Il santuario ‘a picco sul lago’ è il modo più incredibile di scoprire una meravigliosa meta naturale

Scavato nella roccia, il Santuario di Santa Caterina del Sasso è un luogo naturale unico al mondo
Claudia Giammatteo, 29 Mag 2023
il santuario 'a picco sul lago' è il modo più incredibile di scoprire una meravigliosa meta naturale

Situato sulle rive del Lago Maggiore, nel comune di Leggiuno e a pochi chilometri a nord di Varese, il Santuario di Santa Caterina del Sasso è un importante luogo di culto cattolico, famoso per la sua posizione suggestiva e la storia affascinante. Il Convento, infatti, si erge sulla parete della roccia, sulla sponda “selvaggia” del Lago Maggiore, specchiandosi nelle sue profonde acque.

Tra storia e leggenda, le origini del Santuario di Santa Caterina del Sasso

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Secondo la leggenda, nel 1170, il ricco mercante Alberto Besozzi fu coinvolto in un naufragio sul lago. Sopravvissuto miracolosamente, promise di dedicare il suo tempo e le sue risorse alla costruzione di un santuario in onore di Santa Caterina d’Alessandria, la santa a cui aveva invocato aiuto durante l’incidente.

Alberto Besozzi scelse una grotta nella parete rocciosa che si affacciava sul lago come luogo per edificare una piccola cappella dedicata alla Santa: iniziò, quindi, la costruzione, anche di una serie di celle per i monaci eremiti che, gradualmente, si stabilirono sul sito. Anche lo stesso Alberto Besozzi scelse di ritirarsi qui fino alla morte e, infatti, il suo corpo giace proprio all’interno della chiesa accanto alla cappella.

Nel corso dei secoli successivi, il santuario fu ampliato e modificato, assumendo l’aspetto architettonico che possiamo ammirare oggi. Nel XIV secolo furono edificare la Chiesa di San Nicola e la Chiesa di Santa Maria Nova. All’inizio del ‘700, l’eremo fu anche oggetto di un miracolo: inque massi che precipitarono sulla chiesa  e rimasero incastrati nella volta di una cappella, restando sospesi per quasi due secoli senza causare gravi danni, fino al 1910. La grande apertura presente sul soffitto della chiesa è la prova di quanto accaduto e si pensa che questi massi diano il nome all’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro.

Come visitare il Santuario scolpito nella roccia?

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Il Santuario di Santa Caterina del Sasso è caratterizzato da una combinazione unica di stili architettonici che spaziano dal romanico al gotico e al rinascimentale. Le pareti della chiesa sono adornate da affreschi risalenti al XIV e XV secolo, i quali rappresentano scene della vita di Santa Caterina e altre figure sacre. Una delle caratteristiche più impressionanti del santuario è l’accesso alla grotta: infatti, è possibile raggiungere il santuario attraverso una scalinata scolpita nella roccia, composta da oltre 300 gradini. Lungo la scalinata, si trovano cappelle votive e punti panoramici che offrono una vista spettacolare sul Lago Maggiore e la sua regione circostante.

Il Convento Meridionale è il primo edificio che s’incontra, presenta un porticato e si sviluppa su due piani. La sua sala capitolare è adornata da affreschi, mentre sul terrazzino si trova un antico torchio in legno. Alla Chiesa si accede attraverso il portico ed è il frutto della fusione di tre cappelle distinte. All’interno ingloba la cappella di Santa Caterina, posta proprio sotto al buco causato dalla frana dei sassi.

Questo Santuario oggi, come in passato, è un importante centro di pellegrinaggio e attrazione turistica. Sono migliaia, infatti, i visitatori che si recano qui per ammirare l’architettura suggestiva, esplorare le cappelle e le grotte, godere del panorama mozzafiato e pregare. La Chiesa è affiancata da un campanile del XIV secolo alto 15 metri, costruito interamente in pietra e che si affaccia a strapiombo sul Lago Maggiore, offrendo una vista panoramica unica. Il santuario, inoltre, ospita un museo che illustra la storia e la vita dei monaci eremiti. Il museo espone reperti storici, manoscritti e oggetti liturgici davvero molto interessanti. Per raggiungerlo è possibile scendere la panoramica scalinata, oppure usare un ascensore scavato nella roccia al costo di 1 euro.



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