… di nuovo nel mio Brasile

Destinazione Maragogi, 100 km circa a sud di Recife. Siamo una bella compagnia, 11 persone con la voglia di riposare e divertirsi.
Scritto da: Robscan
... di nuovo nel mio brasile
Partenza il: 03/12/2009
Ritorno il: 22/12/2009
Viaggiatori: 11
Spesa: 4000 €
E’ il 3 dicembre e stranamente fuori ci sono ancora 15 gradi… Finalmente stiamo per tornare nel nostro Brasile, un paese che ci ha davvero rubato il cuore. Destinazione Maragogi, 100 km circa a sud di Recife. Siamo una bella compagnia, 11 persone con la voglia di riposare e divertirsi. Quest’anno abbiamo deciso di volare con aerei di linea e la scelta non poteva essere migliore. Finalmente partiamo da Bologna, la nostra città, e in meno di 20 minuti siamo al terminal. Con la Tap Portugal arriveremo in 2 ore circa a Lisbona per prendere poi la coincidenza per Recife. Tutto in perfetto oraio, tutto meravigliosamente breve, non le solite 3 ore prima al ceeck-in in file interminabili e stancanti. L’arrivo a Recife è in serata, le pratiche alla dogana sono più svelte dell’anno precedente ma comunque sempre e troppo lunghe! Alessandra, l’assistente Alpitour ci aspetta e Waudir, la nostra guida, ci porterà al nostro hotel, il Maragogi Resort. Siamo stanchi e le 2 ore di viaggio da Recife al villaggio le passiamo sonnecchiando un pò. Cocktail di benvenuto, saluti degli animatori italiani e ci accompagnano alle nostre camere. Sono carinissime costruzioni in legno a due piani e ogni blocco è raffigurato dal nome e dall’immagine di un animale del posto. La nostra camera è nel blocco “Jandaia” una specie di pappagallo brasiliano. Gli altri sono nel blocco “Sagui” la classica scimmietta del brasile, piccolina e con un musetto simpaticissimo! Il ristorante è già chiuso, poichè ormai è mezzanotte passata ma in camera ci fanno trovare pane, prosciutto e frutta fresca! Nel silenzio della notte facciamo un giretto per il villaggio che è fortunatamente piccolo e davvero distribuito benissimo. La nostra camera ci attende, la stanchezza stà prendendo il sopravvento e quindi decidiamo di andare a dormire. Il letto è queen size, ci stendiamo io mio marito ed in mezzo la nostra piccolina di 7 anni….. Non ci sfioriamo nemmeno tanto è grande! Alle 8 del mattino brasiliano siamo tutti già in piedi, in balcone ad ammirare il villaggio con i raggi del sole…. E che sole! Fa un caldo pazzesco, lo sapevamo già data l’esperienza dell’anno precedente, ma è comunque bello scoprire di nuovo questo clima favoloso. Colazione nell’unico ristorante presente del villaggio, grande e capiente. Il villaggio è comunque abbastanza vuoto e si stà davvero benissimo! Per il momento noi italiani siamo in tutto una ventina. La piscina del resort è qualcosa di spettacolare, lunga 400 mt con zone alte e altre più basse, ci sono cascate e l’inmancabile pool bar…. Farsi servire il Chaipirinha con il fondo schiena a bagno è sublime! La spiaggia del villaggio è rialzata rispetto al mare, palme altissime a perdita d’occhio e camerieri gentilissimi che per tutti i 15 giorni saranno a nostra disposizione nel servirci bevande e cibo di ogni genere. Scendendo qualche gradino si arriva sul bagnascuiga, dove con la bassa marea sfrecciano colorate dune buggy che portano a vedere le piscine naturali poco distanti dal villaggio. Il sole è pazzesco, iniziamo tutti con una protezione 50 riuscendo ugualmente a bruciarci qualche pezzettino di pelle! Chaipirinha e Chaipiroska saranno per i successivi 15 giorni la nostra fonte dissetante principale…… Se non lo si fa in ferie dove potremmo mai farlo???? Il villaggio è interamente gestito da personale brasiliano che parla unicamente portoghese…. Vorremmo “sfoderare” un pò del nostro lacunoso inglese ma non sanno neppure quello!!!!! Comunque con mimica, sorrisi e simpatia alla fine ci capiamo tutti. Paolo e Costanza sono gli unici animatori italiani presenti e ci terranno davvero una grandissima compagnia, insieme anche ad Alessandra, l’assistente Alpitour. L’animazione brasiliana purtroppo è scarsa e per nulla coinvolgente, ma a noi importa poco, perchè è la nostra vacanza e siamo qui per godercela tranquillamente. Il Jeep safari non poteva mancare, e quindi si parte di mattina presto a bordo di jeep 10 posti un pò malandate. La prima parte del viaggio è abbastanza lunga, stipati dentro a questi mezzi davvero scomodi. Ma il bello deve ancora venire! Dopo circa 1 ora e mezza si arriva a Primavera, un paesino molto carino nell’entroterra brasiliano e la nostra sistemazione cambia radicalmente….. Tutti sul tettuccio delle jeep! W la sicurezza! Aggrappati come bradipi alle sporgenze apposite delle jeep inizia una traversata in salita su strade sterrate e piene di buche, fra campi di palme e alberi di cacao. Anche se il tragitto è davvero sconvolgente e faticoso, la prima sosta avviene al parco delle cascate di Urubù dove stringeremo in braccio un esemplare dolcissimo di bradipo. Foto di rito e poi bagno nella prima cascata. Una sorta di idromassaggio naturale, seduti sulla roccia con l’acqua che scende e ci colpisce dolcemente la schiena! Un pò di tintarella e si riparte. E’ sconcertante la visione di un gruppo di ragazze al fiume intente a lavare i panni… Un salto indietro nel tempo incredibile! Arriviamo nella zona dove sarà servito il pranzo e rimaniamo tutti senza fiato. Il ristorante è scavato all’interno di una montagna e la vista è spettacolare. Cascate altissime, con scrosci d’acqua violenti e rumorosi che piovono nel lago sottostante. Mi arrampico un pò sulla roccia e mi getto nella doccia fresca e violenta di una delle cascate. Devo reggermi la parte superiore del costume perchè l’acqua potrebbe portarmela via! La senzazione è meravigliosa e assolutamente inspiegabile a parole. Il pranzo è gustoso, alcune specialità brasiliane che ancora non avevamo assaggiato e naturalmente non poteva mancare una bella chaipiroska fatta con la frutta fresca! La giornata è superlativa e volge al termine con muscoli indolenziti che ci fanno ricordare però che ne è valsa davvero la pena. Trascorrono alcuni giorni all’insegna del riposo e del relax, il tempo è sempre splendido e l’oceano Atlantico meravigliosamente calmo e trasparente. Decidimo quindi per un escursione culturale, anche se in fondo in fondo ci attira molto il pranzo alla churrascheria!!!! 2 ore abbondanti di viaggio per fare solo 115 km, ma il traffico nelle vicinanze della città è assurdo! Sembra di essere in tangenziale a Milano o Bologna nell’ora di punta. La città è composta prevalentemente da tanti altissimi palazzi, il lungomare è trafficatissimo e le spiagge sono molto frequentate sopratutto dalla gente del posto. Ci colpiscono ogni 100 mt i cartelli con il diieto di fare il bagno per pericolo di squali e nonostante tutto qualche abitante di Recife, sopratutto bambini si tuffano tranquilli in mare! C’è un ospedale, molto grande e anche rinomato, la nostra guida ci spiega che è piuttosto all’avanguardia. Bene, speriamo comunque di non averne bisogno! Molto belle sono le strutture universitarie, le scuole e i palazzi pubblici. Foto di rito e si va alla città coloniale, Olinda. Il sole è infuocato e a piadi percorriamo parte della città…. Tutta in salita! E’ una vera tortura. Però ne vale la pena poichè Olinda è davvero caratteristica, sopratutto per le sue casine tutte colorate: gialle, rosa, verdi blu… Sembra di essere in un libro a fumetti. Arriva finalmente l’ora del pranzo, torniamo in centro a Recife e andiamo da SPETTUS. E’ in assoluto il ristorante migliore di tutta la città, lussuoso e frequentato dalla Recife “ricca”. Tutti in giacca e cravatta… Noi bermuda e canotta! Ci siamo sentiti un attimo fuori posto. Il personale è stato gentilissimo e il pranzo superlativo! Gli abbiamo pure insegnato a fare bene il caffè espresso!!!! Il barista ne ha fatti di prova 7 e alla fine assomigliava un pò a quello italiano. Purtroppo però il tanto famoso caffè brasiliano in Brasile non si beve, poichè viene tutto esportato e in loco rimane per così dire la seconda scelta! A Recife visiatiamo un’antica prigione che oggi è diventata sede di un mercatino infinito. Ogni cella è un piccolo negozio di artigianato locale. Una sola è rimasta come una volta e fa davvero venire in brividi. Lo shopping qui però non è economico e quindi compriamo davvero pochissime cose. Dopo un escursione ci vuole un pò di relax e quindi i due giorni seguenti li passiamo al villaggio. Passeggiate con gli animatori italiani, arriviamo a fare fino a 6 km e una volta arrivati al villaggio di Maragogi da 14 che eravamo partiti siamo rimasti in 6 e senza più la forza necessaria per tornare idietro. Troviamo quindi un signore canadese che vive a Maragogi da diversi anni e parlando un misto di inglese-spagnolo e porteghese ci accompagna al villaggio. In 7 su una golf…. Se lo facciamo in Italia ci mettono in galera! Il giorno dopo decidiamo di prenotare l’escursione in catamarano e siccome al villaggio non ci sono più italiani, il catamarano sarà solo per noi e sia i 2 animatori che l’assistente verranno con noi. Partiamo in pullman verso Praha Dos Carneiros, la distanza è parecchia ma almeno in pullman ci sono sedili comodi e aria condizionata. Arrivati scopriamo che il posto è un vero incanto, il ristorante è in riva al mare, fatto di legno e paglia, non c’è anima viva, tutto per noi…. Senza doverci preoccupare di litigare per le sdraio o i tavolini. Il catamarano è printo, saliamo a bordo e partiamo. Mare calmissimo e panorama da mozzare il fiato. La prima sosta è alla barriera corallina, dove facciamo un pò di snorkeling rimanendo piacevolmente sorpresa dei bellissimi e svariati pesci che mi nuotano attorno. Seconda sosta ad una spiaggetta deliziosa dove scavando appena sotto 10 centimetri di sabbia si trova l’argilla. Ne facciamo dei panetti ammorbidendoli con acqua e mani e inizamo a cospargerci il corpo. In meno di 5 minuti siamo tutti bianchi come il gesso, sembriamo un popolo indigeno. Ci tuffiamo in mare prima che l’argilla diventi cemento e ci risciacquiamo in un’acqua che sembra smeraldo. Il colore verde è dato dalla vegetazione del fondale. Stupendo veramente. E’ giunta l’ora di andare a pesca! Arriviamo con il catamarano in una zona di mare dove l’acqua è piuttosto bassa, 50 cm circa e affondando le mani appena sotto la sabbia risaliamo con i pugni pieni di vongole. In meno di mezz’ora ne abbiamo pescate ben 8 kg!!!! Ma la parte più bella deve ancora venire. Arrivati al ristorante le vongole finiscono direttamente in cucina, dove sotto la super visione di mio cognato il cuoco ce le cucina tutte. Gli abbiamo così insegnato a farle con olio e aglio come le mangiamo solitamente noi italiani! Dire che siano state buonissime sarebbe riduttivo, poichè sono state in assoluto le vongole più buone che io abbia mai mangiato. Il pranzo è proseguito con un pesce alla griglia tipico del posto, accompagnato da verdure e salse brasiliane particolari. Il dopo pranzo è un pò immerso nella nebbia……… Diciamo che se ci avessero fatto una prova per il tasso alcolemico saremmo stati tutti messi in galera, bambini compresi!!!!! A parte gli scherzi, sono davvero stati portati litri e litri di Chaipirinha, Chaipiroska, Chaipirissima e chi più ne ha più ne metta!!!! Poi abbandonati sotto il sole abbiamo pure collezionato diverse bruciature! Il vento e l’alcool hanno formato un connubio disastroso! Il giorno prima della partenza decidiamo di visitare il paesino di Maragogi ma questa volta facendoci accompagnare da un taxi-pullman. La nostra assistente inizia a farci una campagna terroristica, di stare tutti insieme e uniti, di entrare solo in alcuni negozi, di non fermarci a parlare ecc….. Non abbiamo capito bene il perchè, poichè a noi Maragogi è assolutamente sembrato un paese tranquillo e molto cordiale. Decine e decine di negozi sul lungo mare, articoli venduti a ottimi prezzi e mercatini davvero originali. Credo di aver preso di tutto anche l’inutilizzabile…. Ma ormai lo sappaimo quando ci perdiamo in questi negozi è impossibile venire a casa senza nulla! E’ arrivato l’ultimo giorno, la mattina trascorre all’insegna del relax in spiaggia assaporando i loro cocktail, respirando aria ricca di salsedine e osservando l’oceano con già tanta malinconia. Ci stà pure un massaggio fatto dalla massaggiatrice dell’hotel guardando il mare! La partenza dall’hotel è alle 8 di sera, Recife di sera è molto bella con le sue illuminazioni e i suoi locali. L’aeroporto è pittosto affollato ma nonostante questo il ceek-in è rapido. I saluti ai ragazzi Alpitour che ci hanno accompagnato fino in aeroporto e alla nostra guida Vaudir avviene con le lacrime agli occhi. Gli scambi dei numeri di telefono, degli indirizzi mail non ci conforta comunque. Lasciamo un’altra volta il Brasile ma sempre con valige piene di ricordi che ci accompagneranno per tanto tempo. SAUDADE BRAZIL!


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