Marinai per caso esplorazione delle isole croate

Marinai per caso in esplorazione delle isole croate Di Alice Amadei e Carla Papa E’ l’agosto del 2009. Con un caldo e un’umidità degni di memoria, ci svegliamo alle 4.45 di notte, riempiamo l’auto di borse, borsoni, sacchi a pelo, servizio da campeggio, teli mare e costumi, frutta, verdura, e raggiungiamo gli amici già pronti a partire...
Scritto da: AliceRA
marinai per caso esplorazione delle isole croate
Partenza il: 13/08/2009
Ritorno il: 21/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Marinai per caso in esplorazione delle isole croate Di Alice Amadei e Carla Papa E’ l’agosto del 2009. Con un caldo e un’umidità degni di memoria, ci svegliamo alle 4.45 di notte, riempiamo l’auto di borse, borsoni, sacchi a pelo, servizio da campeggio, teli mare e costumi, frutta, verdura, e raggiungiamo gli amici già pronti a partire in barca. Hella, una barca a motore del ’71, 11,2 metri di lunghezza, tutta in legno. Decisamente comoda per quattro persone: Maurizio, 39 anni, il capitano; Carla, 32 anni, braccio destro del capitano, addetta alle pulizie dei vetri e alla gestione degli attracchi; Andrea, 36 anni, “uomo-parabordi”, nonché capo-cuoco; Alice, 31 anni, fotografa e aiuto-cuoco. Ci si trova alle 5.30 di notte a Marina di Ravenna, con l’obiettivo di partire presto per godere del mare piatto durante la traversata dell’Adriatico. Prima delle 7.00, tra sistemazione bagagli, soste in toilette e chiacchiere non se ne è ancora fatto nulla. Il capitano è preoccupato per il mare: non sembra piatto come desiderato, ma nemmeno in pessime condizioni. Finalmente via! Si parte! Sono le 7.10 del mattino circa, con la luce dell’alba proiettata su Marinara! E’ il 13 agosto, primo giorno di ferie per molti di noi. Il viaggio non è stato organizzato con molto anticipo in quanto diverse variabili non ne assicuravano la fattibilità: erano da valutare le condizioni della barca (provata per la prima volta solo per un’ora, la settimana prima di partire); erano da portare a termine alcuni lavori su Hella (l’attrezzatura da caricare a bordo era da pensare e recuperare; l’impianto elettrico da definire; i filtri nafta da pulire; l’alternatore da cambiare; oltre a manutenzioni varie e pulizie generali…); era necessario far combaciare i periodi di ferie di tutto l’equipaggio; erano da tener in severa considerazione le previsioni del tempo! La fortuna è stata decisamente dalla nostra! Non è da tutti partire la settimana di Ferragosto spendendo poco piu’ di 600 € a testa per nove giorni (su cui ha fortemente inciso il costo del gasolio), navigando esattamente dove si decide la mattina stessa, godendo delle migliori acque dell’Adriatico e divertendosi come bambini spensierati! Si può…Se si può disporre di una barca… Ovviamente soluzioni simili si possono trovare se si cerca tra le varie agenzie di noleggio barche: possono offrire una settimana in Croazia in barca a vela, da Ravenna, a partire da 500 € a testa, incluso skipper ma esclusa cambusa e carburante.

Partenza, dunque, alle 7.10 di mattina da Marina di Ravenna. Dopo qualche salto in barca causato dalle condizioni del mare e circa 8 ore di navigazione, raggiungiamo Mali Losinj per regolarizzare la nostra presenza in Croazia (190 €). I nostri occhi si imbattono subito in una lingua di terra su cui inneggia una vegetazione mediterranea che termina con pini rivolti verso un mare blu inteso…Ombrelloni gialli segnalano una presenza umana assolutamente rilassata e in pace con la propria esistenza…I problemi e i pensieri della giornata precedente sono già solo un lontano ricordo. E’ come se il mare, intensamente blu, con un’onda, ti avesse ripulito completamente la mente. In attesa dell’apertura della dogana (18.00-20.00), fortemente indecisi sul da farsi in quanto nella zona non ci si può ancorare, i gavitelli sembrano tutti privati e la zona del porto sembra riservata a chi paga per trascorrere la notte a Losinj, risolviamo ogni dilemma con un bagno fresco nella baia di ingresso (la barca è all’ancora per poche ore, come molte altre, nonostante il divieto).

Trascorriamo le prime due notti non a Mali Losinj (porto turistico), ma nella baia di Krivica, poco distante. Questa baia accoglie barche di ogni tipo, è fortemente riparata dalle correnti ed è gratuita. Per portare la barca in sicurezza, una volta fissata l’ancora, si legano cime agli alberi che circondano la baia. Cena a base di pasta insaporita da un veloce sugo preparato con verdure fresche. La tranquillità delle onde che cullano la barca è resa ancora piu’ piacevole dal ritmo del rock anni Sessanta che accompagna la nostra cena in barca. La perfezione assoluta e indescrivibile della nostra vacanza improvvisata è interrotta alle 6.00 della mattina del 14 agosto da tuoni, fulmini e saette, vento forte e pioggia che agitano, oltre la barca, in particolar modo il nostro capitano, giustamente preoccupato per la sorte di Hella, che non smette piu’ di ballare e di accostarsi alle imbarcazioni vicine. Forse la nostra poca esperienza non ci ha consentito di fissare la barca nella maniera piu’ consona a situazioni del genere. Dopo lunghe procedure di rifissaggio (Andrea e Carla si tuffano in mare piu’ volte per provare a perfezionare le gasse fatte attorno ai tronchi degli alberi), ci tranquillizziamo, anche grazie al nuovo sole, che ci accompagnerà poi per tutta la vacanza! Finita la pioggia, con il nostro tender raggiungiamo la riva, ci facciamo una bella foto-autoscatto che immortala i nostri sorrisi davanti ad Hella e, scarpe da ginnastica ai piedi, ci incamminiamo fino a raggiungere un grazioso agriturismo in mezzo agli ulivi, consigliato dalla guida dei naviganti (777). E’ l’agriturismo Balvanida (a circa 2 km dalla nostra baia). Il conto ammonta a 90 €, totale per quattro persone, 1,8 kg di pesce misto alla griglia, oltre a vino bianco di buona qualità. Al ritorno non può mancare un fresco bagno nella baia, una cena a base di pasta alle verdure con musica Funky che l’accompagna. Quale dopo-cena migliore di una contemplazione delle stelle, che sembrano quadruplicate grazie alla nitidezza del cielo e all’assenza di luci artificiali? Nel periodo di Ferragosto non può ovviamente mancare la conta delle stelle cadenti…Solo il piu’ attento e paziente avrà ovviamente la meglio! Prima di ritirarci nei nostri letti, cullati dalle onde della baia di Krivica, guardiamo un cartone animato in dvd (peccato che qualcuno di noi non abbia retto allo “stress” della giornata e si addormenti già dalla presentazione dei personaggi…).

La mattina del 15 di agosto, dopo un veloce rifornimento di gasolio a Mali Losinj, pranziamo al gavitello a Ilovik con deliziosi spaghetti al tonno (sugo da cambusa). Non può mancare un bagno rinfrescante e si parte! Non prima, però, di aver sgrassato le nostre stoviglie in mare. Con l’obiettivo di riversare in mare le minori quantità possibili di detersivi non ci facciamo docce con saponi in barca e laviamo piatti e tegami nell’acqua salata (a cui seguirà ovviamente una seconda veloce pulizia in acqua dolce), entusiasmandoci dalla felicità dei pesci che ci circondano mentre qualche residuo dal piatto finisce in acqua! La sera di Ferragosto ci trattiamo bene e, “da signori”, trascorriamo la nostra prima notte in un porto, a Veli Iz (48 €), di fronte a Zara. Finalmente una doccia! Gustiamo la cena in un ristorantino tipico, che ospita, oltre a turisti, diversi croati che, attorno a un tavolo, trascorrono diverse ore cantando canzoni popolari e divertendosi come matti. A seguito della cena, passeggiando per il paese, ci imbattiamo in un bar, che ha una grande vetrata da cui si vede il mare, che ospita forse una festa di paese: una trentina di croati, in cerchio, canta a tutta voce canzoni ritmate e decisamente gradevoli all’ascolto! Il 16 agosto ci godiamo le isole Koronati, arcipelago di piu’ di 100 isole rocciose. Passandoci in mezzo con la nostra Hella abbiamo la sensazione di volare su delle montagne le cui vallate sono state risucchiate dal mare. Raggiungiamo poi Kakan e, dopo un tuffo nella baia di Potkucina, trascorriamo la notte al gavitello nella baia di Tratica (20 €). Scendiamo in tender per raggiungere il ristorantino sul mare ma purtroppo sarebbe stato necessario prenotare per poter cenare. A seguito di un aperitivo e di una passeggiata in mezzo alla ricca vegetazione, dunque, torniamo a cenare in barca al ritmo di samba brasiliana. Fortunatamente, prima di scendere dalla barca in tender, avevamo avuto l’ottima idea di legare in una rete un cocomero “ravennate” e di buttarlo in acqua: dopo cena, era proprio quello che ci voleva! Guarda a caso abbiamo pescato un cocomero! Riscendiamo in tender per raggiungere un piccolo molo nei pressi del ristorantino ormai buio e con pochissime persone che cantano le gradite canzoni croate, ci stendiamo e continuiamo la nostra attività preferita di conta delle stelle cadenti. Il 17 agosto, dopo colazione e un bel bagno fresco nella baia, si riparte alla volta di Sibenik. Oltrepassiamo questa cittadina per raggiungere il villaggio di Skradin (66 € per ormeggiare la barca una notte). L’obiettivo è raggiungere il parco nazionale Krka e le sue cascate. Obiettivo raggiunto con 95 kune a testa (poco piu’ di 10 €), circa 10 minuti di battello e una breve passeggiata. Peccato solo che ci avessero già pensato centinaia di altri turisti, per lo piu’ italiani. Le alternative dei percorsi sarebbero molte, ma il nostro tempo purtroppo è limitato…Il paesaggio è meraviglioso, ma la gente davvero troppa per i nostri gusti. Le cascate sono veramente stupende, ma forse pericolose perché l’area è sorvegliata e la gente deve stare alla larga dai salti d’acqua. Facciamo quindi il bagno osservando la maestosità delle cascate da vicino, ma senza poterne sentire la forza. Ci consoliamo, quindi, mangiando crepes e fichi secchi venduti in zona. La sera rimaniamo affascinati da tre maiali che si arrostiscono su un gigantesco spiedo dietro a una vetrina di un ristorante di Skradin. Decidiamo quindi di cenare con bocconi di carne arrosto, buon vino rosso e digeriamo passeggiando per il villaggio. Qui, mentre ci divertivamo in autoscatti con poca luce e senza l’utilizzo di flash per mantenere vivo il ricordo di uno stupendo campanile illuminato, conosciamo quattro “velisti per caso” che si offrono di scattarci la foto. Il loro scopo è soprattutto quello di evitare che Alice continui a strisciare in terra con l’obiettivo di trovare un angolo perfetto in cui lasciare la reflex impostata in autoscatto. L’angolo, ovviamente, deve permettere all’obiettivo di includere sia il campanile che gli amici seduti in panchina, deve godere di buona luce e deve essere in grado di mantenere la macchina fotografica immobile. Così Alice può correre e raggiungere gli amici seduti in panchina e sorridere insieme agli altri entro 10 secondi. A seguire, replichiamo la foto sedendo in panchina i nostri nuovi amici “velisti per caso”: il ricordo verrà loro spedito via e-mail. Il 18 agosto partiamo alla volta della baia di Stupica, nell’isola di Zirje (100 Kn per il gavitello). Che stress!!!!…Le nostre attività si alternano tra snorkeling, fotografie, passeggiate e scoperta di una vecchia rocca, oltre al compiacimento del tramonto! Come in ogni baia visitata, c’è un piccolo ristorante, isolato dal mondo (in questo caso a c.A. 4 km dal principale paese). Terminata la cena accompagnata dalla musica di Ray Charles, con il nostro tender raggiungiamo questo ristorante allo scopo di bere un buon digestivo. Al ritorno, Maurizio, con stupore ed entusiasmo, si accorge che il mare è in ardore! La perfezione dei momenti non ha limiti!!! Nel caldo della sera, illuminati da stelle assolutamente nitide, qualcuno non esita a tuffarsi (Carla è la prima!!!), mentre altri continuano a contare le stelle cadenti godendo dell’aria calda che accarezza la pelle. L’idea per il 19 agosto sarebbe stata quella di raggiungere l’isola di Murter. Peccato che prima di farlo nessuno dell’equipaggio si sia accorto che il colore dell’acqua stesse diventando piuttosto chiaro …Ed Hella si arena! La pelle si incaponisce quando si sente il rumore dell’elica che “ara” il fondale…Fermi tutti! Andrea si butta per verificare la profondità dell’acqua, peccato che non gli arrivi sopra alle ginocchia…Fortunatamente due gommoni sono nelle nostre vicinanze e non esitano a trainarci fuori da quella secca. Fortunatamente e probabilmente poco casualmente, in quei pressi c’è un cantiere navale che ci chiede 250 € per alzare la barca, portarla su terra, risistemarci le eliche. Ovviamente il tempo a nostra disposizione si è ormai ridotto, quindi Murter diventa meta di un probabile futuro viaggio… Il morale della giornata risale grazie all’incontro con decine di delfini che ci accompagnano per una mezz’oretta durante la nostra navigazione. Raggiungiamo l’isola di Pasman e trascorriamo la notte nella baia di Soline, gustandoci una deliziosa cenetta con branzino e patate nel ristorante della baia (totale per quattro persone 68 €).

Il 20 agosto attracchiamo al porto di Mali Losinj, con l’obiettivo di passare l’ultima serata in un paese turistico ed essere pronti l’indomani mattina per partire tranquillamente. Questo non prima di un improvviso arresto di uno dei due motori di Hella. Per fortuna il capitano, con estrema maestria, riesce a spurgarlo con successo in non piu’ di mezz’ora.

Mali Losinj è veramente gradevole e pieno di vita. La nostra cambusa è quasi agli sgoccioli e pure il nostro budget. Per questo, accompagnati da musica anni Sessanta, prepariamo una cena a base di patate, cipolla, riso, tonno (unico obiettivo: sopprimere la sensazione di fame). Accanto alla nostra barca anni Settanta sono attraccati innumerevoli yacht lussuosissimi ed enormi barche a vela, in cui si degustano aperitivi in flout di cristallo su tavoli adornati con centrotavola floreali. Ridiamo fino alle lacrime agli occhi pensando alla nostra condizione… Il 21 agosto mattina, pronti per la partenza, l’ancora si “impicca” e non riusciamo piu’ a recuperarla. Evidentemente il fondale del porto non è dei migliori ma il Marina ci chiede comunque di pagare 68 € per il sub che viene a liberarci l’ancora in quanto le tariffe pagate (65 € per la nostra Hella) sono solo finalizzate a garantire bagni, docce, luce e acqua… Delusi da questo piccolo inconveniente, ripartiamo, come da programmi, per l’Italia, portandoci nel cuore questa splendida esperienza, i colori intensi del mare, la vitalità dei pesci e i gustosi branzini ai ferri che abbiamo assaporato! Peccato solo che la vacanza sia finita!



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