La sicilia in 7 giorni

VIAGGIO IN SICILIA DAL 29/05/2007 AL 05/052007 Viaggiatori: Manuela, Andrea,Francesca e Simone. 29/05/2007 Il nostro viaggio inizia come sempre con la RyanAir, la nostra compagnia preferita, soprattutto per il buonissimo rapporto qualità/prezzo. Volo Pisa-Trapani ore 6.15 (un po’ prestino ma per le ferie và benissimo…!!) Si parte da...
Scritto da: Marman74
la sicilia in 7 giorni
Partenza il: 29/05/2007
Ritorno il: 05/06/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
VIAGGIO IN SICILIA DAL 29/05/2007 AL 05/052007 Viaggiatori: Manuela, Andrea,Francesca e Simone.

29/05/2007 Il nostro viaggio inizia come sempre con la RyanAir, la nostra compagnia preferita, soprattutto per il buonissimo rapporto qualità/prezzo.

Volo Pisa-Trapani ore 6.15 (un po’ prestino ma per le ferie và benissimo…!!) Si parte da Castiglione della Pescia il 29/05/2007 alle 3 del mattino con la piccola Y e un diluvio universale, arrivo a Pisa , solito parcheggio gratuito (nelle stradine intorno all’aeroporto), check in e finalmente si vola! Arrivo a Trapani Birgi in perfetto orario, ritiro dell’auto,qui sono presenti sia la Herz che la Europcar, nel nostro caso abbiamo preferito la seconda perché Francesca in qualità di dipendente MPS ha un po’ di sconto..La nostra (almeno per una settimana) GRANDE PUNTO non era in forma perfetta , (diciamo che i precedenti noleggiatori non erano stati buoni con lei..) ma ha fatto cmq il suo lavoro.

Quindi siamo partiti in direzione Marsala, percorrendo la strada provinciale 21, chiamata LA VIA DEL SALE,in quanto fiancheggiata da saline che offrono una vista bellissima: gli specchi d’acqua suddivisi da sottili strisce di terra formano una scacchiera irregolare e multicolore. E’ ancora presente anche un mulino a vento, utilizzato per pompare acqua e macinare il sale.

Abbiamo lasciato la macchina all’imbarcadero, dà lì abbiamo proseguito a piedi per il sentiero che poi porta all’isola di Motya con una strada che si trova appena sotto il pelo dell’acqua.

Mozia è un’isola fondata dai Fenici, al centro si vede una vecchia abitazione che ora è stata trasformata in museo.

Da lì abbiamo proseguito ancora verso Sud arrivando al parco di Selinunte (COMUNE DI CASTELVETRANO).Già il nome è molto curioso, dal Selinon , il prezzemolo selvatico, in effetti si presenta molto ‘selvaggia’, molto vasta contiene tanti templi di cui però sono rimaste solo rovine a causa di un violento terremoto.I templi sono chiamati con delle lettere, tipo Il Tempio E, dedicato ad Era., Il Tempio G, dedicato a Zeus,, etc.

Proseguendo nella strada verso Agrigento, ci fermiamo per una breve sosta a Sciacca, e ci imbattiamo, aggiungerei per puro caso,nei pressi di Realmente, nella Scala dei Turchi,una scogliera roccia sedimentaria formata da calcare e argilla dal caratteristico colore bianco, sulla quale il vento e la pioggia hanno scavato una gradinata naturale. Lo spettacolo è unico, il bianco degli scogli reso più forte dalla luce del sole si introduce tra l’azzurro del cielo e il blu del mare: un vero paradiso. Secondo un’antica leggenda i corsari saraceni, dopo aver ormeggiato le loro navi nelle acque protette dalla Scala, si arrampicarono tra gli anfratti e le insenature raggiungendo la cima della scogliera. Da qui arriviamo a Sal Leone…Piccolo paesino a due minuti da Agrigento, molto carino e curato, abbiamo dormito al B&B Casa Amico, un posto molto carino e con un proprietario molto loquace, alla modica cifra di 60 euri a camera con una buona prima colazione compresa.

La sera abbiamo mangiato in un posto fantastico a Porto Empedocle ‘la Lampara’ dove con 25 euro a testa abbiamo mangiato un pesce buonissimo, freschissimo..Dall’antipasto al dolce, insomma varrebbe la pena tornare in Sicilia solo per questo.Il posto ci aveva colpito perché fuori nel cartello c’era scritto: SI BANGIA BENE E SI SPENDE POCO’ e così è stato, abbiamo assaggiato i famosi BIANCHETTI O NEONATI, e un pesce alla griglia favoloso… 30/05/2007 Dopo una buona prima colazione al nostro B&B partiamo alla visita della Valle dei Templi di Agrigento, il parco è tenuto benissimo, diciamo pure con molta differenza rispetto a quello di Selunte. Qui si possono ammirare alcuni tra i templi più belli e più intatti del modo, tra cui il più integro è senz’altro il Tempio della Concordia, a cui segue il Tempio di Giunone (dove si celebravano le nozze) e poi il più grosso, ma anche il più rovinato, il tempio di Zeus (famoso per la presenza dei cosiddetti talamoni, statue di notevoli dimensioni con sembianze umanefamoso). E infine il Tempio dei Dioscuri (o di Castore e Polluce) fu costruito per onorare i due gemelli figli di Sparta e Giove. Restano appena quattro colonne. È il simbolo della città di Agrigento. Si prosegue il viaggio passando da Comiso , Modica e Scigli arriviamo a Pozzallo.Una cittadina sul mare dove ci fermiamo per la notte all’Hotel Megaton, molto carino ed economico.

La cena come sempre è all’altezza della buona cucina a cui ci siamo abituati. 31/05/2007 Partenza da Pozzallo direzione Siracusa ci fermiamo alla bellissima cittadina di NOTO.Bella cittadina Noto è conosciuta nel mondo per lo straordinario impianto barocco .(La Chiesa di San Francesco, il Monastero delle Benedettine e l’annessa Chiesa di Santa Chiara) Per bellezza ed unicità Noto è stata dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.

Dopo una sosta alle famosa spiaggia delle fontane bianche per un gelato arriviamo a Siracusa..

Abbiamo iniziato con la visita dal PARCO ARCHEOLOGICO DELLA NEAPOLIS Dove ancora ben tenuto e funzionante il maestoso Teatro Greco – Ancora oggi al teatro vengono messi in scena spettacoli classici greci e latini che si svolgono durante l’estate .

Molto bello è anche l’ Orecchio di Dionisio una suggestiva grotta nella Latomia del Paradiso, un delizioso giardino ricco di aranci, palme, magnolie. Come evoca il nome, l’aspetto della grotta richiama un padiglione auricolare, sia nella sagoma dell’entrata che nel disegno serpeggiante dell’interno. Fu Caravaggio, durante un suo viaggio in Sicilia agli inizi del ‘600, ad assegnarle questo nome, affascinato anche dalla leggenda secondo la quale Dionisio il Vecchio, grazie all’eco eccezionale, avrebbe potuto ascoltare, non visto, i suoi nemici. Poi siamo passati alla visita della Città,ma soprattutto dell’’isola di Ortigia.

L’isola, l’insediamento più antico della città, è legata alla terraferma dal Ponte Nuovo, , delle Da segnalare la Fonte Arethusa soprattutto per la sua leggenda che merita di essere raccontata : Arethusa, ninfa di Diana perseguitata dall’amore del cacciatore Alfeo, chiede aiuto alla dea che la fa fuggire lungo una via sotterranea. Raggiunta così l’isola di Ortigia, la ninfa si trasforma in fonte. Alfeo però non si perde d’animo e, trasformatosi in fiume sotterraneo, passa lo Ionio fino a raggiungere Ortigia dove mescola le sue acque con quelle di Arethusa. . Vista l’ora decidiamo di avviarci verso Taormina…Che sarà la nostra prox destinazione e dopo un po’ di km dicidiamo di fermarci nella cittadina di Giardini Naxos, comune a metà starda tra Messina e Catania.Bella località balneare famosa per essere stata la prima colonia greca della Sicilia.Stasera ci concediamo una semplice pizza (per disintossicarsi dai pesci..) alla Pizzeria La Lanterna sul lungomare, dove in occasione di una festa paesana ci allietano la cena con i fuochi d’artificio.Dopo di che facciamo una passeggiata notturna nella splendida Taormina con un panorama spettacolare.Ma quello che più ci ha colpito è che ci aspettavamo Taormina sul mare e invece si sale lungo una strada dal panorama meraviglioso per arrivare alla città.

Pernottiamo nel più bel B&B che abbiamo trovato in Sicilia, si chiama Triskèles La raffigurazione del mostro a tre gambe, in greco triskeles (a tre gambe) in latino triquetra (a tre vertici), ripropone simbolicamente la forma geografica Noi alloggiavamo nella camera fuoco e i nostri amici nella camera Terra..Insomma, bello, originale, ed economico..Un apprezzamento infine anche per il proprietario…Veramente un ‘’bravo’’ ragazzo!!!

01/06/2007 Dopo una buona colazione si riparte…Per la visita al Teatro Greco di Taormina…Penso di poter affermare che è uno dei più suggestivi posti che abbiamo visitato, storia,antichità, mare e etna tutti in un’unica vista…

La mattina la dedichiamo alla visita del Teatro Greco, ancora funzionante e bellissimo non tanto per se stesso ma per il contesto in cui si trova…Infatti in un’unica vista si vedono in basso il mare e in alto l’etna spesso innevato… Dopo il teatro andiamo a prendere la funivia a Mazzarò che ci porta direttamente a Taormina, dove il corso Umberto Primo ci offre un ottimo gelato, ma la parte più bella di Taormina è appunto il paesaggio..Mentre saliamo lungo la costa si vede il mare e la famosa Isola Bella collegata alla terraferma da un piccolo sentiero a filo d’acqua.

Si parte in tarda mattinata direzione Cefalù. La prima sosta è alle Gole dell’alcantara…Il fiume che scorre in un sentiero tortuoso di pietra lavica…Ma l’ingresso di 10 euro e il programma di bagnarsi nelle acque gelide del fiume (dato la temperatura non molto alta) ci scoraggiano..Quindi proseguiamo il viaggio.

Facciamo una sosta pranzo a Casigliane di Sicilia, Castiglione di Sicilia si trova a 621 metri sul livello del mare e su di uno sperone roccioso dominante la Valle dell’Alcantara .Lungo la starda ci imbattiamo in una bellisma foce del fiume alcantara..Diciamo una piccola porzione di Gole..Dove ci rinfreschiamo in una breve sosta…Dopo di che lungo la strada verso Novara Di Sicilia una bella strada panoramica che dalla costa si inerpica sui monti in un paesaggio spesso caratterizzato da pinete e vegetazione mediterranea, troviamo anche un branco di maiali allo stato brado e una mucca sola soletta… Nel pomeriggio arriviamo a cefalù…Bellissima e direi molto caratteristica…Dopo una passaggiata sul mare, una buona cena al Ristorante ‘Il Saraceno’ , consigliato direttamente dall’hotel in quanto medesimo proprietario, dove mangiamo praticamente sugli scogli in mezzo al mare… Pernottiamo all’Hotel Mediterraneo..L’unico 3 stelle della nostra vacanza e direi anche l’unico che ci delude per il rapporto qualità-prezzo e soprattutto niente cortesia.

02/06/2007 Si parte da Cefalù direzione Palermo, dopo una breve sosta a Bagheria, arriviamo a Palermo.Il tempo purtroppo oggi non è dei nostri…Stà diluviando, ma d’altra parte fin’ora ci aveva graziato e non possiamo pretendere troppo.

In un caos di traffico…(il traffico è la terza piaga di Palermo..Vedi il film Jonny Stecchino) troviamo il nostro B&B ‘ Al Galileo Siciliano’ posto molto carino, curato e aperto da pochissimo tempo, la via sembra un po’ angusta e nascosta e invece i 2 ragazzi carinissimi ci informano che è una zona residenziale, dove abitano parecchi dei personaggi più importanti di Palermo e quindi tranquilla anche per lasciare l’auto di notte,senza doverla mettere in un parcheggio a pagamento (consiglio che ovviamente seguiamo!!).

Usciamo quindi sotto la pioggia alla visita delle città, che deve dire, in confronto a tutte le altre che abbiamo visto, ci ha un po’ deluso, probabilmente a causa del brutto tempo e del fatto che essendo il 2 giugno giorno festivo, negozi e musei sono chiusi.

In più a Palermo il centro storico non è chiuso al traffico e quindi pieno di auto che inquinano sia visivamente che per lo smog.Iniziamo la nostra visita con un pranzo leggerissimo : la famosa ‘ARANCINA BOMBA’ …Veramente deliziosa..

I palazzi di maggiore importanza sono : Palazzo e Fontana Pretoria: Palazzo dei normanni, e Palazzo Scaflani .Nel pomeriggio facciamo un giro a Modello, bellissima località balneare, dove si fa notare lo spettacolare Stabilimento balneare Charleston…E anche gli altri, anche se molto più ‘normali’ hanno tutti come cosa fondamentale la comodità…(dice che i Palermitani siano molto molto pigri..) La sera facciamo una capatina a Monreale. In bella posizione, elevata sopra la Conca d’Oro, il Monte Reale è, in epoca normanna, riserva di caccia dei regnanti che ben presto vi costruiscono anche una residenza. Il Duomo è veramente bello e maestoso, Piazza Vittorio Emanuele con la fontana del Tritone, ne incornicia il lato sud. La facciata principale si affaccia invece su una piazzetta più piccola, dalla quale si accede sia al chiostro che ad un piccolo giardino pubblico (ultimo portale a destra rispetto all’entrata al chiostro). Dopo aver attraversato una grande corte, si giunge al giardino. Da qui si gode di bellissime viste sulla Conca d’Oro. Tutt’intorno stradine su cui affacciano negozietti di oggettistica, caffè e ristorantini, ne scegliamo uno (consigliato e prenotato dal nostro B&B in quanti piccolissimo) ‘La taverna Del Pavone’ dove con 20 euro a testa mangiamo non solo benissimo ma con una classe ed eleganza che ci ricorderemo!! 03/06/2007 La mattina presto si parte facendo una piccola sosta a Castellammare del Golfo dove assaggiamo una deliziosa ‘cassatella’ della pasticceria ‘La Sorgente’ .

La prox tappa è la Riserva dello Zingaro.

La costa che percorriamo andando vesro San Vito Lo Capo è meravigliosa, purtroppo non possiamo fare la passeggiata all’interno della Riserva a causa di una frana che ha chiuso una galleria… Facciamo quindi una sosta alla Tonnara di Scopello dove si possono ammirare favolosi faraglioni.

La prossima tappa è Trapani…La periferia della città non è niente di che…Troviamo il nostro B&B ‘La Giara’ un po’ alternativo rispetto agli altri ma è economico e per noi và bene..Il proprietario è simpatico quindi… Ci facciamo una doccia e via alla visita della città. Prendiamo la funivia per Erice, , antica città fenicia e greca, arroccata a 751 m di altezza sul monte che porta lo stesso nome, coronato da no altopiano di forma triangolare a terrazza sul mare. Difesa da bastioni e mura, la città è un labirinto di stradine acciottolate e di varchi così stretti da permettere il pasaggio di un solo uomo. Le case, serrate le une alle altre, hanno graziosi e curati cortili interni, difesi e protetti dalla vista dei passanti in modo che la vita familiare si svolga nella più completa intimità.

Seguendo il consiglio della nostra guida assaggiamo la famosa pasta ripiana di ricotta/crema ‘GENOVESE’ alla pasticceria di Grammatico Maria, dice sono talmente famose che le esportano in tutto il mondo, ed hanno pienamente ragione, perché sono buonissime.

La Sera mangiamo al ‘ristorantino Ligny’ un posto molto piccolo e molto di classe dove per solo 25 euro a testa assaggiamo il famoso Cous cous che mancava alla nostra collezione culinaria.

04/06/07 Mentre le previsioni del tempo non erano affatto buone la mattina ci alziamo con uno splendido sole e partiamo alla scoperta di Favignana , l’isola maggiore delle Isole Egadi,. Insieme a Marettimo e Levanzo,che non raggiungiamo anche perché i biglietti del traghetto non sono economicissimi.

Posizionata a circa 9 miglia da Trapani, deve il suo nome al vento Favonio.

L’isola è molto carina abbiamo noleggiato 2 scooter per il prezzo modico di 20 euro con cui abbiamo girato un bel pezzo dell’isola compresa la famosa cala Rossa, così chiamata dal sangue che vi fa sparso durante una battaglia.

Al rientro la nave fa un lungo giro con attracco a Levanzo, che ci permette di vedere anche se dalla barca quest’isola che sembra ancora più tranquilla (se possibile!!) e in lontananza vediamo marettimo che , ci dicono, è ancora più selvaggia.

La sera dopo una bella doccia ristoratrice e un po’ di shopping sfrenato nel corso di Trapani (infatti non vi ho detto che il centro di Trapani è molto molto carino compresi i negozi!!) cerchiamo un ristorante che grazie alla guida troviamo ‘Il Solito Posto’ , dove poter assaggiare l’ultima chicca della Sicilia ‘la pasta al Riccio’ ( molto buona ma anche molto particolare).

La mattina sveglia presto perchè l’aereo parte alle 8.30…E puntualissimo come sempre alle 11 siamo a Pisa e quindi per pranzo arriviamo a casa.

Dal racconto avrete capito che la Sicilia ci è piaciuta tantissimo ed è stata una bella nonché economica vacanza…Facendo due conti abbiamo speso circa 600 euro a testa tutto compreso e senza farci mancare niente.

Saluti a tutti, Manuela,Andrea,Francesca,Simone.



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