempi e soprattutto di viverlo a modo nostro gustandoci, per quanto ancora possibile, la genuinità dei luoghi. Anche questo viaggio è un bellissimo ricordo e la soddisfazione di averlo organizzato autonomamente è intensa.



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