Alta ben 25 metri, la cisterna romana più bella mai costruita non è quella di Istanbul: si trova più vicino di quanto pensi

Alta ben 25 metri, la Piscina Mirabilis a Bacoli (in provincia di Napoli) è considerata una delle più spettacolari cisterne romane mai costruite. Spesso messa a confronto con la celebre Cisterna Basilica di Istanbul, la Piscina Mirabilis la surclassa per dimensioni e ingegno architettonico, oltre a trovarsi molto più vicina a noi. Non tutti ne conoscono l’esistenza, eppure si tratta di un gioiello del patrimonio archeologico italiano, testimonianza della straordinaria abilità dei Romani nel realizzare opere idrauliche ancora oggi sorprendenti.
Indice dei contenuti
Cenni storici e funzione originaria
La Piscina Mirabilis risale all’epoca augustea e fu costruita per alimentare d’acqua la poderosa flotta imperiale di stanza a Miseno. La zona dei Campi Flegrei, di cui Bacoli fa parte, era strategicamente importante: oltre alla presenza della flotta, l’area vantava una rete di collegamenti marittimi e terrestri che consentivano a Roma di controllare il Mediterraneo occidentale. L’acqua arrivava a Bacoli attraverso l’acquedotto del Serino, che partiva dalle sorgenti di Serino (in provincia di Avellino) e, dopo un lungo percorso, terminava appunto nella Piscina Mirabilis. Da lì, veniva poi distribuita alle navi e alla popolazione locale.
La grandiosità di quest’opera è sottolineata dai suoi numeri: lunga circa 70 metri, larga 25 e alta fino a 15 metri nelle sue volte, la cisterna è un vero e proprio “tempio dell’acqua”. È suddivisa in navate sostenute da 48 pilastri cruciformi che creano un suggestivo gioco di luci e ombre, soprattutto quando i raggi del sole penetrano dai pochi spiragli presenti sulla volta.
Com’è fatta e perché è così speciale
Chi visita la Piscina Mirabilis rimane incantato dalla maestosità del suo interno. A prima vista, sembra di trovarsi in una cattedrale sotterranea, resa ancor più mistica dal silenzio e dall’umidità. L’architettura romana, con volte a botte e pilastri, non è solo esteticamente impressionante ma anche funzionale: i pilastri distribuiscono in modo uniforme la pressione e il peso delle volte, permettendo alla cisterna di contenere un’enorme quantità d’acqua senza subire cedimenti.
Il nome “Mirabilis” allude proprio al senso di meraviglia che pervade chi ne scopre l’interno. In passato, la struttura era completamente colma d’acqua, e solo attraverso condotte e cunicoli veniva dispensata all’esterno. Oggi la cisterna è vuota e visitabile, ma l’idea che un tempo fosse uno dei principali serbatoi idrici della flotta romana aggiunge fascino al suo mistero.
Come raggiungere la Piscina Mirabilis
Bacoli si trova a circa 25 chilometri dal centro di Napoli, nella suggestiva area dei Campi Flegrei. Per chi si sposta in auto, è possibile prendere la Tangenziale di Napoli e uscire ad Arco Felice, seguendo poi le indicazioni per Bacoli. In alternativa, si può utilizzare la Circumflegrea o la Cumana: scendendo alla stazione di Fusaro o Torregaveta, si prosegue con autobus locali o a piedi. Una volta giunti a Bacoli, la Piscina Mirabilis è segnalata e facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico. Il sito si trova in un’area residenziale, incastonato tra abitazioni e strade tranquille, a riprova di come il passato millenario conviva con la vita quotidiana.
Informazioni sulla visita
La Piscina Mirabilis non ha orari di apertura standardizzati come un museo convenzionale: in genere, l’accesso è consentito soltanto con visite guidate o previo appuntamento, spesso organizzato da cooperative locali o associazioni culturali che gestiscono il sito in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica. È buona norma verificare con anticipo le modalità di prenotazione attraverso i siti web istituzionali o contattando gli uffici turistici di Bacoli. La visita richiede un abbigliamento comodo: gli interni possono risultare scivolosi e l’umidità è elevata, quindi è consigliato indossare scarpe antiscivolo.
Il costo del biglietto è generalmente modesto e contribuisce alle spese di manutenzione e tutela di questa straordinaria testimonianza storica. Il percorso non è particolarmente lungo, ma è di grande impatto visivo: la guida, se presente, fornisce dettagli su storia, struttura e curiosità legate all’antica funzione della cisterna.
Altre opere idrauliche simili nel Mediterraneo
Il paragone più frequente per la Piscina Mirabilis è la Cisterna Basilica di Istanbul (Yerebatan Sarnıcı), celebre per le sue 336 colonne e le teste di Medusa scolpite. Tuttavia, l’Italia può vantare altri esempi di ingegneria idraulica romana altrettanto stupefacenti.
Tra questi, il “Cisternone di Formia” è uno dei più interessanti: situato nel centro storico della città laziale, rappresenta un altro maestoso serbatoio sotterraneo costruito in epoca romana. Anche qui, come a Bacoli, si percepisce l’elevato livello di competenza che i romani possedevano nella costruzione di acquedotti, cisterne e altre infrastrutture idriche. I pilastri, le volte e i percorsi di convogliamento dell’acqua sono testimoni di un’ingegneria sorprendentemente avanzata, in grado di sfidare i secoli.
Da non dimenticare, poi, la Cisterna Romana di Fermo nelle Marche, un labirinto sotterraneo di vasche e vani comunicanti che consentiva alla città di disporre di una riserva idrica di rilievo. Questi luoghi condividono la stessa origine e la stessa funzione essenziale: accumulare e distribuire l’acqua, bene primario per la vita dell’uomo e per la sopravvivenza di un impero che si estendeva su tre continenti.