Tra il Piemonte e la Liguria c’è un borgo immerso in una valle verde smeraldo, tra storia perfettamente conservata e cultura
Un borgo affascinante, immenso, situato nella provincia di Cuneo, parliamo di Garessio, abbracciato dalle colline delle Alpi Liguri. Questo piccolo comune piemontese, spesso sottovalutato dai turisti è in realtà un luogo di una bellezza immensa. È il perfetto borgo dove si intreccia storia, cultura il tutto in una sorta di armonia bucolica; magnifico per scappare dal caos cittadino.
Indice dei contenuti
Le origini di questo antico borgo risalgono a tempi antichi, fra le varie testimonianze quella che prevale in assoluto è legata al periodo Medievale, data la sua posizione strategica questo bordo divenne a suo tempo un importante centro commerciali e militare grazie alla via del sale che collegava il mare alla pianura; molti gli edifici storici, tra cui il castello reale e il borgo medievale, i quali sono una testimonianza chiave di quella che era la sua importanza al tempo.
C’era una volta un borgo, ma erano tre
Il centro storico di Garessio sfiorato dalle acque del fiume
Un borgo incantato, storico, entrando nelle stradine strette, ben conservate e tenute pulite dagli stessi abitanti che amano la loro terra, camminando potrete odorare la storia, viverla, strade che vennero attraversate da generazioni e generazioni passate. Entrando nel centro di Garessio capirete subito, ma se non lo sapete ve lo diciamo noi, che questo borgo era diviso in tre: Borgo Maggiore, Poggiolo e Valsorda.
Entrando dalla zona più bassa, vedrete il borgo ponte, che è disteso lungo il corso del Tanaro tagliando il quartiere, ed è proprio in questo punto che troverete la sede di antichi commerci e botteghe che su susseguono le vie del borgo e che si inoltrano verso il ponte, un ponte che solca il letto del fiume Tarano, e che conferisce bellezza e quiete a questo magnifico borghetto italiano. Continuando a camminare, non potrete non notare la vecchia parrocchia di Santa Caterina, che venne progettata dal famoso architetto Francesco Gallo.
Vi renderete conta di essere nel Borgo Maggiore, solo una volta che avrete avvistato il bel palazzo comunale, sul quale si troverà un’imponente torre civica che si erge al centro del borgo; venne edificato intorno al XIII secolo. Un palazzo che risale principalmente al periodo medievale che ha caratterizzato questa zona subì indubbie ristrutturazioni e modifiche nel corso dei secoli, originariamente venne costruito come residenza nobiliare, e successivamente adibito a sede delle autorità locali. Per i più appassionati dell’arte e architettura, noterete la facciata che presenta grandi finestre o portale d’ingresso in pietra che conferisce all’edificio un aspetto solido e autorevole.
Nell’ingresso principale, potrete notale uno stemma araldico che ricorda l’importanza storica del luogo e richiama il legame con le famiglie nobili che governarono la zona; entrando, la bellezza degli affreschi e dipinti che decorano i muri di questo palazzo vi farà rimanere a bocca aperta, ognuno di essi racconta la storia del borgo e delle sue istituzioni.
Fra una bottega e l’altra, tra un vicolo e un altro vi imbatterete certamente nella parte più antica di Garessio, le famose mura delle quali si aprivano le porta della città che sono perfettamente conservate; la Porta di Jhape (o delle Ciappe) e la Porta Liaziolorum. Altro elemento d’interesse, la chiesa romanica di Santa Maria in Ripis, risalente al XII secolo, principale luogo di culto del posto, essa non sarà esattamente nel centro storico, la troverete leggermente decentrata, è una chiesa che vi apparirà immersa in un contesto naturale suggestivo vicino al fiume Tanaro, da cui infatti, deriva il nome “in Ripis” (sulle rive); importante esempio dell’architettura romanica della zona. La chiesa vi apparirà come un classico esempio di architettura romanica, la faccia sobria e austera è impreziosita dall’uso della pietra locale. Entrando, si rimane colpiti dall’imponente navata unica, con un’abside semicircolare che conserva, ancora oggi, tracce di affreschi medievali. Come molte chiese, anch’essa presenta una torre campanaria, che si aggiunse al periodo successivo, si innalza accanto alla chiesa e offre una vista spettacolare e panoramica sulle colline circostanti. I luoghi religiosi non mancano, questo borgo vede la nascita della confraternita di San Giovanni, con accanto un caratteristico e magnifico Battistero a pianta ottagonale, è un edificio che conserva le origini remote e dove potrete assistente alla rappresentazione che avviene ogni quattro anni del “dramma sacro”, detto mortorio ed ispirato alla passione di Cristo ed alla sua deposizione della Croce.
Infinite cose da fare, ma pochissimo tempo, a volte è questo il problema di questi borghi, meriterebbero una vita per essere esplorati. Ma ciò che potreste fare, se amate le passeggiate alla ricerca del dettaglio, è passare nei pressi della bellissima piazzetta di San Giovanni fino a risalire verso il borgo poggiolo e risalendo il versante in direzione di Calizzano, si raggiunge Valsorda. Questo rione o si riconosce in quanto è dominato dall’imponente cupola di un santuario dedicato alla Madonna. Un chiaro edificio simbolo di culto, che detiene un primato, in quanto si tratta della prima cupola costruita in Italia in cemento armato, questo nel 1924.
Il suono della natura e la mente che si libera
Garessio viene ospitata dal parco naturale delle Alpi Liguri, la quale è una vasta area protetta situata al confine tra Liguria e Piemonte, un magnifico luogo che vi offrirà un paesaggio notevole e sorprendete. Momenti di relax e dove cercarli, sicuramente qui! Questo parco è una delle aree naturali più ricche e selvagge d’Italia, ospita enormi biodiversità e presenta paesaggi mozzafiato che spaziano dalle vette alpine fino ai boschi mediterranei, regalandovi viste mozzafiato.
Per chi è amante della natura, ma soprattutto, delle piante qui vi sentirete come a casa, questo luogo ospita una notevole varietà di piante e specie alpine e mediterranee, tra le specie più presenti vi crescono querce, faggi, abeti, larici. Ma non solo, molte sono le specie che vivono e abitano questo parco, fra cui cervi, camosci, caprioli e marmotte, un luogo magnifico per mettere a contatto i vostri bambini con la natura. Luogo che vi regalerà emozioni viene attraversato da boschi, pascoli e vette, piccoli torrenti in cui potervi rinfrescare.
Di sentieri ce ne sono a bizzeffe! Ognuno di essi vi darà la possibilità di scoprire la bellezza selvaggia del parco e esplorare ambienti variegati, escursioni a piedi ma anche opportunità di attività all’aperto; d’inverno potrete praticare scialpinismo e ciaspolate. Ma d’estate è tutto più bello, infatti il parco è l’ideale per mountain bike, birdwatching e arrampicata.
Castello Reale di Casotto
Un territorio che non offre solo natura, ma storia. Una volta esplorato il borgo antico di Garessio e fatta una piacevole passeggiata nel parco, potrete dedicare qualche ora per visitare l’antico Castello di Casotto, un tempo monastero certosino e successivamente trasformato in residenza di caccia della famiglia reale dei Savoia.
Un castello (detto anche di Valcasotto) che ha origini attorno al XII secolo, venne fondato come Cretosa di Santa Maria dai monaci certosini. Nel 1837, poco dopo la soppressione dell’ordine certosino, la struttura acquisita dalla famiglia reale dei Savoia che decisero di trasformarla in una residenza di caccia.
La sua posizione isolata e con la presenza di boschi vicini divenne motivo di scelta, in quanto questa pratica della caccia era molto importante in quel periodo. Il castello vi apparirà con una struttura imponente, perfettamente conservata, l’interno è arricchito dalla presenza di affreschi, stucchi e arredi d’epoca; diviso fra le varie sale.
Si rimane sbigottiti dalla Sala della Caccia, dove i Savoia intrattenevano i loro ospiti durante le pause dalle battute.
Garessio, un luogo bucolico, che intrattiene con la sua magnifica natura e storia ben conservata, luogo che affascina e deve essere ammirato. Se non ci siete ancora stati, cosa state aspettando?