Non solo Alberobello: ecco le altre città pugliesi dove visitare i tradizionali trulli

Redazione TPC, 13 Lug 2023
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Iconici e affascinanti, i trulli sono uno dei simboli più riconoscibili della Puglia. Queste singolari costruzioni, con le loro cupole coniche e i muri bianchi di pietra a secco, sono una delle peculiarità di questo angolo d’Italia, affascinando visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Se Alberobello, dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è la città più celebre per la presenza di questi edifici, esistono anche altre località pugliesi dove è possibile ammirare e visitare i trulli.

Cosa sono i trulli e perché Alberobello ne è ricca

alberobello

 

 

Le spettacolari e pittoresche costruzioni coniche che punteggiano le dolci colline della Puglia sono conosciute come “trulli”. Queste abitazioni rurali, uniche nel loro genere, sono costruite con pietre a secco, senza l’uso di malta, secondo un’antica tecnica edilizia. La caratteristica più sorprendente è senza dubbio il tetto conico, realizzato con lastre di pietra disposte in cerchi concentrici, al centro del quale spesso troneggia un pinnacolo decorativo. L’origine dei trulli risale a diversi secoli fa, probabilmente tra il XVI e il XVII secolo, quando i contadini della regione iniziarono a costruirli come rifugi temporanei nei campi o come depositi.

Alberobello, situata nella verde Valle d’Itria, è la capitale indiscussa dei trulli. Questa affascinante cittadina è infatti famosa in tutto il mondo per il suo straordinario agglomerato urbano costituito da oltre 1500 trulli, unico nel suo genere, che le ha valso la nomina a Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO. Ma perché Alberobello ha così tanti trulli? Il merito, o meglio il demerito, va alla geniale trovata dei Conti di Conversano. Per eludere un editto del Regno di Napoli che imponeva tasse su ogni nuovo insediamento urbano, imposero ai loro contadini di edificare solo abitazioni che potessero essere facilmente demolite. I trulli, infatti, essendo costruiti senza malta, potevano essere smantellati in breve tempo in caso di ispezione. E così, quel che era nato come un espediente per sottrarsi alle tasse, ha reso Alberobello una delle destinazioni più suggestive e amate della Puglia.

Dove trovare i trulli fuori da Alberobello

trulli di ostuni

Se Alberobello rimane il cuore pulsante del mondo dei trulli, non è l’unico luogo dove si possono ammirare queste suggestive costruzioni. Infatti, l’intera Valle d’Itria, territorio che si estende tra le province di Bari, Brindisi e Taranto, è costellata di trulli. Il loro fascino agreste e un po’ fiabesco si può ritrovare in numerosi comuni pugliesi, tra i quali spiccano Locorotondo, Cisternino, Martina Franca e Ostuni.

A Locorotondo, ad esempio, si trova il “Trullo Sovrano”, l’unico trullo a due piani che esiste e che oggi è un museo. La struttura, che risale alla metà del XVIII secolo, è un esempio eccezionale di architettura trullistica e offre ai visitatori l’opportunità di scoprire come si svolgeva la vita quotidiana in un trullo.

Cisternino, invece, è rinomato per i suoi trulli ancora utilizzati come abitazioni rurali. Queste antiche costruzioni punteggiano le campagne del territorio, tra oliveti secolari e muretti a secco, in uno scenario che sembra uscito da un dipinto.

Le campagne attorno ad Ostuni, la “Città Bianca”, nascondono un altro tesoro: il “Parco dei Trulli”. In questo luogo incantato si può ammirare un’intera colonia di trulli di varie dimensioni, immersi in un ambiente naturale di rara bellezza.

Infine, Martina Franca, con il suo centro storico di sapore barocco, offre il contrasto tra le linee raffinate dei suoi palazzi e la rusticità dei trulli che costellano la campagna circostante, creando un suggestivo mix di stili e epoche.

Visitare questi luoghi, oltre a Alberobello, permette di scoprire una Puglia più autentica e meno battuta dai circuiti del turismo di massa, una regione dove il tempo sembra essersi fermato, permettendo a tradizioni e architetture di un passato lontano di sopravvivere fino ai giorni nostri.



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