Sulla collina più bella di Napoli c’è la “piccola San Pietro”, ed è la vera basilica dei miracoli
Napoli, città straordinaria dalle mille anime diverse, dove ogni strada, ogni vicolo del quartiere più popolare e ogni singola pietra custodisce un segreto. Ma tra tutta questa meraviglia esiste un luogo molto particolare, sulla collina di Capodimonte, rinomato non solo per la sua ambientazione straordinaria ma anche per la sua profonda spiritualità: è la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, conosciuta anche come la “piccola San Pietro”, che rappresenta la fusione perfetta tra fede, arte e storia come nessun’altra. Miracoli e leggende ne hanno segnato il profondo rapporto che questa basilica intesse con tutti i napoletani, storicamente molto legati e affezionati alla figura della Madonna. Un luogo che sembra dominare e abbracciare l’intera città, dal Rione Sanità fino ad arrivare al mare, trasportando chi lo visita in una dimensione di straordinaria bellezza.
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Una basilica che sfiora e dialoga con il cielo
La Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, si ispira alla maestosa Basilica di San Pietro in Vaticano, tanto da essere considerata una sua versione in scala. Realizzata tra il 1920 e il 1960, la sua cupola rimanda alla grandiosità dell’indiscusso capolavoro romano ma con uno stile tutto napoletano, intriso di devozione e folclore popolare. Lo stesso sito dove si erge questa Basilica è carico e pregno di storia: le Catacombe di San Gennaro, simbolo della fede incrollabile di Napoli e delle sue radici cristiane.
Varcando la soglia della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, si rimane letteralmente impressionati dalla magnificenza dell’architettura neo barocca e dei preziosi dettagli che ornano ogni angolo. Il grandioso altare maggiore è decorato con statue degli Apostoli, sei delle quali scolpite dal celebre Michelangelo Naccherino. Tuttavia il cuore spirituale dell’intera Basilica è il quadro della “Madre del Buon Consiglio”, dipinto nel 1884 e che si è guadagnato la riconoscenza dell’intera popolazione per aver protetto la città in momenti di grande prova. Per questo questo quadro non ha solo un grande valore artistico, ma è un emblema dei miracoli attribuiti alla Madonna, che continua a proteggere Napoli con amore.
Incredibili miracoli e la nascita del santuario
La storia della Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, è legata indissolubilmente ad una figura davvero straordinaria: Maria di Gesù Landi, donna dalla profonda e incrollabile spiritualità. Nel 1884 Napoli viene letteralmente travolta da una devastante epidemia di colera, e fu proprio allora che Maria espose al popolo il rinomato quadro della Madonna interrompendo, secondo leggenda, il contagio. Tempo dopo, precisamente nel 1906, durante una terribile eruzione del Vesuvio, la città si ritrova improvvisamente avvolta da una densa e oscura nube di cenere. Ancora una volta, Maria espose il quadro al cielo e questo venne colpito da un raggio di sole, segnando miracolosamente la fine del disastro.
Questi eventi miracolosi contribuiscono a rafforzare la grande fede e devozione dei napoletani, e spingono Maria Landi a voler costruire un tempio dedicato alla Madonna. Ed ecco che nel 1920 inizia la costruzione di questo santuario su progetto dell’architetto Vincenzo Veccia. Nel 1960 il cardinale Alfonso Castaldo consacra solennemente la basilica e nel 1980 viene elevata a basilica minore niente meno che da Papa Giovanni Paolo II. Durante il devastante terremoto dell’Irpinia del 1980, questa Basilica fu ancora al centro di un evento quasi soprannaturale: il busto marmoreo della Madonna cade rovinosamente dalla facciata, spezzandosi in due parti ma senza ferire nessuno. Restaurata e rimessa al suo posto, questa statua resta per sempre un indelebile simbolo di fede e resilienza.
Uno scrigno incredibile ricolmo di opere d’arte
La Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, al di là del suo profondo significato religioso, come potete immaginare è un vero e proprio scrigno ricolmo di tesori artistici. Ospita infatti capolavori provenienti da chiese napoletane demolite o danneggiate, che la rendono una specie di museo vivente. Spiccano tra questi la “Natività” di Giovanni Balducci, la “Deposizione” di Marco Pino e la “Morte di San Giuseppe” di Francesco Solimena.
Tuttavia l’attrazione principale rimane il collegamento con le Catacombe di San Gennaro, raggiungibili dal piazzale antistante: ed è qui che la storia più antica di Napoli si intreccia con la fede contemporanea, offrendo a tutti i visitatori un viaggio ad alto tasso di emozionalità. Il piazzale è dominato dal monumentale busto di San Gennaro, alto ben quattro metri e realizzato da Lello Esposito, che cattura al primo sguardo l’attenzione di chiunque vi si avvicini.
Se siete a Napoli, non potete comprenderne a pieno la storia e il forte sentimento religioso della sua popolazione senza visitare la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio. Un luogo simbolo di una città in continua trasformazione ma che trova nelle sue radici la linfa vitale per guardare al futuro. Dalla collina di Capodimonte, questa Basilica osserva e protegge Napoli dall’alto ed è per questo che i suoi miracoli, le sue storie e le sue tradizioni rimangono indelebili nel cuore di tutti i napoletani.