50 abitanti bastano per la città più piccola al mondo, e tra i suoi vicoli colorati si raccontano storie millenarie sorseggiando birra

Scritto da: Micol Brusaferro
50 abitanti bastano per la città più piccola al mondo, e tra i suoi vicoli colorati si raccontano storie millenarie sorseggiando birra

Stradine strette che corrono tra le case in pietra. Piccoli negozi e locali pittoreschi. Angoli verdi dove fermarsi per una pausa nella natura. Non un paesaggio che associamo, almeno immediatamente, al termine canonico di città. Quest’ultimo infatti lo riserviamo a posti come Roma o Milano, vere e proprie metropoli con vialoni ricchi di traffico, spazi monumentali pieni di turisti, caos e tantissime attrazioni pronte ad attenderci e fare la felicità dei visitatori. Ma se vi dicessimo che esiste una città, a poche decine di chilometri dall’Italia, che nonostante questo suo nome ha solo una manciata di abitanti?

Il borgo-città più piccolo del mondo

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Qual è il colmo per un viaggiatore? Ovviamente, visitare Hum. Questo borgo medioevale della Croazia, nel suo nome italiano, diventa appunto Colmo. Ma forse, per evitare battute come quella appena fatta, ci conviene attenerci alla definizione in lingua croata. Il paesino si trova nel cuore dell’Istria ed è ufficialmente la città più piccola del mondo con i suoi 52 abitanti. E se vi sembrano pochi, pensate che nel 2011 erano 30, e nel 2001 appena 17. In pratica, questo borgo-città ha triplicato la sua popolazione nel giro di vent’anni, con i suoi nuovi abitanti che ne hanno assorbito le tradizioni, arricchendolo e dandogli una nuova linfa.

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Da Trieste, in Friuli Venezia Giulia, al confine con la Slovenia, Hum/Colmo è raggiungibile in circa un’ora e mezza di auto, il mezzo ideale per arrivarci, lasciando subito la propria vettura nel parcheggio che si trova alle porte del paesino, dove c’è anche un grande cartello con il nome del borgo. Ma se ci si arriva comodamente su quattro (o anche due!) ruote, il modo migliore per visitarlo rimane a piedi, grazie alle stradine facili da percorrere per tutti. Basta un’ora, forse anche meno, per girarlo tutto. Ma il modo più piacevole per godere l’atmosfera del posto è fermarsi nei locali, a bere un drink o a gustare i piatti locali, tra spazi esterni ombreggiati o piccoli ambienti interni caratteristici. 

Cultura e sapori per scoprire Hum

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Ogni angolo merita una foto, uno sguardo più approfondito, un passo in più per osservare le antiche abitazioni, le chiese (tra cui la principale è la chiesa dell’Assunzione di Maria, con la sua bella torre campanaria su 4 ordini, bifore medievali e merlatura della parte sommitale), le costruzioni romaniche, i giardini e i cortili curatissimi. Ci sono anche alcuni negozi di souvenir, con oggetti coloratissimi e artigianali, anche con prelibatezze della zona, come il miele o il vino. Uno degli elementi di forza per la storia di questo territorio è proprio la chiesa di Hum, i cui muri mostrano le più antiche tracce dell’alfabeto glagolitico, che è considerato il primo alfabeto slavo (in contrapposizione a quello latino).

Per scoprire la storia del luogo c’è anche il museo civico, mentre tra le particolarità merita una tappa la locanda del paese, dove vi proporranno sicuramente la famosa grappa (rakija, un distillato molto diffuso in tutti i Balcani, particolarmente in Serbia e Montenegro) con ricetta segreta. A Hum si celebra proprio il Festival della grappa e dei distillati, un appuntamento annuale con decine di produttori che propongono i loro distillati a giurie di qualità secondo ben 8 categorie specifiche, tra cui anche quella del gin.

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