Austria su due ruote

Ho deciso di raccontarvi quella che per me è stata una tra le mie più belle vacanze . Viaggio di una settimana pedalando lungo il Danubio da Passau a Vienna e sosta di tre giorni nella capitale Austriaca. Niente automobile solo noi e le nostre biciclette lungo un percorso di circa 300 km. Premetto che l’ispirazione mi è venuta tramite il...
Scritto da: lore100
austria su due ruote
Partenza il: 09/08/2007
Ritorno il: 18/08/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Ho deciso di raccontarvi quella che per me è stata una tra le mie più belle vacanze . Viaggio di una settimana pedalando lungo il Danubio da Passau a Vienna e sosta di tre giorni nella capitale Austriaca. Niente automobile solo noi e le nostre biciclette lungo un percorso di circa 300 km. Premetto che l’ispirazione mi è venuta tramite il passaparola, la mia collega ha provato il viaggio prima di me su indicazione di altri suoi amici e così avanti. Un po’ titubanti perché io mio marito e Luca (8 anni) non siamo proprio dei ciclisti esperti e tantomeno allenati, ci siamo affidati per la sistemazione in albergo e lo spostamento dei bagagli ad una delle tante agenzie turistiche che su internet propongono questo viaggio, quella da noi scelta sempre per passaparola la trovate sul sito www.Girolibero.It e devo dire che l’organizzazione è stata veramente perfetta. Costo del viaggio € 1350,00 più extra.

Trieste,9 agosto 2007.

Ore 6.30 tutti pronti per la partenza . L’eccitazione è grande nonostante il tempo non prometta nulla di buono. Fuori piove, si spera che in Austria il tempo sia migliore. Destinazione Passau con sosta a Salisburgo, da Trieste sono circa 560 km. In macchina discutiamo sulla nuova auto che abbiamo già deciso di comprare il giorno prima, Luca fa baruffa con le cuffiette dell’ iPod che non gli stanno nelle orecchie, la strada è libera. Alle 11.00 siamo a Salisburgo in perfetto orario, peccato che il tempo non accenna a migliorare, per fortuna schizza appena , posteggiamo l’auto vicino al centro storico e andiamo a bere un caffè. Visitiamo il duomo , mentre Luca si è già lasciato prendere dalla malattia dei giapponesi, il clic facile della macchina fotografica. Assolutamente devo trovare un poster per la nonna, lo compro, mentre Paolo fa la fila alla funicolare per salire a vedere la fortezza. Sopra la vista è splendida, pranziamo alla taverna del castello, un po’ caro ma si mangia bene e d’altronde non c’è molta scelta tutti i locali per mangiare propongono lo stesso menù allo stesso prezzo. Non abbiamo tempo a sufficienza per visitare il museo della fortezza, perché la fila all’entrata è notevole, peccato perché abbiamo già pagato l’ingresso con il biglietto della funicolare , quindi torniamo giù. Ancora un breve giro per le stradine di Salisburgo con i suoi bei negozi di artigianato e non solo, ciascuno con una sua insegna particolare e poi via si riprende il viaggio. Arrivo alle 17.30 a Passau. All’Hotel ci danno il materiale informativo per il viaggio. Ci spiegano tutto in inglese e ci facciamo un po’ prendere dall’agitazione perché l’inglese non lo mastichiamo molto, ma alla fine sono molto gentili e riusciamo a capire tutto. L’albergo non è niente male, la cena anche. Alloggiamo al “Am Jesuitenschlossl”**** in Kapuzinerstr.32 , dispone di un ampio parcheggio esterno incustodito, dove lasciamo l’auto fino al nostro ritorno da Vienna. Dopo cena un piccolo giro nel centro di Passau, non siamo molto distanti possiamo andare a piedi. Accidenti piove!!!!!!! Passau, 10 agosto 2007.

Tutti pronti per cominciare a pedalare, ma il tempo non è clemente. Dopo la colazione attendiamo che finisca di piovere o almeno diminuisca di intensità. Sembra non voglia smettere e alla fine decidiamo di metterci “in moto” si fa per dire. Prendiamo le biciclette, noi abbiamo portato con noi le nostre, ma c’è la possibilità di noleggiarle sul posto per tutta la durata della vacanza. Andiamo nel centro di Passau per visitare il duomo di Santo Stefano e vedere l’organo più grande del mondo. Usciti dalla chiesa la pioggia ha smesso di cadere e cominciamo la nostra prima tappa, fino a Schlogen 46 km. La pista ciclabile è ben segnalata , asfaltata e sicura perché non si intreccia quasi mai con la strada ma le scorre a fianco. Dopo circa una mezz’ora Paolo dice che abbiamo fatto già una decina di chilometri e restiamo sorpresi dalla rapidità con cui stiamo viaggiando. Paolo sta davanti alla carovana, Luca lo segue da vicino ed io non so perché resto sempre indietro. Siamo contenti perché la pista ciclabile attraversa boschi o costeggia il fiume Danubio, ma sempre fuori dalle strade trafficate. Ci fermiamo a Obernzell a mangiare un panino. Riprendiamo a pedare un po’ più stanchi e con la consapevolezza che mio marito ha sbagliato il chilometraggio all’inizio e ci attendono una decina di km in più per arrivare di quanti avevamo calcolato. Attraversiamo Niederanna e poi avanti per il tratto finale fino a Schlogen. Luca si distrae un momento e cade con la bicicletta. Sembra abbia preso una bella botta sul sedere ma si riprende presto e torna in sella. Nonostante l’incidente rimane sempre davanti a me che sono sempre più stanca. Finalmente a Schlogen attraversiamo il fiume con il traghetto e arriviamo al nostro albergo. Sembra un posto da favola. Il “Donauschlinge”è adagiato lungo la sponda , nel punto in cui il corso d’acqua compie un’ampia curva, si riflette sul fiume come fosse un miraggio è incantevole . Dopo una doccia veloce nonostante la stanchezza andiamo tutti in piscina, proviamo l’idromassaggio, mentre Luca continua per un paio d’ore a fare tuffi. Alla sera una cena abbondante e poi tutti a letto. Passando per le sale dell’albergo per raggiungere la camera, diamo la buonanotte all’orso imbalsamato che sta nel corridoio.

Schlogen, 11 agosto 2007.

Non riusciamo a svegliare Luca, ieri sera era proprio stanco. Prepariamo le valige che vanno consegnate ogni giorno entro le 9.00 poi tutti giù a fare colazione. Luca prende due porzioni di uova col bacon. Purtroppo piove e anche molto. Oggi ci attende una tappa più lunga 56 km. Da Schlogen a Linz. Partiamo, Paolo e Luca sembrano in buona forma, io invece vado lentissima ho le gambe pesanti. Il paesaggio è bellissimo, sarebbe anche più bello se ci fosse il sole. Lungo il tragitto troviamo tantissimi cigni ed anche scoiattoli che ci tagliano la strada. Dopo circa 18 km. Facciamo la prima sosta e Luca ordina una Sacher. Effettivamente la torta ci dà nuova energia e andiamo avanti. Passiamo per Feldkirchen attraverso campi coltivati e frutteti. Paesaggio magnifico. La pioggia continua a cadere, attraversiamo la centrale idroelettrica e arriviamo verso le 13.00 a Fall dove ci fermiamo a pranzare. Siamo bagnati fradici ed anche i ricambi che ci siamo portati appresso sono completamente bagnati, ma non fa niente è stato comunque divertente. Lungo il percorso abbiamo appreso come si attraversa in bici una strada completamente allagata, davanti a noi un gruppo di simpatici ciclisti tedeschi che scherzosamente ha dato il via alla traversata. Una forte pedalata per darsi lo slancio e poi tutti a gambe per aria per non finire con i pedali sott’acqua. Non ci siamo scoraggiati e partiamo per Wilhering, 3,5 km in più per vedere questa chiesa in stile rococò. La visita merita la fatica. L’interno del monastero è un trionfo di angeli. Sono più di cento. Riprendiamo la strada verso Linz, attraversando di nuovo il fiume con un vecchio traghetto a fune. Siamo sempre più stanchi ma l’ultimo tratto è abbastanza in discesa e arriviamo velocemente. Attraversiamo il ponte dei Nibelunghi e ci troviamo sulla strada principale di Linz, piena di gente e tram che vanno avanti e indietro. Troviamo facilmente l’albergo lungo la Rainerstrasse il “Schillerpark Hotel”, molto bello ed accogliente.

Linz, 12 agosto 2007.

Ancora una volta ci svegliamo e scopriamo un cielo coperto con nubi minacciose, ma per fortuna non piove. Dopo l’esperienza del giorno prima ci attrezziamo meglio, ed il cambio d’abiti che ci portiamo dietro in zaino lo avvolgiamo in una borsa di nailon. Ci attende una tappa lunghissima, sulla carta sono circa 60 km. Fino a Grein, ma puntiamo prima a Enns per vedere la più antica città dell’Austria. Un consiglio, per evitare una caduta rovinosa proprio nella piazza principale all’uscita della città, fate attenzione ai binari del tram! Uscendo da Linz per un bel tratto continuiamo lungo la pista ciclabile che costeggia la riva del fiume. I primi 10 km li superiamo rapidamente poi passiamo sull’altra sponda del fiume pedalando sopra il ponte di una centrale idroelettrica. Qui la strada si inoltra verso l’interno e attraversiamo campi coltivati e frutteti. Qua e la qualche casa di campagna con il suo bel giardino di fiori. Questi sono forse i tratti più belli del percorso che è un susseguirsi di curve. Alle 12.00 raggiungiamo Enns. Prima di tutto sosta d’obbligo in pasticceria. Ne troviamo una appena entrati in città dove le torte sono favolose e la padrona simpaticissima e molto cordiale con noi italiani. Luca è incredibilmente in forma e non si lamenta mai, Paolo oggi non è al suo massimo e io sono in leggera ripresa fisica rispetto a ieri. La piazza centrale della città è carina, c’è la torre alta 54 mt. , ma visto il tempo non merita fare la fatica di salire tutti i gradini per ammirare il panorama da lassù. Riprendiamo il viaggio verso Mauthausen, quando arriviamo ci rendiamo conto di avere fatto circa 35 km . Noi ci siamo limitati ad attraversare Mauthausen osservando le sue belle case molto originali , ma c’è la possibilità per chi è ben allenato di fare una deviazione di circa 2 km risalendo una collina per visitare il tristemente noto campo di concentramento, visita che porta via almeno un paio d’ore. Continuiamo a pedalare lungo l’argine del fiume su un rettilineo che sembra non finire mai. Ci sono alcuni stabilimenti balneari, peccato che il tempo non ci consenta la sosta per un bagno. Arriviamo ad Au , da qui mancano ancora 16 km. Cominciamo ad affrettarci. Alle 17.30 siamo a Grein abbiamo percorso in totale 73 km. È stata dura! Alloggiamo presso la pensione Martha-garni*** piccola ma molto carina e confortevole e ceniamo al ristorante “Zur Traube” con il voucher a nostra disposizione, la cena è ottima e il servizio all’altezza. Il locale è facile da trovare perché si trova nella piazza principale di questo piccolo paese.

Grein, 13 agosto 2007.

La giornata comincia con un po’ di foschia, con le bici torniamo un pezzo indietro sulla strada percorsa ieri per attraversare un ponte e continuare sulla riva destra del fiume. Finalmente spunta un bel sole e possiamo liberarci di kw e felpe. La strada è asfaltata ma poco trafficata e con il sole è tutto più bello. Ne approfittiamo per fare qualche ripresa e qualche foto e arriviamo a Persenbeug sulla riva sinistra del fiume, procediamo ad una velocità di 18 km. H di media (non male), Luca lamenta un certo dolorino al sedere ma quando vede un bambino tedesco che ci supera, parte la sfida e dimentica tutto. A Pochlarn facciamo una breve sosta per una coca-cola e poi di nuovo in sella. La pista ciclabile continua in mezzo a campi coltivati a mais, spingendosi un po’ verso l’entroterra, nell’aria volano tantissimi insetti e non so quanti ce li ritroviamo spiaccicati in faccia. Poi la strada ritorna lungo il fiume con un susseguirsi di saliscendi, attraversiamo il Donau passando sopra un’altra centrale idroelettrica e continuiamo sulla riva destra. Dopo avere percorso in totale circa 51km giungiamo Melk sono le 14.30 , abbiamo il tempo per mangiarci un dolcetto e visitare la famosa abbazia di Melk. L’abbazia è veramente molto bella e merita di essere visitata, gli interni sono spettacolari e scattiamo tantissime foto. Sicuramente merita una visita anche il giardino esterno per il quale si paga un biglietto a parte, ma noi dobbiamo raggiungere Spitz e per evitare un percorso troppo faticoso con la bici scendiamo a Melk a cercare il punto d’imbarco per prendere il traghetto che ci porterà fino a destinazione. E’ necessario informarsi prima sugli orari di partenza del traghetto, noi lo abbiamo fatto prima di salire a visitare l’abbazia. Anche il tragitto sul traghetto è piacevole, dura una ventina di minuti fino a Spitz , ci si può godere la vista del fiume seduti comodamente sul ponte esterno.

Spitz, 14 agosto 2007.

Oggi ce la prendiamo comoda, perché sembra che dovremo percorrere solo 36 km. Fino a Traismauer. Facciamo colazione con calma e partiamo dopo le 9.00 . Splendida giornata di sole e splendido si rivela il percorso. Attraversiamo il Wachau, la valle dei vini ed infatti la pista ciclabile ci conduce attraverso un susseguirsi di vigneti e filari di alberi di meli e peri. Nell’aria si sente un forte profumo di vino quasi inebriante, alzando lo sguardo oltre i vigneti sulle colline si vedono i resti di alcuni castelli o i ruderi di qualche vecchia torre medioevale. Proviamo a fare qualche ripresa con la telecamera in movimento fino a raggiungere Durnstein. Attraversiamo il fiume questa volta con un piccolo barcone e ci fermiamo un po’ nel paese che si trova proprio sull’altra sponda. Ad ogni angolo c’è una bottega che vende vino del Wachau e propone vari assaggi. Noi evitiamo gli assaggi e ci soffermiamo a prendere qualche souvenir, una bibita un panino e via. La strada continua con un saliscendi un po’ stancante fino a Krems dove ci fermiamo di nuovo ovviamente per il dessert. All’uscita da Krems ci troviamo un in difficoltà, abbiamo un po’ deviato dalla pista ciclabile e facciamo fatica ad orientarci. Alla fine ritroviamo il percorso, peccato però per il tempo perso e per i km. In più percorsi. Nonostante questa tappa sia più breve, siamo un po’ stanchi e ci fermiamo spesso nei vari punti di ristoro appositamente attrezzati per i ciclisti, che troviamo frequentemente lungo tutto il percorso. All’ultima sosta ci procuriamo una cartina di Traismauer nostra meta di oggi e per arrivarci gli ultimi 6 km. sono più o meno tutti in salita, un divertimento per Luca, uno sforzo per la mamma, che comunque giunge a destinazione senza mai scendere dai pedali. L’hotel che ci attende è molto particolare, sembra un vecchio castello o monastero riadattato a locanda e abbiamo a disposizione, praticamente due stanze , una per mamma e papà, una per Luca con tv. Lo stile antico che lo caratterizza ha un suo fascino come il nome dell’albergo “Zum Schwan” tradotto “Al cigno”. Prima di cena scendiamo a fare il solito giro del paese e come al solito incontriamo i vari gruppi di turisti/ciclisti che salutiamo più volte nell’arco della giornata.

Traismauer, 15 agosto 2007.

Oggi si concluderà il nostro percorso ciclistico con l’arrivo a Vienna. L’ultima tappa sarà piuttosto lunga, ciò nonostante ci svegliamo forse più tardi degli altri giorni. Dal paese raggiungiamo la ciclabile sul Danubio percorrendo un breve tratto in discesa, poi la strada continua pianeggiante e diritta lungo la sponda destra del fiume. Il nostro primo obiettivo è la città di Tulln che dista circa 25 km. Il fiume qui è più largo e scorre più lentamente e finalmente con il sole appare di un bel colore verde azzurro. Ai bordi della strada crescono cespugli di fiori gialli e con il verde intenso dell’erba creano un bellissimo contrasto con l’acqua del fiume. Il sole picchia forte e ci fermiamo spesso a bere. Dopo un rettilineo che sembra non finire mai arriviamo a Tulln, ma non entriamo nella città , ci fermiamo solo a fare qualche foto ad una serie di fontane che si trovano lungo il percorso. Da Tulln a Klosterneuburg sul lato sinistro vediamo tantissima gente che fa il bagno nelle acque del fiume e prende il sole, sembra una spiaggia verde continua, mentre sulla destra è un susseguirsi di piccole casette di villeggiatura molto carine. Mi pento di non avere portato i costumi oggi ma non immaginavo che ci sarebbe stata l’opportunità di fare una nuotata rinfrescante nel fiume. Ci concediamo una lunga sosta per il dolce, visto che siamo in orario sulla tabella di marcia. Ci attardiamo per dare un’occhiata all’abbazia di Klosterneuburg, che sulla guida era segnata con due stelline, ma restiamo un po’ delusi e riprendiamo il percorso. Le tabelle ci indicano che mancano ormai 6 km. A Vienna, la strada è in leggera discesa e procediamo veloci. Piano, piano la pista ciclabile ci conduce dentro una zona a traffico sempre più intenso, a sinistra scorre il fiume, a destra la ferrovia. Oltre ad una curva un piccolo cartello con scritto Wien ci segnala il nostro ingresso nella grande città, è Luca il primo a tagliare il traguardo. In lontananza si intravedono i primi grandi palazzi, ci fermiamo a fare qualche foto, la stanchezza comincia a farsi sentire ma la soddisfazione di essere arrivati è grande. Prima di giungere all’hotel pedaliamo ancora per qualche chilometro ed alla fine abbiamo totalizzato 74 km. In giornata. Finalmente in albergo ci concediamo un po’ di riposo dopo una bella doccia rinfrescante. Anche qui l’hotel è veramente bello. L’hotel “NH Danube City”**** si trova in una comoda posizione nella parte nord di Vienna presso la città del Danubio la “Donau City”, a pochi metri di distanza c’è la fermata della metropolitana che ti permette di raggiungere ogni angolo della città in poco tempo. Per la cena abbiamo a disposizione un voucher, scegliamo un ristorante nelle vicinanze del centro storico e andiamo a prendere la metropolitana. Solito casino per capire in tedesco come si fanno i biglietti e quale tipo di biglietti è più conveniente scegliere , ma alla fine ci arriviamo. Optiamo per un biglietto che ci consente di usufruire di tutti i mezzi pubblici per tre giorni. Grazie al senso di orientamento di papà arriviamo diritti al ristorante. Luca è la prima volta che sale sulla metropolitana e la cosa lo diverte moltissimo. La serata finisce subito dopo cena, siamo stanchissimi.

Vienna , 16 agosto 2007.

Ci svegliamo con tutta calma, oggi vogliamo goderci la giornata di riposo o quasi. La mattina la dedichiamo alla visita del centro storico di Vienna delimitato dalla Ring Strasse e dopo avere visto dall’esterno alcuni palazzi come il Parlamento , la Staatsoper, l’Albertine, la piazza dei musei entriamo a Hofburg il palazzo imperiale. Visitiamo il museo di Sissi e le stanze imperiali e approfittiamo per acquistare il biglietto di ingresso a Schoenbrunn per il giorno dopo. Fuori dal museo torniamo verso il centro per vedere il duomo di Santo Stefano, Luca non fa altro che lamentarsi che ha tanta fame, allora casualmente passiamo davanti all’hotel Sacher e subito ci togliamo la soddisfazione di mangiarci una fetta della Sacher originale. Noi siamo stati fortunati ad entrare velocemente ma subito dopo si è formata una lunga coda ed il maitre consentiva l’ingresso solo di pochi clienti per volta E’ una esperienza da non perdere poiché il locale conserva tutto il fascino dei tempi dell’impero austro-ungarico. Ci soffermiamo un po’ lungo la Kartner Strasse, la via dei negozi, poi prendiamo la metropolitana e decidiamo di mangiare qualcosa al Prater il noto parco dei divertimenti di Vienna. Qui l’entusiasmo di Luca che si era un po’ spento durante la visita ai musei, torna a farsi vivo. Prova con papà prima di tutto una specie di scivolo sull’acqua con i tronchi così può rinfrescarsi un po’. Subito dopo io e Luca proviamo un’altra attrazione, una specie di rafting con il gommone. Approfittiamo del giro per comprare dei souvenir , poi proviamo ancora qualche giostra. Verso le 17.00 finalmente soddisfatto anche Luca torniamo in hotel per riposarci prima di cena.

Vienna , 17 agosto 2007.

Ore 10.00 (sempre più in ritardo) ci rechiamo al castello di Schoenbrunn. Per fortuna con il biglietto acquistato ad Hofburg abbiamo già pagato l’entrata per il gran tour del palazzo, così riusciamo ad evitare una fila interminabile. Ci danno una audio guida e la visita diventa più interessante anche per Luca che non si perde neanche una spiegazione. L’unico a cui non funziona la audio guida è Paolo. Il giro dentro le sale del palazzo dura circa un’ora, poi usciamo a visitare il parco. Optiamo per il trenino che ci porta più velocemente a visitare le principali attrazioni del parco. Anche qui bisogna soddisfare i desiderio di svago del piccolo Luca ed il labirinto all’interno del parco sembra essere la giusta soluzione , con i suoi giochi d’acqua e di suoni . Stanchi ma con qualche ora ancora a disposizione, decidiamo di provare le linee dei tram, per poter goderci un po’ di più la vista della città. Ancora una volta si rivela decisivo il senso di orientamento di Paolo e saliamo proprio a bordo del tram che compie tutto il giro del Ring. Scendiamo per vedere il Rathaus poi saliamo su un altro tram che ci porta al Belvedere. Concludiamo la giornata tornando sulla Kartner Strasse per fare gli ultimi acquisti e poi in albergo a riposarci. Domani è l’ultimo giorno di vacanza e ci aspetta un viaggio lungo.

Vienna, 18 agosto 2007.

Per ritornare a Passau dobbiamo prendere il treno delle 07.00 . Gli orari dei treni li abbiamo verificati il giorno prima in stazione . Un consiglio bisogna fare molta attenzione alla stazione di partenza e ai treni che sono appositamente attrezzati per il trasporto delle biciclette. Ci alziamo presto e dopo colazione recuperiamo le biciclette che abbiamo lasciato nel garage dell’hotel da quando siamo arrivati a Vienna. Ci rendiamo subito conto che sarà piuttosto difficoltoso raggiungere la stazione con le bici e i bagagli (una valigia-due borsoni-tre zaini). Per raggiungere la stazione dei treni dobbiamo prendere due linee della metropolitana e la cosa più difficile è stato salire con la bici sulla scala mobile. Il viaggio è durato circa quattro ore fino a Passau ed è stato emozionante vedere sfilare davanti a noi i nomi di tutte le località che avevamo attraversato in bicicletta la settimana precedente. E’ stato un viaggio che ci ha permesso di vedere una parte dell’Austria muovendoci in libertà, immersi nella natura e nella grande storia di questo paese.



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