Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, scoprendo la bellezza UNESCO del Veneto
La zona delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene comprende la fascia che da Valdobbiadene si estende verso est fino al comune di Vittorio Veneto, e che si distingue per un paesaggio spettacolare, autentico mosaico a scacchiera in cui si alternano foreste, piccoli insediamenti e (naturalmente) vigneti. La cui importanza è riconosciuta anche dall’UNESCO, che ha definito il paesaggio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene unico al mondo, caratterizzato e modellato dall’attenta gestione delle risorse idriche e dei boschi e dalla capacità di controllare fenomeni e conseguenze dell’erosione. Ma anche dall’ingegnosità degli agricoltori locali che sono riusciti ad adattarsi anche alle difficoltà del territorio, lavorando su terreni aspri e ripidi e dando vita ad una viticoltura eroica che è sempre più motivo di interesse e curiosità per i visitatori. Tanta bellezza non è del resto passata inosservata neanche al mondo dell’arte, come testimoniano i contributi di Cima da Conegliano, Gentile Bellini, Lazzaro Bastiani e altri pittori veneti che l’hanno immortalata nelle loro opere.
Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono il cinquantesimo sito UNESCO d’Italia e l’ottavo della regione. In Veneto, dunque, sono in ottima compagnia, insieme a beni del territorio riconosciuti e protetti come contesti d’eccellenza del patrimonio culturale e naturalistico. Di cui fanno parte anche gli ottimi formaggi locali, che consentono di accompagnare un tour alla scoperta della cultura e dei paesaggi della zona delle Colline del Prosecco e di Valdobbiadene ad un viaggio nei suoi sapori, tutti da scoprire. Quella delle Colline del Prosecco e di Valdobbiadene è del resto una storia vitivinicola e gastronomica straordinaria, come dimostrano i tanti visitatori che le raggiungono nel week end per regalarsi una pausa di gusto a base degli ottimi vini del territorio e, perché no?, del formaggio Casatella Trevigiana DOP che arricchisce tutti i taglieri delle cantine e dei ristoranti.
Ma cosa vuol dire essere (cinquantacinquesimo in Italia e ottavo in Veneto) patrimonio dell’umanità UNESCO?
Come recita un famoso detto, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Ed è un detto che calza a pennello alla situazione – attuale e in divenire – delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Se da un lato, infatti, essere patrimonio UNESCO è un merito di cui fregiarsi, dall’altro implica il dover rispondere a determinati parametri e obiettivi legati alla valorizzazione, alla salvaguardia e alla tutela del territorio. Nel caso specifico del ‘tesoro veneto’, bisogna raggiungere degli standard di qualità paesaggistica e di conservazione dei caratteri d’integrità e autenticità del paesaggio del sito, attraverso il perfezionamento degli strumenti di pianificazione urbanistica e dei regolamenti edilizi vigenti. Che devono appunto essere uniformati sulla base dei valori riconosciuti dall’UNESCO e degli obiettivi che ne derivano.
La risposta delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è pronta e con un occhio al futuro, poiché si apre ad un nuovo percorso identitario (stavolta sotto l’egida dell’UNESCO) che si muove attraverso l’ottimizzazione di elementi portanti del territorio. Ecco, dunque, che l’attenzione si intensifica verso le coltivazioni permanenti, la forma, le dimensioni e le disposizioni delle unità colturali, le pendenze e il rispetto delle distanze. Elementi che sono parte integrante del paesaggio e della quotidianità di questa splendida zona del Veneto, e che diventeranno ancora di più motori del turismo locale.
Già a partire dal 2020, infatti, è previsto un incremento di visitatori nell’ambito del turismo culturale e dell’enoturismo, che è il punto di forza delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Non vi è già venuta voglia di visitare le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene?