Una regione perfetta per vivere il Mar Adriatico più autentico e “selvaggio”, tra panifici aperti 24 ore e spiagge di ghiaia

Luoghi splendidi per chi ama le spiagge di ghiaia, il mare cristallino, il buon pesce... il tutto a prezzi accessibili
Scritto da: bimand
una regione perfetta per vivere il mar adriatico più autentico e selvaggio, tra panifici aperti 24 ore e spiagge di ghiaia
Partenza il: 20/08/2016
Ritorno il: 28/08/2016
Viaggiatori: 7
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Oltre le classiche destinazioni come Dubrovnik, la Croazia è una terra a due passi dall’Italia ricchissima di destinazioni interessanti. Come la zona di Makarska, una “Rimini balcanica” ma circondata da spiagge incontaminate, calette e meraviglie naturali.

Diario di viaggio a Makarska e dintorni

Giorno 1 – Arrivo a Makarska

Partenza per Makarska da Ferrara ore 4 della mattina, cerchiamo di evitare code, soprattutto al confine tra Slovenia e Croazia. Due macchine: io, la mia compagna, il bambino e il cagnolino in una, mio fratello, sua moglie e i due figli nell’altra. Per chi viaggia verso altri paesi, i cani devono essere contrassegnati con il sistema elettronico d’identificazione (microchip), devono essere provvisti di passaporto o di un certificato rilasciato dal veterinario autorizzato dall’autorità competente e devono essere stati vaccinati contro la rabbia).

Viaggio relativamente tranquillo con solo alcuni momenti di traffico intenso. Arrivo a Makarska ore 16, giusto l’orario concordato per la consegna delle chiavi di casa. In totale sono state 12 ore di viaggio (circa 800 km), ma tenete conto che abbiamo fatto diverse soste in autogrill e una più lunga in un ristorantino in Croazia a 50 km dalla destinazione.

Una volta entrati in possesso della casa decidiamo di cercare una spiaggia dove fare un bagno ristoratore dopo il lungo viaggio. I bimbi non si tenevano più dal desiderio di tuffarsi in acqua (e non solo loro). Andiamo rapidamente alla ricerca di una spiaggia e arriviamo a quella di Tucepi (circa 5 km da Makarska, direzione Dubrovnik). Il parcheggio è stato facile trovarlo, visto l’orario (18 circa). La spiaggia è di sassi ed è a ridosso di una splendida pineta dove potrete scorgere anche scoiattoli… ho provato a fotografarli ma mi sono sfuggiti, e il mio desiderio era tuffarmi nell’acqua cristallina e fresca per rigenerarmi.

Giorno 2 – Brela

Essendo giorno festivo decidiamo di non allontanarci troppo e ci dirigiamo a nord, verso Brela. Un po’ di traffico per strada ma niente di che. Troviamo un parcheggino a pagamento per tutto il giorno. Ci dirigiamo verso la spiaggia e come il giorno prima ci troviamo di fronte ad una splendida spiaggia di ciottoli, e immediatamente dietro, la pineta con una strada pedonale che percorre tutta la costa portando ad altre spiagge, calette, bar, ristoranti. In spiaggia, completamente libera, si possono eventualmente affittare lettini, ci sono le docce all’aperto ogni 50-100 metri. Insomma giornata gratificante sotto tutti i punti di vista. Anche i fondali, per chi è appassionato di snorkeling, non sono per niente male. Caratteristica del fondale di questa spiaggia è che a pochi metri da riva troverete una profondità di almeno 10 metri… della serie, non vedevo il fondale.

Cena in centro a Makarska, ristorante Hrpina: piatti abbondanti, personale molto cortese e simpatico. Tonno molto buono calamari un po’ duri. Nel complesso nella media, prezzo molto buono intorno ai 20 euro a testa.

Giorno 3 – Igrane

Durante la notte si scatena un forte temporale accompagnato da un forte vento che ci terrà compagnia per due giorni, l’aria si rinfresca e di conseguenza l’acqua è decisamente più fresca (oserei dire fredda). La mattina optiamo per la spesa al Konzum (un po’ più cara del Lidl). Dopo un piatto di pasta, il pomeriggio ci dirigiamo a Igrane (comune di Podgora, a sud di Makarska circa 30 km). Spiaggia gradevole, anche se quel giorno c’era un forte vento tra l’altro abbastanza fresco, tant’è che io e le mia compagna rinunciamo al bagno. Il luogo merita, c’è una passeggiata lungo la spiaggia con diversi ristoranti e infatti la cena è in riva al mare in uno dei ristorantini, Restaurant “Ante”. Buona qualità, ottimo prezzo. Unica pecca: servizio un po’ lento.

Giorno 4 – Nugal Beach

Nugal Beach, spiaggia frequentata prevalentemente da naturisti, ma non solo. Immersa nel parco Suma Osejava, adiacente a Makarska. È una splendida oasi raggiungibile solo a piedi per un sentierino: è una passeggiata che vale la pena fare (a parte il fatto che è l’unica). Mare splendido, anche se noi siamo capitati in una giornata parzialmente ventosa e il calore dell’acqua risentiva ancora del temporale di due giorni prima… era un po’ come fare il bagno in un lago, ma ne è valsa la pena.

In serata passeggiata per le stradine centrali di Makarska, veramente molto belle.

Giorno 5 – Gradag

Spiaggia di Gradag, circa 30 km a sud di Makarska. Di primo acchito è la spiaggia che mi ha colpito meno, in realtà, ispezionandola poi a piedi con mio nipote, mi sono reso conto che esistevano anche li, oltre la lunga spiaggia ghiaiata, piccole spiaggette contornate da scogli. Inoltre, facendo un po’ di snorkeling, nel pomeriggio mio fratello mi ha fatto osservare un branco enorme di pesci (non saprei dirvi se fossero branzini o similari), uno spettacolo per gli occhi. Il pranzo è stato al ristorante sopra la spiaggia, anche qui spesa veramente contenuta e buona qualità dei prodotti.

Alla sera abbiamo cenato a Makarska, in pieno centro, in quello che ho eletto come miglior ristorante tra quelli provati, il “Starin mlin”. Proprietaria molto simpatica, con la quale abbiamo riso e scherzato (parla ben 5 lingue). Ho gustato come antipasto bruschette con un ottimo sugo piccante, un immenso branzino alla griglia (gustosissimo) e un dolce di cioccolato e crema da leccarsi i baffi… tutto accompagnato da un prosecco locale e in conclusione uno splendido mojito composto da 5 tipi diversi di menta. Oltre che l’ottima qualità del cibo, anche la location è veramente spettacolare. Il prezzo è stato un po’ più elevato del solito, circa 31 euro a testa, dovuto però dalla presenza degli alcolici (una bottiglia di vino si aggirava intorno ai 30 euro scarsi e il mojito intorno ai 10 euro). Tolti quelli avremmo speso come le altre volte, mangiando però divinamente.

I miei compagni di viaggio hanno mangiato calamari, gamberoni e scampi, anche quelli ottimi. Quindi ve lo consiglio vivamente!

Giorno 6 – Brac e Mimice

Oggi ci dividiamo in due gruppi: mio fratello con la moglie e il figlio più grande si recano a Brac, isola di fronte al paese… viaggio di 45 minuti e prezzo del traghetto abbordabile (con auto annessa). Resoconto: hanno visita la spiaggia di Bol, è hanno apprezzato molto. Io, la mia compagna e gli altri due bimbi invece ci siamo diretti a nord, senza metà, alla ricerca di una spiaggia che ci invogliasse…siamo giunti a Mimice, scesi in auto per una stretta stradina arriviamo in un porticciolo dove parcheggiamo e subito dietro al porticciolo, dopo una breve salita, troviamo la nostra spiaggia. Molto carina, sempre di sassi. Peccato solo per la corrente di quel giorno che portava lontano e senza pinne avventurarsi a vedere i fondali era un rischio.

Giorno 7 – Podgora

Ultimo giorno di mare, nuovamente tutti assieme, decidiamo di andare verso sud e di fermarci in una caletta, anche qui senza una specifica metà. E anche stavolta abbiamo fatto centro… pochi minuti prima di Podgora, parcheggiando sulla strada e scendendo a piedi per 5 minuti, abbiamo trovato una serie di calette deliziose e poco più in là una lunga spiaggia ciottolata. Naturalmente abbiamo optato per le calette… era una splendida giornata e abbiamo fatto parecchio snorkeling, giocato a palla in acqua. Insomma, ci siamo gustati l’ultima giornata.

A cena abbiamo optato per una pizza al Domino: buona ma sazia molto di più delle nostre… sia per l’impasto, che per il formaggio che usano, lontano parente della mozzarella (vi dico solo che mio fratello, noto spazzolatore di cibo, ne ha lasciato li qualche fetta perché era pieno!). Nonostante la passeggiata, il peso della pizza l’abbiamo sentito un po’ tutti.

Giorno 8 – Krka e Crickvenica 

makarska

Dobbiamo lasciare la casa la mattina e optiamo di avvicinarci all’Italia, destinazione parco di Krka, per vedere le omonime cascate. Dopo circa 135 km a nord di Makarska, nell’entroterra, raggiungiamo il parco. Entrata: 20 euro per adulti e circa 12 per i bambini. Dopo una discesa per un sentiero pieno di ciottoli (si può evitare prendendo la navetta, compresa nel prezzo. All’andata consiglio due passi a piedi, al ritorno la navetta, la pendenza rende la salita affannosa), si raggiunge un sentiero creato su apposite passerelle che passano in mezzo alla vegetazione e su corsi d’acqua che creano piccole cascate, fino a giungere nella parte più bassa dove si gode della cascata più imponente… inoltre, nell’area adiacente, si può fare il bagno (sempre muniti di scarpine di gomma), l’acqua è fresco come quella del mare, se non addirittura un po’ più calda). Diciamo che ne vale la pena, anche se è un po’ troppo commerciale per i miei gusti: pieno di bancarelle e stand per mangiare (la qualità la trovate altrove, ovviamente), costi rialzati un po’ per tutto.

Finita la visita, nel pomeriggio, decidiamo di continuare il nostro avvicinamento all’Italia, spostandoci a nord, a Crickvenica per l’esattezza. Dopo qualche ora di viaggio arriviamo, speranzosi di trovare un alloggio per la notte. In sintesi, gli appartamenti per la notte non li affittano, stanze difficilmente reperibile, alberghi praticamente tutti pieni o a prezzi inaffrontabili. Finalmente mi viene in aiuto internet, e troviamo posto in un “albergo” vicino alla statale: due stanze ad un prezzo accessibile. Non entro nei dettagli delle condizioni delle stanze e della struttura (secondo me stile anni 70-80, senza che sia mai stata fatta nessuna reale miglioria, ma neanche manutenzione), darei una recensione piuttosto negativa, ma non me la sento visto che quel posto ci ha permesso di dormire e di “riposare” (provate a dormire con le finestre aperte con vista sulla statale) e di ritardare il nostro rientro. In compenso, attaccato alla struttura, troviamo una sorta di pub dove fanno carne e pesce alla griglia, mi si è risollevato l’umore in un lampo. In due abbiamo preso una grigliata di carne da poco più di un kg, spazzolata in breve tempo… era molto buona. Prezzo come sempre contenuto. Anche chi ha preso il pesce ha apprezzato.

Giorno 9 – Rientro in Italia

La domenica risveglio all’alba, facciamo la colazione in albergo (la qualità era all’altezza dell’albergo, vi lascio solo immaginare) e mestamente torniamo in Italia. Lascio in nota un paio di pensieri che penso possano essere utili a quei “turisti per caso” che decidano di andare in Croazia:

  • Se siete come me bevitori di acqua frizzante, evitate (se potete) la Jamnica, mio nipote ha detto che sapeva di Polase, a me sembrava più acqua con bicarbonato sciolto dentro. Unica nota negativa è che nei ristoranti prediligono proprio quella.
  • Obbligatorie sono le famose scarpine di gomma, praticamente tutte le spiagge hanno i ciottoli e i piedi dopo un po’ ne risentono.
  • Spiagge belle ovunque, azzardate e scoprirete spiagge, non segnalate dalle diverse guide, che meritano. Se siete auto-muniti, percorrete la litoranea (a nord o a sud di Makarska, poco importa) e troverete tanti piccoli paradisi, io mi sarei fermato almeno un’altra settimana per andarne a visitare altri.
  • Troverete panifici (Pekara, mi sembra) aperti 24 ore… uno spettacolo per chi ama il pane e si vuole viziare a qualsiasi ora con pastine o altri cibi salati.
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