Tour di creta

Partenza da roma alle 20 circa con un volo per creta con scalo ad atene dell'aegean airlines prenotato su internet un mese prima della partenza : la scelta di partire la sera da roma per atene, passare la notte in aereoporto e ripartire la mattina dopo alla volta di creta si è rivelata vincente sia per il prezzo ridotto del biglietto sia per...
Scritto da: Giulio Castagnoli
tour di creta
Partenza il: 30/06/2005
Ritorno il: 15/07/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Partenza da roma alle 20 circa con un volo per creta con scalo ad atene dell’aegean airlines prenotato su internet un mese prima della partenza : la scelta di partire la sera da roma per atene, passare la notte in aereoporto e ripartire la mattina dopo alla volta di creta si è rivelata vincente sia per il prezzo ridotto del biglietto sia per l’aereoporto di atene che offre comfort a tutte le ore della notte.

siamo atterrati all’areoporto di hania alle 6.30 circa: ad attenderci li una simpatica renault twingo color turchese prenotata preventivamente via internet (europcar, prezzo decisamente competitivo).

il nostro tour è cominciato dalla zona di falassarna, dove abbiamo trovato un ottimo alloggio presso room aquamarine (25 euro la doppia): il posto è ok sia per la spiaggia veramente incantevole sia come punto di partenza per esplorare la parte ovest dell’isola, sicuramete più caratteristica e selvaggia rispetto al resto dell’isola.

nei quattro giorni di permanenza ci siamo permessi l’escursione a balos (17 km di strada infernale, occhio alla coppa dell’olio, 1/2 ora di cammino sotto il sole ma la vista delle splendide lagune con acqua cristallina ripaga ampiamente dei tormenti subiti), visita alle ridenti località di paleochora e sougia (raggiungibili attraverso numerosi km di strade che si snodano tra profonde gole e cime di montagne, al tempo stesso bellissime e letali), giornata ad elafonissi (veramente splendida, questa spiaggia vale da sola tutto il viaggio, sembra di essere ai caraibi: non vi fermate subito allo spiaggione con gli ombrelloni ma proseguite sull’isoletta alla ricerca di un angolo di sabbia isolato).

per la cena fortemente consigliata, quasi un obbligo, taverna vassili a falassarna, seguire le indicazioni : assolutamente da provare l’insalata greca, la migliore che abbiamo mangiato.

gitarella serale ad hania, bellino il porticciolo veneziano con fortezza allegata, troppo turistica per i nostri gusti, merita una visita, ma senza impegno: cena al ristorante carnagio, consigliato da un amico greco, non delude le aspettative.

lasciata non con una lacrima falassarna, ci siamo diretti verso plakias, nella parte sud dell’isola: il posto di per se non è niente di speciale ma è un buon punto di partenza per la visita ai dintorni.

abbiamo alloggiato per 4 notti poco fuori plakias, hotel damnoni paradise (30 euro a notte, immerso in un canneto, carino e molto tranquillo): nei dintorni di plakias ci sono numerose spiaggette con acqua limpidissima e facilmente raggiungibili (damnoni, skinaria e amoundi) per un tuffo rilassante in compagnia degli immancabili nudisti.

la zona offre come escursioni preveli (monastero e spiaggia, da vedere ma secondo noi al di sotto della fama che hanno), il palazzo di festo e sito di agia triada (sito minoico molto bello, uno dei migliori) spiaggia e grotte di matala (il paese è una bestemmia continua essendo massacrato dal turismo, la spiaggia grigia raggiunge temperature tipo griglia ma le grotte di tufo, ex catacombe romane, sono sicuramente da vedere) sito archeologico di gortina con le famose tavole della legge ( e basta) e lo sperduto villaggio di lentas, 40 km di crepacci che ci saremmo volentieri risparmiati dal momento che, a dispetto di quello che proclamava la guida routard, non ci è sembrato nulla di particolare.

per mangiare nel paese di plakias non mancano i buoni ristoranti di aspetto turistico ma di buona qualità e prezzo; consigliamo christos per un’ottima grigliata di pesce servita in riva al mare.

gita notturna a rethimno, molto carina e dove abbiamo assaggiato delle ottime giros pita e pannocchie comprate in un minuscolo chioschetto sulla via principale (evitate l’assalto dei camerieri che vi invitano ad entrare nei ristoranti lungo il molo..Veramente insistenti e fastidiosi).

tappa successiva nella drammatica città di ierapetra, con l’unico scopo di prendere il traghetto la mettina presto per l’isolotto di hrissi, un deserto in mezzo al mare con un’acqua meravigliosa: esoso il prezzo del biglietto del traghetto (20 euro a cranio per neanche mezz’ora di traversata, si parte alle 10.30 si torna alle 5) alloggio disastroso all’hotel coral (30 euro)…Tutto apparentemente a posto ma non ci è riuscito toccare niente senza che si rompesse… Unico vantaggio la vicinanza al molo.

tornati da hrissi nel pomeriggio, fuga repentina da ierapetra alla volta di palekastro, nella parte orientale di creta: posto estremamente tranquillo, abbiamo alloggiato per tre notti da haus eva, un’appartamentino gestito da un’arzilla (anche troppo) signora tedesca, molto grande ma la pulizia lasciava un po’ a desiderare (25 euro a notte).

nella piazzettina del paese ci sono svariati ristorantini tra i quali spicca per abbondanza delle porzioni itanos, re indiscusso dello spiedo.

da vedere nei dintorni l’incantevole spiaggia di vai (adornata da palme e con la possibilità di fare un po’ di snorkeling), il monastero di topolou (carino, merita una visitina) e più a sud la bella ma isolata spiaggia di xerocambos, una serie di calettine con acqua meravigliosa.

penultima notte a mochlos, sulla strada per agios nikolaos, un piccolissimo paesino di pescatori che, anche se saturato dagli affittacamere, conserva molto fascino caratteristico: gitarella ad agios nikolaos (carina ma turistica) con sosta per un bagno veloce alla golden beach costeggiando il golfo di mirabello, molto bello.

ultimo giorno passato ad attraversare l’isola da est ad ovest per tornare ad hania con tappe intermedie ad iraklio per la visita al museo archeologico (merita) ed al celeberrimo sito di knosso (da vedere ma decisamente inflazionato, con ricostruzioni moderne di dubbio gusto…) abbiamo volutamente ignorato le zone intorno a iraklio, mete preferite da giovani discotecari e truzzi di ogni genere.

stanchi ed accaldati verso sera siamo giunti ad hania: per il pernottamento, in attesa dell’imbarco sull’aereo che sarebbe avvenuto alle 6.50 del mattino, abbiamo scelto souda, niente di che ma molto vicino all’aereoporto.

levataccia la mattina e triste ritorno a casa dopo aver riconsegnato la fedele twingo turchese, che ci ha servito per 15 giorni in maniera impeccabile un viaggio stupendo e poco costoso, ottimo cibo e spiaggie meravigliose, vivamente consigliato da irene e giulio



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