Assaggi di Brasile

8 giorni in Brasile: tra città e foresta amazzonica, insieme a bradipi, coccodrilli e delfini.
Scritto da: kay scarpetta
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15 Novembre 2019 – Brasilia

Il nostro viaggio-lavoro in terra brasiliana parte proprio dalla sua capitale, che raggiungiamo dopo 11 ore di volo da Roma per Rio, cambio aeroporto da internazionale e nazionale ed altre 2 ore e mezza circa di volo da Rio a Brasilia. In pratica, quando arriviamo a destinazione sono in piedi da 24 ore ma per fortuna sul volo per Rio ho dormito, abbastanza quindi sono mediamente riposata.

Atterriamo intorno alle 10 della mattina quindi abbiamo tutta la giornata da dedicare alla città. E quale modo migliore per scoprirla se non in bicicletta? Freschi come delle rose, saliamo in sella alle nostre bici e iniziamo a girare per i vari quartieri. Ve lo dico sinceramente… credo sia la città meno bella che abbia mai visto. È una città moderna, frutto di un progetto innovativo che ha visto la sua realizzazione dal nulla, la cui costruzione iniziò alla fine del 1956. Al progetto parteciparono tre grandi architetti di fama mondiale, Oscar Niemeyer che si occupò degli edifici pubblici, Lucio Costa del piano urbanistico e Roberto Burle Marx come paesaggista. La costruzione andò avanti per 4 anni e si concluse nel 1960, anno nel quale fu inaugurata. Questo portò lo spostamento della capitale da Rio de Janeiro, facendo in modo che il centro di comando politico del Brasile fosse collocato in una posizione più centrale.

Tra i principali luoghi d’interesse c’è la Cattedrale Metropolitana firmata da Oscar Niemeyer, dove la struttura formata da 16 archi di cemento la fanno assomigliare a una grande astronave pronta a prendere il volo e il Santuario Don Bosco, veramente incredibile. Per quanto riguarda l’architettura, sono da vedere il Palacio da Alvorada di Niemeyer, il Palacio do Itamaraty, il Palacio do Planalto, il Ponte JK, il Teatro Nacional Claudio Santoro e la famosa Praça dos Três Poderes. Forse per un architetto può avere spunti interessanti, a noi non ha detto niente.

Detto questo, i 18 chilometri fatti in bici sono stati molto divertenti e siamo anche riusciti a prendere la metro con le bici appresso. A metà strada abbiamo pranzato in un bel localino all’aperto con pranzo a buffet e verso le 16, stanchi e sudati, abbiamo potuto prendere possesso delle nostre camere.

Dopo un po’ di relax e una meravigliosa doccia, cena in hotel e qualche chiacchiera. I più temerari sono poi usciti a bere una caipirinha, io x oggi ho esaurito le batterie…

a domani!

Ah, quasi dimenticavo… qui oggi abbiamo viaggiato sui 27/28 gradi… meraviglioso!

16 Novembre 2019 – salto do Corumba e Pirenopolis

La giornata odierna è dedicata alla visita delle cascate di Corumba e della cittadina di Pirenopolis, a circa 180 km da Brasilia.

Le cascate hanno un salto di 50 metri e si trovano a mezz’oretta di cammino dal parcheggio, passando per ponti tibetani e salite abbastanza impegnative. Lo spettacolo che si presenta però una volta arrivati ripaga della fatica! Oggi, tra l’altro, è festa nazionale quindi questa zona è piena di brasiliani che fanno la classica escursione fuori porta.

Proseguiamo quindi per Pirenopolis, nello Stato del Goias, con la sua bella chiesa e soprattutto una movida molto interessante nonostante siano le 3 del pomeriggio. La città conserva ancora oggi le dimore, le chiese e i musei del XVIII secolo, tutti incastonati nelle sue strade di pietre di quarzite e arroccati sul limpido Rio das Almas, molto ricercato per il rafting.

La serata termina con cena in churrascheria e caipirinha a volontà. Domani si vola a Manaus… buona notte!

17 Novembre – Manaus

La giornata di oggi ci porta a Manaus, capitale dello Stato dell’Amazzonia situata nel cuore del Brasile tra il Rio Negro ed il Rio delle Amazzoni, considerata una delle porte per la Foresta amazzonica (che sarà la nostra meta di domani).

È una città con quasi due milioni di abitanti, una realtà in parte difficile dove convivono molte contraddizioni del Brasile come povertà e ricchezza, sviluppo e natura, ecologia ed inquinamento. Non è una città che si può definire bellissima ma è quello che mi aspettavo dal Brasile, cioè incasinata, a tratti sporca ma dai colori coloniali e con un suo fascino difficile da spiegare.

La visita inizia dal Teatro dell’Opera, nel centro della città, di stile neorinascimentale. Fu costruito durante la Belle Époque dall’architetto Celestial Sacardim, all’epoca in cui Manaus viveva l’apice del cosiddetto “ciclo del caucciù”. Grazie all’estrazione del caucciù, nella città venivano accumulate enormi fortune che ne facevano una delle città più ricche del mondo. Al suo interno si trovano molti materiali europei: tegole colorate dall’Alsazia, mobili e tessuti “Luigi XV” da Parigi, il marmo dello scalone, delle statue e delle colonne da Carrara; l’acciaio per i muri dall’Inghilterra; trentadue lampadari, fra cui quello enorme al centro della sala, furono appositamente fabbricati a Murano. Particolare è il sipario dipinto che rappresenta allegoricamente l’incontro delle acque del Rio Negro e del Rio delle Amazzoni, i fiumi di Manaus.

Proseguiamo con due passi per il centro, con i palazzi coloniali, i negozi, le bancarelle e l’immancabile traffico, per arrivare al mercato generale che si affaccia sul lungo fiume. Domani ci sposteremo in Amazzonia, dove staremo 2 giorni in un ecolodge sulle rive del fiume.

A domani!

18 Novembre – la foresta amazzonica

Una giornata semplicemente indimenticabile.

La prima parte è dedicata alla navigazione sul Rio Negro per arrivare al punto in cui si incontra col Rio delle Amazzoni (che in realtà nella parte che abbiamo visto noi si chiama Rio Solimoes). L’incontro è bellissimo perché si vede nettamente il loro contrasto tra i due fiumi, che si differenziano per velocità, densità e temperatura: le due acque scorrono fianco a fianco per circa 6 km, un fenomeno noto come “incontro delle acque” o “Encontro das Águas” in portoghese.

Dalle foto potrà sembrare che i fiumi siano sporchi… in realtà il Rio Negro deve il suo colore alla presenza di materia vegetale in decomposizione, disciolta nelle acque e trasportata dal Rio attraverso la foresta pluviale e le paludi, mentre il Solimoes alla sabbia del suo fondale ed ai sedimenti delle Ande. Durante la navigazione riusciamo anche a vedere alcuni delfini che nuotano poco lontano da noi.

La sosta pranzo è prevista su un ristorante galleggiante dietro il quale c’è un piccolo insediamento di indios locali, che ci deliziano con i loro balli e canti. Io li trovo affascinanti e molto belli esteticamente, le donne hanno dei capelli semplicemente meravigliosi.

Ed è qui che realizzo uno dei millemila sogni che ho nel mio immenso cassetto: vedere un bradipo dal vivo nel suo habitat naturale! Per poco non mi viene un coccolone dalla felicità, ce ne sono tre, uno adulto e due cuccioli. Ci sono anche un piccolo alligatore, un maialino, un’ara dai colori incredibili ed un anaconda!

Dopo il pranzo proseguiamo il nostro viaggio verso l’ecolodge che ci ospiterà per le prossime 2 notti, totalmente immersi nella natura, uno spettacolo indescrivibile. Siccome è abbastanza presto abbiamo il tempo x goderci un po’ la struttura, con la sua piscina naturale ricavata dal fiume che è stato chiuso x un piccolo tratto e con la sua spiaggia bianca sulla sponda del fiume. Resto in spiaggia fino al tramonto, quasi incredula della bellezza che mi circonda.

Domani faremo alcune attività all’interno della foresta, x ora mi godo il silenzio della natura ripensando alle bellissime emozioni che questa giornata mi ha regalato.

19 Novembre – la foresta amazzonica – II parte

La giornata di oggi ruota intorno alle attività che si possono fare dall’ecolodge nel quale dormiamo.

Si parte con una bella passeggiata di un paio di ore all’interno della foresta: nonostante la pioggia della notte, il terreno non è troppo fangoso e ci godiamo la bellezza ed il silenzio di questo posto, con le nostre guide che ci raccontano i segreti della foresta e dell’ambiente che ci circonda. Mi sembra quasi incredibile che stia camminando proprio all’interno del polmone verde più grande del mondo: un’emozione indescrivibile.

Dopo la passeggiata andiamo a visitare un centro dove vivono delle scimmie di diversa specie, sottratte a bracconieri e al mercato nero. Qui vivono libere ma controllate dai ranger che ne difendono la salvaguardia, controllando non solo loro ma soprattutto i confini del terreno per far si che non possano entrare bracconieri o simili.

Dopo il pranzo al lodge (dove riesco anche a godermi 10 minuti di relax su una meravigliosa amaca) si parte per le attività pomeridiane.

Si parte dalla visita di una casa locale, dove si lavorano la farina e la gomma e proseguiamo andando a pesca di piranha, ovviamente non ne abbiamo preso neanche mezzo! Al calar della sera, usciamo alla ricerca di caimani e coccodrilli, ne vediamo solo uno piccolino, ma il navigare in notturna col cielo stellato sopra la mia testa non ha uguali.

Ora sono nel mio letto a godermi il silenzio di questo posto meraviglioso, interrotto solo dal cicalio degli animali, e penso a quanto sono fortunata ad aver avuto la possibilità di vedere, anche se solo in piccolissima parte, l’Amazzonia: navigare sul fiume pensando al territorio che le sue acque attraversano è veramente un’emozione unica.

A domani.

20 Novembre – da Manaus a Rio

Oggi salutiamo l’Amazzonia ma prima di rientrare a Manaus da dove voleremo per Rio alcuni di noi, me compresa ovviamente, fanno un’ultima escursione: il bagno coi delfini!

Sono anni che voglio fare questa esperienza ma detesto tutto quello che è simile a delfinari o gabbie per questi animali meravigliosi e finalmente è arrivata l’occasione giusta! I delfini infatti vivono liberi nel Rio Negro, sono solo controllati e seguiti da una sorta di associazione che cerca di salvaguardarne l’esistenza e li attira col cibo ma NON sono rinchiusi e vivono liberi come dovrebbero fare tutti gli animali. È anche un’occasione per poter navigare un tratto non ancora visto del rio e di fare il bagno nel fiume. Il tragitto x arrivare a destinazione dura circa 40 minuti, durante i quali mi godo questa sensazione bellissima che deriva dal pensare a dove sono e su cosa sto navigando. Una volta arrivati, indossiamo i giubbini e ci immergiamo in acqua, dove due delfini si divertono a giocare con noi e a mangiare il pesce che viene lanciato dal loro “guardiano”. Un’altra esperienza indimenticabile. I delfini sono di colore grigio rosa e sono ovviamente di fiume, diversi come forma da quelli di mare ma altrettanto belli, per me che li amo talmente tanto da averli tatuati sulla pelle, è veramente un momento magico. Come tutte le cose belle purtroppo termina e si rientra al lodge, da dove facciamo check-out e rientriamo a Manaus. Da qui voliamo per Rio via Brasilia, ma vogliamo farci mancare il brivido della giornata? Ovviamente no!!!

Partiamo infatti con un’ora abbondante di ritardo, per colpa di una cintura di sicurezza rotta! Per non perdere il volo, visto che abbiamo un’ora e mezza scarsa di coincidenza, a Brasilia da sottobordo ci hanno prelevato con un pulmino per portarci direttamente al gate di partenza, saliti noi hanno chiuso l’imbarco.

Arrivati a Rio, ultima tappa di questo viaggio, andiamo in hotel per lasciare i bagagli e vuoi nn andare a bere una caipirinha? Morale della favola, sono le 2.50 e sono ancora sveglia e domani ci si alza alle 8!

Spengo va che è meglio… notte!

21 Novembre – Rio de Janeiro

L’ultima tappa di questo viaggio è Rio, città ricca di fascino e di contraddizioni, alla quale dedicheremo 2 giorni e mezzo prima del nostro rientro. Sono molto curiosa di visitarla e di viverla perché la sua nomea sinceramente nn è il massimo e voglio capire quanto c’è di vero nel sostenere che sia una città altamente pericolosa oppure se, come spero, la sua pericolosità viene amplificata senza motivo. Purtroppo, la giornata non è bella, le nuvole sono basse e il cielo è grigio.

La mattina è dedicata a una lunga passeggiata che da Leme, quartiere dove si trova il nostro albergo, porta a Copacabana. Leme e Copacabana confinano e si trovano sulla stessa baia. Il lungomare è proprio come me lo aspettavo, spiaggia chilometrica e profonda, sabbia fine, campi da beach volley che si alternano a campi da beach soccer, centinaia di persone che corrono, giocano, fanno surf e si godono la vita. Complice il fatto che oggi è giorno di festa, c’è veramente tantissima gente! Lungo il marciapiede ci sono piste ciclabili, attrezzi per il fitness e ovviamente un susseguirsi di chiringuitos.

Nel pomeriggio cambiamo programma in corso d’opera perché in teoria dovevano andare al Pan di Zucchero ma viste le nuvole così basse non ha molto senso, nn si vedrebbe quasi nulla. Quindi optiamo x il giro del centro, partendo dalla Scalinata Selaron, costituita da 250 gradini e lunga 125 m. Le alzate dei gradini sono decorate con oltre 2.000 piastrelle provenienti da oltre 60 paesi di tutto il mondo. È un’opera architettonica dell’artista cileno Jorge Selarón che l’ha definita il suo tributo al popolo brasiliano. Proseguiamo per la Cafeteria Colombo, considerata una delle 10 caffetterie più belle al mondo, fondata nel 1894. Il pomeriggio si conclude un giro di circa 2 ore in catamarano all’interno della baia, per avere una prospettiva della città ancora diversa. Peccato per il tempo perché il giro è molto bello e l’imbarcazione meravigliosa.

Dopo cena io e alcuni colleghi chiudiamo la giornata al Rio Scenarium, un enorme locale considerato il numero 2 della vita notturna di Rio. Si divide in una zona inferiore, davvero grande, dove suonavano dal vivo e una parte superiore, altrettanto grande, adornata da vetrine, quadri e altri oggetti d’antiquariato: davvero una cosa mai vista prima, assurda! Ma bella e divertente.

A domani! Sperando che il tempo sia un po’ più clemente.

22 Novembre – ultimo giorno a Rio

Ebbene sì, anche questa avventura brasiliana sta per terminare, ma non prima di aver visitato il famoso Pan di Zucchero ed il celeberrimo Corcovado col suo cristo redentore. E per fortuna la giornata promette meglio di ieri.

Iniziamo la giornata salendo con la funivia al Pan di Zucchero, un colle alto 396 metri, situato su una penisola che si estende da un estremo della baia di Guanabara all’interno dell’oceano Atlantico. Da qui si può godere di una vista magnifica da un lato in direzione di Copacabana e dall’altro di Botafogo e del Centro della città. Una visita assolutamente imperdibile se si passa da queste parti.

Proseguiamo andando a visitare il murale più grosso del Sudamerica, dell’autore Kobra. Il murale si chiama Etnias ed è semplicemente meraviglioso, resto davvero a bocca aperta.

Nel pomeriggio proseguiamo per il Corcovado ed il Cristo Redentore, un altro posto assolutamente imperdibile. Il Cristo è una statua alta 38 metri, di cui 8 di basamento, collocata sulla cima della montagna del Corcovado, che si erge a 700 metri a picco sulla città e sulla baia di Rio de Janeiro. La vista è mozzafiato.., ovviamente c’è una marea di gente, fare una foto decente è quasi impossibile.

Rientriamo quindi nel nostro hotel in zona Leme e mi concedo una passeggiata sul lungomare al tramonto, inutile dire che c’è una marea di gente, sia che cammina, sia che fa sport: l’atmosfera è estremamente vacanziera e non provo alcuna sensazione di pericolo.

Domani si rientra a casa, ma nn prima di aver visto l’ultima cosa imperdibile di Rio, ma lo scoprirete domani!

Per ora, buona notte

23 Novembre – si torna a casa…

O almeno a Roma, poi vediamo se riesco ad arrivare a Genova vista l’allerta meteo.

Il volo parte alle 16 quindi mattinata libera, e cosa manca da vedere secondo voi?!?!?! Ma ovviamente il Maracana!!!!!

Con due miei compagni di viaggio prendiamo un taxi e andiamo a visitare questo stadio mitico, l’ingresso costa una decina di euro e li vale tutti. Peccato solo che non si possano fare foto sulle panchine perché stanno montando i maxischermi per la finale di Copa Libertadores di domani che sarà trasmessa in diretta anche allo stadio visto che si gioca a Lima. Comunque anche così ne è valsa decisamente la pena!

Oggi la giornata è semplicemente fantastica, superiamo i 30 gradi ed il cielo è blu. Al rientro faccio ancora due passi sul lungomare di Leme, tra poco abbiamo il trasferimento per l’aeroporto da dove partiremo alle 16 per essere a Roma domani mattina alle 7.

Grazie come sempre a chi mi ha seguito in questo piccolo assaggio di Brasile, spero vi abbia emozionato come ha emozionato me.

Obrigada!!!!

 

 

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