Iraklia e Donoussa

Alla scoperta delle meravigliose Piccole Cicladi, tra le isole (bellissime e poco conosciute) di Iraklia e Donoussa.
Scritto da: seven78
iraklia e donoussa

Fine agosto 2021, decidiamo di trascorrere una decina di giorni tra Iraklia e Donoussa, in quanto amanti delle piccole Cicladi (precedentemente viste Schinoussa, Koufunissi più volte, Iraklia di passaggio durante una giornata in barca). Acquistiamo quindi un volo Alitalia da Roma su Atene (solitamente viaggiamo con Aegean, ma abbiamo trovato delle offerte on line), con un taxi prenotato precedentemente con Booking a prezzo agevolato raggiungiamo in circa 40 minuti il Pireo.

Pernottiamo presso quella che ormai è diventata la nostra tappa fissa Triton Hotel Piraeus, perché vicina al porto e ai traghetti per le isole meno di 10 minuti a piedi (è ben collegato anche con autobus e metro volendo).  Ceniamo lì accanto, al ristorante greco “To Steki Tou Artemi” che non conoscevamo e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal cibo davvero buono e dall’intrattenimento musicale rigorosamente greco e suonato dal vivo. Ci mancavano questi sottofondi musicali ed anche il cibo greco, quindi è stato un ottimo modo di iniziare la nostra vacanza.

Traghetto Atene – Isole Cicladi

La mattina abbiamo preso il traghetto Naxos della Blue Star Ferries delle 6.45 per le isole con destinazione Iraklia (avevamo prenotato il posto ma si può tranquillamente pagare anche solo il passaggio ponte in quanto una volta che il sole sorge, si sta meglio fuori che dentro). Arriviamo a Iraklia intorno alle 13.30 e troviamo ad attenderci al porto la titolare dell’Agnadema, presso il quale avevamo prenotato una stanza per tutto il periodo che saremmo rimasti a Iraklia.

Camera doppia con bagno e piccolissimo balcone con tavolino e sedie, una spettacolare vista mare sul tramonto. Camera semplice, essenziale ma con tv e frigo, e piccolo angolo cucina con piastre e frigo, per preparare un eventuale colazione. Gli studios sono vicini al porto, ma sviluppandosi il paesino in salita, si impiegano circa una decina di minuti per raggiungerlo. Abbiamo quindi cercato di capire come organizzarci nei giorni seguenti per quanto riguarda gli spostamenti verso le varie spiagge, in quanto c’è un piccolo pulmino che porta e riprende le persone, ma volendo essere indipendenti dagli orari abbiamo optato per il noleggio di uno scooter presso l’unico autonoleggio presente sull’isola.

Iraklia, peraltro, si gira tranquillamente anche a piedi ma visto il caldo e il poco tempo a disposizione, ci è sembrata la soluzione migliore. Il noleggio si trova a pochi minuti minuti dal porto, Akis (se non ricordo male, disponibilissimo e anche abbastanza onesto come prezzi).

Abbiamo cenato alla taverna che si trova subito accanto alla spiaggia del Porto, “Syrma food ‘n drinks” che avevamo provato già l’estate precedente e che ci era molto piaciuta, quindi posso sicuramente riconfermare quanto detto in precedenza. Location molto carina, con una bella terrazza sulla spiaggia del porto di Agios Georgios, buon cibo greco, ottimi souvlaki preparati al momento, prezzi contenuti. Carino anche il dopo cena con musica. In effetti ci siamo tornati spesso, perché ci siamo trovati molto bene, sia per la location che per la cortesia del personale ma soprattutto per il cibo.

Siamo rimasti sull’isola per quattro notti/cinque giorni. L’isola è sicuramente molto bella e meno turistica di Koufonissia, molto tranquilla, lontana dalla movida delle isole più turistiche.

Il primo giorno che siamo stati sull’isola soffiava ancora il Meltemi, ma dal secondo giorno il vento si è placato ed abbiamo avuto modo di goderci le spiagge ed i colori meravigliosi del mare e dell’isola.

I villaggi tipici e le spiagge di Iraklion

La spiaggia in cui siamo tornati spesso (e qui lo scooter si è rivelata un’ottima scelta) è la spiaggia del Tourkopigado nella parte sud, una piccola spiaggetta di ciottoli che si trova in una baia a forma di ferro di cavallo. Si raggunge anche con il piccolo bus che accompagna e riprende le persone a orari prestabiliti. L’acqua è cristallina, ha dei colori incredibili, penso di aver passato tanto tempo con la maschera a fare snorkeling e a guardare i pesci, oltre che a leggere nel silenzio e immersa nella bellezza di questo posto. Ovviamente la spiaggia non è attrezzata, ci sono un paio di tamerici ma consiglio l’ombrellone perché il sole picchia forte. Pur essendo fine agosto e la spiaggia molto piccola, non abbiamo mai trovato molta gente o situazioni di affollamento. Nel piccolo porticciolo sono ormeggiate alcune barche dei pescatori, che sembrano sospese sul turchese del mare, da quanto è trasparente e limpida l’acqua. Posto meraviglioso.

Sulla strada del ritorno spesso ci siamo fermati al villaggio Panagia, che si trova più in alto rispetto al villaggio di Agios Georgios (5 km circa), piccolo agglomerato abitato con un bar/alimentari dove qualche volta ci siamo fermati a bere, ma volendo fa anche colazione e pasti principali. Paesino carino con una piccola chiesetta con i colori tipici delle Cicladi.

Riguardo alle colazioni, e al cibo in generale, posso dire che i prezzi sono contenuti rispetto ad altre isole delle Cicladi. Noi abbiamo preferito provare vari posti per la colazioni che si trovano subito nei dintorni dell’Agnadema e ci siamo sempre trovati bene. Si trova più o meno tutto, dolce, salato, yogurt greco in tutte le sue varianti, addirittura abbiamo trovato i loukoumades con il miele e la cannella, che è una delle cose che amo di più del cibo greco.

Altra spiaggia molto bella è la spiaggia di Livadi, più grande e sabbiosa, ben ombreggiata perché ci sono molte tamerici sotto le quali ripararsi un po’ dal sole, ma consiglio sempre ombrellone. Forse la più famosa di Iraklia, e si raggiunge in circa 15 minuti dal porto a piedi oppure con pulmino. Non mi sembrava fosse attrezzata. Adatta anche ai bambini perché il fondale è basso, l’acqua anche qua ha dei colori meravigliosi che vanno dal cristallino al blu profondo e sullo sfondo si vedono le isole di Schinoussa e Venetiko credo.

C’è anche una taverna, proprio sulla spiaggia, nella quale siamo tornati a mangiare più volte, sia per la terrazza davanti al mare e quindi con vista stupenda, sia per il cibo anche qui veramente buono a prezzi abbastanza contenuti. La taverna si chiama “Thalassa Restaurant”, tra l’altro fanno dei buonissimi pita-gyros. Molto buono e location molto carina è anche la taverna che si trova dall’altro lato della strada, “Pera Panta”, dove siamo stati per cena. La sera è tutto illuminato, il cibo molto buono, notevole la Moussaka che non ordino volentieri perché spesso le porzioni sono enormi e non sempre buone, invece devo dire che la loro moussaka è stata degna di nota positiva.

Altra spiaggia secondo me molto ma molto bella è la spiaggia del porto, Agios Georgios, che è la prima che si vede arrivando a Iraklia. La spiaggia è sabbiosa, anche qui ci sono diverse tamerici che ombreggiano bene, ed è comoda perchè è vicina al minimarket e alle taverne, proprio nel paese. L’acqua è incredibilmente trasparente e cristallina, cosa che non immagineresti mai quando ti immagini la spiaggia del porto. E’ una delle mie preferite, anche se leggermente più affollata delle altre in quanto molto comoda essendo praticamente in paese.

Alla spiaggia di Alimia e alle grotte di Agios Ioannis non ci siamo stati, non siamo riusciti a vederle perché poi siamo ripartiti per Donoussa. L’isola comunque è perfetta per chi cerca tranquillità, mare, sole, relax e per chi vuole concedersi una pausa dalla frenesia e dal caos della routine giornaliera.

Probabilmente mi sarei fermata qualche giorno in più, se avessi avuto tempo, per vederla in ogni suo piccolo particolare.

L’arrivo a Donoussa

Siamo quindi ripartiti per Donoussa con l’Express Skopelits alle 15.40 e siamo arrivati a Donoussa alle 17.45. La cosa che mi ha stupita di più è che mi aspettavo di trovare un gran vento, essendo appunto isole, Donoussa e Amorgos, note per questa caratteristica, ed invece del vento non c’era neanche il sentore, ma una calma piatta incredibile, oltre che un gran caldo.

Al porto abbiamo trovato ad attenderci il proprietario dell’Iliovasilema, che si è rivelata un’ottima scelta sia per la posizione (appena fuori dal paese, raggiungibile in pochi passi e accanto alla spiaggia del porto), sia per la qualità delle camere. Avevamo prenotato una doppia con vista mare e devo dire che la camera era nuova e  ben arredata, grande, con angolo cottura e frigo. Anche il bagno devo dire nuovo, curato, con una bella doccia grande con box, cosa per niente scontata.

Bella sorpresa anche il bel balcone con tavolo e sedie vista mare, dal quale abbiamo potuto ammirare dei tramonti pazzeschi, tra i più belli che ho visto sulle piccole Cicladi. Ho successivamente scoperto che Iliovasilema significa tramonto, e questo spiega tutto. Oltre agli studios e alle camere hanno anche un ristorante, con una terrazza sul mare. Vi garantisco che un aperitivo o una cena mentre tramonta il sole osservando quei colori meravigliosi, il mare, le luci del paesino che iniziano a brillare è un’esperienza che merita davvero.

A Donoussa ci siamo rimasti per 6 notti e 7 giorni. Il primo giorno vista anche l’assenza di vento, abbiamo deciso di noleggiare una barca a motore per l’intera giornata. In paese, e più precisamente al forno (che ha una quantità di torte salate buonissime, pasticceria, panini, di tutto di più da provare qualsiasi cosa vendano) si possono richiedere informazioni per il noleggio barca, anche se in alta stagione consiglio per esperienza personale, di prenotare con un po’ di anticipo perché si rischia di non trovare disponibilità.

Hanno poche barche, una piccolina 40 cavalli per stare nei dintorni dell’isole, ed alcuni gommoni con motore più grande, per raggiungere eventualmente anche le isole vicine. Con o senza driver. Noi abbiamo optato per la barca più piccola con driver, perché volevamo vedere l’isola e le spiagge dal mare, ma non conoscendola abbiamo pensato che andare con qualcuno del posto fosse sicuramente la soluzione migliore per scoprirla bene. E anche questa si è rivelata un’ottima scelta. Dimitris è stato gentilissimo, di compagnia, parla inglese e ci ha portato in posti semplicemente meravigliosi, ci ha dato tante dritte per i giorni che avremmo trascorso sull’isola, è stato davvero disponibilissimo e gentilissimo. Tra l’altro anche lui affitta camere credo, appena fuori dall’isola ed a prezzi sicuramente inferiori. Comunque, la barca era tenuta molto bene, 6 posti, con cuscineria, prendisole, tendalino, scaletta, contenitore frigo per le bevande.

Le spiagge di Donoussa

Dapprima siamo andati a fare il bagno a Makares e Plakia, che sono dei piccoli isolotti proprio accanto a Donoussa, totalmente disabitati ma l’acqua ha dei colori pazzeschi, e le rocce anche. e già questo mi sembrava un angolo di paradiso. Da lì siamo andati a Kalotaritissa, direi la mia spiaggia preferita anche se poi è difficile trovare una spiaggia che non sia meravigliosa a Donoussa.

Kalotaritissa è davvero un angolo di paradiso, i colori sono indescrivibili, sia del mare che degli scogli intorno. C’è una piccola spiaggia, Tripiti, sulla sinistra del paesino, di sabbia dorata non attrezzata, ma con una taverna fantastica “Mitsos”, gestione familiare, che secondo me cucina il miglior cibo greco di tutta l’isola, cosa che poi mi ha confermato anche Dimitris che ci ha fatto scoprire questo posto. La carne è ottima, il mizithra (formaggio tipo feta che però si trova solo sulle isole credo) ma anche tutto il resto, infatti ci siamo tornati più volte, sia per il cibo, che per la vista, che per la taverna stessa, molto semplice, con grandi vasi di basilico e piante aromatiche tutto intorno. La sera spesso si vedono barche a vela in rada e le persone vengono a mangiare lì.

Prezzi sempre abbastanza contenuti, siamo andati via davvero soddisfatti e soprattutto con la pancia piena. Sulla destra della spiaggia di Tripiti invece si trova un’altra piccola spiaggetta di ciottoli bianchi, Kalotaritissa, con l’acqua che definire trasparente e cristallina non rende l’idea. Quest’ultima è frequentata anche da naturisti, cosa abbastanza normale comunque su queste isole ma tranquillamente frequentabile da tutti. Consiglio di portare sempre dietro un paio di scarpette da scoglio perché a volte i fondali sono sassosi, ma anche semplicemente per fare due passi sugli scogli. Questa spiaggia si raggiunge anche via mare con la barca che parte dal porto e ferma a tutte le spiagge, oppure con il bus che parte sempre dal porto in circa 15 minuti.

Da lì Dimitris ci ha portato a vedere le grotte. Siamo partiti da Capo Aspros Kavos per raggiungere Spilia Tou Tichou Cave, una grotta con stalattiti e acqua turchese davvero molto bella, nella quale con una piccola barca come quella che avevamo noi, si può tranquillamente entrare per una breve panoramica, o per fare il bagno. Da lì siamo andati Fokospilia caves e questa penso sia la più bella grotta dell’isola, almeno a me è piaciuta tantissimo. L’acqua un po’ per il suo colore, un po’ per i riflessi della luce, è di un blu quasi elettrico e nuotarci dentro è davvero fantastico. Penso che descriverla a parole non renda l’idea.

Poi nell’ordine, ci siamo fermati a Vatos Bay, a Fikio che si raggiunge solo in barca, a Livadi, a Vathi Limenari e a Kedros. Tutte spiagge incredibilmente belle con sabbia chiarissima e acqua turchese, e vederle dal mare fa apprezzare ancora di più il contrasto dei colori tra la roccia ed il mare. Ognuna di queste spiagge è bellissima, e tranne Kedros, sono quasi tutte non attrezzate e prive di taverna quindi sempre bene portarsi dietro acqua, cibo e soprattutto un ombrellone perché il sole è notevole.

La giornata in barca ci ha permesso di vedere, oltre che posti meravigliosi raggiungibili solo via mare, anche l’isola ed avere un idea di quello che avremmo poi voluto approfondire nei giorni seguenti. Siamo stati più volte anche a Kedros beach, spiaggia di sabbia facilmente raggiungibile a piedi dal paese. Il sentiero che scende alla spiaggia è facilmente percorribile, in realtà si tratta di una strada lastricata che porta alla spiaggia. Il panorma dall’alto e davvero mozzafiato, per i colori e per la bellezza di questa baia.Volendo si raggiunge anche con il bus ma si perde la scorcio panoramico che si vede scendendo a piedi. Sulla spiaggia si trova anche una piccola taverna “Kedros beach bar” che offre prodotti freschi di produzione propria oltre ad un’ottima cucina. Molto, molto carina la location.

La spiaggia di Livadi

La spiaggia di Livadi, invece, l’abbiamo raggiunta a piedi, e non via mare. Abbiamo preso il bus dal porto e siamo scesi nel piccolo agglomerato di Mersini, dove si trovano due taverne che però non abbiamo avuto il piacere di provare, perché erano chiuse il giorno in cui ci siamo tornati. A Mersini c’è una piccola chiesetta Agia Sophia) con i tipici colori delle cicladi molto carina, con il mar Egeo blu intenso che si estende a perdita d’occhio sullo sfondo. Da qui parte il sentiero che porta alla spiaggia di Livadi, abbastanza sassoso ma praticabile, meglio se con le scarpe adatte anche se noi l’abbiamo fatto con i sandali da mare, sotto il sole bollente, senza neanche un filo di vento. Livadi non ha taverne quindi bisogna portarsi dietro tutto, specialmente l’acqua. Nel primo tratto di sentiero che scende verso la spiaggia si incontra una sorgente di acqua dolce potabile ombreggiata da un platano secolare, quindi eventualmente si può fare rifornimento.

È una piccola oasi verde di pace e fresco in mezzo a colline rocciose e aride, sotto il sole rovente estivo. In una ventina di minuti circa si arriva alla spiaggia di Livadi, bellissima, di sabbia chiara, frequentata per lo più da naturisti ma accessibile a tutti. Immergersi nelle acque cristalline di quella spiaggia è stato un sollievo enorme una volta giunti a destinazione, accaldati dalla scarpinata. Il ritorno non l’abbiamo fatto via terra a causa del troppo caldo, la risalita era improponibile senza neanche un alito di vento, così abbiamo optato per la barchetta che porta i turisti alle spiagge, un’avventura perché non può avvicinarsi troppo a riva per via del fondale basso; quando arriva butta giù la scala dalla quale sbarcano turisti e bagagli che vengono trasportati a terra tramite una catena umana che passa i bagagli di mano in mano, e così anche per salire.

Comunque a parte il caldo, che negli ultimi giorni è stato smorzato dal ritorno del vento che non ho mai atteso con così tanta gioia, l’isola merita di essere vista anche con qualche trekking o passeggiata anche meno impegnativa, perché ci sono tanti scorci panoramici, e anche all’interno dello stesso paese, piccolino, essenziale, ma molto carino. Donoussa tra l’altro è l’isola dei gatti, ce ne sono tantissimi. Se non ricordo male credo sia stata fatta anche una raccolta per donare cibo, cure e sterilizzazioni a tutti i gatti dell’isola che sono davvero tanti e tutti ben accuditi.

Il porto è la zona più frequentata del paese (Stavros) dal punto di vista turistico, ci sono alcuni piccoli locali che fanno musica e bevute anche la sera fino a tardi, taverna, minimarket, gelateria e simili. Il resto del paese è carino ed essenziale, le case sono per lo più tipiche casette dai colori delle Cicladi, un paio di negozietti di souvenir, una chiesa a mio avviso molto bella, credo si chiami Timios Stavros. Ci sono anche un altro paio di piccole cappelline sempre con cupole blu, una delle quali si trova dalla parte della baia di Kendros, appena sopra il villaggio, da cui si può ammirare un bellissimo tramonto sul villaggio e sul mare.

Ma tornando al cibo, appena accanto alla spiaggia del porto, c’è un piccolo localino che prepara mini souvlaki (pork/chicken sticks) da asporto buonissimi, con patatine o pita gyros. Abbiamo mangiato davvero bene anche da “Captain George”, zona porto, pesce buonissimo ma in realtà buono tutto, specialmente il cibo tipico greco e prezzi contenuti. Un paio di volte siamo stati a fare colazione/brunch da Yucca, sempre zona porto, con una bella terrazza e piatti abbastanza particolari, molto buoni, porzioni abbondanti e prezzi nella norma. Spesso a pranzo ci siamo arrangiati tra colazioni/brunch o salati presi al forno, dal momento che c’è l’imbarazzo della scelta.

Vorrei menzionare anche un’altra bellissima spiaggia, la spiaggia di Stavros (del porto), anche qua dire del porto è un’offesa perché la spiaggia è meravigliosa, sabbia chiara, acqua cristallina, un pochino più frequentata delle altre ma mai affollatissima. Ci abbiamo trascorso un pomeriggio e quasi tutto il giorno che dovevamo riprendere il traghetto per Atene. A volte la mattina mi svegliavo presto e facevo una camminata sulla spiaggia, deserta, colori limpidissimi e brillanti, per andare a prendere la colazione al forno che spesso consumavamo sulla nostra terrazza vista mare, in camera. Il paese ha il suo fascino visto da lì, sia di giorno che di notte, tutto illuminato.

Devo dire che Donoussa mi ha particolarmente sorpresa, non mi aspettavo un’isola tanto bella quanto viva, nonostante la sua dimensione ridotta; pensavo che 6 giorni sarebbero stati troppi, invece ce li siamo goduti tutti, uno per uno e anzi, ci è davvero tanto dispiaciuto ripartire. L’avevo forse un po’ sottovalutata perché ne ho sempre sentito parlare, assieme ad Iraklia, come di isole in cui non c’è niente di particolare da fare o vedere ma devo dire che a me sono piaciute tantissimo e le consiglierei sicuramente a chi ama questo genere di vacanze, a chi ama le Cicladi con i loro paesaggi e colori.

Siamo stati davvero bene. Siamo tornati rigenerati!

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