Sofia in lungo e in largo

Pochi giorni per visitare (quasi) tutta la capitale della Bulgaria
Scritto da: 19Simone80
sofia in lungo e in largo
Partenza il: 05/11/2016
Ritorno il: 08/11/2016
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
Periodo: Novembre 2016

Durata: 4 Giorni (05 – 08 Novembre ‘16)

Approfitto di una delle promozioni che sta facendo la Ryanair per scoprire Sofia, capitale della Bulgaria, che da diversi anni mi incuriosiva, oltretutto è una tratta che la compagnia aerea irlandese ha aperto da fine Ottobre.

Parto da Malpensa alle ore 12.50 ed atterro a Sofia alle ore 15.45 ora locale, in quanto il fuso orario è 1h avanti rispetto l’Italia. Ryanair atterra al Terminal 1 mentre la metropolitana, ebbene sì, l’aeroporto è collegato dalla metropolitana (Milano Linate la sta ancora aspettando…), un bus navetta gratuito collega i due Terminal aeroportuali ogni 30 minuti.

Il prezzo del biglietto della metro è 1.60 Lev (circa €0,80) e ha validità per tutti i tratti delle due linee. Le linee metropolitane di Sofia sono la 1 (Sofia Business Park<->Slivnitsa) e 2 (Sofia Airport<->Obelya + Vitosha<->Obelya), vi è in costruzione la linea 3. Quindi arrivato al T2 e aver preso la metro, scendo alla stazione Serdika dove vi è la corrispondenza di tutte le linee. Prendo la diramazione della linea 2 che collega Vitosha a Obelya, proprio in direzione di quest’ultima e scendo a Lavov Most. L’albergo è situato a poche centinaia di metri dalla metropolitana in una via parallela al vialone principale, Maria Luiza Boulevard.

Alloggio presso l’Hotel Cheap, categoria 2 stelle con trattamento di solo pernottamento. L’albergo è situato con ingresso su un incrocio e non è ben visibile, comunque è situato tra l’Hotel Favorit e l’Hotel Aris.

Il personale della reception è molto cordiale, la camera era una doppia uso singola, per una persona andava benissimo ma per due risultava un po’ piccola, il problema principale è il bagno, o meglio la doccia, purtroppo non vi è un box doccia ma è tutto aperto, nel senso che lo scarico della doccia si trova proprio in mezzo al bagno e quindi quando ci si lava, si lava l’intero bagno.

L’albergo è comodo per la vicinanza alla stazione dei bus e dei treni, inoltre su Maria Luiza Boulevard vi sono anche le fermate del tram.

Il Centro storico della città dista circa 15 minuti a piedi dall’albego, prendendo il lungo Maria Luiza Boulevard si giunge subito alla piazza dove vi è la stazione della metropolitana (Lavov Most) e il Ponte dei Leoni (1889), è un ponte sul fiume Vladaya che collega la stazione centrale con il centro della città. Il ponte è costruito in pietra, il nome deriva dalle quattro sculture in bronzo di leoni, uno dei leoni di bronzo è raffigurato sul retro della banconota da 20 Lev. Nel 2014, un’importante ricostruzione della piazza è stata completata, il traffico automobilistico è stato rimosso dal ponte, riservandolo solo per tram e pedoni. Purtroppo di sera non è consigliabile frequentare questa zona. Superato il ponte si prosegue lungo Maria Louiza Boulevard e si giunge nella zona della Sinagoga, mercato coperto e alla Moschea. La Sinagoga Centrale di Sofia (1905) costruita in uno stile ispano-moresco con elementi di Art Nouveau, è tra le più grandi d’Europa. Nelle sue vicinanze, l’unica Moschea Musulmana del periodo Ottomano, la Moschea Basi Bania (1556), ora in fase di restauro.

Posta di fronte ad essa vi si trova il Tsentralni Hali (1911), il mercato coperto magnifico nel suo stile neo-rinascimentale, con anche elementi di architettura neo-barocca. La facciata è nota per lo stemma di Sofia posto sopra l’ingresso principale e la famosa torre dell’orologio con tre quadranti in cima all’edificio. Oggi il Mercato Centrale di Sofia offre bancarelle alimentari e negozi, abbigliamento, accessori e gioiellerie, bancarelle di fast food, ecc.

Proprio dietro la moschea, posta di fronte ad un piccolo giardino pubblico, vi è il Central Mineral Bath (1913), l’edificio ha elementi tipicamente bizantini e fino al 1986 ospitava le terme municipali della città, dopo qualche anno di abbandono è stato ristrutturato e ora è sede del Museo Storico di Sofia.

Poco più avanti si raggiungono gli scavi archeologici riemersi dorante la costruzione della linea metropolitana della stazione Serdika, proprio dinnanzi ai quali, all’interno di un edificio monumentale, si trova lo TZUM (1955), un grande magazzino molto esclusivo, basti pensare che i negozi al suo interno pagano gli affitti più alti di Bulgaria. L’interno di questo spazio commerciale è molto elegante e raffinato, ma i negozi sono molto pochi, merita una visita solo per vedere lo sfarzo interno. All’interno degli scavi archeologici e vicino agl’ingressi della metropolitana, vi è la Chiesa di Santa Petka (XVI sec), una chiesetta medievale ortodossa.

Si tratta di un piccolo edificio in mattoni e pietra a una navata, presenta una volta a semi-cilindrica, una abside emisferica e una cripta, scoperta durante gli scavi dopo la seconda guerra mondiale. Al suo interno sono presenti pitture murali dal XIV secolo raffiguranti scene bibliche.

Secondo una teoria, l’eroe nazionale bulgaro Vasil Levski è sepolto nella chiesa. La teoria è stata sostenuta da un celebre ricercatore sostenuta dagli scavi del 1956 che hanno fatto riemergere diversi scheletri nella cripta, così come da notizie di stampa dal 1937 dove vengono scritte le storie di coloro che hanno eseguito la sepoltura dell’eroe.

Situata nel centro del largo, si trova la statua di Santa Sofia (2001), il monumento simbolo della Capitale bulgara, opera dedicata alla Santa protettrice della città che ha rimpiazzato la vecchia statua che raffigurava Vladimir Lenin. Collocata sopra a un piedistallo alto 16 metri, la statua in bronzo e rame è alta circa 8 metri ed è impreziosita da alcuni dettagli, aspetti simbolici quali la corona che indossa, l’alloro nella mano destra ed un gufo sul braccio sinistro che indicano il potere, la fama e la saggezza.

Proseguendo dritti si giunge alla Sveta Nedelya Cathedral (1933), costruita alla fine del XIX secolo, questa chiesa è il diretto successore di numerose piccole chiese di epoca medievale. Nel 1925 è stato in gran parte distrutta in un attentato bomba in cui più di 200 persone sono state uccise, anche se la vittima designata è stata risparmiata. L’aspetto attuale risale alla ristrutturazione degli anni 1930. Al suo interno si trovano iconostasi in legno scolpito ben conservate risalenti al 1865, gli affreschi sono di epoca moderna, risalgono infatti al 1976. Conserva anche i resti del Re Serbo Stefan Milutin. Poche centinaia di metri più avanti, sulla sinistra vi si trova il Palazzo di Giustizia, da qui ogni giorno alle 11 e alle 18, dei giovani ragazzi, con il patrocinio della municipalità, organizzano un tour gratuito a piedi per il centro storico, ad ogni punto di interesse vengono fornite spiegazioni in inglese, al termine del tour è consigliato lasciare una mancia.

Inizia da qui il lungo viale dello shopping e area pedonale Vitosha Boulevard, ricco di negozi, bar, ristoranti e finisce in uno dei parchi più belli della città, Yuzhen Park, al cui interno non si può non notare uno dei monumenti più brutti che si siano mai visti, anche a detta della popolazione locale: si tratta dell’incompiuto Monumento “1300 anni di Bulgaria”, eretto in occasione della ricorrenza del 1981. E’ un monumento poco riuscito, che ha il pregio però di mostrare l’altra faccia della città, ancora in parte legata al passato real-socialista. Il monumento è rimasto incompiuto e oggi è ricoperto di graffiti. Il monumento svetta all’interno del parco che conduce al Palazzo Nazionale della Cultura (NDK), un edificio enorme multifunzionale che ospita esposizioni d’arte, festival cinematografici e concerti. Costituito da otto piani dove si trovano 13 sale adibite a spazi espositivi e diversi ristoranti. Ciascuna sala è decorata con affreschi, mosaici e sculture, gran parte dei quali sono dedicati a personaggi ed eventi che hanno fatto la storia della Nazione.

Nel salone centrale, in grado di ospitare più di 3500 spettatori, si esibiscono cantanti e gruppi musicali provenienti da ogni parte del Mondo. In passato, qui hanno cantato, Andrea Bocelli, Bob Dylan, James Brown e i Toto.

Tornando a Serdika, si trova il Largo, un complesso architettonico di tre edifici del Classicismo Socialista, composto dalla ex House Party nel centro e due edifici laterali, sulla sinistra lo TZUM e il Consiglio dei Ministri della Bulgaria e sulla destra l’Ufficio del Presidente, il Sofia Hotel Balkan e il Ministero della Pubblica Istruzione.

Proprio alle spalle del Sofia Hotel Balkan, si trova la Presidency, il Palazzo del Presidente della Repubblica Bulgara. Il Palazzo della Presidenza è stato costruito a metà degli anni 1950 come parte del complesso il “Largo”.

Qui il Presidente dello Stato ha sue stanze ufficiali di fronte al museo archeologico, davanti all’ingresso del Palazzo vi sono le guardie d’onore a piantonare.

Le guardie cambiano allo scoccare di ogni ora, ma la cerimonia completa è il primo mercoledì di ogni mese alle 12:00 quando si può assistere al cambio ufficiale della guardia con musica e urla brandendo l’arma.

All’interno del cortile del complesso “Largo” si trova la Rotunda of St. George (IV sec.), una affascinante chiesa dalla forma rotonda di mattoni rossi, è l’edificio più antico conservato di Sofia. Al suo interno si possono vedere tre strati di affreschi, il più antico dei quali risale al X secolo.

Posto di fronte al Palazzo della Presidenza si trova il Museo Archeologico, il museo più antico della Bulgaria, è ospitato dal 1899 nell’ex “Bujuk (Big) Moschea” (1494).

La sua collezione comprende tesori, monete e monumenti preistorici dal suolo bulgaro attraverso antichità e medioevo. I punti salienti sono il tesoro di Valchitran (IV sec. a.C.) e il pavimento in mosaico originale dalla Chiesa di S. Sofia.

Un altro degli edifici del Largo si erge il Former Communist Party House (1953) che come un cuneo divide due strade. Fino all’estate 1990 era la sede del Comitato Centrale del Partito Comunista. La stella rossa, il simbolo storico che identifica il partito, che si trovava in cima all’edificio è stata rimossa dopo il crollo del Partito Comunista. Oggi l’edificio è utilizzato principalmente come uffici governativi e la splendida Sala Sofia è a volte utilizzata per concerti di beneficenza.

Tornando sullo stradone principale, sulla sinistra di Alexander I Square vi è la National Art Gallery che occupa lo storico Palazzo Reale. Il museo è stato istituito nel 1934 e si è trasferito al palazzo nel 1946, dopo l’abolizione della monarchia. La National Art Gallery raccoglie oltre 50.000 pezzi di arte bulgara.

Camminando per la Tsar Osvoboditel si può già intravedere la bella cupola d’oro a cipolla della St. Nicholas the Miracle-Maker (1914), più conosciuta come Russian Church, questo straordinario edificio bianco e verde è stato progettato da un architetto russo e costruito da operai russi in stile “revival russo”, copiando lo stile di chiese russe del XVI secolo. Il tetto della chiesa è realizzato da maioliche verdi, è caratterizzato da cinque piccole cupole d’oro più la cupola centrale alta circa 20 metri.

Il suo interno è modesto, vi sono affreschi sono stati dipinti nello stile della scuola iconica di Novgorod. Più popolare che la chiesa è la cripta, vi si accede alla sinistra dell’ingresso principale, qui si trova la tomba del primo vescovo Serafin, morto nel 1950, anche se non fu mai canonizzato, è venerato come un Santo.

Poco distante vi è il Central Military Club (1907) è stato progettato in stile neo-rinascimentale, il lotto e il finanziamento è stato fornito dal Sofia’s Officers Assembly, ecco perché l’edificio inizialmente conosciuto come circolo ufficiali. L’edificio ha tre piani e si compone di due ali e torri monumentali, le facciate sono interamente coperte da una ricca decorazione con terrazze, colonne e finestre ornate da frontoni triangolari.

Da qui si raggiunge facilmente l’Old Flea Market, un mercato delle pulci informale, rivolto direttamente ai turisti che visitano la cattedrale. Ci si possono trovare un sacco di beni di antiquariato come vecchie macchine fotografiche, monete e medaglie, bambole russe laccate, cimeli comunisti talvolta di dubbia autenticità e altro ancora. I prezzi variano e dipendono dal parere del commerciante verso il potenziale cliente, è possibile contrattare il prezzo, ma in molti casi direi che è essenziale.

Posto sul lato opposto del vialone, prima di giungere alla Cattedrale, si può visitare la Church of St. Sophia (VI sec.), la chiesa primitiva bizantina di Santa Sofia è stata costruita sul luogo di un antico teatro romano e diverse chiese precedenti, si tratta della seconda chiesa più antica della capitale.

Nel XVI secolo, durante il dominio ottomano, la chiesa fu trasformata in moschea: gli affreschi originali del XII secolo vennero distrutti e furono aggiunti i minareti, uno dei quali fu distrutto a seguito di due terremoto nel XIX secolo e la moschea fu stata abbandonata. Solo dopo il 1900 vennero avviati i lavori di restauro.

L’edificio attuale ha una base a croce, il pavimento della chiesa è coperto da un complesso ornamentale di mosaici a tema di flora e fauna. La chiesa si trova al centro di un’antica necropoli, nel corso degli anni sono rinvenute numerose tombe alcune delle quali sono affrescate. La chiesa diede il nome alla città.

Finalmente si giunge all’Alexander Nevsky Cathedral (1882), la maestosa cattedrale costruita in memoria degli oltre 200.000 soldati russi, ucraini, bielorussi e bulgari, che sono morti nella guerra russo-turca.

Costruita in stile neo-bizantino, è alta 45 metri, il tetto è caratterizzato da una grossa cupola dorata. La Cattedrale è dotata di un campanile alto poco più di 50 metri e contiene 12 campane. Il suo interno è in stile Italiano, decorato con alabastro e molti altri materiali pregiati, a costruire e a dipingere la chiesa furono famosi scultori, pittori e artisti provenienti da tutta l’Europa. A sinistra dell’altare vi è la reliquia di Alexander Nevsky, (probabilmente si tratta di un pezzo di una costola).

Una parte della cattedrale è riservata a un museo di icone provenienti da tutta la Bulgaria, e fa parte della Galleria Nazionale. Quest’ultima è la prima in Europa per grandezza che contenga icone bulgare. Si tratta della seconda Cattedrale più grande dei Balcani, viene infatti preceduta dal Tempio di San Sava a Belgrado.

Nelle immediate vicinanze della Cattedrale, troviamo la National Academy of Art, che fino ad oggi è ancora considerata la più prestigiosa istituzione bulgara per la formazione di artisti professionisti nel campo delle arti, il design, la conservazione e il restauro e la storia e la teoria di applicare arte.

Poco più distante vi è la National Assembly of Bulgaria (1879), il Parlamento unicamerale e il corpo legislativo della Repubblica di Bulgaria. L’edificio è raffigurato sul retro della banconota da 20 Leva, emesso nel 1999 e nel 2007. L’Assemblea Nazionale è composta da 240 membri eletti per un mandato di quattro anni, tra le molteplici funzioni, è responsabile della promulgazione delle leggi, l’approvazione del bilancio, la programmazione delle elezioni presidenziali, la selezione e la revoca del Primo Ministro e altri Ministri.

Oltre all’ordinaria Assemblea Nazionale, può essere convocata una Grande Assemblea Nazionale composta da 400 deputati, viene convocata per questioni di competenza speciale, come ad esempio l’adozione di una nuova Costituzione, la modifica di articoli della Costituzione, ecc.

Il Monument to the Tsar Liberator (1901), eretto in onore dell’imperatore russo Alessandro II che liberò la Bulgaria del dominio ottomano durante la guerra russo-turca, domina la piazza di fronte alla National Assembly e fu creato dallo scultore Italiano Arnaldo Zocchi. L’opera è costituita da un piedistallo, una parte centrale bronzea con figure di soldati raffigura un gruppo di soldati russi e bulgari guidati da Nike, dea greca della vittoria e una massiccia cornice neorinascimentale, in cima vi è la scultura dello Zar a cavallo che tiene in mano il manifesto con cui dichiarò la Guerra di liberazione russo-turca.

La corona di bronzo ai piedi è stata donata dalla Romania in memoria dei soldati rumeni che sono morti durante la guerra.

Poco più distante si trova la Sofia University “St. Kliment Ohridski” (1924), è il più antico Istituto Univeristario in Bulgaria, fondato l’1 Ottobre 1888. L’edificio che ospita attualmente l’Università è stato costruito tra il 1924 e il 1934. L’Università di Sofia ha 16 facoltà e 3 dipartimenti, dove oltre 20.000 studenti ricevono la loro istruzione. Inoltre, si dispone anche di una biblioteca universitaria, una casa editrice universitaria, un centro di calcolo, un centro sportivo e diverse altre strutture.

Come regali consiglio delle piccole bottigliette/custodie in legno decorate a mano che contengono una fialetta di essenza di rose. Altra cosa sempre in tema rose sono, oltre i vari profumi ed essenze, delle ottime caramelle dal gusto delicato di rosa. Altri oggetti tipici sono in legno e decorati artigianalmente.

Nel complesso la città mi ha positivamente stupito nella sua bellezza, anche le persone con le quali ho avuto a che fare sono sempre state cordiali e gentili. L’unico vero problema sono le scritte in cirillico soprattutto se si vogliono prendere treno o bus. Il mio rammarico è quello di non essere riuscito a visitare la chiesa di Bojiana, il Monastero di Rila e la cittadina di Plovdiv, ma vorrà dire che dovrò tornarci.



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